Sono vecchio dentro.
Mi piace l’Ottocento e mi piace il mondo non oltre la Seconda Guerra Mondiale. Meglio ancora se precedente la Prima. La mia idea di fantasy ideale è uno Steampunk Fantasy (o Steamfantasy, scegliete voi il nome che è uguale) con una ambientazione fantasy ispirato al nostro mondo di fine Ottocento – inizio Novecento, ma con un sacco di roba bizzarra Fantasy ficcata dentro e anacronismi tecnologici Steampunk tipo corazzate terrestri, golem da combattimento a vapore con o senza pilota, aeronavi molto più grandi dei veri Zeppelin e con una notevole capacità di carico per gas tossici, truppe e bombe con cui salutare i “selvaggi” delle colonie.
Elmetti chiodati, baionette, fucili bolt-action, armi chimiche e mostri tecnomagici a vapore. E le porno fatine tossicodipendenti: Angra lo sa che da più di un anno sono la mia fissa.
Questa più o meno è come era venuta la mia ambientazione da un annetto a questa parte, nel suo secolo e mezzo circa di sviluppo coperto, partendo dall’equivalente di un 1840 piuttosto realistico fino ad arrivare allo Steampunk Fantasy pompato al massimo (con perfino tendenze tecnologiche Dieselpunk) che mi piace un casino.

space1889_soldier_companion_copertina

Ma è tutta roba old.
Penso ancora agli Imperi, a come era bello il mondo prima della Grande Guerra.
A come era più bello prima che il sogno si infrangesse e la borghesia incontrasse la sua strana morte.
Rimpiango quando i negri stavano al loro posto, assieme alla feccia araba, e le nazioni bianche si spartivano un mondo che era ed è loro per Diritto di Nascita: i selvaggi possono occupare le loro sporche terre De Facto, ma De Iure solo le nazioni bianche discendenti dall’Impero Romano ed eredi del diritto romano possono governarle. E prima o poi ce le riprenderemo.
Sono vecchio dentro. Mi piace la roba di un secolo fa.
Quindi ecco un video vecchio dentro, proprio come me.

[flv:Rugy_the_lapin_lover_two.flv Unificazione_tedesca.jpg 450 338]

Aspetto che arrivi via posta il mio elmetto chiodato.
Ritorneremo!

18 Replies to “Un video vintage perché sono vecchio dentro”

  1. Mi sa che ho sempre frainteso il termine allora.
    Io per steamfantasy intendevo un fantasy(dal medievaleggiante al seicentesco) con elementi di tecnologia steam. Più un uscita dal periodo oscuro che altro.
    Detto questo, anche la tua visione non è niente male.
    Se non sbaglio Turtledove ha riscritto la seconda(o prima?) guerra mondiale in chiave fantasy. Quello lo cosideri steamfantasy?
    Ciaoz

  2. Il modo più semplice per definire lo Steamfantasy è usare questa descrizione fatta da China Mieville per Bas Lag:

    basically a secondary world fantasy with Victorian era technology. So rather than being a feudal world, it’s an early industrial capitalist world of a fairly grubby, police statey kind!

    Oppure sommare liberamente il concetto di Steampunk al concetto di mondo Fantasy alternativo: in pratica Age of Steam, con o senza divergenza tecnologica anacronistica propriamente Steampunk (meglio però se c’è), ma in un mondo alternativo per forza Fantasy.
    E con tutto ciò possiede elementi che tendono a portarlo, dal punto di vista narrativo, verso il New Weird, se lo si vuole descrivere così.
    Perdido Street Station è un romanzo New Weird con un’ambientazione Steamfantasy: non sarà il new weird più new weird del mondo, ma per Jeff Vandermeer e il grande pubblico lo è quanto basta.
    Il videogioco Arcanum ha un’ambientazione Steamfantasy (o steampunk fantasy, fai tu, considerali interscambiabili: ovvero Steamfantasy si può vedere come una contrazione di Steampunk Fantasy) con troppi riferimenti medievaleggianti inutili per i miei gusti e poco coerenti con l’ambientazione stessa.
    Ho detto qualcosa in breve qui sulla definizione:
    http://www.anobii.com/anobi/forum_thread.php?tid=50191
    Per l’articolo esteso bisognerà aspettare: non so quando lo farò.

