Da quando i video in streaming hanno iniziato a diffondersi, in particolare grazie a YouTube, molti appassionati di tecnologia hanno scoperto (o riscoperto) le gradevoli applicazioni dei motori Stirling basati sulla differenza di temperatura. Tra i video famosi vi è quello del ventilatore con motore Stirling da posizionare sopra la tazza del caffè fumante: in pochi secondi il ventilatore si avvia e il calore del caffé non viene sprecato nell’aria, ma utilizzato per rinfrescare il ritardato che sta bevendo caffè bollente nonostante faccia così caldo da aver bisogno di un ventilatore da tavolo.
Ecco le opere d’arte realizzate da Jos de Vink:

Guardalo in HD su YouTube

Il motore ad aria calda di Stirling risale al 1816 ed è un motore a combustione esterna, come quello a vapore. L’essere assieme semplice (è composto da pochi pezzi e richiede pochissima manutenzione), ottocentesco, silenzioso ed ecologico (perlomeno finché lo si usa per sfruttare fonti di calore inutilizzate, non se lo avvi bruciandoci sotto una fiamma al kerosene), lo ha reso la scelta preferita per dare il movimento alle opere d’arte Steampunk.

D’altronde il movimento non può venire solo dalla carica della molla, come in un orologio, perché quello lo si sapeva fare già nel ‘600 e nel ‘700: la differenza nelle macchine dell’800 sta nell’usare fonti di energia per muovere i meccanismi, sostituendo il lavoro fisico (e cercando di ottenere sempre più potenza). Tornerò su questa questione nel futuro (a quando non so) articolo sullo Steampunk come genere, ricollegandomi per differenziarlo dal Clockpunk all’interpretazione basata sui “regimi scientifici” della guerra di Antoine Bousquet, una delle voci più innovative nella storia militare degli ultimi anni. Mi concentrerò ovviamente sui primi due regimi, “la guerra meccanicistica e l’universo-orologio” (il cui massimo esempio è l’esercito senza capacità decisionale, rigido e asservito, un meccanismo interamente dipendente dal genio di Federico il Grande) e “la guerra termodinamica e la scienza dell’energia” (che inizia con la visione termodinamica di Clausewitz).

Potete trovare una buona descrizione dei motori Stirling su wikipedia:

Motore Stirling (configurazione beta) in azione

Il motore funziona a ciclo chiuso utilizzando un gas come fluido termodinamico (solitamente aria, azoto oppure elio o idrogeno nelle versioni ad alto rendimento). Quando è raggiunta una opportuna differenza di temperatura tra il suo punto caldo ed il punto freddo ed è opportunamente avviata, si innesca una pulsazione ciclica, di norma trasformata in moto alternato dei pistoni, che perdura fin quando si continua a fornire calore.

Frugate YouTube e troverete un sacco di bei video con i motori Stirling. ^_^

Ora una cosa che non c’entra niente, ma mi ha fatto piacere.

Il Black Circus, che unisce discoteca e arte alternativa (non chiedetemi che cazzo ho scritto), ha organizzato l’evento Steampunk Night a Milano (via Enrico Cosenz 61), dalle 23:30 di venerdì 24 settembre (domani) alle 5:00 di sabato 25 settembre. Ingresso con consumazione 7 euro. A questo punto vi dovreste domandare perché minchia il Duca sta segnalando una cosa simile, visto che a parte quelli di strip tease non frequenta locali notturni (e pure dalle spogliarelliste è quasi un anno che non ci va), ma c’è una spiegazione: leggete la descrizione ufficiale riportata qua sotto.

Stiamo ricostruendo il passato per assicurarci il futuro!
Una comunità di maghi meccanici incantati dal mondo reale e avvinti dal mistero della possibilità.
I nostri corsetti sono chiusi con spille da balia e sotto cappelli a cilindro si celano feroci mohawk!
Oliate gli esoscheletri e preparate le baionette, in un viaggio su vascelli a vapore verremo a prendervi per potarvi in un futuro postmoderno, nascosto dalle nebbie create da marchingegni meccanici!
Quindi rispolverate i vostri monocoli, il viaggio ha inizio.

