L’anno scorso Tor.com aveva organizzato il mese dello Steampunk. Quest’anno è il mezzo mese (20 ottobre – 3 novembre). L’anno prossimo forse sarà un fine settimana e l’anno ancora dopo una serata in birreria. A giudicare dagli articoli apparsi fino ad ora però posso dire una cosa (parafrasando Zweilawyer): ogni minuto sarà un’agonia. ^_^

La timeline dello Steampunk fornita in questo articolo è un aborto imbarazzante. Anche senza considerare l’idiozia di un simile oggetto altamente incompleto e zeppo di errori (Final Fantasy VI è del 2006??? Warhammer Fantasy è Steampunk???), spicca la cretineria assurda del definire “proto-punk” ciò che è semplicemente fantascienza del XIX secolo (o romanzi scientifici, in alcuni casi). Qualsiasi mongoloide che sappia cosa è lo Steampunk, ovvero che abbia colto la definizione di Nevins secondo cui siamo NOI moderni a fare lo Steampunk, non può che trovare ridicola l’attribuzione dell’etichetta “proto-punk” a quella fantascienza. Sarebbe come dire che Tolkien è “proto-NewWeird” perché è venuto prima o che il mio culo è “proto-fantasy” perché tra 10 minuti ci si poserà sopra una fatina. No, è solo un culo, spiacenti. E le legioni di Cesare non erano “proto-reenactors”.

Definire “proto-punk” le opere da cui noi, con la nostra interpretazione moderna, traiamo ispirazione per fare Steampunk, è dimostrare la più gretta ignoranza di cosa sia e possa essere il punk nello steampunk (la definizione di Nevins, unita alle radici “punk” robidiane, fornisce la combinazione migliore possibile per spiegare tutto… quando farò l’articolo vedrete, ora STFU N00B).


Il bello è che Hunt pare accorgersi della cosa nell’articolo (nonostante sia una porcata ha qualche frase che si salva), ma evidentemente si è innamorato di questa definizione superflua e non vuole rinunciarvi. Affari suoi: di mongoli che scrivono mongolate perché non si informano prima di scrivere è pieno l’internetto, ancora di più quando sono Scrittori e pensano di poter dire come gli pare perché sì (tanto lo leggono solo i lettori, quella manica di stronzi! – il pensiero del Vero Autore Arrivato).

Il livello degli altri articoli non è molto superiore a questo. L’anno scorso, grazie all’articolo di Goh per Tor.com, ci siamo goduti la pubblica umiliazione (a opera di Gatehouse Gazette, ma non solo) di una certa linea di pensiero molto diffusa nell’ambiente di Steampunk Magazine, quella più politicizzata e ignorante della storia della narrativa (e ignorante quindi del vero potenziale punk dello steampunk). Speriamo ci godere di qualcosa di altrettanto interessante nei pochi giorni che restano.

Avevo predetto molti mesi fa, con l’acutezza di chi sa dire che “dopo la vita ci sono i fianchi”, che la narrativa Steampunk si sarebbe diffusa diventando un cumulo di cialtronate, una discarica di mestizia in mezzo a cui trovare poche cose passabili. Un po’ come il fantasy. Considerando che di narrativa Steampunk ce ne era così poca e di qualità così misera (il miglior complimento possibile era “eh, sì, si fa leggere”), mi ero sentito di dire (gonfio di ottimismo) che qualsiasi cosa fosse stata vomitata dagli sfinteri creativi degli autori avrebbe potuto solo migliore la situazione. Ma poi ho visto questo e mi sono ricreduto:

Vampiri steampunk. Ci volevano. Info qui. -__-

E allora ho ripensato a Zwei e ho corretto la frase: ogni istante sarà un’agonia.

Però poi mi sono tornate le speranze perché in questa copertina ci sono delle belle poppe e una donna con un vestiario perfetto per il combattimento (info qui).

Ogni minuto sarà un’agonia?

