Altra illustrazione da Leviathan. Per chi si è perso le puntate precedenti, trovate informazioni qui, quo, qua e… e un quarto papero non ce l’ho. Ho evitato di parlare del Book Trailer perché, seppure sopra la media di tanti Book Trailer, non era granché. Carino, passabile, ma non valeva la pena di fare un articolo solo per lui. Chi vuole vederlo lo può trovare sul sito di Scott Westerfeld.

Passiamo invece all’illustrazione, tratta dal capitolo due di Leviathan (come chi ha letto i due capitoli d’anteprima avrà certamente notato): un Cyklop Stormwalker in tutto il suo splendore, con un cannone che spunta dalla pancia e due mitragliatrici Spandau (Maschinengewehr 08, 8×57 I.S.) che fanno “ciao” dalla capoccia.

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Nell’illustrazione Otto e Alek portano due elmetti chiodati: Otto l’ha in testa, con la visiera alzata; Alek sotto il braccio, con la visiera ben in vista. Ho sempre avuto un particolare fetish per gli elmetti chiodati, quindi tanto meglio se ce ne sono. La presenza di una visiera è coerente con gli elmetti da carrista (e altri elmetti speciali) della Grande Guerra: c’erano parecchi elmetti con visiere in acciaio o veli in cotta di maglia che scendevano a difendere la faccia dalle schegge.

Un proiettile che non perfora il veicolo può sempre far saltare in aria dei pezzi, anche solo di blindatura, producendo schegge che volano allegramente in giro… e anche un proiettile che passa può poi frantumarsi in schegge di piombo e rimbalzare in giro, come i proiettili da 20 mm che colpivano gli aerei della Seconda Guerra Mondiale: per quel motivo i piloti indossavano giubbotti anti-schegge, mica nel caso che un tedesco lanciasse una bomba a mano a 1000 metri d’altezza dentro un finestrino, LOL!

Occhi, mandibola e naso sono cose che possono saltar via con sorprendente facilità e scarsa gioia del proprietario: vivere senza la mandibola non deve essere l’esperienza più esaltante del mondo (tanti sono sopravvissuti senza più una bocca degna di questo nome, figo no?).
Il dettaglio quindi mi lascia soddisfatto.

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Elmetto sperimentale belga del 1917
elmetto_visiera_usa_sperimentale_numero_6_540px
Elmetto sperimentale USA numero 6
elmetto_visiera_usa_sperimentale_numero_8_stampato
Elmetto sperimentale USA numero 8
Sì, sono brutti, ma sono meglio che vivere per 40 anni senza naso o bocca. ^_^
Degli elmetti della Grande Guerra parlerò in modo più approfondito prima o poi…

Passiamo ora al mech vero e proprio, il Ciclope con la K che dagli anglosassoni fa figo e da noi fa bimbominkia ke t lovva tnt. ^_^
È un attrezzo largo, pesante, grosso. Le gambe sembrano corte, ma se notate non lo sono poi così tanto: sono solo piegate (infatti quando parte si rialza dalla posizione rannicchiata). La grande larghezza rispetto alle tozze gambe non lo fanno sembrare molto agile, anzi. E pure nel libro bastano un po’ di radici sporgenti in un boschetto per fargli rischiare di crollare al suolo: saranno state pure belle radici, molto sporgenti (guardate che piedoni che dovevano fermare), ma è DEPRIMENTE che un mech non sappia nemmeno camminare in modo decente.

D’altronde, come mi si può far notare, i mech bipedi possono funzionare solo in tre contesti: fumetti, film/cartoni o se sono in grado di decidere da soli dove e come piazzare i piedi (come i golem da guerra tecnomagici che piacciono a me: veicoli viventi corazzati). Se il veicolo bipede è più complesso, più incasinato, più delicato ecc… del cingolato/ruotato senza che questo dia alcun vantaggio in termini di agilità e manovrabilità superiore, allora è meglio che il veicolo sia cingolato o ruotato.
Il tozzo e goffo Cyklop sembra urlare: levatemi le gambe e datemi dei cingoli, brutti bastardi!

