Ho visto questo video qualche giorno fa su Twitch e poi l’ho rivisto nel suo rimbalzo del quattro gennaio presso The Heliograph. Il film è ancora in lavorazione, ma il trailer è stato visto diecimila volte solo negli ultimi cinque giorni, grazie ai rimbalzi sul web nei siti dedicati al cinema e/o allo steampunk. Merita un rimbalzo anche su Baionette Librarie.
Viva lo Steampunk!

The Marionette Unit – Inception Trailer from Azhur Saleem on Vimeo.

Trama.
Il film è ambientato in una Inghilterra Vittoriana alternativa, un mondo dove la tecnologia steam-punk si è sviluppato rapidamente, un mondo dove tutta la creatività, l’arte e ogni espressione individuale è controllata dallo Stato.
The Marionette Unit è uno spettacolo teatrale dove l’uomo e la macchina sono fuse assieme. Una macchina musicale che ricorda un contorto organo da chiesa, messa in funzione da valvole, vapore ed elettricità, è collegata tramite una massa di cavi elettrici al corpo di tre ballerine.
Le ballerine sono controllate dalla macchina, per il piacere del pubblico.

Il film segue la storia di Smith, un personaggio enigmatico legato a una società clandestina di artisti braccata dalla polizia. Smith è andato a vedere la famosa ballerina, Georgette, che proverà a sfuggire dalle grinfie della macchina. Riuscirà a liberarsi e a fuggire con Smith o soccomberà alla forza che la tiene prigioniera?

Writer/Director: Azhur Saleem
Producer: James Boyle
DOP: Matthew Cooke
Production Designer: Saka Matsushita
Costume Designer: Sophie Howard
Make up & Hair: Susan Ahern
Editor: Sahil Gill
Colourist: James Willett @ Unit Post
Sound Design: Shervin Shaeri
Music: Rob Hudson

Woman: Lucy Bruegger
Surgeon: David Forest
Compère: Chris Bearne

Maggiori informazioni su: http://www.themarionetteunit.com

19 Replies to “The Marionette Unit – Inception Trailer”

  1. Scusa Duca, non c’entra niente col post ma ancora non te lo avevo detto, lo stile del nuovo sito fa paura! (nel senso buono) xd

  2. Billo Billo *__*

    A proposito Duca, l’ha poi accattato quel libro?

    Io ho iniziato a leggere questi giorni “Addio a tutto questo”, di Robert Graves. Un bel classico inglese che, sebbene tratti per lo più della grande guerra, passa le prime 200 pagine narrando, in una squisita cornice vittoriana, dell’infanzia e giovinezza dell’autore.
    Interessanti soprattutto le parti relative alla vita nei rinomati istituti scolastici come Iton, ricolmi di regole, uniformi, piccoli conflitti e grandi amori omofrocioni.

    Molto bello per esempio quando il giovane scrive per lettera al padre, un uomo squisitamente vittoriano, che per caso, in gita a Londra, gli è capitato di salire su un autobus senza pagare.

    Il padre si infuria col figlio, va a Londra col primo treno, aquista un biglietto dell’autobus, e poi lo strappa, per rimediare così all’ingiustizia compiuta dal figlio.
    Awesome ^___^

  3. Ah, sì, Robert Graves, ho presente.

    Comunque, tornando a Barzini, dovrebbero arrivarmi nei prossimi giorni questi libri:
    1- la Guerra Russo-Giapponese 1904-1905, vol. I, Il Giappone in Armi (edizione Treves, 1916);
    2- la Guerra Russo-Giapponese 1904-1905, vol. II, Dai Campi di Battaglia (edizione Treves, 1916);
    3- Scene della Grande Guerra, vol. I, 1914 (edizione Treves, 1916);
    4- quattro;
    5- Scene della Grande Guerra, vol. II, 1915 (edizione Treves, 1916).

    ^__^

  4. Mmm, come film mi ispira abbastanza:) Almeno a giudicare da quel poco che si è visto. Attendo con ansia di saperne di più^^
    Non voglio però immaginare come fanno le ballerine a ruotare su se stesse con tutti quei fili sulla schiena.
    Mi domandavo anche…se la macchina controlla le ballerine, vuol dire che è dotata di intelligenza artificiale? E’ possibile per la tecnologia Steampunk? O ci sarà qualcuno a suonare il polipesco organetto?

