Traduco alla brutto dio, adattando alla cazzo di cane, l’ultimo articolo di J.A. Konrath perché è carino e voglio che quelli che saltano i brani in inglese nei miei articoli possano leggerlo lo stesso, anche se buttandolo giù così di fretta (voglio che la leggiate il prima possibile) non è venuto chissà quale capolavoro.
Se lo volete leggere in lingua originale, che è meglio, lo trovate qui: Print is Eternal.

Moderatore: Benvenuti alla Obsoleti Anonimi! Vi ho riuniti tutti per dare il benvenuto al nostro ultimo membro, l’Industria della Carta Stampata.

Carta Stampata: Salve a tutti. Però deve esserci stato un errore: io non dovrei essere qui.

Risatina del gruppo.

Carta Stampata: Sono serio. Non sono obsoleto. Sono importante. I libri stampati sono stati in giro per centinaia di anni. Non saranno mai rimpiazzati.

VHS: Sì, la pensavamo tutti così, una volta.

Disco di Vinile: Si chiama “negazione”. È dura conviverci all’inizio.

VHS: Tu sei ancora nel mercato dei collezionisti, Vinile. A me non riescono nemmeno a vendermi su eBay.

Negozio di Antiquariato: Per favore, possiamo non menzionare eBay? Avevo negozi ovunque. Ma uno dopo l’altro hanno iniziato a chiudere grazie a quel buono a nulla di un sito.

CD: Almeno tu hai ancora qualche negozio. I negozi specializzati che mi vendevano ormai sono quasi estinti. Mi sono ridotto a pochi spazi ristretti da Best-Buy e Wal-Mart.

Carta Stampata: Vedete, credo che voi tutti pensiate che gli eBook stiano per cacciarmi dal business. Ma non succederà.

Telefonia Fissa[1]: Lo neghiamo tutti all’inizio. Ricordo quando non si potevano fare venti metri in città senza vedere una cabina telefonica. Poi sono arrivati questi accidenti di telefoni cellulari. Lo sapete che alcune persone non hanno più un telefono fisso? Un tempo c’era un telefono fisso in ogni casa…

Telefonia Fissa inizia a piangere. Segue abbraccio di gruppo.

Videonoleggio: Quello che Telefonia Fissa sta cercando di dire è che quando appare una tecnologia che è più veloce, più semplice e più economica, la vecchia tecnologia — e tutte le aziende che la supportano — tendono a sparire.

Carta Stampata: Perché sei qui, Videonoleggio? Ci sono ancora Blockbuster ovunque.

CD: C’erano negozi di dischi ovunque, una volta.

Audiocassetta: Cazzo, sì! Datemi il cinque!

Nessuno dà il cinque ad Audiocassetta.

Videonoleggio: Le cose sembrano andar bene per un po’. Io me la sono cavata per venti anni. Poi sono stato attaccato da tutti i lati. Netflix, che inviava DVD via posta. On Demand. Tivo. YouTube. Ma l’ultima goccia è arrivata negli ultimi due anni. Hula. Roku — che permette gli abbonati Netflix di mettere i video in stream istantaneamente. iTunes che offre il download dei film. Red Box, che affitta DVD a 99 centesimi e non occupa più spazio di un distributore automatico…

Carta Stampata: Ma gli eBook sono solo una minuscola percentuale del mercato. La gente legge libri dal tempo di Gutenberg. Non accetteranno tanto facilmente di cambiare.

Kodak: Hai ragione. Ci vorrà qualche anno perché la gente abbracci la nuova tecnologia. Qualcuno non lo farà mai. Polaroid non mi ha mai rimpiazzato.

Polaroid: Chiudi il becco, Kodak. Siamo stati presi a calci in culo dal digitale. Quando è stata l’ultima volta che hai venduto una pellicola da 110?

Macchina da scrivere: la morale della favola è: quando la tecnologia migliora, viene adottata in massa. Io e Xerox andavamo forte. Io mettevo le parole e lui faceva le copie.

Xerox: Fottuti computer.

CD: Fottuto internet. Ragazzi, vi va di parlare di pirateria e download illegali?

Tutti quanti urlano un “NO!” collettivo.

Moderatore: Abbiamo letto tutti sul blog di J.A. Konrath che la pirateria la si combatte con il costo e con la comodità. Carta Stampata, hai abbassato i prezzi e reso più semplice per i clienti scaricare i tuoi libri?

