Non pensavo di dedicare un articolo a Sucker Punch, anche se probabilmente andrò a vederlo. Il film, dal punto di vista visivo, mi interessa molto. La consapevolezza che ormai il cinema degli ameri-cani produca in massima parte minchiate intollerabili e che, nonostante le ottime premesse dei Trailer degne di una Vera Opera d’Arte Giappo (Mech, divisa da scolaretta, miscuglio di fantasy e fantascienza con sapore retrò), non potrò mai trovare in un film occidentale così “importante” (Warner Bros) lo spirito geniale e l’alta qualità del vero cinema giapponese, mi aveva baionettato qualsiasi voglia di parlarne. Meglio aspettare di vederlo, rimanerne deluso e stare zitto.

Se non avete ancora visto i due trailer, sono qui sotto:

Notate quando dice “and a key” per il quarto oggetto e sulla chiave c’è un bel 4.
Il quarto oggetto è Quattro. Punto. Film quattristicamente ortodosso.

Poi, due giorni fa, è apparso un corto animato intitolato The Trenches, sui retroscena umani di un kattivo soldato-zombie krukko. Dato lo spunto storico rilevato a tema cadaveri e dato che in fondo, volendo, un paio di cose gentili su Sucker Punch le potrei anche dire prima di scoprire che fa vomitare le capre, ho deciso di segnalare il corto.

Vorrei fare un commento feroce sull’espulsione del bossolo da un bolt-action, come è quello del tiratore nel film (e di tutti i cecchini inglesi della guerra), ma mi tratterrò. Se non diventerò più buono le fatine non verranno mai a trovarmi.

In Sucker Punch, the girls face off against an army of mechanized WWI soldiers. Through the use of clockwork and steam technology, human soldiers who die in battle are reanimated and sent back to the front lines. Although seemingly indistinguishable and soulless, the zombie army is not just made of gears and steam, but also of human flesh, bone, and memory. In “The Trenches” there is a tragic tale behind each lifeless mask.

Sucker Punch quasi certamente sarà una merda. D’altronde, come detto, nonostante il trash e il miscuglio science-fantasy, non c’è dietro l’autentico genio giapponese svincolato dalle becere meccaniche di Hollywood. Però ci sono alcune cose che rimarranno e daranno valore al film, non importa quanto faccia cagare il resto: un mech, una grossa quantità di pickelhauben e l’elemento conigliesco (sul mech: doppio WIN! Questo poteva andare bene anche come elemento per il concorso finito qualche mese fa e di cui produrrò prima possibile l’articolo di commento con l’epub di raccolta dei racconti).

Pickelhauben presenti addirittura in più versioni, sia il classico casco basso in cuoio col telino protettivo (il tipico pickelhaube da fanteria) che il modello in metallo con protezione per la nuca (da corazziere). Io ho entrambi i tipi e devo dire che preferisco indossare quello in cuoio, più adatto per la vita di tutti i giorni. Ho apprezzato anche la presenza, già in uno dei trailer, di un bel bombardiere Gotha (non ho capito se un modello IV o V, sono molto simili) oltre ai soliti zeppelin e blimp (ovvero i dirigibili flosci, usati spesso come palloni da osservazione o, al giorno d’oggi, per scopi pubblicitari) che fanno la loro porca figura nonostante l’abuso Steampunk subito negli anni. Non mancano nemmeno le baionette.
Se dovesse esserci anche una Mauser C96 in mano a una delle ragazze, non posso garantire di non avere un’eiaculazione spontanea durante la visione. ^_^


La fabbrica che rianima i cadaveri la si può vedere come una versione Steampunk (o Dieselpunk, ma la prima etichetta nel dubbio vale come jolly anche per la seconda) della famosa Kadaververwertungsanstalten apparsa sui giornali nel 1917, secondo pratiche di terrorismo mediatico proseguite fino ai giorni nostri (di cui possiamo vedere un magnifico esempio da manuale del giornalettismo farlocco in questi giorni sul Giappone), per gettare discredito e un’ulteriore strato di disumanizzazione e demonizzazione sui tedeschi, mostri sanguinari “perché sì perché è fantasy”.
Perfino i cattivi di Licia Troisi hanno uno spessore psicologico e una credibilità maggiore (seppure demenzial-pietistica e quindi disgustosa) rispetto alle stronzate della stampa anti-tedesca nelle democrazie occidentali durante la Grande Guerra.

Parliamo della Kadaververwertungsanstalten.
Giusto due cose, nulla di approfondito. Volendo potrei cercare di nuovo informazioni sui miei libri sulla propaganda nella Grande Guerra o in un libro di storia in cui ne accennavano, ma non vale la pena: il livello di approfondimento da enciclopedia di wikipedia è più che sufficiente.

Il primo riferimento alla Kadaververwertungsanstalt (fabbrica per il riutilizzo dei cadaveri) appare nell’edizione del 17 aprile 1917 di due giornali, Times e Daily Mail, entrambi -ovviamente solo per caso!- proprietà dello stesso signore, Lord Northcliffe, famoso per essere stato, con i suoi giornali, uno dei principali guerrafondai responsabili del plagio collettivo a danno dei suoi concittadini con una crociata mediatica volta a tramutare i tedeschi in mostri sanguinari. La propaganda inglese ovviamente era felice di tutto questo. Altri giornali, più seri, un po’ meno: The Star arrivò a dire che “Dopo il Kaiser, Lord Northcliffe è colui che ha fatto più di ogni altro uomo per scatenare la guerra”.

Secondo i quotidiani inglesi le informazioni provenivano da un giornale belga pubblicato in Inghilterra, Indépendance Belge, che a sua volta le aveva ottenute da un quotidiano pubblicato nei Paesi Bassi, La Belgique, che a sua volta le aveva prese da un quotidiano tedesco di Berlino, Lokal-Anzeiger, del 10 aprile 1917. State pensando anche voi che suona come: mio cugino mi ha detto che una volta a un amico del fidanzato di sua sorella… ?
La credibilità era la stessa. Forse un po’ meno. Tant’è che, se si risale all’articolo tedesco originale, non vi è alcun riferimento ai cadaveri umani, mentre nella versione belga sì. In più la versione tedesca è un trafiletto di 59 parole, mentre quella belga è un articolo di 500 parole. Un ottimo incremento del 747% di stronzate. Murdoch, la versione moderna (e molto peggiorata) di Lord Northcliffe, ne sarebbe fiero.

Una considerazione OT su Murdoch e il ruolo dei giornali.

Non è forse il ruolo dei giornali quello di tramutare le persone, singolarmente individui rispettabili e ragionevoli, in una massa indistinta di bestie feroci e sbavanti da sguinzagliare contro i nemici politici? Nel caso di Murdoch (la cui lista -incompleta?- di media controllati come un padre-padrone la potete trovare qui) è chiunque si opponga alla sua egemonia mediatica (73 giornali e 12 network televisivi), tra cui l’Italia: vi ricordate i bei tempi in cui non era ancora così tanto potente e i democratici di Clinton potevano ancora permettersi di additarlo, ogni tanto, come uno dei più grandi pericoli per la libertà di informazione nei paesi occidentali?

