Il primo trimestre 2010 è andato bene, molto bene. Addirittura 91 milioni di dollari. Marzo (30,2 ML) non ha mostrato nessuna accelerata rispetto ai due mesi precedenti, limitandosi a fare un po’ meglio di quanto aveva fatto febbraio (28,9 ML), che era in calo dopo il super balzo di gennaio (31,9 ML). Questa volta IDPF ha impiegato più tempo del solito a pubblicare i dati, integrando i propri con quelli di AAP (Association of American Publishers) che invece erano già stati pubblicati un paio di settimane fa.
Non avevo riportato i dati AAP da soli perché essendo meno completi non avrebbero permesso il solito paragone coi vecchi dati di IDPF.

Come speravo la soglia dei 90 milioni è stata superata e come sospettavo marzo 2010 non ha avuto su gennaio 2010 la stessa brusca accelerata che aveva avuto marzo 2009 su gennaio 2009: il balzo di gennaio 2010 era stato semplicemente TROPPO grande. Anche se marzo non mi interessava granché (il mese interessante sarà aprile, per via dell’iPad), si è comunque guadagnato il posto di secondo mese migliore di sempre.

Ricordo come sempre che i dati sono parziali (solo 12-15 editori), sono cifre all’ingrosso (quelle reali al dettaglio sono circa il doppio), comprendono solo i trade ebook (niente libri scolastici) e bla bla bla… trovate tutte queste avvertenze nella pagina di IDPF.

Cliccare per ingrandire un po’

Q1 2010 rispetto a Q4 2009: +62,79%
Q1 2010 rispetto a Q1 2009: +252,71%

Basta osservare il grafico per vedere che la crescita del primo trimestre 2010 sul quarto trimestre 2009 è stata molto più rapida di quella avvenuta trimestre dopo trimestre nel 2009 (Q2 09 su Q1 09: +45,73%; Q3 09 su Q2 09: +23,67%; Q4 09 su Q3 09: +20,21%).
Perfino più forte del miracoloso +52,66% del Q1 2009 sul Q4 2008.
Se osservando gli aumenti sempre più ridotti nel 2009 avevate cominciato a scommettere, con scarso spirito economico e una logica traballante, sul rallentamento della corsa degli eBook, mi spiace deludervi: con un +62,79% il primo trimestre 2009 è stato quello con la più rapida crescita mai vista sul trimestre precedente. Ha rallentato un po’ “internamente”, ma ha dimostrato che le cifre del 2009 erano ancora poca roba. E accelererà ancora, magari in estate, sicuramente a Natale (non credo avremo una crescita zero fissa sulle cifre del Q1 2010).

Ma se anche i prossimi tre trimestri registrassero una improbabile crescita zero (il periodo Natalizio sono sicuro che anche nelle più pessimistiche previsioni NON possa segnarla), l’anno si chiuderebbe comunque a 364 milioni di dollari. Possibile? Non credo, è un po’ poco. Se invece il 2010 proseguisse la crescita con lo stesso ritmo del 2009, arriverebbe a 584 milioni di dollari (oltre il 11% del mercato trade book). Probabile? Oddio, sarebbe una cifra ENORME, quasi incredibile da conseguire quest’anno! Magari una via di mezzo. Chissà. Non resta che aspettare e vedere: con così tanti mesi di mezzo (e senza pendolino) non faccio previsioni. Andrà BENE, nel complesso, ma QUANTO BENE lo sanno solo i coniglietti e Jesus Onofago (e il QUATTRO…. e se facesse proprio 400 milioni o un po’ di più?). ^_^

I conigli: loro lo sanno. E verranno a morderti i piedi di notte.

Ma le prospettive sono davvero così rosee?
Non c’è motivo di non pensarlo, ma per i maniaci delle Auctoritas che hanno bisogno che l’idea sia “Firmata da Versace” oppure la snobbano (anche se in questo caso parecchio di parte e non so quanto affidabile), riporto quanto detto da Steve Haber (qui l’intero articolo del Telegraph), responsabile della Sony per l’ambito eReader/eBook:

within five years there will be more digital content sold than physical content

Ringrazio Charblaze per la segnalazione di ieri: questo me lo ero perso.
Come vedete Haber, parlando in generale di editoria (quindi giornali, riviste, fumetti, libri), si aspetta che le vendite del digitale superino quelle della carta entro cinque anni. Niente male. Una previsione in linea con quella di Konrath, ma ancora più ottimista.

