Coniglietti
piccoli coniglietti
con due poesie
di Ungaretti

Si sta come
d’autunno
sugli alberi
i conigli

Di che allevamento siete
conigli?

Parola tremante
nel kawaii

Pelosetto appena nato

Nel cuoricino spasimante
involontaria rivolta
del cucciolo presente alla sua
pucciosità

Conigli

Le versioni originali – e ahimé rimaste a lungo segrete a causa della censura militare – di due grandi poesie di primo Novecento.

 

4 Replies to “I Coniglietti del Venerdì (23)”

  1. Faccio schifo a scrivere poesie, ma prendo quella del Duca come una sfida all’ultima rima. xD
    È tanto saggio il coniglio
    Segui sempre il suo consiglio,
    Egli saltella qui e là
    Un vero padrone non ha.
    Se ti sceglie e ti sta vicino
    Prenditi cura di quel piccino,
    Il suo pelo è sì folto
    Che il tuo cuore scalda molto.
    Colui che gli causa danno
    All’inferno troverà affanno,
    Il coniglio è di forgia divina
    Torturarlo porta alla rovina.
    Il suo musetto è disegnato
    Dal miglior artista manga sul mercato,
    Niente al mondo è più Kawaii
    Nemmen un paesaggio delle Hawaii.

  2. Il Duca lirico non me l’aspettavo ma è una gradita sorpresa! ^^ Buongiorno Duca, buongiorno coniglietti pucciosi.
    “Per fare un prato occorrono
    un trifoglio e un coniglio,
    un trifoglio un coniglio
    e immaginazione.
    L’immaginazione è sufficiente
    se i conigli sono pochi.”
    Emily parlava d’api, ma noi preferiamo i conigli. :3

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