esoscheletro_a_vapore

Meglio allora un’armatura potenziata (o esoscheletro corazzato o come diavolo volete chiamarlo) in stile “Fanteria dello Spazio” di Heinlein (per svolazzare in giro con gran balzi: più corazzati, più armati e più agili dei normali fanti!) o anche solo in stile Fallout (più lenti, senza zompi, ma corazzati alla grande e carichi di munizioni). La mia preferenza anche in questo caso rimane il golem vivo indossabile. Ma magari delle troiate Steamfantasy che piacciono a me (metodo BRF rules) parliamo un’altra volta. ^_^

E per finire in bellezza: la cara Gamberetta era stata così gentile da segnalarmi, al tempo del primo articolo su Leviathan, il cetaceo nave da guerra di Blue Submarine n. 6. Ma c’è anche una “raffinata” citazione dal mondo della musica: addirittura uno squalo zeppelin in perfetto stile Leviathan!

great_zeppelin_tribute

LOL!

33 Replies to “Il Cyklop Stormwalker e qualche strano elmetto”

  1. Non è male per niente il mech, anche se alla zampa da gallina avrei preferito una gamba umanoide. Visto che inciampa facilmente, sarebbe anche stata una buona idea dargli un paio di braccia con le quali rialzarsi in piedi ^__^

  2. Il book trailer su Leviathan mi sembra ottimamente realizzato e in buona parte credo che raggiunga il suo obiettivo: solleticare la fantasia del potenziale lettore. L’unico appunto che posso fare è nella scelta del doppiatore. La sua voce proprio non mi piace.

  3. Trotiate! Troiate! Vogliamo le troiate Steamfantasy!

    Gli accenni alle troiate sono le cose più belle di quest’articolo.

    Signor Duca non ci faccia soffrire troppo, la supplichiamo!

  4. “Se il veicolo bipede è più complesso, più incasinato, più delicato ecc… del cingolato/ruotato senza che questo dia alcun vantaggio in termini di agilità e manovrabilità superiore, allora è meglio che il veicolo sia cingolato o ruotato.”

    primo dei dieci comandamenti del mech

    -_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-

    fighi gli elmetti facciali, il primo e il terzo hanno un design interessante, il secondo è una padella per castagne

    mi ispirano, quasi qusi ci elaboro qualcosa

  5. zampa da gallina

    Con quelle però viene bene la capanna di Baba Yaga… un golem tecnomagico a vapore corazzato?

    La sua voce proprio non mi piace.

    È una voce orrenda. E la battuta se uno olia la macchina o la nutre fa cagare sangue ai cani.

    Trotiate! Troiate! Vogliamo le troiate Steamfantasy!

    Più avanti, ma non è niente di entusiasmante. Credo. Boh, io ormai ci sono abituato.

    il secondo è una padella per castagne

    Definizione bellissima! ^___^

  6. Guardando meglio la cinematica del cyklop, noto un fatto positivo e altri molto negativi. Le zampe attaccate in alto permettono di avere una buona lunghezza delle gambe mantenendo alto il baricentro. Quello che non mi piace per niente invece è come il cannone è vincolato al resto della struttura.

    1) L’alzo verticale (pitch) è tutt’uno con quello del corpo del cyklop.

    2) L’arco di tiro orizzontale (yaw) è invece regolabile in modo molto limitato: per cambiare la direzione del tiro il cyklop deve ruotare sul posto usando le zampe, ed è questa la cosa più grave.

    Trovo che una struttura umanoide in cui il torso è libero di ruotare sull’asse verticale con l’alzo del cannone regolabile sia molto più razionale, ed ha anche il vantaggio che il pilota guarda nella direzione del cannone. Altrimenti si può spostare il cannone in una torretta da carro armato che andrebbe a formare la testa del cyklop, ma a questo punto il pilota non può essere anche artigliere.

  7. Il cannone è montato come quello di un carro armato A7V

    ma in realtà è molto peggiore: né il carro né il veicolo bipede saranno troppo agevolati nel girarsi per puntare il cannone, ma perlomeno il carro armato spara all’altezza giusta (regolando di poco l’elevazione: un minimo di margine c’è in quel tipo di installazione), mente il Cyklop per confrontarsi con altri carri o con la fanteria o con altri mostri più bassi deve sempre rannicchiarsi per puntare la canna in basso (o gettarsi in una sorta di affondo, come se fosse un karateka in zenkutsu dachi, LOL!).