  3. Guarda, se sei riuscito a convertire allo steam-faitecosa persino uno cresciuto a pane e medioevo come me…
    PS: a questo punto se vuoi modificare il messaggio nella sezione dei siti consigliati sei liberissimo di farlo ^_^

  4. Ho aggiornato da

    Forse si riuscirà a convertirlo dal cagoso Medioevo all’Ottocento? ^_^

    a

    Forse si riuscirà a convertirlo dal cagoso Medioevo all’Ottocento? Conversione avvenuta: virata Steam in corso. ^_^

    LOL

  5. Il coniglietto e` molto tenero… Purtroppo la mia mentalita` celtico-padana mi impedisce di pensare a conigli disgiunti dalla polenta.
    Tra l’altro somiglia un po’ al mio cane.
    Puoi fare qualche titolo di “imperdibili” di steam fantsy e affini, per favore? Anch’io voglio fare un commento intelligente!

  6. Lo “steamfantasy” è una novità degli ultimi anni e, a parte l’ambientazione di Bas Lag e quindi il romanzo Perdido Street Station, non saprei indicare qualche altro romanzo che sia apposta aderente in modo chiaro alla definizione di Steampunk/Age of Steam + mondo fantasy.
    Bisognerebbe cercare roba steampunk fantasy in inglese e vedere se negli ultimi 2-3 anni è uscito qualcosa. Scott Card ha detto di voler scrivere una trilogia per ragazzi ambientata in un mondo fantasy steampunk.
    È un buon segnale, credo.
    Il nome contratto in sé non è una mia invenzione, ma viene dal gioco di ruolo tedesco Thyria SteamFantasy, che fu il primo a pensare di “sopprimere” il -punk dal nome (anche per evitare sgradevoli malintesi con i puristi dello Steampunk, che avrebbero pure ragione ad arrabbiarsi). Io ho cominciato a (ri)interessarmene quando ho visto che in modo spontaneo questo termine “steamfantasy” o “steam fantasy” veniva usato da inglesi, tedeschi, spagnoli e anche italiani.
    È una parola che suona naturale e, anche se come genere in sé non esiste ancora ufficialmente (se non per la Wikipedia Tedesca), la gente tende a inventarsi in modo autonomo questa etichetta e a utilizzarla.
    In più, come avevo notato quando decisi quattro anni fa di comprare il dominio .it a scopo precauzionale, il desiderio di Steampunk Fantasy (o perlomeno di fantasy tradizionale con aggiunta di elementi steampunk) dal tempo del videogioco Arcanum non è affatto scemato, anzi.
    Al momento attuale ha più un’utilità teorica come termine, per spiegare qualcosa che frulla più come stimolo in giochi e ambientazioni amatoriali (e in qualche videogioco… ho sentito qualcuno accennare alla possibilità che il nuovo videogioco “Edge of Twilight” sia SteamFantasy: non lo so, dal trailer direi “forse sì e forse no”), e anche per evitare di far salire in bocca la bile agli amanti dello Steampunk puro.
    Come con il Rabbit Weird è meglio procedere cauti. Se le tendenze di gusto che ho notato negli ultimi anni si manterranno, lo SteamFantasy apparirà davvero e in modo netto, con l’accettazione diffusa anche del termine.
    Come è accaduto al Clockpunk, prima semplice classificazione tecnologia nei manuali di GURPS e poi divenuto romanzo omonimo.
    E come è accaduto al Dieselpunk, prima “idea” e ora considerato genere tanto quanto lo Steampunk (chi ha seguito l’ambiente steampunk ha visto il boom del dieselpunk negli ultimi due mesi).
    Si vedrà col tempo.