Lo stesso Barack Obama dovette, controvoglia e con disgusto, incontrare il mostro nel 2008 al Waldorf-Astoria Hotel per concordare una tregua (pagata come non si sa) contro le continue aggressioni dei quotidiani di Murdoch. Obama ha seguito una lunga tradizione: tutti i presidenti americani da Harry Truman (ma nel 1953 Murdoch non aveva nemmeno un briciola del potere che ottenne 30 anni dopo), o almeno così dice Wollf, biografo di Murdoch, hanno incontrato Murdoch e, negli ultimi decenni, hanno dovuto scendere a patti con il suo potere sempre maggiore. Un (futuro) presidente che va a presentarsi al padrone dei principali media, come un capo di stato che va a incontrare il Papa. Nell’agosto 2008 lo stesso capo dei Conservatori britannici e futuro Primo Ministro, David Cameron, venne convocato per un incontro sullo yacht di Murdoch (con trasporto via jet a carico di Murdoch, per un valore di 30mila sterline): anche in questo caso il contenuto della chiacchierata è segreto.

Se lo scopo dei giornali non è plagiare il popolo e usarlo come arma anche contro i propri stessi governi stessi, oltre che per minacciare i governi stranieri che non concedono ciò che vogliono ai magnati capitalisti che li controllano, c’è un enorme FAIL sugli ultimi 100 anni di giornalismo.

Alfred Harmsworth, primo visconte di Northcliffe.

Questa foto lo ritrae in auto nel 1903.
Notate gli occhialoni, molto steampunk retardpunk.

Secondo la storia belga i cadaveri venivano trasportati via treno fino alla fabbrica, un luogo nascosto nel “profondo della foresta” (accanto alla casa di marzapane della strega?), circondato da una rete elettrificata, dove venivano lavorati per estrarne i grassi e produrre stearina (una specie di sego usato per le candele). Le sostanza estratte venivano impiegate per fare sapone, olio lubrificante “di un colore bruno giallastro”, e i resti dei cadaveri diventavano cibo per maiali (ho sentito anche una versione in cui invece di ingrassarci i maiali da tramutare in carne in scatola, ci facevano direttamente la carne in scatola, ma credo sia l’invenzione di qualche burlone decenni dopo la guerra).

We pass through Evergnicourt. There is a dull smell in the air, as if lime were being burnt. We are passing the great Corpse Utilization Establishment (Kadaververwertungsanstalt) of this Army Group. The fat that is won here is turned into lubricating oils, and everything else is ground down in the bones mill into a powder, which is used for mixing with pig’s food and as manure.

I lettori non erano tutti scemi, però. Al Times giunsero parecchie lettere che spiegavano come Kadaver in cruccolese non indicasse tanto i cadaveri umani, quanto le carcasse animali. Altre lettere invece confermavano la storia, citando fantomatiche fonti belghe, olandesi e perfino rumene (che minchia c’entra?).

Il New York Times riportò il 20 aprile 1917 che l’articolo era stato considerato affidabile da tutti i giornali francesi, con la sola eccezione del Paris-Midi. Il Times stesso, però, per non perdere la faccia coi suoi lettori intelligenti (e giustamente incazzati) conservando allo stesso tutto l’effetto anti-tedesco già ottenuto (ormai il sospetto era stato diffuso nel popolo), decise che la notizia che aveva pubblicato non era affidabile perché, spiegazione lollosa, era uscita su un giornale tedesco nella prima metà di Aprile e i giornali tedeschi tendono a fare pesci d’aprile per tradizione.
WTF? Ma se l’articolo originale erano 59 parole su un fabbrica che tratta carcasse animali, che cazzo c’entrano gli scherzi del primo aprile? Il Times evidentemente doveva fare lo scaricabarile: incolpò i tedeschi di aver fatto umorismo nero preso da loro (i seri giornalisti delle Nazioni Buone, Civili e Rispettose che mai farebbero umorismo nero) in completa buona fede per una notizia seria, quando i tedeschi non avevano fatto proprio un cazzo di niente.

Il 25 aprile 1917 anche il satirico Punch fece la sua parte, con una illustrazione che adoro:

CANNON-FODDER — AND AFTER.
“And don’t forget that your Kaiser will find a use for you — alive or dead.”[At the enemy’s “Establishment for the Utilisation of Corpses” the dead bodies of German soldiers are treated chemically, the chief commercial products being lubricant oils and pigs’ food.](Fonte: Punch del 25 Aprile 1917)

Il 30 aprile 1917 la questione della fabbrica venne portata alla Camera dei Comuni, che rifiutò di accettare ufficialmente la storia perché non esisteva alcuna prova della sua veridicità, a parte gli articoli dei giornali (che sono troiate inventate per definizione, come già raccontava Barzini senior, uno dei più grandi giornalisti italiani).
Lord Robert Cecil, però, aggiunse che “viste le altre azioni compiute dalle autorità militari tedesche, non c’è nulla di incredibile nell’attuale accusa contro di loro”. Un colpo al cerchio e uno alla botte: non possiamo dire che è vero, ma diamine con quei Demoni Disumani tedeschi una cosa simile può essere benissimo vera! LOL. Grandioso.

La storia circolò per il resto del mondo, ma nessuna prova credibile o testimonianza affidabile venne mai trovata. La cosa più vicina a una prova fu un fotomontaggio costruito dal generale John Charteris unendo una foto tedesca in cui apparivano dei cavalli morti caricati su un vagone ferroviario, con sotto la didascalia che accennava alla fabbrica per trattamento carcasse, e una foto di soldati tedeschi morti caricati sul treno per l’invio ai luoghi di sepoltura. Mise la scritta della fabbrica nella foto coi soldati e ottenne carcasse umane inviate alla fabbrica. LOL. Lo stesso Charteris, all’epoca comandante dell’Intelligence di Sir Douglas Haig, confessò di aver prodotto quel falso nel 1926 in seguito a un colpo di fulmine mentre stava guardando le due foto. Ricordiamo poi che Charteris era anche uno dei mongoli che fomentarono la diffusione della leggenda degli Angeli di Mons, ovvero l’intervento sovrannaturale di spiriti/angeli per salvare gli inglesi dai feroci tedeschi nel 1914.

Charteris, his face one broad grin, was comparing two pictures captured from Germans. The first was a vivid reproduction of a harrowing scene, showing the dead bodies of German soldiers being hauled away for burial behind the lines. The second picture depicted dead horses on their way to the factory where German ingenuity extracted soap and oil from the carcasses. The inspiration to change the caption of the two pictures came to General Charteris like a flash.

When the orderly arrived, the General dexterously used the shears and pasted the inscription “German cadavers on Their Way to the Soap Factory” under the picture of the dead German soldiers. Within twenty-four hours the picture was in the mail pouch for Shanghai.

The explanation was vouchsafed by General Charteris himself in 1926, at a dinner at the National Arts Club, New York City. It met with diplomatic denial later on, but is generally accepted.