Carta Stampata: In realtà abbiamo appena aumentato il prezzo dei nostri ebook.

Sospiro collettivo e scuotere di teste.

Moderatore: Bene, ti sarà utile imparare a star lontano dai nostri errori. Li hai resi più comodi, almeno?

Carta Stampata: Beh, abbiamo cominciato a intervallare i titoli, rilasciando gli eBook mesi dopo l’uscita dell’edizione con copertina rigida.

Manata sulla fronte, collettiva.

Industria della Musica: Hai almeno provato a venderli sul tuo stesso sito? Vorrei averlo fatto io. Ma quell’arrivista di Apple si è messo in mezzo…

Carta Stampata: Uh… no. Non abbiamo ancora provato. In realtà alcuni eBook — usiamo quelli di J. A. Konrath come esempio visto che è stato menzionato — non sono neppure disponibili su tutte le piattaforme e in tutti i territori.

Moderatore: Cosa intendi? Gli eBook di Konrath sono disponibili ovunque.

Carta Stampata: Solo quelli che ha uploadato da solo. Quelli che vendiamo noi mancano da parecchi mercati chiave ed è così da anni. Ma va bene. Gli stiamo pagando royalties molto più piccole e abbiamo alzato il prezzo così tanto che possiamo ancora ottenere un profitto. Oltretutto, gli eBook sono un mercato di nicchia. Gli eReader sono troppo costosi.

Sala Giochi: Ero un settore fiorente. I ragazzini spendevano miliardi di quarti di dollaro nelle mie migliaia di esercizi. Ma poi Nintendo, Sony e Microsoft hanno fatto console casalinghe e ora la gente gioca coi loro videogiochi su dispositivi costosi. È un settore multi-miliardario ora e io posso competere solo se vendo pizzette merdose e regalo ciondoli di plastica ai ragazzini che giocano al biliardino. Se la gente vuole il contenuto, comprerà l’attrezzo costoso. Punto.

Carta Stampata: Nessuno di voi mi sta ascoltando. La stampa ci sarà sempre.

Quotidiani: Sì! Come dice lui!

Carta Stampata: Non paragoniamoci, ok, Quotidiani? Senza offesa.

Quotidiani: Nessuna offesa. Hey, magari ci possiamo aiutare l’un l’altro. Sto vendendo spazi pubblicitari a pochi spiccioli in questo periodo e…

Carta Stampata: No, grazie. Nessuno ti legge più, ormai. La gente cerca le notizie altrove.

Moderatore: E allora perché non dovrebbero cercare anche i romanzi altrove?

Carta Stampata si alza, puntando il dito contro tutti.

Carta Stampata: Guardate, questo non mi riguarda. Voi siete tutti diventati irrilevanti. La tecnologia è andata avanti e voi siete rimasti indietro. Ma questo NON succederà a me. Ci saranno sempre librerie e libri fatti con alberi morti. Continueremo a vendere edizioni in copertina rigida a prezzi di lusso e pagheremo gli artisti dal 6% al 15% del prezzo che NOI riterremo appropriato. E le masse compreranno i nostri libri PERCHÈ NOI DIREMO DI FARLO! NOI NON DIVENTEREMO MAI OBSOLETI!!!

Frusta da Cocchiere[2]: Amen, Fratello! Questo è quello che cercavo di dire a questa gente!

CD (sussurrando a Vinile): Gli do sei anni, al massimo.

Aggiunta personale: CD ci va bello pesante, ma qui si torna sul discorso del differente mercato per gli autopubblicati (e i sei anni massimi negli USA prima che l’eBook diventi la quasi totalità del mercato ci stanno senza problemi, e probabilmente tra 2 o 3 anni negli USA gli autopubblicati saranno una fetta molto importante del mercato e/o delle letture) e i Big dell’editoria che probabilmente manterranno artificialmente vivo il sistema a bolla speculativa della carta per… beh, secondo me con la paura fottuta che avranno le banche di perdere centinaia di milioni di euro di debiti contratti da Mondadori e simili, almeno vent’anni. Essendo il mercato una “narrazione” ed essendo i Big in un ambito diverso dai piccoli o dai self (mi ripeto: pensate alle banche che non vogliono perdere i loro debiti in un bancarotta), non è da escludere che la carta possa proseguire molto più a lungo…

Nota 1: “Ma Bell” nell’originale, contrazione di Mother Bell, nome con cui veniva indicato il monopolio telefonico USA (stile SIP/Telecom in Italia) una volta in mano a American Bell Telephone Company.