27 Replies to “Il mezzo mese dello Steampunk su Tor.com”

  1. Vampiri steampunk! Quando faranno il film? Vedrai che attirerà orde di fanatici steampunk, dark e gothic style a manbassa. Schiere di adolescenti si rifaranno il look mescolando i generi. Esperti del settore inseriranno l’ibrido nella storia letteraria dello steampunk e tra qualche anno la cosa sarà stata accettata e assimilata e i vampiri steampunk faranno parte del mondo letterario. Ci saranno montagne di nuovi libri a legittimare il tutto e quelli come te Duca verranno considerati degli ottusi che non sanno aprire la mente alle novità…
    Fattene una ragione. Pacca sulla spalla.

  2. Mancherebbe solo cristo era un vampiro e poi siamo a posto
    ci sarebbe anche il numero steampunk di locus ma lo devo ancora leggere .

    Baccio

  3. La predizione di polveredighiaccio ha un che di terribilmente apocalittico, spero che quel capolavoro non arrivi mai in Itaglia. Ah, la copertina di quello sui vampiri è patetica, preferisco quella linkata dal Duca che nonostante l’outift improbabile della tizia ha la scusa di essere fumettistica, carina. Quell’altra sembra una copertina di un cd emo.
    Non mi sorprendo dei vampiri steampunk, ci sono stati vampiri in tutte le salse ( vi ricordate i vampiri pirati?). Io aspetto fiduciosa i vampiri ragionieri.

  4. Un OT veloce per pignoleria : I vampiri “ragionieri” (e qualunque altro mestiere, a dire il vero) c’erano già in Daybreakers. Film che partiva con buone premesse per l’ambientazione, premesse poi ovviamente rovinate.

    Quelli steampunk sono l’ennesimo insulto che non andrebbe tollerato. Mi verrebbe quasi da urlare “quo usque tandem abutere, mongolorum, patientia nostra?”

  5. Il ciclo Clockwork Vampires (sono usciti Kell’s Legend e Soul Stealers) di Andy Remic non mi è dispiaciuto. E’ un vampire-fantasy con tanti ingranaggi e sangue-olio che alimenta i non-morti, quindi siamo un po’ fuori dai miei gusti abituali (e poi c’è qualche scivolone tecnico di troppo), ma Remic compensa con un discreto gusto splutterpunk.

  6. @Andrea
    Tu hai usato una fonte letteraria storica per dare un velo di dignità alla cosa. Qui temo che ci aspettino vampiri senza ritegno a badilate. Spero che arrivino presto i vampiri steampunk al liceo. Sbrilluccicosi. Evviva!

    @An0n
    La vera Next Big Thing sono i vecchi impiegati che diventano pirati, come in The Crimson Permanent Assurance:
    http://www.youtube.com/watch?v=ecFBcpY9NHI

  7. Spero che arrivino presto i vampiri steampunk al liceo. Sbrilluccicosi. Evviva!

    Questa sì che è un’idea grandiosa, le ragazzine ne andranno matte! 😉

  8. Non scordiamoci che Giovan Battista Marino e Torquato Tasso sono pre-romantici.
    E Alessandro Manzoni è un proto-telenovelas.

    Mi chiedo come si debba reagire di fronte a queste cose; se quelli che si curano della distribuzione della letteratura, quelli dei circoli culturali, sono così ignoranti o strumentalizzanti.
    Non c’è più una cultura accademica,ma neanche un senso della cultura, della filologia; ora qualsiasi cretino che possiede un pc ed una connessione può sparare le peggiori castronerie sulla letteratura in libertà, e magari avere un proprio sito*; voi che ne pensate?

    *P.S.:non voglio che questo commento sia strumentalizzato o malinterpretato, non sono uno che offende la gente nei propri salotti.