Passiamo allora a qualche dato Reale, lasciando perdere le previsioni di chi lavora nel settore e vuole trasmettere ottimismo a tutti i costi. Ci vorrebbe un caso davvero “commerciale”, tipo un instant bestseller di quelli che fanno la gioia degli editori.
Bingo, ne ho uno!

Sapete quante copie ha venduto The Girl Who Kicked the Hornet’s Nest di Steig Larsson, edizione USA di maggio 2010, nella prima settimana? 425mila. E quante erano eBook? 125mila.
Lo dice Paul Bogaards, portavoce di Knopf Doubleday.
Il 29,4% delle copie vendute è stata sotto forma di eBook.
Il miglior risultato mai ottenuto da un bestseller (The Lost Symbol di Dan Brown nel 2009 ha venduto meno del 10% delle copie in eBook). Mi pare un segnale piuttosto chiaro, no?

Per oggi basta così: non vorremmo far piangere i Dinosauri del Cartaceo, vero? ^_^

29 Replies to “USA: vendite eBook, primo trimestre 2010”

  1. Io dinosauro…
    Come la carta non c’è niente… profuma, fruscia! Si possono fare le orecchie alle pagine. Si può sottolineare e prendere appunti sui margini.

  2. Aggiunta.
    Paul Biba ha appena segnalato l’affermazione di Haber, sottolineando che:

    I’ve met Haber a number of times, and was at a Sony press event when he made the 10 year statement, and I can tell you that Haber is very cautious. He’s one of the best “PR” speakers I’ve ever seen, so for him to make this type of statement he must really, really believe it. He comes from the music part of the Sony business, so his is familiar with changing markets.

  3. Interessante come al solito , su punto informatico è uscita al notizia che avremo anche HP in ebook , alla Rowling mancavano i soldi per il bagno .
    Ah OT :
    E’ uscito leviathan ( 20 €) e Il libro di Swandick uscirà
    su Epix a luglio .
    Baccio

  4. The Iron Dragon’s Daughter a luglio?
    Ho trovato solo questa notizia del 16 marzo:

    Su “Epix” sono in arrivo Beowulf di autori vari, Carni estranee di Adriano Barone, il Wolfman di Nicholas Pekearo, The Iron Dragon’s Daughter di Michael Swanwick, La signora oscura di Giulio Leoni, La città vampira di Paul Féval ritradotto da Massimo Cavaglione e I racconti dell’orrore di Robert E. Howard in due parti. Più altre cose.

    Ce ne sono altre?
    Si sa nulla per Jack Faust di Swanwick, già citato da Lippi un annetto fa, e per The Dragons of Babel?

    Sì, la Rowling dovrà capitolare alla fine, lol… la necessità batte anche la più ottusa idiozia (talvolta):
    http://www.thebookseller.com/news/119581-rowling-opens-door-to-digital-harry-potter-books.html

  5. Quel 29,4% in ebook per il libro del defunto Larsson non me lo aspettavo proprio. Il meteorite dell’estinzione cretacica potrebbe arrivare prima del previsto.

  6. Fossi in voi non starei a cercare ulteriori numeri di Epix dopo quello attualmente in edicola…

  7. Beh, dai numeri che ho visto il primo anno è stato dedicato all’affondamento della collana con la spazzatura (riproporre i due volumi di quel fallimento di Anharra è stata un’idea deliziosa), invece che al suo lancio con prodotti di qualità… effettivamente quando vi è una tale Volontà di rovinare una collana apposta, non dovrei stupirmi troppo se questa si trovasse a chiudere in tempi brevi (speravo durasse abbastanza per far uscire The Dragons of Babel… incrocio le dita lo stesso? ^_^).