    I carri inglesi “maschi” invece avevano cannoni ai lati, ma niente davanti. Le femmine solo mitragliatrici (ed erano migliori per la guerra di trincea).

    Il Cyklop ha inoltre solo due mitragliatrici, quasi sempre cieche o inutili. Sono troppo in alto per poter mirare al suolo, dove si trovano gli unici bersagli per loro validi (la fanteria), quindi per farlo devono far fermare il CyKlop e costringerlo a rannicchiarsi puntando bene la capoccia verso il nemico. Una cosa completamente folle.

    E anche così sono incapaci di proteggere da vicino il veicolo, visto che la fanteria appena sarà a meno di 10-15 metri diventerà del tutto invisibile ai mitraglieri. E da dietro è sempre rimasta invisibile: quindi le classiche postazioni nascoste di mitraglieri, come le facevano i tedeschi per sparare nella schiena dei nemici dopo essere stati superati nella falsa “prima linea sguarnita” (difesa elastica), potrebbero far uscire fuori squadre di demolitori armati di fasci di granate e cariche esplosive. Piazzare cariche esplosive che facciano saltare le gambe è una tecnica ovvia, come si è sempre fatto per i cingoli o i motori dei carri armati NONOSTANTE loro fossero ben più capaci di “vedere” e difendersi (il Cyklop, come detto, è per gran parte cieco ed è troppo alto e privo di volume di fuoco direzionabile per difendersi in fretta, ovvero in pochi secondi).

    Non per niente i grandi carri come i Mark britannici o l’A7V tedesco avevano mitragliatrici su tutti i lati e sul retro per evitare gli assalti della fanteria e massimizzare la capacità di uccidere i nemici nascosti nelle buche “a ogni lato”.

    Questo Cyklop è un goffo, grosso, costoso giocattolo che una squadra di assaltatori con fucili contracarro TuF da 13 mm, cariche esplosive e fasci di granate può costringere in “ginocchio” con perfino più facilità di quanta ne serva per demolire i cingoli di un carro armato.

    Per sopravvivere avrebbe bisogno di essere scortato e protetto dalla fanteria, come i veri carri armati (si ricordi la momentanea caduta del mito del carro armato durante la Guerra del Kippur del 1973, quando una buona fanteria egiziana armata di lanciarazzi e motivata a mantenere le posizioni riuscì a mettere in difficoltà i carri israeliani, costringendoli e far uso di fanteria di scorta di nuovo e di fumogeni per coprire l’avanzata impedendo il puntamento nemico).
    Ma in tal caso il veicolo, il cui unico vantaggio rispetto ai cingoli potrebbe essere la maggiore velocità, dovrebbe adeguarsi ai ritmi e alla velocità della fanteria, senza possibilità di sfondare e dilagare in modo autonomo come facevano invece i carri tedeschi della seconda guerra mondiale.

  8. Comunque questo è il motivo per cui non inserirò mai e poi mai mech di alcuna sorta nei miei libri a sfondo pseudo-otto/novecentesco ^_^

    Domanda veloce per il duca: gli schemi delle armi e dei cingolati come quello inserito nel tuo ultimo commenti, da dove li recuperi? Sarebbero molto comodi da usare… Io qualcosa ho trovato sul sito http://www.earmi.it/ ma visto che di sicuro ne esistono molti altri simili, male non farebbe conoscerli ^_^

  9. Qualcosa lo recupero sui libri che ho in casa, come lo schema della Carabina da Bersagliere del 1856 (immagine senza copyright, come tante altre di schemi di fucili o simili che ho sui libri, tutte tratte da opere di fine ottocento) o quella dell’acciarino Forsyth (poi modificata da me con le scritte).
    Per il resto cerco a caso in internet e quando trovo un sito o un forum buono, me lo salvo nei preferiti (divisi per tipo: spade, armature, metallurgia, fucili a colpo singolo, fucili moderni, pistole ecc…) per tornare a cercare altro in futuro. Spesso in un sito trovo una sola cosa interessante e niente altro.

