Ricordate le armi copiate di passo Khyber, fonte di fucili d’assalto, lanciarazzi, pistole ed esplosivi per ogni svitato pastore di capre Pashtun con l’hobby del Jihad?

Non so che cosa stia usando questo islamongolo, ma potete immaginare che sia l’effetto di munizioni ex-sovietiche o cinesi di buona qualità impiegate su un merdoso “kalakov” assemblato sul pavimento di una capanna di sterco e paglia, in mezzo alle galline.

— Prima di mungere capre, fare belo video per amici di YouJihad!
— Zì, Abdul! Uzerò bele munizioni russe di giorni di festa!

Gli è andata bene che non si è fatto niente alla mano con cui si masturba sgozza cristiani.

Fonte del video: The Firearm Blog.

 

17 Replies to “AK Kaboom: il jihadista dell’anno?”

  1. Quasi meglio del filmato con la testa di turbante che spara granate con un obice surriscaldato che, guarda un po’, salta per aria subito dopo che “Allah u-akbar!” è stato pronunciato. E non rimane più un cazzo. Insomma a Khaled Hingroppallah, qua, è andata bene.

  2. E sì che generalmente l’AK è affidabile, peccato non gli sia partito anche il calciolo altrimenti sarebbe stato un disassemblamento perfetto.
    Ma anche, e sopratutto, come si fa a tenerlo per il caricatore quando c’è l’impugnatura in legno 5cm più avanti?

  3. Ma anche, e sopratutto, come si fa a tenerlo per il caricatore quando c’è l’impugnatura in legno 5cm più avanti?

    Considerando che il personaggio è quasi sicuramente un jihadista, direi che il modo in cui impugna l’arma è una delle cose meno stupide della sua vita. ^_^

    Nell’esercito inglese quando ancora usavano il buon vecchio FAL la tecnica di tiro standard era con la mano sul caricatore. È stupida, ma insegnavano così. Stupidità e tecniche di tiro standard vanno spesso a braccetto: non avete mai visto la tecnica di tiro con il revolver della Russia zarista?
    In realtà la tecnica inglese era meno stupida di quella di questa testa di turbante perché serviva a fornire un appoggio ulteriore con il gomito contro il corpo… ma fondamentalmente rimane stupida.

    La questione del tiro con mano sul caricatore la cita anche Andy McNab in Azione Immediata:

    Nel tiro in piedi, distanza cento metri, imbracciai il fucile come mi era stato insegnato in fanteria: calcio contro la spalla, mano in presa sull’estremità inferiore del caricatore, gomito in appoggio sul cinturone.
    «Che diavolo fai, McNab?» Uno dei DS venne a correggermi. «La mano la metti sul supporto della canna, pollice e indice a V di appoggio. Ti voglio proteso in avanti, in leggera contrazione di addominali. Esatto: così. È così che si spara come si deve.»
    Fui a un passo dal dirgli: «Ma io sono anni che sparo nell’altro modo». Invece annuii e feci esattamente come aveva detto.
    Altri di noi si misero a discutere. Ma come Peter, l’istruttore della Guinness e delle patatine fritte, mi aveva detto nella neve della Elan Valley: «A che scopo mettersi a discutere?» Noi volevamo essere come loro, non il contrario.

    Andando OT…
    Le ultime due frasi spiegano bene la mia posizione (esposta in passato) sul perché è inutile mettersi a discutere con chi contesta le basilari e universalmente accettate regole della retorica in narrativa: quando qualcuno ti ha spiegato come funziona, perdendo ore e ore per scriverti un articolo, si sta zitti e lo si accetta perché è la verità e lo si sta leggendo perché si vuole IMPARARE, non convincere l’autore a disimparare.

    Gamberetta ha avuto troppa pazienza ogni volta che ha risposto a critiche fondate sulla negazione dell’ovvio, ovvero sull’ignoranza.

    Ecco, se volete una prova che Gamberetta non è me (o il contrario): vi immaginate il Duca che ha la pazienza di rispondere con tale gentilezza nel corso degli anni a tali masnade di ritardati?
    Io non ci riesco a immaginarmi.

  4. Video allucinante. Peccato che il risultato finale non abbia compreso la molla di recupero ben piantata in fronte al ‘tiratore’.