(George Viereck in Spreading Germs of Hate)

All’interno del governo inglese c’era comunque chi voleva riaccendere l’attenzione sulla storia e cercarono di far produrre un pamphlet a riguardo, ma data l’avversione per una simile cretinata da parte del primo ministro David Lloyd George, non fu mai pubblicato.
La cialtronaggine propagandistica di stampo americano aveva influenzato l’Inghilterra, ma esisteva un limite a quanto un gentiluomo inglese potesse abbassarsi nel fango della mentecattaggine tipicamente americana prima di sentirsi disonorato (gli americani non avendo onore da gentiluomini per definizione, non avevano simili scrupoli).

Chi non era un gentiluomo e quindi si riteneva in diritto di vivere senza onore come un porco che si rotola nello sterco, non si poneva problemi di sorta.
Louis Raemaekers, olandese di etnia tedesca, non si faceva problemi a inventare stronzate sulla brutalità tedesca in Belgio, condite con raffinate ipotesi sull’alleanza intercorsa tra Satana e Guglielmo II. Il Kaiser apprezzò le vignette e per regalo gli mise una taglia sulla testa, vivo o morto. I vertici militare tedeschi intimarono all’Olanda di piantarla e processare il disegnatore, perché quella merda violava la scelta di neutralità del paese. Con il coraggio degno della sua levatura intellettuale e comune a molti altri intellettuali dopo di lui, Raemaekers fuggì a gambe levate in Inghilterra a fare vignette anti-tedesche per il Times, giusto nel caso la magistratura olandese cambiasse idea sul fargli pagare i suoi crimini contro la neutralità del paese (al primo processo l’avevano assolto, più per motivi politici che non perché non fosse davvero colpevole, meglio non rischiare di nuovo!). ^_^

Due raffinate opere di Louis Raemaekers,
artista cialtrone prezzolato al soldo della propaganda xenofoba antitedesca.

Il Times, un mese dopo la presa di distanze del governo britannico (e quindi anche un mese dopo la propria stessa presa di distanze), decise che era il momento di riattizzare ancora un po’ la furia antitedesca con la fabbrica dei cadaveri. L’idea di ritentare venne con la cattura di un ordine tedesco relativo a una fabbrica di trattamento carcasse (sempre kadaver, cadaveri animali), emesso dalla VsdOK che il Times interpretò come un fantasioso Verordnungs-Stelle (dipartimento direttive) quando invece era, e qui torna la questione dei cadaveri animali, la sigla dell’ufficio veterinario (Veterinar-Station).

La scoperta di quel documento permise al Ministero degli Esteri di dire, una volta per tutte, che la fabbrica tedesca si occupava di carcasse di cavalli. Punto. Non che al Times o alle folle plagiate importasse molto, comunque: ogni scusa per odiare di più i demoni tedeschi era buona. E la fabbrica riscosse un notevole successo tra i soldati russi creduloni al fronte orientale.

Spero che la parentesi storica possa interessare a qualcuno: ho approfittato dello spunto Steampunk per dire due cose (non c’era granché da dire e l’articolo di Wikipedia è molto buono) su un dettaglio divertente della Grande Guerra che molti magari non conoscono. Ho pacchi di dettagli di questo tipo, ma non mi vengono mai idee su come introdurli o sfruttarli. Quando capita la possibilità, la sfrutto. ^_^

55 Replies to “Sucker Punch: mech, pickelhauben e baionette”

  1. Spero che la parentesi storica possa interessare a qualcuno: ho approfittato dello spunto Steampunk per dire due cose (non c’era granché da dire e l’articolo di Wikipedia è molto buono) su un dettaglio divertente della Grande Guerra che molti magari non conoscono. Ho pacchi di dettagli di questo tipo, ma non mi vengono mai idee su come introdurli o sfruttarli. Quando capita la possibilità, la sfrutto. ^_^

    A me è piaciuto e dico che queste parentesi funzionano. Il giornalismo fazioso e strumentale non mi è nuovo, ma mi sono goduto l’episodio.
    Il violento disgusto che provi per Murdoch ti ha fatto fare qualche casino nel pezzo dove parli di lui:

    Nel caso di Murdoch (la cui lista di media controllati come un padre-padrone la potete trovare qui) potete è chiunque si opponga alla sua egemonia mediatica (73 giornali e 12 network televisivi), tra cui l’Italia

    Al posto di “potete” volevi scrivere “nemico”, “bersaglio”, o qualcosa del genere?
    E poi qui, più lieve:

    Lo stesso Barack Obama dovette, controvoglia e con disgusto, a incontrare il mostro

  2. Che dire, viva la propaganda. E’ una miniera inesauribile di risate.
    Comunque non vedo l’ora di vedere/recensire Suckerpunch. Magari ne verrà fuori una vaccata colossale, ma… ragazze semisvestite con katana e mitragliatori? Soldati zombie? Mecha? Draghi? E’ il sogno bagnato di ogni nerd! ^_^

  3. WTF!!!
    Volevo chiederti appunto del film, ma nei coniglietti era OT!
    Cavolacci Duca, tu sì che sai intuire i desideri segreti di una fanciulla! XD

  4. :O :O :O

    FILM FILM FILM FILM! Devo assolutamente vedere quest’opera al cinema . xD A marzo Sucker Punch e ad aprile Machete! Trash a pioggia!

    Grazie per la segnalazione e per l’approfondimento storico/giornalistico.

  5. Ciao a tutti.
    Questo post mi ha fatto venire in mente un film di qualche anno fa che mescola un po’ di steampunk (tipo astronave a vapore, un’oscenità per un ingegnere) e l’idea della fabbrica di cadaveri… Il film se non ricordo male si intitola Mutant Chronicles.

    Ciao!

  6. Sucker Punch sarà una cagata? Quasi sicuramente, però almeno è un’opera che gioca a carte scoperte (o almeno spero), a differenze di tante altre fantavaccate che anche in tempi recenti hanno promesso chissà quali rivoluzioni per poi limitarsi a scopiazzare a destra e a manca (non c’è bisogno di specificare a quale ciofeca mi riferisco, vero? ^_^). Detto ciò, se il film di Snyder sarà anche solo una baracconata tutta effetti speciali e azione, io sarò contento, perché equivarrà esattamente a quello che mi aspetto di vedere.

  7. Bell’articolo, anche se la storia dei kadaver già la conoscevo, almeno nelle sue linee generali.
    Mi viene un dubbio, Duca: non è che il cazzone di Northcliffe c’entra qualcosa anche con la leggenda dei soldati canadesi messi in croce, che fu alla base poi di efferatezze (queste vere!) contro alcuni prigionieri di guerra tedesca?

  8. Sembra grazioso…ma penso che sia molto difficile fare un buon film Steampunk. Ci sono troppi elementi da giustificare…immaginatevi un film su “Le Porte di Anubi” di Tim Powers…

  9. però almeno è un’opera che gioca a carte scoperte

    questo, mille volte questo. La trama è “recupera 5 oggetti”: finalmente un film onesto nel dire “ce ne fottiamo della storia, ecco a voi botte e mostri e scolarette per un’ora e mezza”.

    Io ho grandi aspettative per questo film: essendo (se non ho capito male) tutto nella fantasia di una ragazzina, non mi aspetterò NULLA di accurato, NULLA di logico. Voglio solo botte in slow-mo, zombiemech allucinanti del Reich, e una sana dose di fanservice.

    se tengono alto il ritmo e azzeccano la colonna sonora, non deluderà.