Nota 2: “Buggy Whip Industry”, reso da me con Frusta da Cocchiere, ha un significato che va oltre il semplice oggetto. Anche se fruste simili vengono ancora prodotte per usi limitati, il business specifico delle fruste da cocchiere come grossa entità economica è cessato con l’arrivo dell’automobile. Viene spesso citato in economia come esempio di una industria che cessa di esistere perché il suo mercato di nicchia, e quindi il bisogno del suo prodotto, sparisce. Nelle discussioni sugli interventi statali nella regolazione del mercato si dice spesso che l’intera economia sarebbe stata danneggiata se le automobili fossero state vietate per proteggere l’industria delle fruste da cocchiere.

 

25 Replies to “La stampa durerà in eterno”

  1. CD (sussurrando a Vinile): Gli do sei anni, al massimo.

    No.
    Per quanto io creda negli eBook, sono convinto che ci vorrá piú tempo. E in ogni caso un mercato di nicchia sui libri cartacei ci sará sempre. Al contrario di tutte le tecnologie indicate, i libri non sono un’invenzione recente, esistono da centinaia di anni, e anche se gli eBook sono altrettanto funzionali la gente vedrá il libro come sistema di lettura “classico e preferibile” almeno per i prossimi trent’anni.
    In ogni caso, il mercato librario una volta persa una piccola frazione di mercato (come in un articolo precedente in cui dicevi che in italia il 10% del mercato diventerá digitale) avrá molte difficoltá a restare in attivo.
    Ottima segnalazione ^__^
    E non preoccuparti della traduzione, sei allo stesso livello dei traduttori professionisti italiani (o sopra).

  2. Grazie ^^
    Sul fatto che un mercato di nicchia sui libri ci sarà sempre sono d’accordo, ma credo che a lungo andare il bisogno di libri cartacei sparirà dalla mentalità comune, basta che i bambini sin da piccoli siano abituati ad usare libri digitali ed ecco che nessuno sentirà più la necessità di un libro di carta, anzi magari si domanderanno a cosa serva una cosa tanto ingombrante e pesante :D
    Secondo voi quanto ci vorrà perché invece dei tradizionali e pesantissimi libri di testo scolastici si passi a più comodi e manegevoli ebook reader o dispositivi affini?
    Contando quanto spendevo io per libri ai miei tempi costerebbe meno comprare un lettore ebook che mi dura per 5 anni o.o senza contare il non dover più trascinarsi dietro degli zaini pieni di mattoni per buona salute della schiena dei poveri pampini… O sono troppo avanti coi tempi?

  3. @giulio:

    Per quanto io creda negli eBook, sono convinto che ci vorrá piú tempo.

    E’ una previsione per il mercato americano. Per l’Italia aggiungerei 2-4 anni di ritardo.

    E in ogni caso un mercato di nicchia sui libri cartacei ci sará sempre.

    Su questo non ci piove. Forse non è chiaro e quindi è meglio specificare: ci si stà riferendo al sorpasso del cartaceo, non al suo annientamento da parte degli eBook.

    Al contrario di tutte le tecnologie indicate, i libri non sono un’invenzione recente, esistono da centinaia di anni, e anche se gli eBook sono altrettanto funzionali la gente vedrá il libro come sistema di lettura “classico e preferibile” almeno per i prossimi trent’anni.

    Le enciclopedie cartacee esistono da più di 200 anni, eppure sono state prese sonoramente a legnate da Wikipedia in meno di 9 anni. Le tecnologie nuove una volta raggiunta la massa critica si espandono in modo esponenziale fino a saturare il mercato.
    Il pensiero della gente sul cartaceo come “classico e preferibile” è “bigotto e fanatico”. Dimostra alla gente che si possono usare facilmente gli eReader e li compreranno.

    @Tj: Per il passaggio dei libri scolatici temo ci vorrà molto più tempo.

    1) C’è bisogno di schermi più grandi (quindi più costosi) per visualizzare in modo ottimale le informazioni.
    2) C’è bisogno del colore, attualmente presente solo nei prototipi (i primi modelli dovrebbero uscire a fine anno).
    3)Attorno ai libri scolastici c’è una mafia editoriale spaventosa. Basta pensare alle nuove edizioni con l’ordine delle pagine cambiato in modo da impedire il mercato dell’usato.
    4) Quattro.
    5) Bisogna incentivare le scuole ad adottarli.