  5. Ehm…se questo è il tenore, perchè le forze alleate non hanno..ehm…ancora…beh, avete capito.

  6. Questo è il tenore di quelli che si vantano su YouJihad. Si spera ce ne siano di molti meno fessi (anche se i 100 scacciati con una carica alla baionetta da una manciata di inglesi anni fa, mi fa sospettare il contrario).
    In più sono milioni su un’area incontrollabile di dimensioni irragionevoli e aperta come un colabrodo da ogni parte, con la popolazione che spesso supporta allegramente i signori della guerra locali.

    Gli americani non hanno un briciolo del cervello e della capacità per svolgere il compito che intendono svolgere. Sono patetici. I risultati ridicoli raggiunti sono perfettamente adeguati all’idiozia Made in USA.
    D’altronde se al mondo, soprattutto tra gli esperti di questioni militari, tutti danno degli idioti ai politici e strateghi americani (O’Banana incluso) un motivo ci sarà pure (e no, non è l’invidia). Forse più scemi di così ci sono solo gli editori.

  7. è corretto dire che in passato gli americani hanno “favorito” i talebani, tramite anche la vendita di armi sottobanco durante l’invasione russa dell’afghanistan, poichè pensavano che sarebbero potuti essere un altro dei contrasti anti-sovietici da mettere nei paesi del terzo mondo?

  8. Le ultime due frasi spiegano bene la mia posizione (esposta in passato) sul perché è inutile mettersi a discutere con chi contesta le basilari e universalmente accettate regole della retorica in narrativa: quando qualcuno ti ha spiegato come funziona, perdendo ore e ore per scriverti un articolo, si sta zitti e lo si accetta perché è la verità e lo si sta leggendo perché si vuole IMPARARE, non convincere l’autore a disimparare.

    eh, è un po’ il problema di spiegare le cose “facendole cadere dall’alto” ad un pubblico ignorante. D’altronde, è ovvio che uno si senta in dubbio quando legge posizioni assolute: tutto il progresso in ogni campo, è stato fatto da qualcuno che andava contro le regole del tempo. Pensate a Fosbury, se avesse voluto promuovere il suo salto prima di ottenere risultati, sarebbe stato coperto di ridicolo. Nulla vieta che il commentatore n° 129545 sia il nuovo Fosbury della narrativa, ma ci credo poco.

    è corretto dire che in passato gli americani hanno “favorito” i talebani, tramite anche la vendita di armi sottobanco durante l’invasione russa dell’afghanistan, poichè pensavano che sarebbero potuti essere un altro dei contrasti anti-sovietici da mettere nei paesi del terzo mondo?

    è un po’ semplicistico, ma in soldoni sì. Se vuoi saperne qualcosa divertendoti nel frattempo, guarda Charlie Wilson’s War, con Tom Hanks. Se no c’è sempre wikipedia e libri.

  9. La battaglia di Danny Boy mi ricorda sempre che per un gentiluomo inglese c’è sempre posto nel mondo.

  10. forse l’unico americano che si salva là in mezzo è petraeus.
    Lui è riuscito a cambiare un pò la situazione facendo leva sulla popolazione locale (costruendo ponti,strade,ecc…).

  11. Le religioni insistono tanto sul fatto che bisogna riprodursi come conigli proprio perché chi ha Vera Fede ha molta più propensione a farsi saltare in aria rispetto a chi pensa di avere una sola vita da spendersi.

    Se ci aggiungi che le religioni si espandono principalmente per trasmissione dai genitori ai figli, la cosa diventa doppiamente importante, perché diciamocelo, pochi al mondo diventano credenti da adulti.

  12. E’ dal ’45 che l’Impero degli Imperi si regge su un grande bluff,visto che tutti i suoi conflitti su larga scala lo hanno visto o sconfitto (Vietnam) o pareggiante (Corea) o non s’è proprio capito come andranno a finire (Iraq): il giorno in cui se n’accorgeranno i paesi del BRIC e le altre potenze emergenti balleranno,e balleremo anche noi della NATO,una rumba pure migliore di quella del ‘914!
    Colle pagine su Khiber Pass ed il protettorato inglese sull’Afghanistan devono proprio averci dei begli aeroplanini nelle aule di West Point…
    =)
    P.S. Vado mostruosamente OT,Duca,ma hai letto l’articolo su ‘Sette’ di questa settimana riguardo agli e-books?

  13. Vedrò di provarci,ma col mio PC steampunk,cioé che marcia a carbonella,non garantisco nulla…
    :-\
    Comunque,dico solo cinque parole sull’articolo : Lord Mondadori & Lord Rizzoli.
    Che dici,vale la pena?
    ^_^

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