  10. Il trailer è carino, anche se copiato ispirato a una scena di Robocop. Per quanto riguarda SuckerPunch, mi è bastata la manciata di fotogrammi alla fine del corto (vedi camminata delle ragazze) per sentire puzza di letame di maiale ingrassato a cadaveri. Oh, Dio, che mondo di autori e di storie di merda mi hai dato in sorte!

  11. Molto interessante la parentesi storica, aspetterò volentieri altri dettagli simili.
    Intanto mi preparo a spegnere il cervello per Sucker Punch, giusto in caso sia la cagata che temi; cosí al massimo mi godo un film ignorante. Però… puoi indicarmi qualche titolo giapponese degno di nota?

  12. E’ davvero probabile che sia una cagatona, e poi le scolarette con la katana mi stanno sui coglioni (le preferisco senza katana ^^).

    Però a giudicare dalle immagini l’impatto visivo è ottimo. Sarà uno di quei film che ti fanno dire: se hanno speso cento milioni di dollari per gli effetti speciali, non potevano spenderne ancora centomila (pari allo 0.1%) per far scrivere la sceneggiatura a uno che non fosse un ritardato?

    La storia della fabbrica dei cadaveri spacca :)

  13. Duca, penso che un film sacro alla sua religione sarà “Sono il numero quattro”.
    Anche se la storia fa cagare a spruzzo più di SuckerPunch :D

  14. Grazie a Tapiroulant e a Mauro (di cui non ho riportato un commento di segnalazione typo) per la segnalazione dei refusi rimasti, causa scrittura troppo rapida dell’articolo.

  15. Mutant Chronicles?
    Veramente parla di una macchina antica etc. che rianima i morti e trasforma i vivi in mutanti. Non credo abbia molta attinenza (i tedeschi poi non c’entrano nulla, è lì da milioni di anni e ce l’hanno ficcata dei primitivi. Viene risvegliata in una sorta di terza guerra mondiale tra corporazioni che, nonostante sia il 2700 e passa, hanno ancora equipaggiamento e divise da prima o seconda guerra mondiale).

    L’aneddoto invece è assai interessante.
    Al di là delle trovate di Sucker Punch, a me sembra fatto sinceramente col pongo, almeno rispetto alle altre opere di Snyder che sì, è vero, utilizzavano un fondale blu meno massiccio e più roba in carne e ossa.

    Il samurai con la gatling grida vendetta.
    Lo andrò a vedere, è ovvio, ma essendo una femminuccia forse scolarette con in mano una katana non mi basteranno. E neanche i mech.

  16. Occhei, Duca, questo film sarà un cagatone clamoroso.
    Regia e montaggio con gli odiosi e plebei ritmi hip-hop che tanto vanno per la maggiore oggi, una storia mediocre coi soliti stilemi buoni VS cattivi.

    Però ci sono almeno due cose interessanti: fighette liceali o appena diplomate in un manicomio (anche se non ne ho vista nessuna legata nel trailer, il che depone MOLTO male) e macchine da guerra a strafottere.

    Molto interessante la disamina della storiella propagandistica albionica. La sapevo già, ma non così nel dettaglio. I cari britannici si distinguono sempre per l’oggettività cavalleresca con cui trattano i loro avversari.

    PS non c’entra un tubo, ma un giorno o l’altro ti scoccerò per chiederti che ne penseresti di un lungometraggio basato sulla Guerra dei Mondi wellsiana ambientata nell’Italia del 1898 (magari a cavallo dei fatti di Bava Beccaris…).

  17. Aggiungerei: non legate e perennemente truccate (la Gugino è un mascherone Orfei).

  18. Se dovesse esserci anche una Mauser C96 in mano a una delle ragazze, non posso garantire di non avere un’eiaculazione spontanea durante la visione. ^_^

    Duca, ma se una giovin fanciulla colle braccine (come quella dai capelli rosa che ti/ci piace tanto) pravasse a sparare con quel meraviglioso mostro della Mauser C96, non finirebbe per fare un volo di 15 metri?

  19. PS non c’entra un tubo, ma un giorno o l’altro ti scoccerò per chiederti che ne penseresti di un lungometraggio basato sulla Guerra dei Mondi wellsiana ambientata nell’Italia del 1898 (magari a cavallo dei fatti di Bava Beccaris…)

    Scusa, Emanuele, ma è un tuo progetto? Se no, di chi è la sceneggiatura?
    No, perché anche io ho un romanzo nel cassetto con la stessa idea, anche se al centro ci sono i personaggi di “Cuore”… Telepatia?
    ^_^

  20. 9. “An unerotic unthrilling erotic thriller in the video game mold, Sucker Punch is Last Airbender with bustiers.” — Roger Moore, Orlando Sentinel
    8. “It’s so bad that the Director’s Guild should revoke Snyder’s membership and he should never be allowed to direct again.” — Beth Accomando, KPBS
    7. “Sucker Punch is a scorched-earth PG-13 epic, making any possible return to these heights of excess utterly distasteful to financiers and visionaries alike, while failing every opportunity to deliver the sexy, bloody payload promised by the film’s very existence: girls in fetish outfits, kicking ass and taking names.” — Jaime N. Christley, Slant Magazine
    6. “… A barrage of green-screen effects and comic-book portentousness from 300 and Watchmen director Zack Snyder, is hands-down the most nightmarishly awful film of the year.” — Steven Rea, The Philadelphia Inquirer
    5. “The film abdicates so many basic responsibilities of coherent storytelling, even coherent stupid-action-movie storytelling, director/co-writer/co-producer Zack Snyder must have known in pre-production that his greasy collection of near-rape fantasies and violent revenge scenarios disguised as a female-empowerment fairy tale wasn’t going to satisfy anyone but himself.” — Michael Phillips, The Chicago Tribune
    4. “You could go to see Sucker Punch this weekend — a lot of people probably will, and a few may even admit as much back at the office on Monday — or you could try to make it yourself, which might be more fun, though not necessarily cheaper. Here’s what you will need: a bunch of video-game platforms; DVDs of Shutter Island, Kill Bill, Burlesque and Shrek; some back issues of Maxim; a large bag of crystal meth; and around $100 million.” — A.O. Scott, The New York Times
    3. “… Ruled by so much concrete-brain idiocy and coarsely “mythic” cliches… and ludicrous, charmless, bottom-of-the-pit dialogue and cheaply pandering female-revenge fantasies that you literally CAN’T STAND IT and WANT TO HOWL and THROW YOUR 24 OZ. COKE AT THE SCREEN.” — Jeffery Wells, Hollywood Elsewhere
    2. “Sucker Punch is not one of the worst movies of the year, it’s three of the worst slapped together on a single reel.” — Josh Tyler, Cinema Blend
    1. “Like his porcelain heroine, anyone who willingly spends $13 for a ticket to this smut is willfully lobotomizing themselves. No matter how bad you are expecting this film to be, ‘you will be unprepared.’” — Leslie Stonebraker, The New York Press

    Beh, era annunciato, giusto?