    Per me l’uso dei libri di testo elettronici si diffonderà a “ritroso”, partendo dalle università per poi passare alle superiori, medie, ed elementari.

  4. Volevo prima di tutto dire che mi sono letto l’articolo in inglese e che la traduzione è fatta piuttosto bene perciò Duca smettila ogni volta di fare il modesto (oppure l’uomo dalla poca autostima).

    Comuque sono d’accordo con il CD. 6 anni alla carta. Notavo oggi che già all’Euronics ti vengono lo schifo ebook reader (una cinesata lcd 5pollici) a 179 euro con dentro 100ebook gratuiti. Esempio del fatto che qualcosa comincia già a muoversi.

    Però non so, la malattia mentale delle persone potrebbe anche vincere la mia previsione, ho sentito gente dirmi:

    1)Ma io preferisco il libro perché adoro assumere le peggio posizioni quando lo leggo.
    2)Ma io amo il profumo della carta.
    3)Ma scherzi? Troppa tecnologia fa male.
    4)Quattro.

    Insomma a qualcuno piace la scomodità che offre la carta rispetto all’ebook reader (solo perché non ha provato quest’ultimo OVVIAMENTE), qualcuno ama l’odore di alberti morti (ma se ne può fare a meno)…altri sono solo “vecchi”.

    Ma non vi preoccupate *_* l’industria riuscirà a creare la moda anche di questo e se non andrete in giro con un Ebook Reader di ultima generazione sarete solo degli sfigati di merda. Solo che a differenza del passato questo sarà un fatto positivo.

    E finisco dicendo che: Mi sono rotto della carta. Da quando ho cominciato a leggere libri su supporto digitale tornare ad essa ogni tanto è veramente una cosa drammatica e terribile. Non vedo l’ora facciano anche i tablet seri per prendere appunti.

    W IL DUCA!!!! W IL DUCA!!!!

  5. Penso che per avermi permesso di leggere una cosa così meravigliosa dovrei inviarti come minimo un paio di mutandine XD
    Posso linkarlo sul mio LJ, mio Sommo Duca?

    Personalmente credo che sia molto probabile che il mercato degli alberi morti venga soppiantato in otto-dieci anni dagli E-book Reader.
    Contate come si evolvono in fretta le tecnologie…
    Fino a pochi anni fa, quei pochi che possedevano un cellulare ci pensavano quelle dieci-venti volte prima di effettuare una chiamata.
    Ora anche i bambini di sei anni dispongono di un cellulare (Triste ma vero). Questa evoluzione in dieci anni circa, appunto.
    La costosità dell’E-book reader non credo sarà un freno per i lettori accaniti.
    Una persona che in media legge dieci romanzi all’anno, quindi un lettore scarso, tra qualche anno troverà buoni lettori che gli permetteranno di avere un risparmio anche su un numero così basso di libri letti (E quindi non comprati).
    Da qui ad avere lettori dedicati, magari spessi e molto resistenti per bambini e adolescenti, da portare a scuola, io il passo non lo vedo poi così lungo.
    Il mercato della carta esisterà ancora per parecchio, ma non per sempre, decisamente no.
    I collezionisti non puntano al libretto di Moccia o della Troisi, ed al lettore medio non interessa avere tutti i volumi che ha letto in vita sua esposti in libreria.
    La stampa e la rilegatura dei volumi più cari (in senso affettivo), avverrà sicuramente in qualche modo, quindi anche quel problema non sussiste…
    Insomma, per farla breve: Ciao, Carta Stampata! *Coretto di OA*

    *Non voglio nemmeno sapere quanti errori di battitura ho fatto, perchè è un’ora indegna e mi sento pienamente giustificata u.u*

  6. Duca smettila ogni volta di fare il modesto

    È perché sotto il pickelhaube sono un tenero coniglietto.

    dovrei inviarti come minimo un paio di mutandine XD

    Il Duca approva l’idea!

    Posso linkarlo sul mio LJ, mio Sommo Duca?

