IDPF ha pubblicato i dati aggiornati sulle vendite degli eBook (col prezzo da grossista, grossomodo la metà del valore al dettaglio) in USA: 60,8 milioni tra gennaio e febbraio.

Considerando che gennaio aveva segnato uno strepitoso record con 31,9 milioni di dollari, febbraio è andato meno bene comportandosi appena come il secondo miglior mese di sempre (28,9 milioni). Preferirei avere record tutti i mesi: questo ostinarsi dal 2009 all’alternanza di “un mese record sì e un mese record no” mi infastidisce. A voi no?

Il 2009 era stato un grande anno: subito dopo i dati di gennaio avevo predetto, con il tasso di crescita ipotizzabile dai pochi dati disponibili, non meno di 150 milioni di dollari per la fine dell’anno… e ha fatto 169 milioni che non è troppo distante dal valore che avevo previsto. Crescita deliziosamente costante, ma nonostante tutto avrei preferito sbagliare i calcoli di più e ottenere dei deliziosi record tutti i mesi.

Un calo di febbraio rispetto a gennaio è del tutto normale: a Natale un sacco di gente ha ricevuto lettori di eBook e a gennaio ha comprato più eBook del solito per riempirli, lasciando sguarnito febbraio e -come accadde nel 2009- rilanciandosi all’acquisto a marzo. Nulla di particolarmente bizzarro.

Gennaio 2009 arrivò a 8,8 milioni di dollari, mentre febbraio scese a 7 milioni e marzo risalì a 10 milioni (totale primo trimestre 2009: 25,8 milioni). Questa fonte dice 6,6 milioni, ma ho controllato i dati dell’anno scorso per marzo e gennaio e facendo una semplice sottrazione mi risulta 7 milioni, quindi userò questo dato.

Nel 2009 il calo era stato più brusco (-20,46%) di quanto lo sia stato ora (-9,51%). Il balzo di marzo 2009 su gennaio 2009 segnò un bel +13,6%: mi sento piuttosto fiducioso che il mercato debba tenere. Raggiungeremo i 90 milioni per il primo trimestre? Sperare in un balzo marzo-gennaio equivalente a quello del 2009 (quindi oltre i 30 milioni su marzo) sarebbe troppo perché l’accelerata di gennaio 2010 era stata davvero spaventosa, quasi ingiustificabile, ma non si sa mai…

Come gli editori stanno reagendo al nuovo mercato digitale…

Comunque il marzo 2010 non mi importa molto: il vero dato interessante sarà quello di aprile 2010 (lo vedremo a inizio giugno), grazie agli acquisti di eBook per quella merda invereconda dell’iPad: ben 250.000 eBook scaricati (quindi venduti? O iBookstore ne offre anche di gratuiti?) solo nel primo giorno.

Prima di gridare “Vive la Merde!“, dando all’iPad l’epiteto di Nuovo Kindle (‘sta merda?), Araldo dell’eBook, Salvatore della Patria e quel cavolo che può girare nelle vostre teste bacate di Apple FanGirl, ricordatevi che gli iPad venduti erano stati 300.000 nel primo giorno. Meno di un libro per iPad, nonostante il primo giorno sia quello immaginabile come ricco di sperimentazioni, con la gente che compra qualcosa con iBooks tanto per provare… magari i 50.000 iPad “scoperti” dipendono dalla bella fetta di prodotti NON FUNZIONANTI, con il WiFi inutilizzabile sul proprio router e quindi in grado di navigare in internet quanto dei SASSI? ^_^”

11 Replies to “USA: vendite ebook, febbraio 2010”

  1. approfitto per chiedere una cosa.
    Molti di voi hanno e usano un e-reader. Domanda: chi lo usa sui mezzi pubblici? metro, autobus, trenini e così via? Bene.
    Perché mi sto decidendo a comprarlo e devo valutare un po’ di cose. Se riesco a farmelo regalare 🙂 potrei andare anche su prezzi medio-alti, ma non vorrei che al primo spintone in metro, alle nove di mattina, me lo frantumano in mille pezzi. Finora in giro per i vagoni ho visto solo un signore con un e-reader, giorni fa, e mi è venuto il dubbio che per l’utilizzo che intendo farne io sia troppo fragile. Che sia troppo rischioso portarselo appresso in luoghi dove attualmente leggo i quotidiani gratuiti, che pur essendo meno gestibili sono anche più sacrificabili. E poi: vale la pena andare su un polliciaggio alto (come il famoso asus di prossima uscita) o a questo punto non sarebbe forse meglio contenersi per evitare il pericolo impatti facili? quanto sono resistenti ‘sti aggeggi? hanno custodie antiurto per proteggerli anche durante l’uso?
    Ditemi!

  2. me lo frantumano in mille pezzi.

    Bingo: finisce come un iPad che scivola dal divano. Non mi arrischierei coi modelli attuali a portarlo troppo in giro (lo porto però ben custodito nella borsa col portatile, dove ha poco da temere) soprattutto non nella tasca del cappotto. Quando ci saranno, come già sono stati mostrati, i modelli “flessibili antiurto” (con basi come lo Skiff in acciaio o altrettanto robuste… il Sipix del Kobo da 150$ come sarà?), inizierò a rischiare ficcandomeli dove capita. ^_^

    L’esperto in frantumazione schermi è Zwei, aspetto che dica lui che precauzione ha preso dopo l’incidente di alcuni mesi fa… lol…

  3. Io utilizzo l’Opus un paio d’ore al giorno su metro e bus. In seguito alla rottura dello schermo (aveva affrontato un dura caduta e la pressione della stilografica al centro dello schermo)mi sono preso una custodia su misura, questa:

    http://forum.simplicissimus.it/bookeen-cybook-opus/custodia-opus/msg15249/#msg15249

    Ora non ho più alcun problema, l’Opus sta sempre nella tasca del cappotto e la protezione è stata sufficiente a proteggerlo in una seconda caduta, causata da un subsahariano ritardato.
    Quanto allo schermo, più è piccolo, minore è il rischio di rottura.
    E’ molto comoda anche per leggere a casa.

  4. il Sipix del Kobo da 150$ come sarà?

    Il sito ufficiale della Sipix dice che i loro schermi Microcup® Electronic Paper sono costruiti su un strato di plastica PET.
    http://www.sipix.com/technology/index.html#microcup
    I dati (forniti dal produttore) indicano che il raggio di piegatura massimo è minore di 2 cm e che sopportano 1290 PSI cioè circa 94 kg/cm2 (1 PSI = 0,07307 kg/cm2).
    http://www.sipix.com/products/benefitspop.html

    Io non so se la Sipix ha fornito dati veritieri o ha un pò esagerato come tutti i produttori, ma con una resistenza alla pressione di 94 kilogrammi al centimetro quadrato mi sembrano più che a prova di caduta.

  5. bene, grazie a tutti, esattamente quello che mi serviva sapere (compreso il discorso custodie). Ovviamente lo userei pure a casa (sul cesso), ma lì indirizza la mia necessità di non spendere miliardi in libri. L’altra esigenza indirizza la necessità di poter leggere in viaggio metropolitano.

  6. Da Repubblica
    iPad, sbarco in Italia rinviato
    Slitta di un mese il lancio

    “La domanda è molto più alta delle previsioni”. Con questa spiegazione, Apple ha annunciato la decisione di posticipare il lancio internazionale dell’iPad. Il nuovo dispositivo, in vendita negli Stati Uniti dal 3 aprile, arriverà dunque in Italia a fine maggio, e non a fine aprile come previsto.

    Mio dio.. escono dalle fottute pareti..

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