  21. Ad essere pignoli del tiratore scelto inglese mi pare sbagliato, o quantomeno improbabile, anche il fucile che pare un MLE e non un SMLE. Oltretutto, se l’MLE potrebbe anche essere corretto, l’accoppiata MLE/Ottica è sicuramente sbagliata. I tiratori scelti inglesi usarono diottre, e non ottiche, fin quasi alla fine della guerra, quando di MLE in linea non ce n’erano piu’, e comunque non augli SMLE che io sappia.

  22. his greasy collection of near-rape fantasies and violent revenge scenarios disguised as a female-empowerment fairy tale wasn’t going to satisfy anyone but himself

    E forse anche me. Farò sapere dopo averlo visto.

  23. Io vorrei capire solo due cose:

    1- Perchè dopo 70 anni di cinemtografia yankee i Kattivi che le prendono sono ancora sempre e solo tedeschi? Cioè, mo’ financo negli action-fantasy-trash…

    2- Ma com’è che in tutti i film di Snyder c’è di fisso almeno un front kick??

  24. Mi correggo: delle ottiche vennero applicate ad alcuni SMLE accuratizzati dal 1918

  25. Non ho commentato prima perché era un problema di poco conto. Personalizzare un’arma per permettere l’uso di un’ottica non è un problema (a meno di difetti tecnici gravi, come la maniglia dritta del Mauser 98 che costringeva a usare una variante a maniglia curva per i cecchini dotati di ottiche, diffusi fin dall’inizio della guerra) e quindi se un personaggio ha un’arma modificata per averlo non danneggia in alcun modo la credibilità. Nella prima metà della Grande Guerra era considerato, tra gli alleati, un buon regalo inviare una ottica in dono in modo che il fortunato ufficiale potesse far modificare un fucile per adattarla (i tempi di sciabola e pistola sono passati in fretta: tra le varie modifiche all’equipaggiamento standard, ufficiali e sottufficiali tendevano a comprare sul mercato civile pistole aggiuntive, pugnali e soprattutto armature antischeggia/antipistola per il torso).

    Invece il fatto che un Bolt Action possa espellere il bossolo senza agire sull’otturatore per farlo arretrare non è un problema di poco conto: è una impossibilità tecnologica. Il bossolo rimane lì finché non si gira la maniglia e non si tira il blocco otturatore-percussore indietro.

    Tornando a tema fucili da cecchini, è falso che i tiratori inglesi non impiegassero ottiche. E non intendo solo armi custom e fucili sperimentali del 1918.
    Fin dal 1915 si era diffuso un sistema di ottiche 2x senza tubo (set Lattey), solo lente posteriore e lente frontale, scomodo da gestire ma sempre meglio di un calcio nel sedere. Però questo non risponde al dubbio che hai sollevato, visto che lì l’arma ha una normale ottica col tubo. ^_^
    Qui entra in gioco il fucile P.14 nella variante P.14 (T) e P.14 (T) A, modello di fucile per cecchino con ottica Aldis 3x diffuso dalla fine del 1916 – inizio del 1917 in poi.
    Qui puoi trovare info sul P.14 liscio:
    http://en.wikipedia.org/wiki/Pattern_1914_Enfield

    In pratica si diffuse fin dal momento in cui il First Army School of Sniping, Observing, and Scouting del capitano Hesketh-Prichard passò da essere un corso non-ufficiale a diventare ufficiale il 24 novembre 1916.

    Il P.14 (T) -A o non A- è probabilmente il modello usato nel cartone. Nota che rispetto allo SMLE e al MLE manca il caricatore da 10 colpi: il serbatoio dei colpi è interamente nascosto nella cassa in legno, come nel fucile Mauser 98 (5 invece di 10: tanto chissenefrega visto che le lastrine di ricarica ne tenevano solo 5!). E forse anche quello nel film è un P.14, ma avendo una sola immagine ho problemi a valutarlo.

    Passando alle qualità balistiche, il P.14 (T) nonostante l’ottica soffriva come arma per la mancanza di munizioni match grade e per l’inadeguata qualità delle munizioni normali, spesso con differenze di velocità di quasi 25 m/s tra una cartuccia e l’altra. Irrilevanti se si spara a breve distanza (300 metri o meno) mirando alla sagoma intera del nemico, grave se si tira a 500+ metri mirando al cranio o, peggio ancora, alla feritoia dello scudo della mitragliatrice (nei rari casi in cui si possa vedere dietro la faccia del nemico… con un minimo di angolo non vedi un tubo, ma se sei davanti e molto distante -per non farsi ammazzare- si può fare).
    Date le munizioni disponibili, secondo Hesketh-Prichard un buon tiratore doveva accontentarsi quasi sempre di una dispersione di 3 pollici a 100 iarde (esclusi colpi volanti fuori rosata dovuti a munizioni atroci). Tre MOA possono essere adeguati per un normale fucile da battaglia (2-3 MOA tipici), ma sono molto distanti dal singolo MOA che è lo standard militare per le combinazioni arma-munizione dei tiratori scelti (senza parlare delle folli corse sub-MOA del mondo sportivo). Le cattive munizioni collaboravano per circa 3/4 di pollici alla cattiva rosata a 200 iarde (diciamo quasi mezzo MOA di peggioramento).

    Come libro a tema, tra i vari disponibili, a me non è dispiaciuto The History of Sniping and Sharpshooting del maggiore John Plaster. Le info sugli inglesi vengono da lì.

  26. Duca, Sucker Punch è mio! L’ho visto prima io! Ma francamente non so se sia stato un bene…
    E visto che non ho un cazzo da fare perché sono un nerd so che ti interessa zero moltissimo la mia opinione, te la scrivo.

    1) La colonna sonora fa cagare a spruzzo, a parte il primo brano che è un remix di sweet dreams.

    2) C’è molta meno azione di quanto visto nel trailer. Le scene superlollose del trailer occuperanno si e no una quarantina di minuti su due ore. Già meglio di 300 (che però non pretendeva di essere niente di più che una splatterata infinita).

    3) Snyder voleva fare un film onirico, ma il risultato è che di fatto ha creato delle scene scollegate fra loro dentro al film, delle specie di visioni che però non hanno nulla di onirico (Brazil non potrebbe essere più lontano, idem per Eraserhead), perché sono solo scene di azione & violenza per il LOL di chi vuole vedere ragazze violente con calibri pesanti.

    4) Quattro.

    5) Una delle scene che mi è piaciuta di più è una sorta di assedio di Parigi in versione steam, con nazizombies animati a vapore :D spero che il Duca si stia toccando ferocemente in questo momento.

    6) Non so nulla né di balistica né di oplologia, ma dal poco che ho visto mi sembra che Snyder abbia stuprato violentemente ogni pretesa di coerenza in quel senso (tanto potrà sempre rispondere perché sì! perché è onirico! Perché è una visione!)

    In conclusione, veditelo solo per la scena di Parigi, perché il resto è darsi fuoco allo scroto.

  27. Segnalo in rete altri corti:qui

    @Willie Pete

    1) La colonna sonora fa cagare a spruzzo, a parte il primo brano che è un remix di sweet dreams.