  7. “la strana morte della borghesia” è un’espressione bellissima, precisa, aristocratica e unica come la menschure sulla guancia di Manfred Von Richthofen.
    E poichè l’espressione “via della seta” fu coniata dallo zio del nostro Freiherr, ti invito a leggere Il Grande Gioco, di Peter Hopkirk, se non l’hai già fatto.
    Il conflitto segreto fra inglesi e russi in asia centrale potrebbe avere una bella versione steamfan.

  8. Ma è il tuo il coniglio, dì la verità… bellissimo comunque ^_^
    @Doarcissa: pensa che io il coniglio (come l’anatra del resto) non lo mangio esclusivamente per simpatia.

  9. @Jonnie
    Grazie per il suggerimento. Non ho ancora letto quel libro, anche se ho letto qualcosa sull’argomento, e sembra veramente interessante! Ordinato subito su IBS.
    ^_^
    @Angra
    Eh, no, sfortunatamente non è mio. È il coniglio di tale Laura, 28 anni, avvocato a quanto dice il profilo su youtube.
    ^_^”

  10. Eh, caro Duca, appena ho saputo della pubblicazione del prossimo libro della strazzu ho sentito il bisogno di trovare rifugio nei coniglieschi lidi di Baionette.
    ” Escono dalle pareti!Escono dalle fottute pareti!” Cit. me sul brutto fantasy. Aiuto. Sebbene provi una certa nostalgia per il medioevo, fuggo nello steamfantasy quando vedo certe cose.
    Intanto ho finito il mio primo racconto steamfantasy. Cambiando il punto di vista ho dovuto rinunciare ad alcune scene interessanti, e sicuramente dovrò rimaneggiarlo, però intanto è finito. E sto lavorando sul prossimo, yeah.

  11. Yesss, sono sicura che non sia perfetto, perché dovendo stare nei termini di consegna non l’ho riletto quanto avrei voluto, evabbè.

  12. China Tom Miéville (Norwich, 6 settembre 1972) è uno scrittore inglese di romanzi di fantascienza e fantasy. Ama descrivere le sue opere come “weird fiction” (in omaggio a scrittori delle riviste pulp e horror come Howard Phillips Lovecraft), e appartiene a un gruppo eterogeneo di scrittori definito talvolta New Weird che stanno cercando di liberare la fantasy dai cliché di genere e commerciali degli epigoni di Tolkien.
    secondo wikipedia…..
    e poi lo colloca anche nella voce urban fantasy
    con tutte queste etichette si rischia confusione , comunque avevo iniziato a leggere Perdido Street Station (per quanto originale e innovativo) mi era sembrato pieno di infodump (o almeno troppo descrittivo) inevitabile poichè ha ideato un mondo e una realtà sociale complessa e articolata

  13. Definire Urban Fantasy PSS è una minchiata. E’ un romanzo New Weird e basta dire quello. Di sovrappiù, se si vuole rimanere fedeli all’ambientazione e classificare quella, si può definirlo anche Steamfantasy come fanno Wikipedia tedesca e un sacco di appassionati in giro per il mondo.
    Tra l’altro Urban Fantasy non è una definizione accettabile per PSS.
    E infatti Wikipedia inglese, nella pagina specifica del romanzo, non lo cataloga come tale: 2000 novels; Dystopian novels; Science fiction novels; Steampunk novels; Bas-Lag.
    E per “Genre” mette un generico “Speculative Fiction”.
    Si sono dimenticati New Weird, ma Wikipedia non brilla per completezza o precisione. E nonostante le sue notevoli e gravi mancanze è meglio delle enciclopedie. ^__^
    Urban Fantasy, che fortunatamente non vedo abbinato a PSS nella wiki inglese, avrebbe poco senso:

    Urban fantasy is a subset of contemporary fantasy, consisting of novels and stories with supernatural content, set in contemporary, real-world, urban settings — as opposed to ‘traditional’ fantasy set in wholly imaginary landscapes, even ones containing imaginary cities, or having most of their action take place in them.