    Sì sì, sono sempre contento di ricevere link o citazioni in giro o cose di questo tipo (ho messo il logo CC apposta). ^_^

  7. Sembrava di leggere una fanfictionXD
    Sono d’accordo con CharmanteMortes: il mercato dei collezionisti di libri, già così com’è adesso, non premia di certo i libri scadenti dei decenni passati. Sono i capolavori (e le varie edizioni dei capolavori) a muovere il mercato. E di questi, ahimè, non ne vedo più in giro da un bel po’ di tempo.

  8. Ottima segnalazione, ho letto direttamente l’originale, molto divertente questa riunione delle Industrie Obsolete Anonime.

  9. @Charblaze:

    E’ una previsione per il mercato americano. Per l’Italia aggiungerei 2-4 anni di ritardo.

    Io aggiungerei 2-4 anni al mercato americano. Ció che potrebbe avergli dato quella grande accelerata potrebbe essere paradossalmente quel cesso dell’iPad. Ma é da vedere. Credo che in sei anni il mercato cartaceo e quello elettronico saranno ancora quasi alla pari. Un sorpasso travolgente richiederá piú tempo.

    Le enciclopedie cartacee esistono da più di 200 anni, eppure sono state prese sonoramente a legnate da Wikipedia in meno di 9 anni.

    Wikipedia le ha prese a legnate, ma non é una fonte attiva. Per cui, chiunque voglia farsi veramente una cultura su un argomento non legge Wikipedia, o almeno, non soltanto. Inoltre Wikipedia non é ancora al livello delle enciclopedie specifiche, che peró sostiene di voler integrare nelle sue linee guida.
    Sono favorevole a Wikipedia, ma le enciclopedie resteranno sempre, come Wikibooks non stopperá la saggistica. E la sua crescita esponenziale non é costante, é totalmente imprevedibile.

    Il pensiero della gente sul cartaceo come “classico e preferibile” è “bigotto e fanatico”.

    Sono d’accordo. Ma la gente la pensa cosí.

    Dimostra alla gente che si possono usare facilmente gli eReader e li compreranno.

    No. La gente compra quello che sembra fico e reclamizzato (vedi articoli sulla Apple) o quello che é ormai in uso corrente. Chi usa la testa per comprare sono relativamente pochi, e le novitá sono difficili da accettare (e il Kindle non ha goduto di una pubblicitá paragonabile a quella dell’iPhone, che ha avuto successo proprio perché fico).

  10. Io aggiungerei 2-4 anni al mercato americano. Ció che potrebbe avergli dato quella grande accelerata potrebbe essere paradossalmente quel cesso dell’iPad. Ma é da vedere.

    Sicuramente l’iPad ha avuto il merito di pubblicizzare e far conoscere gli eBook.

    Credo che in sei anni il mercato cartaceo e quello elettronico saranno ancora quasi alla pari. Un sorpasso travolgente richiederá piú tempo.

    Persino io trovo sei anni una cifra ottimistica, ma non impossibile. L’interesse è alto, la competizione accesa e può darsi che basti la conquista del 10-20% del mercato per mettere in ginocchio il cartaceo.

    Wikipedia le ha prese a legnate, ma non é una fonte attiva. Per cui, […]

    Wikipedia era un esempio per dimostrare che l’antichità di una tecnologia non conta un piffero quando la nuova presenta vantaggi evidenti a costi ragionevoli. Il resto da te scritto non conferma ne smentisce ciò, quindi non c’entra un tubo.**

    No. La gente compra quello che sembra fico e reclamizzato (vedi articoli sulla Apple) o quello che é ormai in uso corrente. Chi usa la testa per comprare sono relativamente pochi, e le novitá sono difficili da accettare (e il Kindle non ha goduto di una pubblicitá paragonabile a quella dell’iPhone, che ha avuto successo proprio perché fico).

    Il Kindle non ha goduto di una pubblicitá paragonabile a quella dell’iPhone eppure è riuscito a creare un mercato da zero.

    “Millions of people now own Kindles,” said Jeff Bezos, founder and CEO of Amazon.com. “And Kindle owners read, a lot. When we have both editions, we sell 6 Kindle books for every 10 physical books. This is year-to-date and includes only paid books — free Kindle books would make the number even higher. It’s been an exciting 27 months.”