    Dopo aver apprezzato la cover di Sweet Dreams di Marilyn Manson la versione di Emily Browning sa di minestra riscaldata. ;)

  28. @Flaza
    Conosco quella cover… di tutte e tre le versioni trovo che la prima sia la migliore, anche se la musica l’hanno tirata fuori per caso ascoltando un loro brano al contrario ^^

    La cover di Marilyn Manson è figa, ma trovo che per l’ambientazione di sucker punch quella della Browning sia più adatta :)

  29. Di fronte a tale competenza mi ritiro in buon ordine. Faccio notare pero’ che mi riferivo ai soli SMLE, non a tutti i fucili in dotazione alle truppe britt

  30. Sono interessato a quelli con canna accurizzata del 1918. Hai info sulla dispersione? Usavano proiettili match grade o ancora munizioni di bassa qualità? Le munizioni sono sempre il punto debole delle armi… guarda quante canne per fucili militari da tiratore scelto potrebbero stare sub MOA, anche a 0,5 MOA con i proiettili giusti, e invece stanno su 1 MOA perché la munizione standard match grade del 7,62×51 è obsoleta…

  31. Duca, essendo che sono iNiorante in materia di cecchini, volevo chiedere:

    1- Ma il tiratore scelto, come specialità, reparto e metodologia di impiego, esisteva già prima della guerra del 14-18? Se sì, in che paesi?

    2- Ma l’esercito italiano, sbaglio o non ha avuto reparti di cecchini nè nella prima nè nella seconda guerra mondiale.

    Come da prammatica, posto topa:

    http://img509.imageshack.us/img509/5127/photo1xc1.jpg
    http://img413.imageshack.us/img413/2848/saoriyamamotogravurebiggj1.jpg
    http://img262.imageshack.us/img262/8619/risashimamoto13tw2.jpg
    http://img509.imageshack.us/img509/9789/bull22878xb2.jpg

  32. Mi sono arrivati 3 libri sugli SMLE giusto ieri. Il tempo di studiare un po’ e ti faccio sapere.

  33. Non c’entra con il discorso sul fucile nel filmatino, visto che abbiamo appurato che non è uno SMLE ma probabilmente un P.14, però ho trovato in Sniper Rifles – From the 19th to the 21st century di Martin Pegler una foto di uno dei vari SMLE convertiti “secondo modalità costose e non standard” all’uso di ottiche nella prima metà della guerra (quando il governo ancora comprava da privati centinaia di fucili da caccia dei calibri più vari, incluso il .600 Nitro Express per elefanti, solo perché già dotati di agganci e ottiche -i migliori produttori di ottiche del mondo erano negli Imperi Centrali, come lo straordinario Schott Glaswerke stanziato a Jena dal 1884, il che era un problema per gli approvvigionamenti-).
    Il libretto è un Osprey per cui mi fido meno che dell’altro testo, però c’è una bella foto:

    An early attempt at producing a British sniping rifle, using a French APx Mlle 1915 scope mounted to an Mk III Lee-Enfield.
    The beautiful quality of workmanship hints at one of the best London gunmakers, Purdey, Churchill or similar.

    Se trovi più info fammi sapere. Io non ho libri specifici solo sugli SMLE… :-(

  34. Visto stasera.

    +1 Per la presenza di gnocca ovunque (non mai vestite completamente, mai, in tutto il film)
    +1 Per la presenza di Bertolaso, ogni volta che c’è un problema o una situazione critica mandano lui circondato da gnocche che gli fanno i massaggi perchè è stressato anche se non fa niente.
    +1 Per questo remix, il resto della colonna sonora mi fa cagare, but de gustibus.
    -1 Per i dialoghi ridicoli. Cose tipo: “Avete venduto la pelle dell’orso prima di averlo ucciso” “Non ci sono più le mezze stagioni” “Non firmate un assegno a vuoto se non potete coprirlo con il culo” Ah e un’altra cosa “Questa è filosofia da discount”.
    -1 Per gli attori. Presi probabilmente ai saldi di fine stagione.

    Per me è 3/5.

    PS: Ho già detto che c’è gnocca ovunque?

  35. Nsomma, come direbbe il buon Renè Ferretti, un film fatto alla cazzo di cane.

    E, a proposito, esce oggi il fimone?? :rullezza:

  36. Dopo appena una settimana di proiezioni, Uci Cinemas di Curno ha già ridotto gli spettacoli da tre (mi pare fossero tre) a uno solo.
    Successo sfolgorante.

  37. Visto.
    Confermo cagata.
    Veramente a spruzzo.
    Le ass kickers sembravano uscite da una scuola Montessori.
    Qui una vera bastarda. Al confronto la Baby Doll di Sucker Punch è Michela la bambola parlante.
    Commento sintetico:
    ?!

  38. È un film la cui complessità intellettuale e valore artistico è molto al di sopra della comprensione del mio pubblico plebeo.
    Come sperare che un mulo distingua tra la Crocifissione Gavari di Raffaello e le ragazze coi capelli rosa di Yamashita Shunya. Le seconde sono evidentemente meglio.

  39. Ripeto il commento (sdegnato) fatto da altre parti, e poi potete tranquillamente dirmi che sono un penoso Deposito di Negri Morti.

    Da molti parti si legge che il problema sarebbe la TRAMA.
    Ma l’enorme problema di Sucker Punch non è affatto la trama, bensì la sospensione di incredulità. Che NON esiste.
    Alias: si capisce da subito benissimo che le loro missioni NON possono fallire, semplicemente perché il mondo al di là, a differenza di quello di Inception, non ha alcuna legge della fisica.

    Iniziano gli SPOILER e le mie rimostranze.

    1. Fisica
    A me piacciono le tamarrate. Ma sul serio eh, di qualsiasi tipo, ma che si creda che una katana sia un oggetto aerodinamico, per Dio, proprio no. Lanciare una katana in quella maniera (e rotea O_O) che non devi quando incontra il bersaglio e che si conficca fuori, beh, non ha alcun senso.
    Ora mi si verrà a dire: era un sogno (o per meglio dire metaforone).
    Bene, e in un mondo del genere, con le leggi basilari piegate ai capricci della mente umana a uso e consumo di un svolgimento penoso, quando mai una missione può fallire? Qualcuno di voi ha MAI dubitato che sarebbe riuscito in qualche modo?
    Io no. Epic fail.

    2. Risibilità
    Allora, partiamo da un bel presupposto: è evidente che non avranno mai lavorato in cucina le signorine, visto che non metterebbero mai in mano un pelapatate (o una cannuccia, se è per questo) a qualcuno giudicato debole di mente. Non in quegli anni poi (che, se parlano di lobotomia come pratica comune e non osteggiata siamo massimo negli anni settanta).
    L’arma che la signorina usa all’inizio, non vorrei sbagliare, è una pistola automatica (presumibilmente Glock? Duca?) che è entrata nel mercato americano nel 1985. Negli anni ’80 la pratica di lobotomie era osteggiata e considerata non può una buona cura.
    Ciliegina sulla torta, come diavolo possa colpire la sorella dopo aver infranto una lampadina, mi lascia interdetta. Ho provato a pensare inizialmente che la sorella fosse GIA’ morta per mano dello zio, ma non ha alcun senso visto che una rilevazione della polizia avrebbe mostrato chiaramente dove sia finito il proiettile sparato dalla ragazza.
    Comunque non esista che venga praticata una cosa del genere senza chiedere personalmente al medico che cura la ragazzina, rendendo la falsificazione di firma così facile. Personalmente non entrerò mai in un ospedale americano.