  5. Non voglio però immaginare come fanno le ballerine a ruotare su se stesse con tutti quei fili sulla schiena.

    Si attorcigliano e cascano al suolo, tra le risate generali. Forse lo spettacolo “stupefacente” è una roba di burlesque mischiato alla comicità a base di cadute e torte in faccia…
    ^_^””

  6. L’unica cosa che mi ha convinto poco del trailer è la faccia sadica del “burattinaio” e quella da gran bastardo dell’elegantone (il proprietario del locale?). Per il resto, sembra davvero interessante (anche perché simile a un’idea che avevo in mente per il mio libro… mi sa che è meglio se mi sbrigo a scriverlo ^_^).

  7. Si attorcigliano e cascano al suolo, tra le risate generali. Forse lo spettacolo “stupefacente” è una roba di burlesque mischiato alla comicità a base di cadute e torte in faccia…
    ^_^””

    Stanlio, Ollio e Dita Von Teese in versione steampunkXD? Figo!

  8. Sono l’unico a trovare poco appassionante questo spezzone?

    No, però sei l’unico che viene a fare domande retoriche (è ovvio che non sei l’unico, ci saranno altri a cui non piace su sei miliardi di persone). Le domande retoriche sono cattiva scrittura.
    LOL

    Seriamente, questi minuti dovrebbero davvero spingere il pubblico a vedere il film?

    No, come potrebbero? Non c’è il film!
    Non hai letto che il film non esiste ancora e che questo non è il trailer per invogliare a vedere il film, ma quello per dire “ci stiamo lavorando davvero”?

  9. E’ abbondantemente offtopic, ma volevo portare all’attenzione di un po tutti questo servizio…

    http://www.fanucci.it/eventi.php?id=25

    Cosa ne pensate? Soprattutto mi premeva sapere se sono l’unico a trovare il prezzo = al prezzo di copertina una vaccata o se l’idea era condivisa da altri…

    Alex Frost

  10. L’idea in sé non è brutta.
    Quante volte ci si lamentava che certi libri erano finiti e non venivano ristampati? Ora li ristampano, singolarmente, per ogni singola richiesta.
    Il POD credo costi un pochino di più per singola copia delle stampe di massa di migliaia e migliaia di copie. Se Zweilawyer o un altro del settore magari interviene per dire quanto di più, mi fa un piacere.

    Quanto al prezzo uguale a prima, non mi pare troppo grave. Lo avrei voluto avere un po’ più basso, ma in fondo la questione sollevata era “come mai questo libro che voglio non c’è?” e questo la risolve.
    Sarebbe stato bello anche un prezzo minore del 40%, visto che non ci sono invenduti né librai né intermediari (che sono un 60% e più), ma è già qualcosa. Guadagnano molto di più senza aver alzato il prezzo, ma io prima il cartaceo nemmeno lo potevo avere se lo volevo…

    Spero lo abilitino anche per titoli come Perdido Street Station, che tanti si lamentavano di non poter comprare perché sparito dalle librerie e, praticamente, pure da ebay.

  11. Se ne era parlucchiato pure su FM e nella sostanza ci si è trovati nella medesima opinione del Duca: idea buona, ma che va assolutamente estesa a molti più titoli (stavo per scrivere “tutti”, ma temo che sia un’ipotesi talmente ottimista da sfiorare il ridicolo ^_^), soprattutto a quelli di più ardua reperibilità, anziché ai soli “blockbuster” .

  12. Quante volte ci si lamentava che certi libri erano finiti e non venivano ristampati? Ora li ristampano, singolarmente, per ogni singola richiesta.
    Il POD credo costi un pochino di più per singola copia delle stampe di massa di migliaia e migliaia di copie

    Mi sembra una buona iniziativa, e sono curioso di seguirne l’evoluzione. Il problema è che, come al solito, sembra arrivare proprio nel momento di una svolta epocale, quella degli ebook. In generale comunque,quando la tiratura scende sotto le 1000 copie i prezzi salgono alle stelle. Il POD quindi costa molto di più, anche perchè nessuno vuole rischiare di trovarsi 800kg di invenduto in giro per casa.

    Zweilawyer

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