  8. Il bello sul blog di Epix è che quando viene annunciata l’uscita di un autore italiano è tutto un fiorire di complimenti del tipo “wow non vedo l’ora di averlo fra le mani – sono sicuro che non mi deluderà”. Poi silenzio di tomba…

  9. Ammetto che l’orror non è il mio genere, ma epix è veramento il riempitivo , almeno urania fantasy blu era una serie decente , temo ci sia troppa disparità tra il fantasy anglosassone e le vendite italiche.
    Credo che epix sia un esempio di come non fare una collana.

    Baccio

  10. Ennesima occasione persa, allora. Peccato come al solito, perché l’idea di base della collana mi pareva buona. Avevo comprato ‘Acque oscure’ di Evangelisti. Niente di trascendentale, ma a paragone di quello che passa il convento di solito… gli altri titoli in effetti non mi attiravano granché.

  11. Ipse dixit: http://www.youtube.com/watch?v=ySJXNhiK_ws#t=00m52s

    Oggetto da regalo XD

    Già, il presidente dell’Associazione Italiana Editori ha dimostrato di non saperne una cippa.

    Lo definisce un “oggetto regalo” esclusivamente “da fare vedere agli amici” perché “difficilmente utilizzabile”, “un po’ per la mancanza di grandi testi italiani(1)” e ” un pò perché è una cosa sulla quale l’italiano non è ancora abbituato(2)”.

    1)Vero ma gli editori si stanno attrezzando: EDIGITA, l’eBook Store di Telecom, quello di Mondadori, gli eBook Store già funzionanti di IBS e Il Sole 24 Ore. E dove le case editri non arrivano, arriva il mulo.
    2)Quindi mi stai venendo a dire che chi ha un lettore eBook è impossibilitato a usarlo perché “non abbituato”? WTF? Non abbituato a cosa? A leggere?

  12. Duca, Duca, Duca. Com’è facile capire ci sono dei vantaggi non indifferenti nell’usare un libro cartaceo rispetto a un libro elettronico.

  13. @Uriele
    Effettivamente è un vantaggio notevole.

    @_eMMe_

    Come la carta non c’è niente

    Vero. Anche io penso che nulla potrà mai sostituire la carta…


    (soprattutto quando spariranno anche i fogli dei giornali)

    …anche se fosche nubi si addensano dal Giappone:


    The washlet can replace toilet paper completely, but many users opt to use both wash and paper in combination

    C’è chi usa il Washlet senza la carta igienica, eresia! La carta fruscia, profuma, solletica vezzosa le rughette dell’ano! Viva la carta!

  14. Le misteriose tre conchigliette di Demolition Man, lol.
    Io ho sempre pensato che servissero per raschiarsi il culo fornendo assieme un contenitore per la degustazione coprofaga.

    Comunque, in assenza di carta, si può usare il bastoncino con la spugna inzuppata come gli antichi romani nei cacatoi pubblici… ma il mio problema è che dopo mi verrebbe voglia di levare la spugna e continuare col bastoncino! ^_^

  15. Sul Blog di Urania mi hanno cancellato, senza nessun tipo di spiegazione, due commenti nei quali chiedevo (a me pare anche con cortesia) se fossero vere le voci di chiusura di Epix con questo numero di giugno.
    A questo punto direi che tale atto può essere preso come conferma ufficiale.
    Una collana di merda in meno a intasare il mercato.

  16. Di bene in meglio, adesso il commento è magicamente apparso di nuovo, nell’ultima uscita Epix, ma ovviamente nessuno risponde…
    Bah, non vale la pena…

  17. Duca, è sicuro che le prossime statistiche IDPF includeranno anche gli ePub venduti tramite iBooks? Sinceramente mi sembrerebbe strano.

  18. Da quel che ho capito, leggendo nelle ultime 2-3 settimane, pare che non appariranno. Questo rende problematico capire l’andamento se una fetta rivelante sparisce.
    I dati di aprile leggermente al ribasso (stranamente più al ribasso su IDPF che su AAP!), su cui non ho fatto un post in attesa che qualcuno commentasse spiegando quanta è la quota stimata finita in iBooks (per ora nessuno dei siti che seguo ha detto nulla), credo siano una prova della confusione momentanea di noi appassionati che vorrebbero avere un quadro complessivo a livello dei precedenti forniti da IDPF…

    Se scopri qualcosa sui siti di ebook, fammi sapere.