    3. Gli Oggetti
    Nota dolentissima.
    Probabilmente nella realtà mappa, accendino etc o sono simbolici, o sono stati sgraffignati per sbaglio, ma il fatto che debbano prendere proprio QUELL’accendino, invece che reperirne uno in cucina?
    avranno un fiammifero, o qualsiasi altro piano B. Del resto, avranno anche altri coltelli rispetto a quelli che porta il cuoco addosso no?
    Le patate buttate per terra quando potevano benissimo spostarlo e l’avevano fatto con TUTTO il resto?
    Gli oggetti segnati dietro la lavagnetta?
    Ma un bel MACCOSA?

    4. Ripetitività
    Sì.
    Le mosse di Baby Doll sono sempre uguali, quel salto inutile (che funziona contro tutto), il fatto di colpire palesemente a casaccio, atterrare a gambe larghe e alzare la testolina (…) avere una katana indistruttibile usata in modo più che improprio (una katana è adatta usata di taglio. Taglia anche i proiettili agilmente, ma se viene usata di piatto, beh, fa una fine grama), comunque sia non giova al film e non giova il fatto he i cattivi siano orde e orde di cretini senza senso.
    Perché non le sparano e via? Perché attendere che lei sfoderi?
    Perché non tagliare la testa al drago anziché aprirgli la gola? (che poi non drago, pardon, viverna)
    Va detto che la suddetta katana è un Miracle Blade serie perfetta perché perfora scaglie, ossa e teschio come fossero burro.
    I tecnopistoleri che NON sparano appena loro entrano (non affiderò mai i miei soldi a una banca americana), ma sparano UNO alla volta per permettere loro di fare una degna strage, una pistola che li fa praticamente esplodere in mille pezzi e un colpo di FUCILE a POMPA che invece non ha effetto, tanto che viene disintegrato con un pugno…

    No è troppo.
    E’ decisamente troppo.
    La colonna sonora mi ha fatto piangere sangue, e se per voi bastano le cinque signorine buon per voi, sono nata dalla parte sbagliata della barricata e personalmente a me non basta.
    E questo film fa schifo.

    Le citazioni da film, videogiochi, bla bla, averci infilato del mezzo burlesque perché tanto ora fa moda, la lobotomia invece buuu è brutta – non è la peggior cosa che facessero, e ho detto tutto – ma pensateci bene se qualcuno AVESSE SCRITTO una cosa del genere se non l’avreste massacrato a colpi di baionette sui maroni.
    Si va al cinema per vedere una storia?
    Beh forse no.
    Ma qui anche quello che si vede è scadente (il mech. Oddio, il mech. Oddio, oddio, oddio).
    Gli orchi del Signore degli anelli. My god.
    I nazisti-Killzone, Emily Browning con la faccetta triste, Vanessa Hudgens coi capelli cotonati, una pistola con i charms, BASTA BASTA BASTA ç_ç
    Il finale “Ragazze Interrotte” (i-den-ti-co), l’inizio non certo esaltante anche se forse di un modesto effetto (personalmente quello che ha stonato era proprio la canzone fatta in quella maniera).

    Dopo questo e Watchmen Snyder ha perso la mia amicizia, facesse anche il Superman migliore dell’universo.

  40. si capisce da subito benissimo che le loro missioni NON possono fallire

    Invece falliscono a metà dell’opera. E poi va tutto a puttane. E crepano così, come le fessacchiotte che sono visto che TUTTI gli appunti che hai fatto come “insensati” effettivamente vanno a LORO danno come è giusto che sia. Sono sceme e fanno una fine da sceme.
    Quindi la lamentela è su cosa? Sul fatto che è coerente?

    Non in quegli anni poi (che, se parlano di lobotomia come pratica comune e non osteggiata siamo massimo negli anni settanta).

    Tutto l’inizio, le auto vecchissime, i vestiti ecc… richiama al massimo gli anni ’60. Le auto della polizia sono dei relitti archeologici, mi pare delle Ford Fairlane del 1958 (il Texas adottò auto quasi identiche esternamente nel 1955).

    L’arma che la signorina usa all’inizio, non vorrei sbagliare, è una pistola automatica (presumibilmente Glock? Duca?) che è entrata nel mercato americano nel 1985.

    È una normalissima Colt 1911, adottata dall’esercito americano in data ufficiale 26 marzo 1911 e rimasta in servizio fino agli anni ’80, quando venne sostituita dalla Beretta M92. Il design da moderna pistola semiautomatica era arrivato con la Colt M1900 (progettata nel 1897, calibro 38 ACP -che non è il 380 ACP e ha prestazioni simili al 9×19-).
    La Colt 1911 è la pistola più amata d’America, diffusa in uno sproposito di esemplari, copie, versioni alternative di altre marche (incluse quelle rosa pastello) ecc… in ogni luogo, dal mercato civile, alle scelte delle singole polizie locali alle versioni custom per alcune unità di SWAT ecc…
    E ogni tanto escono le edizioni limitate di lusso, come quelle per i 100 anni arrivate proprio il mese scorso.

    Ciliegina sulla torta, come diavolo possa colpire la sorella dopo aver infranto una lampadina, mi lascia interdetta.

    What?
    È un normalissimo colpo di rimbalzo, sottolineato con un PIFFF sonoro da Snyder e con l’inquadratura esplicita di un bel tubo di metallo forato. I colpi di rimbalzo con proiettili incamiciati non-JHP è molto comune ed è il motivo per cui i poliziotti non sparano all’aperto (con persone) o al chiuso se non sono costretti. Oltre al motivo per cui i poligoni sono costruiti con criteri di sicurezza maniacali e talvolta, nonostante tutto, obbligano all’uso di proiettili a espansione per maggior sicurezza.

    Comunque non esista che venga praticata una cosa del genere senza chiedere personalmente al medico che cura la ragazzina, rendendo la falsificazione di firma così facile. Personalmente non entrerò mai in un ospedale americano.

    In Italia fanno fin troppo spesso amputazioni alla cazzo (“Appendicite?” – “no, era quell’altro, a questo gli dobbiamo segar una gamba” – “Sicuro?” – “Ma sì, sì, daje che ho la partita a tennis dopo”) perché confondono un intervento con l’altro. E talvolta non sanno riconoscere un infarto nemmeno se glielo si presenta con tutti gli elementi da Infarto 4 Dummies.
    Succede di peggio in Italia. Quindi?

    Comunque se una è malata di mente si poteva ottenere la lobotomia senza troppa difficoltà, era considerato intervento di routine, e con un po’ di soldi nei casi incerti si può ottenere anche quando non serve. I casi di lobotomizzati senza ragione sono stati uno dei motivi per cui la pratica ha cominciato a stare sulle palle a sempre più gente (il medico stesso nel film non esprime un parere positivo sull’intervento, proprio perché lo fa da anni).