    Si tratta di cercare alla cieca per ore e ore di seguito e salvare tutto tra Preferiti/Segnalibri e cartelle del proprio pc (sopratutto le immagini, che sono più preziose).

  10. Il casco è carino, sì. Scomodo, ma carino. ^___^
    Belle anche le grosse chiavi con arma da fuoco nascosta o le pistole da palmo (tipo la Turbiaux, anche se pure una normale Derringer è un’ottima scelta).

  11. quell’almetto è una meraviglia, passa proprio inosservato, forse è stato progettato per i soldati mutilati di entrambe le braccia, è contro le discriminazioni sugli assaltatori monchi

    assieme al katar con le due pistole a pietra focaia è una chicca, duca caro bisogna fare un’articolo sulle armi bizzarre e demenziali(lo so che ne hai a bizzeffe)

  12. pardon ma mi dimenticavo di dire la mia sul mach

    ma in equilibrio sulle gambe si può permettere di sparare con il cannone senza finire culo a terra per il rinculo?

  13. Mah, difficilmente… anche perché già è molto pesante dietro, con quel motorone che spunta.
    Per sparare dovrebbe, credo, stare leggermente rannicchiato sulle zampe e con il corpo spinta in avanti, in modo che la massa proiettata poi possa ondeggiare risollevandosi leggermente per il rinculo senza farlo crollare sulla schiena: usa le giunture per scaricare parte del rinculo “rialzandosi un po’” e poi riabbassandosi in posizione di tiro, come la molla di recupero in una pistola che trattiene il carrello “sparato indietro” e lo rimanda avanti (e il rinculo sentito sul polso è un po’ minore).
    Quindi fermarsi, piazzarsi bene sulle gambe su terreno solido che non slitti (difficile tra buche di artiglieria e fango), chinarsi un po’ e poi sparare.

    Ma sono solo ipotesi.
    Magari Westerfeld non ci ha proprio pensato.

    Il cannone poi mi pare parecchio grosso. Sull’A7V, tra canna corta (minore velocità ottenibile dall’ogiva perché spinto meno tempo dai gas) e resto, avevano alla fine optato per un 57 mm.
    Pure i Mark IV maschi avevano cannoni corti da 57 mm (6 pounder, col loro modo di chiamarli).

    Anche considerando che è leggermente più avanti della testa del maestro di scherma sotto, rimane comunque un calibro un po’ meno grande della testa di un uomo adulto e non certo “piccino”.
    Cosa sarà? I britannici tra l’artiglieria da campo, senza parlare di obici (quindi solo roba per il tiro nel primo arco), avevano pezzi da 15 e 18 libbre (76 e 84 mm).
    Questo cannone sembra ancora più grosso. Sarà abbondantemente un 120 mm (4,7 inch), se non un 152 mm (6 inch)! Artiglieria d’assedio vera e propria, altro che artiglieria campale.

    Del tutto precato con una canna così corta, ma il rinculo rimane tutto per intero anche se l’ogiva gode meno dei gas (farà una fiamma tremenda di roba ancora in fase di combustione). ^__^

  14. Ma a ‘sto punto mettergli una terza gamba dietro, no?
    Diventava stabile.

    Più che altro come sarebbe avanzato con tre gambe? E’ fattibile?

  15. sul tripode aveo trovato un’interessante video in cui dimostrano che come si muovono in film e fumetti è errato e che per muoversi in maniera efficente un tripode deve staccare da terra un piede facendo perno sulle due gambe rimenenti ribalare il corpo e apoggiare il piede sul vertice di un triangolo equilatero opposto a quello costruito sulla precedente disposizione delle gambe

    non troppo chiaro, in sostanza un tripode si muove seguendo una scacchiera triangolare ribaltando il proprio corpo a ogni passo

    se fosse un mech i piloti avrebbero vomitato al secondo passo

    a questo punto meglio 4 zampe
    (Nota del Duca – link al video rimosso per richiesta di “iome”: ecco il post dedicato)

  16. Preso dalla pagina del trailer di Leviathan:

    Update: Forgot to mention: Leviathan comes out October 13 in Australia, roughly on October 6 in the UK, and in a year or so from now in Germany and France. The series has also sold in Holland and Turkey, but I don’t know the pub plans there.