    (visto? c’è proprio l’esempio di mondi alternativi fantasy con città…) e

    A city is a place; urban fantasy is a mode. A city may be an icon or a geography; the U[rban] F[antasy] recounts an experience. A city may be seen from afar, and is generally seen clear; the Urban Fantasy is told from within…. Urban Fantasies are normally texts where fantasy and the mundane world interact, intersect and interweave throughout a tale which is significantly about a real city
    (John Clute, The Encyclopedia of Fantasy)

    Tornando al romanzo in sé…

    mi era sembrato pieno di infodump (o almeno troppo descrittivo) inevitabile poichè ha ideato un mondo e una realtà sociale complessa e articolata

    Lo è, hai visto giusto, ma non è affatto “inevitabile”: Mieville NON è bravo come scrittore di narrativa. E’ buona l’ambientazione e i mostri inseriti sono accettabili, ma nell’insieme il libro non è capolavoro.
    Il fatto che abbia vinto dei riconoscimenti non è un indicatore di alta qualità del libro, ma di pessima assegnazione dei premi. Idem per “Le Porte di Anubis” di Powers, altro libraccio sopravvalutato.
    “Non ci sono atei nelle buche” non è un argomento contro l’ateismo, è un argomento contro le buche. (James Morrow)

  14. i selvaggi possono occupare le loro sporche terre De Facto, ma De Iure solo le nazioni bianche discendenti dall’Impero Romano ed eredi del diritto romano possono governarle.
    i severi non erano così bianchi … ma anche molti degli imperatori precendenti non erano italici (e successivi così come gli intelletuali). molti imperi per le conquiste erano diventati multi etnici ma nell’impero romano anche il vertice della società era multi-etnico . il nazionalismo apparteneva (forse)alla rep romana non all’impero (lo dico perchè ho studiato storia del diritto romano e istituzioni di diritto romano)
    comunque del genere steam fantasy mi puoi consigliare qualche libro?

  15. Non c’entra quello, terry. ^_^
    Il discorso dell’eredità di diritto a costituire nazioni legalmente e il fatto che, a tutti gli effetti, sia passato solo a nazioni “eredi di Roma” (che poi si sono orgogliosamente identificate come “bianche”, quando il razzismo è andato di moda nell’ottocento) è un concetto politico medioevale derivato dalle concezioni politiche romane di “impero mondiale”.
    Vedi Anthony Pagden, “Signori del Mondo”, edito da Il Mulino. Nella prima parte del libro parla dell’eredità politica romana e delle teorie politiche medioevali dell’Imperium da cui derivano le diverse “ideologie dell’impero” di Spagna, Gran Bretagna e Francia tra 1500 e 1800.
    Se invece ti interessa il concetto politico di “Monarchia Universalis”, anch’esso interessante, e della lotta per imporsi come Monarca Cristiano sopra tutti gli altri, c’è l’omonimo libro di Franz Bosbach.

  16. Aggiungo una cosa, visto che mi sono espresso male qui…

    Lo “steamfantasy” è una novità degli ultimi anni e, a parte l’ambientazione di Bas Lag e quindi il romanzo Perdido Street Station, non saprei indicare qualche altro romanzo che sia apposta aderente in modo chiaro alla definizione di Steampunk/Age of Steam + mondo fantasy.

    …ci sarebbe qualcosa da indicare come tale, ma finché non lo leggo NON mi fido di indicarlo con certezza. Non è che non ho trovato niente, LOL. Magari lo segnalo nei prossimi giorni visto che è un romanzo del 2009, già uscito, così se qualcuno vuole lo prova… ma io non mi sbilancio troppo.
    Come ho spiegato nel post del Rabbit Weird, preferisco mantenere i finti entusiasmi al minimo e procedere coi piedi di piombo, con serietà e rigore: non sono come Vandermeer che ha inventato una definizione di New Weird e poi ha indicato come tali una lista di libri che non la rispettano.
    No grazie: io preferisco rimanere intellettualmente onesto. Brutto, stronzo, stupido, ma onesto. ^__^

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