DOOM (1993) è stato uno dei videogiochi che ha segnato la storia degli sparatutto. Non fu il primo FPS, ma fu uno dei più importanti per l’affermazione di questo “nuovo genere” anche grazie alla possibilità di modificare i mostri in gioco (mettendo ad esempio la faccia dei propri professori creando nuovi file WAD) e di inventare i propri livelli nonché al carisma intrinseco dell’accoppiata “marine vs demoni”, ottenne un successo di pubblico perfino maggiore di Wolfenstein 3D (1992). Nel 1997 era stato stimato che almeno 15 milioni di persone avevano perlomeno giocato alla versione shareware (comprendente un episodio su tre di DOOM).
Queste sono le solite cose note.
E sono le meno interessanti.

Quello che magari non tutti sanno, anche perché tanti magari hanno giocato a DOOM 2 e non al primo DOOM, è la profonda motivazione psicologica che porta il Doomguy ad agire. E questa motivazione, così ricca, profonda e assieme profetica, è ciò che mi interessa.

Alla fine di DOOM il giocatore si trova di fronte a questa schermata: la testa di un coniglio mozzata e infissa su un bastone. E uno pensa “uh, cioè, boh? Tipo, figo, un coniglio tra i demoni, cioè, forte!”.

doom_end

Giocando però l’espansione Ultimate Doom, comprendente un nuovo episodio e zero fantasia (stesse armi, stessi mostri, mappe meno belle di quelle prodotte dai fan e perfino lo Spider Mastermind DI NUOVO come boss finale!), è possibile capire chi era quel coniglio.
Alla fine del gioco tutto viene svelato con due schermate che sono PURA ARTE.

ultimate_doom_end_2
ultimate_doom_end

Besides, someone was gonna pay for what happened to Daisy, your pet rabbit.

Questa è pura ARTE.
Il Marine di Doom affronta orde di demoni e di zombie e VINCE non solo per sopravvivere, ma per vendicare il suo coniglietto barbaramente ucciso dall’orda infernale! E anche se il coniglio è stato vendicato, l’ira del Doomguy (degna di quella di Achille dopo la morte del suo coniglietto domestico dell’amico Patroclo) non è placata perché anche i demoni che hanno invaso la Terra devono pagare per Daisy!
Tutto questo pensato più di dieci anni fa, quando ancora il coniglio non era diffuso come animale domestico quanto lo è ora: è qualcosa di profetico del rapporto strettissimo che può svilupparsi tra un uomo e il suo coniglio!
È geniale.

Ok, è vero, il coniglio nell’episodio tre (Inferno) probabilmente è stato solo un dettaglio buffo messo così per sport e quindi l’aggiunta del nome e della vendetta nell’episodio quattro (Thy Flesh Consumed) è quasi sicuramente un caso di continuità retroattiva (retcon)…
…ma secondo me è una delle motivazioni più intelligenti che potessero trovare:
Bastardi, avete ucciso il mio coniglietto! Vi ammazzo tutti!

E anche se certi stolti hanno scritto…

The episode’s plot is deliberately absurd, and takes place immediately after Doom and just before Doom II. The bunny seen impaled on the stake was the marine’s pet “Daisy”, and the player must take revenge for its death.

…per chi conosce l’argomento, per chi ha guardato nel pozzo dell’ano di un coniglio fino a divenire egli stesso un ano di coniglio, tutta questa è Pura Arte.

Se date uno sguardo alla narrativa fantasy, prodotta in Italia o all’estero, vedrete che in molti casi le motivazioni che giustificano l’agire dei protagonisti sono meno credibili di questa. ^__^

E per concludere il video di Feivel, il coniglietto che fa beatboxing.

[flv:Beatboxing_Bunny_Feivel__5L_.flv Beatboxing_Bunny_Feivel__5L_.jpg 500 283]

Non è un montaggio audio-video falsificato, uomini di poca fede! Starnutisce per colpa della febbre da fieno! ^__^

7 Replies to “La vendetta del Doomguy e il coniglio che fa beatboxing”

  1. A proposito di stramberie made in Doom, come non ricordare anche i due livelli di Doom 2 (non ricordo se bonus o normali) dove il protagonista finiva per “errore” all’interno di Wolvenstein 3d? ^_^

  2. ecco svelato il mistero

    io quando avevo finito doom credevo che le energie demoiache avessero mutato la stirpe dei conigli facendone un’armata sterminatrice infatti mica avevo capito che era una testa impalata, mi semrava un feroce coniglio dal collo oblungo che sollevava lo sguardo, completamente lordo dopo un’orgia di dangue

    poi una volta finito doom2 mi son detto: E I CONIGLI DEMONIACI?

    invece ora sappiamo che dentro uno space marine avvolto da coriacei bicipiti c’è un cuore batuffoloso

  3. Doom, Wolfenstein 3D praticamente un altra vita.
    Ammetto che il coniglio in Doom mi era sfuggito, ma quando gioco (giocavo) in realtà mi interessava solo esprimere la parte più folle, malata e sanguinaria di me.
    Ma del resto io pochi anni dopo giocavo ad Unreal con quelle opzioni tanto carina, mi sembra fossero GOD e FLY

    Non criticate, in fondo chi non ha goduto a sventrare qualche alieno/mostro di turno?

  4. invece ora sappiamo che dentro uno space marine avvolto da coriacei bicipiti c’è un cuore batuffoloso

    I conigli sono creaturine irresistibili.
    E dentro ogni energumeno c’è un piccolo gay rosa che danza circondato da conigli.

    @Luigi
    IDDQD
    IDFA

    Io sono così cheattone che non esco di casa senza god mode, full ammo e no clip.

  5. I conigli sono creaturine irresistibili.
    E dentro ogni energumeno c’è un piccolo gay rosa che danza circondato da conigli.

    Quoto.
    Sono troppo giovane per aver conosciuto Doom all’epoca, ma l’accoppiata Daisy + budella di zombie è innegabilmente una tentazione (c’è sempre tempo per recuperare, no? Il marine nerboruto che è in me chiede vendetta!). Comunque, anche se il collegamento tra i due episodi fosse un retcon credo che non cambierebbe molto quanto a credibilità, ne ho visti di molto più forzati. Grazie come sempre del bell’articolo sui coniglietti, Duca :3

  6. Duca, mi ricordo di un gioco degli stessi produttori di Doom, si chiamava shadow warrior se mi ricordo bene, dove i coniglietti erano in abbondanza in un livello, in atteggiamenti sconvenienti (leggasi si accoppiavano)…e si potevano anche uccidere con la mitragliatrice!

Comments are closed.