    Olanda, Turchia… e Italia? Non dice che hanno venduto i diritti pure in Italia? Forse le trattative sono ancora in corso e Severino Cesari di Einaudi cantava vittoria prima del tempo. O magari a quelli di Einaudi davvero è venuto in mente di comprarlo “per davvero” quando ne ho parlato io e non prima?
    Tutto può essere, ma io credevo che ormai avessero già comprato i diritti se lo sbandieravano perfino in un articolo che non c’entra niente… e dicendo pure

    l’anno prossimo cominceremo a pubblicare la trilogia Leviathan dell’americano Scott Westerfeld

    LOL?

  17. Ok, tolgo il link. Domani faccio il post col filmato, quello però senza musica così si sente bene il ronzio.
    ^__^

    Grazie lo stesso, ho apprezzato la segnalazione anche se sei arrivato in ritardo. ^__^

  18. Tsk… disegnatore timido secondo me, il cannone s’aveva da piazzarlo un poco più in basso. Aumentava l’efficacia dell’arma in sé e sicuramente creava maggiore sgomento e panico tra le file avversarie. Meglio ancora se invece dei soliti proiettiluzzi fungeva da lanciafiamme. Molto meglio.

  19. QUESTA avversaria non lo teme di certo il tuo cannoncino, altro che sgomento

    ho il sospetto che non tema nemmeno il cannone a onde moventi della corazzata interstellare yamato se è per questo

    (frequentare questo blog mi fa male)

  20. Un’altra possibilità per renderlo decente è farlo camminare come un bipede e fargli usare il terzo appoggio solo quando spara, per stabilizzarsi.

    Anche se dopo il filmato di BigDog forse è meglio dargli quattro gambe direttamente.

  21. Duca: fico, e magari il cannone ha ricarica manuale come i fucili a pompa TA-TLAK

    Ancora più fico il robot quattropode. Dal rumore si direbbe che cammina così perché gli hanno infilato un super-vibratore da dietro.

    (concordo con iome, frequentare questo blog fa malissimo!)

  22. Preferite i doppi sensi sessuali e le elfe futanari…
    …o che mi metta a fare VERI post involuti e intimisti come i Grandi Scrittori Intellettuali? (e ovviamente ban completo al razzismo e ai discorsi maschilisti, perché politically correct è bello)
    ^___^

  23. Ti segnalo che Patton disegnò un’uniforme da carrista, che prevedeva un elmetto blindato tipo giocatore di football. Se ne parla nel film, e anche nella biografia che sto leggendo (Patton, a Genius of War), ma non sono riuscito a trovare immagini.
    Inoltre immagino che i Mek, nel loro ipotetico impiego, sarebbero abbastanza simili agli aerei: ci sarebbero da una parte mek-bombardieri specializzati nel colpire obiettivi a terra e far saltare fortificazione, e moltissimi mek da caccia specializzati nel bloccare gli altri mek, senza grandi possibilità di colpire direttamente le forze nemiche.

  24. questo è un video che ho ritrovato mentre avevo trovato quello demente (non che questo..)con i due tipi che in calza maglia fingono di essere una versione beta del bigdog

    nel video vedrete in azione un vero mech! se la memoria non mi inganna lo ha costruito un giapponese (otaku fino nei peli dell’ano) in collaborazione con una ditta che fabrica trattori (si acettano ordinazioni)

  25. Ciao Duca,
    Lo metto qui perchè mi sembra il post più adatto.
    Tecnologia militare “weird” della prima guerra mondiale.
    Se non si vedesse l’embedded

  26. E pure nel libro bastano un po’ di radici sporgenti in un boschetto per fargli rischiare di crollare al suolo: saranno state pure belle radici, molto sporgenti (guardate che piedoni che dovevano fermare), ma è DEPRIMENTE che un mech non sappia nemmeno camminare in modo decente.

    D’altronde, come mi si può far notare, i mech bipedi possono funzionare solo in tre contesti: fumetti, film/cartoni o se sono in grado di decidere da soli dove e come piazzare i piedi.

    Sennò rischiano di fare la figuraccia di ED-209.

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