  9. Vampiri ovunque, dunque? Il vampiro ragioniere mi inquieta molto, mia madre è ragioniere e… OMG, che brutte idee che mi fate venire in mente! O_O
    Vampiro Steampunk liceale, emo e sbrilluccicoso, vergine (anche se ha i secoli che gli escono dalle orecchie) e virtuoso: non vedo l’ora O_O
    Concordo con DelemnO sulle fanciulle delle due copertine, anche se temo che quella discinta in tenuta da combattimento compaia solo per attirare il maschio ormonalmente in subbuglio 😛 e faccia solo una trascurabile comparsata di due righe, magari nemmeno con le tette al vento 😛

  10. perdonami l’off topic.
    sono curioso di sapere se hai visto l’ultima fatica pseudo-steampunk di Luc Besson (Adele e l’enigma del faraone) e se ne parlerai.
    Thanks

  11. @ Duca: Sapevo che vostra grazia sarebbe riuscito a farsene una ragione, da uomo di mondo qual è, avvezzo ai meschini trucchi del marketing che promette tette al vento e al massimo fa intravedere una scapola (orrore, della pelle nuda!).
    OT: ieri ho visto Cattivissimo me, che è stato preceduto da un “prossimamente” che secondo me stuzzicherà le ducali antenne. Si è vista solo la scritta HOP (grossi caratteri colorati), alla cui O sono comparse delle orecchie pelose da coniglio. Dopo aver mosso leggermente le suddette orecchie, la scritta è saltata via ed è comparso un “nel 2011”.
    Magari poi è una vaccata… ma magari invece è una conigliata.
    (Ok, dopo sta battutaccia torno nel mio angolino a vergognarmi!)

  12. Ops, dimenticavo (e chiedo venia per il doppio post): la Adele del film di Besson le tette le mostra ^_^ Valeva un doppio post, o no? ^_^’

  13. Vampiri steampunk. Ci volevano.

    Perfetto. Questa proprio mi mancava.

    Però, l’idea d’introdurre vampiri nello steampunk non sarebbe male. No, non intendo di trapiantare Edward Cullen a Central City di Fullmetal Alchemist (la versione del manga, dove ci sono pure i cinesi).

    Prima che il Duca mi punti addosso una semiautomatica Zastava M76 con tanto di baionetta (non so se usa armi jugoslave ma non voglio correre il rischio), intendo specifare: trattandosi di steampunk, in questo caso i “vampiri” potrebbero essere umanoidi che hanno modificato parte del loro corpo con delle protesi e anizhcé sangue nelle loro vene scorre l’olio. Oppure, persone hanno subito delle mutazioni al loro organismo dopo essere stati esposti a certi minerali situati in una miniera sotterranea: tra i fumi dei macchinari di lavorazione che hanno inalato e le sostanze ritrovate nel sottosuolo hanno avuto come risultato creature magre, pallide ed altamente aggressive che per vivere hanno bisogno di sangue.

  14. Eh no! Warhammer Fantasy steampunk no! Mi sento offeso nella mia dignità di nerd accanito giocatore di Impero (e Goblin delle Tenebre quando mi sento piccolo & infame)! Ok, c’è il Carro a Vapore e il Destriero Meccanico dello Scienziato Imperiale; ok, ci sono le diavolerie degli Stregoni Ingegneri Skaven ma… Lo capisco anch’io che sono ‘gnorante che siamo concettualmente millemiglia lontani!

    Insomma: il mio tinello è steampunk perché ci stiro col ferro da stiro a vapore? Quando ho il raffreddore sono steampunk se faccio i suffumigi? Boh?

  15. P.S. “Adele” è caruccio, e l’attrice è taaanto carina & francese. Ma – anche se ormai vecchiotto nell’impostazione, e si sente eccome – come spesso accade in caso di addatamento da graphic novel, il fumetto è tutt’altra cosa: più grottesco, anzi cupo.

    Chiedo venia per il doppio post, ma colgo l’occasione per lanciare al Duca la proposta di una rubrica di fumetto (mi pare di leggerne poco, qui su Baionette?)

  16. Insomma: il mio tinello è steampunk perché ci stiro col ferro da stiro a vapore? Quando ho il raffreddore sono steampunk se faccio i suffumigi? Boh?

    Lol! Allora quando uno brucia una pentola per averla dimenticata sul fuoco, cosa sta facendo, un esercizio di ricostruzione steampunk!? Super-lol! ^_^

  17. Aspetta che a buttarsi sulla moda Steampunk siano tutti i nostri grandi autori fantasy italiani, e poi altro che agonia…

    I tempi sono maturi, la sentite la puzza nell’aria? ^___^

    Facciamo un gioco? Di chi sarà il turno, dopo Dimitri?

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