    (Nota: per quanto ci si limiti ad Amazon e ai soli libri disponibili in entrambe le edizioni, 6 eBook ogni 10 hardcover significa che gli eBook occupano il 37% delle vendite.)
    Quindi sì, la gente compra anche ciò che non è fico o reclamizzato se gli interessa e lo ritiene utile. I dati sembrano indicare che questo interesse esiste (contrariamente non saremmo qui a parlarne). Il fattore fico indubbiamente fa vendere di più o rende un successo anche l’inutile, ma non è tutto.
    Non preoccupati, ora che è arrivato l’iAssorbente di Stefano Lavori leggere eBook è diventato fico. XD

    **Chiunque voglia farsi una cultura su qualsiasi cosa in particolare non legge una enciclopedia ma testi, trattati e studi sull’argomento. In questo caso una enciclopedia generica è solo un punto di partenza, non di arrivo.

    Inoltre Wikipedia non é ancora al livello delle enciclopedie specifiche, che peró sostiene di voler integrare nelle sue linee guida.

    Io mi riferivo solo alle enciclopedie generiche come l’Encyclopædia Britannica o la Treccani. Wikipedia si impegna a comprendere “gli elementi tipici delle enciclopedie generiche, delle enciclopedie specialistiche e degli almanacchi” non ad essere un’enciclopedia specialistica. E non lo potrà mai essere visto che tratta più argomenti.

    Sono favorevole a Wikipedia, ma le enciclopedie resteranno sempre, come Wikibooks non stopperá la saggistica.

    Anconra con questo sempre, nessuno ha detto che spariranno definitivamente dalla faccia della terra. Prendiamo le valvole termoioniche, tutti sono convinti che siano sparite dopo la nascita del transistor. Invece non è così. Il forno a microonde funziona grazie a un aggeggio chiamato magnetron. Il magnetron è un tipo di valvola termoionica.
    Le tecnologie si evolvono o vengono ridimensionate da quelle nuove ma non si estinguono. Come ho già detto qui si parla di sorpasso, NON DI ANNIENTAMENTO.

    E la sua crescita esponenziale non é costante, é totalmente imprevedibile.

    Se qualcosa cresce in modo esponenziale significa che cresce seguendo un certo andamento (esponenziale appunto) e quindi è in buona parte prevedibile.

    Ora una previsione per il 2010 fatta da Mark Coker di Smashwords, editore ed esperto di editoria digitale piuttosto noto. A meno che non siate dei pecorai greci, intendo.
    http://img683.imageshack.us/i/idpf2010smashwordscopia.jpg/
    Clicca per ingrandire, bifolco.
    E non alzare lo sguardo che te ne prendi un’altra, eh!

  11. Dal Corriere di oggi. Ecco un’ottima idea! Togliere i soldi a chi naviga per darli ai “brontosauri”, una vera e propria decima medievale sulla scorta di quanto accaduto per i cd vergine.

    “ROMA – Una crisi grave, che mette a rischio tutto il settore dell’editoria e il pluralismo dell’informazione. E il governo non ha aiutato, anzi. È l’atto d’accusa della Federazione italiana degli editori contenuto nello studio “La Stampa in Italia 2007-2009″, presentato alla Camera. E dal presidente Fieg Carlo Malinconico arriva una proposta che farà discutere: una mini tassa per chi si connette a internet e usa i contenuti editoriali online, come misura transitoria per consentire all’editoria di far fronte alla crisi, sul modello del canone per i detentori di computer applicato in Germania.”

    continua

  12. @Zwei: ma dico, il presidente lo hanno scelto apposta per il nome? LOL
    La notizia comunque è di quelle da far cascare le braccia. Non sanno far altro che piangere e chiedere, invece di a) proporre titoli migliori al posto di quella spazzatura con cui inondano le librerie b) cercare di ridurre quella cazzo di filiera che si suca i 3 quarti del prezzo di copertina. Non posso che commentare con un grosso ‘BAH!’

  13. Duca, secondo me esageri.
    I libri sono belli in formato fisico! I libri si conservano, i libri si inseriscono in magnifiche biblioteche. Sono qualcosa di poetico.
    Trovo giusto pagare per questo!
    Ma se si permette di scaricare da emule…chi avrà ancora desiderio di scrivere bei libri? Essere letto e morire di fame, un’idea allettante!
    E non mi fare l’esempio di Konrad che guadagna 4000€ al mese. Lui è il campione dell’editoria free(15 libri in vendita!)…paragoniamolo a Dan Brown/ Rowling ed è un poveraccio.
    Va bene che gli autori verrano pagati di più in %, ma come per i dvd e le canzoni esisterà il massacro dei p2p. E per i libri non si può nemmeno parlare di qualità peggiore…

  14. Scusa, Cacioppo, ma da quando scrivere (o, più in generale, operare nel campo artistico) è diventato principalmente un mestiere? No, perché credo di essermelo perso ^_^ Non so te, ma io scrivo principalmente per piacere personale, mentre non mi passerebbe mai per l’anticamera del cervello di mettermi a lavorare su di un tornio per la medesima ragione.