  19. @ZombieH
    Avevi ragione! Bravo.
    http://blog.librimondadori.it/blogs/urania/2010/06/29/urania-collezione-90-la-fine-del-silenzio/#comment-87261

    la prematura chiusura della collana verrà ufficializzata con un comunicato dell’Editor su queste pagine, nei prossimi giorni.

    Rivolgo a tutti un invito alla responsabilità in attesa che vengano divulgate le cause di questa decisione.

    C’è solo da aspettare che facciano l’annuncio ufficiale e dicano il motivo. Io ho il sospetto che sia un autore col cognome che inizia per B., ma dubito che attribuiranno la sconfitta alle quote amyketti lekkini al posto della buona narrativa…
    …o forse sì? ^_^

  20. Dico peccato. L’idea di offrire narrativa fantastica in brossure a prezzi molto bassi continua a sembrarmi buona, dunque un’occasione perduta. Magari la prossima collana Urania sarà a tema Steampunk, e Segrate chiederà consulenza all’esimio Duca… ti vedrei mica male come direttore di collana a dire il vero ^__^

  21. Se la sono cercata con quello che stampavano e con le scelte grafiche non sempre felici: hanno atteso a pubblicare i titoli “di punta”, che dovevano lanciarla un anno fa, fino a quando la collana trascinandosi con tappabuchi vari (Anharra, Brooks, amichetti italiani) non è collassata come meritava.
    Hanno fatto tutto quello che potevano per farla finire in modo prematuro… se poi è successo anche altro che non sappiamo, sarebbe solo un di più che si aggiunge a una gestione di collana imbarazzante.

    Attenderò il comunicato ufficiale e se ci sarà del lulz farò un post per segnalarlo.

    Lo Steampunk non tira ancora abbastanza. E se continueranno a voler spacciar ciò che non è steampunk per tale, o tradurranno merda che di steampunk ha solo gli elementi modaioli (al posto delle opere decenti: mi sono appena procurato un romanzo steampunk canadese -ormai ne spuntano di nuovi ogni settimana in lingua inglese- che forse può essere carino), c’è l’ottima possibilità che in Italia non si affermi nemmeno un po’.

  22. Riscrivo il commento perché il precedente dev’essere andato perso per un errore del database, in caso contrario cacellalo pure.

    Amazon ha rilasciato un’altra interessante dichiarazione sulle vendite, anche se, come al solito, non scuce le cifre esatte.

    1) Il Kindle ha triplicato le vendite dopo il calo del prezzo da $259 a $189.
    2) Le vendite degli eBook hanno superato quelle degli hardcover (sono esclusi dal conteggio gli eBook gratuiti, mentre sono conteggiati gli hardcover senza corrispettivo elettronico).
    3) Negli ultimi tre mesi sono stati venduti 143 eBook ogni 100 hardcover.
    4) Quattro.
    5) Il rapporto eBook/hardcover è di 9:2 guardando solo al mese scorso.

    Fonte: engadget.

    Ovviamente ci si riferisce alle sole vendite di Amazon e non all’intero mercato americano.

    Considerazioni personali:
    – E’ bastato diminuire il prezzo del 27% per avere un +200% di vendite del Kindle. A questo punto direi che è chiaro, il maggiore ostacolo alla diffusione degli eReader è l’alto prezzo di quest’ultimi, non la mancanza del colore o di refresh fulminei.
    – Il picco recente di vendite di eBook probabilmente è collegato alla diffusione dell’iPad, resta comunque un segno del forte interesse della gente, nei confronti degli eBook, a prescindere dalla piattaforma.

  23. Commento pubblicato.
    L’altro non so dove sia finito, credo mangiato dal DB.

    Non commento perché, come sapete (già detto altre volte), segnalarmi le notizie di questo genere nei commenti è inutile: lo sapevo già (ho letto la comunicazione del 19 luglio lasciata da Amazon: seguo sufficienti siti dedicati da non poter perdere nessuna notizia ad altissima diffusione di questo tipo) ed era già previsto un articolo dopo quello in preparazione per oggi.

    Commenterò nella sede prevista e invito tutti ad attendere e commentare lì, non qui che non c’entra molto col primo trimestre 2010.

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