Oliate gli esoscheletri e preparate le baionette.
Non mi sembra che siano tanti in Italia a premere ossessivamente sulla combinazione esoscheletri e baionette. In particolare sull’ossessione per le baionette nello Steampunk posso allegramente dire di non aver visto nessun altro al mondo, nonostante cerchi di frequentare il più possibili i siti degli appassionati.

L’ideatore della descrizione sarà mica capitato su Baionette Librarie? In tal caso i miei più vivi complimenti: ha colto il meglio. ^_^



Qualche foto tra quelle con un minimo di elementi da outfit Steampunk/NeoVittoriana dalla precedente Steampunk Night del 5 febbraio 2010. Notate il tizio coi classici occhiali protettivi: la maschera deve averla riciclata dal vestiario cybergoth (c’entra con lo Steampunk come un pugno nel sedere). La tizia coi capelli rosa magenta l’ho messa perché sì, mi piace il colore: fatevene una ragione.
Copyright delle foto: Black Circus.

10 Replies to “Arte Steampunk con motori Stirling”

  1. Belli i motori “a candela”: sono giusto il tipo di cazzate deliziosamente inutili che in famiglia mettiamo nello studio, tipo la palla coi fulmini (non chiedermi come si chiami in realtà) o la girandola che si muove con la luce del sole.

    Sai dove se ne possono comprare? Costeranno un botto, eh?

  2. Sono bellissimi *__* Sembrano così semplici ed eleganti, come se si muovessero senza sforzo (ok, essendo macchine, diciamo che “spreco di energia” rende meglio di “sforzo”) apparente :)

    Cavolo, a saperlo prima mi organizzavo con una mia amica per la notte Steampunk >< Penso proprio che ci saremmo divertite!

  3. Modellini di motori Stirling si trovano anche a poco, per esempio qui (nota: non conosco quel sito, quindi non assicuro sulla funzionalità; ma anche su eBay si trova qualcosa, cerca Stirling engine).

  4. Salve,

    volevo chiedere se al concorso sono ammessi anche racconti steampunk-ucronici, nel senso che se le cose fossero andate come non sono andate, la storia che conosciamo sarebbe diversa.
    Quindi un racconto con personaggi realmente esistiti, in un contesto storico reale, anche se alterato.
    Grazie

  5. E’ scritto esplicitamente nel primo post col bando di gara e nei commenti relativi. Sì, a patto che ci sia Steampunk Tecnologico (superscienza). Il contesto reale del lungo XIX secolo con citazioni di personaggi ed eventi più Super Scienza Steampunk che lo rende diverso è quello che preferisco.

  6. Grazie per la risposta,avevo letto il bando, e seguo il blog da molto tempo. Quello che non mi è ancora chiaro è se, nella storia, i personaggi devono essere tutti inventati, oppure se si può mettere ad es. lo zar di Russia Alessandro II su una nave a vapore volante, senza essere esclusi dal concorso perché questa sarebbe piuttosto un’ucronia (anche se la nave volante è steampunk).
    Avrei ancora una domanda, che nasce dalla tua risposta. Quali citazioni riportare? Quelle di persone realmente esistite?

  7. Vanno bene le citazioni storiche: personaggi, eventi, luoghi ecc…

    In The Difference Engine di Gibson, citato proprio nel bando, tra i personaggi c’è Ada Lovelace (personaggio storico), tra le tecnologie c’è la Macchina Analitica (qui esistente, completa e funzionante) e tra gli eventi chiave la grande puzza del Tamigi (evento realmente accaduto). Mi pare che questo risponda a sufficienza.

    Lo Steampunk può essere un tipo specializzato di Ucronia (quello della prima generazione nasce così), in versione science-fantasy (Anubis Gates) e/o in versione con superscienza, magari il tutto sotto forma di “historical gonzo fiction” (Zeppelin West/Anubis Gates/Infernal Devices).

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