    E comunque non mi pare proprio che il P2P abbia ucciso il mercato dei film e della musica.

  15. Il p2p non ha messo in croce il mercato della musica perché esistono organizzazione che sono obbligate a pagare per la musica. Discoteche e Radio ne sono esempi. I concerti hanno sopperito il crollo delle vendite di cd.
    Per il cinema è presto detto: scaricare un film può durare molto e la qualità non è così soddisfacente. Ci si può accontentate o comprare un blu ray/ scaricare il film in hd.
    Per i libri invece no! Non ci sono ripieghi se non dalle VENDITE del libro stesso.
    Io concordo sugli e-book dove il diritto d’autore è scaduto.
    Ma i p2p metteranno in crisi questo mercato più di tutti gli altri. E non diciamo che l’amore per la scrittura viene prima di tutto, chi non vorrebbe essere al posto di Lady Rowling??? Daiiiiiiiiiiiiiiiiiii…..

  16. Non ho detto che che l’amore per la scrittura viene prima di tutto, attenzione. Ti espongo il mio punto di vista per bene, anche perché – spero di non sbagliare – non ci siamo mai “incrociati” prima d’ora, e quindi è possibile cadere in fraintendimenti da entrambe le parti.

    Io sono dell’idea che chi si rivolge a una CE per pubblicare una sua opera lo faccia anche (non necessariamente “principlalmente”) per poterci guadagnare qualcosa sopra. Cosa più che lecita, sia chiaro, e per nulla riprovevole dal mio punto di vista. Tuttavia, pensare di poter vivere di sola scrittura è da ingenui. Le eccezioni esistono, è vero, ma si tratta appunto di eccezioni.

    E qui mi ricollego al mio precedente messaggio. Se noti, io parlo dell’atto dello scrivere, non di quello di pubblicare, che sono due cose ben diverse. E se ho usato quel termine è proprio perché tu stesso avevi scritto

    chi avrà ancora desiderio di scrivere bei libri? Essere letto e morire di fame, un’idea allettante!

    Per farla breve, secondo me l’impulso alla scrittura nasce principalmente dalla passione, quello del pubblicare da una serie di desideri “subalterni” tra i quali quello di guadagnare, anche se in minima parte, sul proprio lavoro. Spero sia tutto più chiaro ora ;)

  17. Perfetto! Scrivere è una passione, ma pubblicare e vendere sono il traguardo.
    Certo esistono varie tipologie di persone, chi gioca a calcetto con gli amici e chi si allena come un disperato per arrivare in serie A. Così, anche per gli scrittori ci sono quelli che lo fanno solo per diletto.
    Ma penso che veder pubblicato il proprio libro (non sono validi editori a pagamento o print on demand) sia un’emozione che spero di poter provare.
    Non sono contro gli e-book, la tecnologia è sempre un’ottima cosa. Ho solo il presentimento che ci saranno molti più libri sul mercato, ma pochi grandi libri. Non parlo di classici, parlo di storie avvincenti.
    Il calcio attira per i $ che girano, anche i libri seguono questa filosofia. Suppongo che molti campioni di Curling siano passati in sordina o non siano mai nati proprio perché è uno sport “povero”. E di questi esempi ne abbiamo a centinaia. Ti sembra giusto che un maratoneta campione d’italia non raggiunga 1/100 dei migliori calciatori sul mercato? A me no. E ho paura che l’ebook porti a questa fine. In realtà prevedo un 70, 30 a favore del cartaceo per i romanzi. Ma non si sa mai…

  18. Mmh, a mio avviso il paragone non calza proprio a pennello, visto che da una parte abbiamo il prodotto artistico, dall’altra la pratica sportiva. Sarebbe come mettere a confronto un’auto e una moto solo perché entrambe hanno delle ruote.

    Ora, tornando al centro della questione, almeno per il momento preferisco non fare previsioni su come possa evolvere nei dettagli il mercato degli e-book (e con esso il mercato editoriale tout court). Tuttavia, l’idea di un mercato dove sia più semplice per il lettore rendersi effettivamente conto della qualità di un libro a mio avviso potrebbe portare progressivamente alla morte di parte degli “autori-copiaincolla”, attenuando di fatto il peso dei casi editoriali costruiti a tavolino. Ma ripeto: sono il primo a dire che è molto, molto, molto difficile prevedere con esattezza come evolverà la situazione.

  19. Hai ragione, non calza a pennello, ma era la similitudine più forte che potevo fare. C’è però da dire che a forza di scrivere si tende a migliorare :)
    Certo nessuna previsione. Non avrei mai detto che gli I-pod/ i/pad facessero questo successo…
    Staremo a vedere! In ogni caso è molto probabile che si affossino gli editori a pagamento, ed è positivo!

  20. I libri sono belli in formato fisico! I libri si conservano, i libri si inseriscono in magnifiche biblioteche. Sono qualcosa di poetico.

    Mi dispiace ma il “poetico” finisce regolarmente nel cesso quando si scontra con la Dura Realtà™.
    Pure a me piacerebbe avere una bella libreria dove mettere i miei libri, invece per ragioni di spazio devo accontentarmi di uno scaffale. Ciò mi obbliga a delle scelte. Buttare i libri che non mi sono piaciuti, relegare nella soffitta (di mia nonna) quelli più vecchi, non comprare libri se incerto che mi piacciano.
    Persino la carta di un hardcover Mondadori dopo 4 anni comincerà a ingiallire, se lo rileggo più volte o lo presto la copertina si rovinerà, non parliamo dei tascabili/economici ç_ç (e che tratto la carta stampata con tutti i sacri crismi).

    Un eBook non ha tutti questi svantaggi, anzi, quando tra 4-10 anni andrò a rileggerlo lo vedrò meglio perchè avranno creato dispositivi migliori.

    1) I libri non sono superiori agli eBook.

    Ma se si permette di scaricare da emule…chi avrà ancora desiderio di scrivere bei libri? Essere letto e morire di fame, un’idea allettante!
    ————————————-
    Ma i p2p metteranno in crisi questo mercato più di tutti gli altri. E non diciamo che l’amore per la scrittura viene prima di tutto, chi non vorrebbe essere al posto di Lady Rowling??? Daiiiiiiiiiiiiiiiiiii…..

    Harry Potter e i Doni della Morte è stato piratato ben 5 giorni prima dell’uscita ufficiale eppure ha battuto ogni record di vendita. Anche il film Avatar e il videogioco Call of Duty: Modern Warfare 2 hanno polverizzato ogni record nonstante la disponibilità nelle rete p2p a poche ore dal rilascio.

    2) La pirateria non danneggia i bestseller.

    Qui e qui puoi leggere come la pirateria incrementa le vendite del cartaceo e la distribuzione gratuita degli eBook è il più potente dei marketing.

    3) Gli eBook e la pirateria aumentano le vendite.

    4) Quattro

    Non c’è alcun argomento fondato a sostegno di “eBook + p2p = fine della letteratura”, tutti gli esperimenti a riguardo hanno dimostrato il contrario.

  21. Segnalo questo articolo (anche se il Duca forse ne ha già sentito parlare).
    Parla della fondazione di Edigita (Editoria Digitale Italiana) una piattaforma di distribuzione degli eBook curata da Feltrinelli, Messaggerie Italiane, GeMS ed Rcs Libri. Cominceranno la loro attività il prossimo autunno con più di 2000 titoli e fanno delle stime sul mercato degli eBook nel 2015.
    Visti i piani di Telecom Italia, l’annuncio di Costa sui prezzi dei loro eBook

    Per quanto riguarda invece i prezzi di listino Costa non ha dubbi sulla strada da seguire. “A prescindere dalle politiche di marketing iniziali che saranno molto aggressive penso che a regime un e-book avrà un prezzo di circa la metà di un best seller nella versione di carta. In sintesi ritengo che con questa rivoluzione digitale ne avranno un vantaggio l’editore, ma soprattutto l’autore e il lettore”.

    e la miriade di lettori che invaderanno il mercato, l’ultimo quarto del 2010 sarà di fuoco per gli eBook anche da noi.

    «La guerra degli eBook anche in Italia cominciata è.»

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