    La sorella minore di John F. Kennedy, Rosemary Kennedy, è stata lobotomizzata senza alcuna necessità medica su ordine del padre, perché la sua condotta troppo libertina (provava interesse per i ragazzi!!! A 23 anni!!!! Scandalo!!!) era lesiva dell’immagine pubblica della famiglia Kennedy, “baluardo di democrazia, libertà e civiltà americana”.

    Peccato che l’intervento venne fatto alla cazzo. Invece di renderla “calma” e priva di interesse per i maschi, la ridussero a una ritardata con il cervello di una bambinella, incapace pure di trattenere l’urina.

    Forse più che negli ospedali americani è meglio non entrare nella loro scala di valori tra il puritano, il nazifascista e il marketing del brand Democracy-4-All.
    Ma in fondo amiamo quei cialtroni ipocriti proprio per questo, no?
    Kennedy rules.

    ^_^

  41. Invece falliscono a metà dell’opera. E poi va tutto a puttane. E crepano così, come le fessacchiotte che sono visto che TUTTI gli appunti che hai fatto come “insensati” effettivamente vanno a LORO danno come è giusto che sia. Sono sceme e fanno una fine da sceme.
    Quindi la lamentela è su cosa? Sul fatto che è coerente?

    Non ho ben spiegato, in effetti: mi riferisco alle parti puramente oniriche. Mi risultano del tutto inutili, anche forse deleterie: quanto dura il tempo dell’illusione?
    Perché non riuscire a sfilare un coltello mentre loro fanno letteralmente di tutto dall’altra parte può anche starci, ma mi lascia il prurito che io stia guardando una parte del film del tutto inutile, se non per lasciare che Snyder mi faccia vedere quant’è bravo a fare sequenze d’azione tamarre.

    È un normalissimo colpo di rimbalzo, sottolineato con un PIFFF sonoro da Snyder e con l’inquadratura esplicita di un bel tubo di metallo forato.

    Meno male che ci sei tu :P
    Ammetto la mia ignoranza sulla rimbalzosità dei proiettili (ma molto buono a sapersi).

    Succede di peggio in Italia. Quindi?

    Per quanto fosse una pratica del tutto legale (ma che comunque, se non ricordo male, suscitava notevoli controversie, come testimoniato appunto dal medico sul finale) è un intervento talmente invasivo che non mi sembrerebbe stonare se fosse stato fatto in un postaccio qualsiasi diretto da quattro mentecatti, ma la dottoressa sembra una persona alquanto attenta alle loro pazienti, almeno dal finale, chiaramente.
    Poi non ho capito se il rapporto che ha con l’inserviente nella fantasia corrisponda nella realtà – ma dal finale, ancora, non credo – ma è proprio per questo che mi sembra quantomeno sospetto che nessuno abbia controllato.
    Non era una bambina raccolta per strada, a quanto si intuisce era anche di buona famiglia.

    Sul fatto che lo facessero a cani e porci sono consapevole – della povera Kennedy non sapevo – mi sembrava solo “sospetto” che nessuno si fosse dato la briga di controllare.

    Per il resto, visto che non spesso non sono il massimo dell’acume, l’impressione che ho avuto è che si possa – ovviamente spoiler – sapere che tre ragazze sono morte (una accoltellata e altre due a causa proiettili), che lei ha tirato una coltellata all’inserviente e che abbia aiutato quell’altra a fuggire con un incendio.
    Il fastidio è non aver visto questo, ma tutt’altro per tutto il film.

  42. io devo invece ammettere che Sucker Punch l’ho apprezzato molto.
    Nella mia filmoteca mentale finisce immediatamente accanto a pellicole come Microcosmos, Fantasia, Koyaanisqatsi.
    Una goduria per occhi e orecchie, pura stimolazione sensoriale fine a se stessa.
    Certo, poi guardare questa roba in alterato stato di coscienza aiuta sempre

  43. È un film che va apprezzato per quello che è. Senza immaginarlo per qualcosa che non è.

    Sono una serie di scene d’azione senza senso, fatte perché l’idea piaceva al regista, come se fossero dei giochini fetish carichi di fan service. In sé sono delle belle scene orientate al pubblico di riferimento. Se uno non fa parte di quel pubblico, poteva evitare di vederlo, come la gente non compra libri sulle “Luger 08” sapendo benissimo di odiare l’argomento solo per dire “Che noia, poteva metterci foto di scoiattoli!”.

    Poi, a tenere incollate le cose, c’è un altro fetish: quello del bordello burlesque. Fetish che però non mostra niente perché se no l’equivalente americano del MOIGE strillava.

    Sopra tutto c’è la storia con la trama. Trama di cui ci perdiamo tutti i dettagli concreti (e due uccisioni -con la pistola- nemmeno si capisce che equivalente abbiano nel mondo reale). Il pezzo più sensato del film sono i primi minuti, quando ancora non sono cominciati gli inserti fetish.

    Il problema del film è esattamente quello che un amico mi preannunciato: Snyder è un timidone smidollato. Non ha avuto le palle di costruire un film tecnofantasy alla giappo, ispirato alle mongolate con mech-mostri-ecc… degli anime.
    La sua timidezza e paura di fare qualcosa di troppo “diverso” lo ha portato verso il Lato Intellettualoide e Simbolico. Esattamente come succede agli scrittori. E allora ecco che le scene sono solo visioni che rappresentano “qualcos’altro” (e a questo punto i vestiario e i dettagli diventano del tutto incoerenti con l’ambientazione reale e le conoscenze di Babydoll) invece di essere veramente un mondo esistente (perché sarebbe stato troppo scemo per il gusto dello scemo?).
    Snyder per sentirsi giustificato a mettere scene di cui si vergogna come “artista”, perché è uno smidollato, deve inventarsi uno strato Alto di storia con Grandi Temi e vicende Melodrammatiche. La lobotomia praticata ingiustamente, la fuga dalla realtà, gli abusi e bla bla bla.

    Snyder coglione.
    E così le scenette, ridotte a visioni, non hanno uno traccio di trama proprio perché il loro essere visioni non rende necessario più che ci sia un intero mondo coerente a sostenerle. Tutta la trama è delegata al non-visto del manicomoio, che però è un ALTRO FILM che non possiamo vedere. E probabilmente sarebbe anche un bel film, più di questo, ma non ce lo mostra.

    Io l’ho trovato piacevole, ma avrei preferito vedere un film vero, non un concept incollato a dei fetish: o quello del manicomio, drammatico, oppure quello tecnofantasy alla giappo, pieno di fan service.

  44. Francamente mi è parso una cagata. Ora, a me le scene scopiazzate indegnamente dai videogiochi non piacciono, ma posso tollerarle se il film è piacevole.
    Questo non lo era. Era una noia apocalittica. E non aveva senso: se le parti di combattimento sono nella testa di Babydoll, da dove arrivano i mech giapponari e le uniforme da scolarette? Va bene la fantasia, ma la tizia vive negli anni ’60: non ha mai giocato a un videogioco, figuriamoci aver visto degli anime tamarri.
    La parte nel mondo reale ha l’aria di essere interessante, ma non ci viene mostrata, e quando ci viana mostrata è idiota. Pazienti di un manicomio con accesso alla cucina e alla coltelleria? Cerrrrto. La lobotomia operata con lei sveglia (ma che era, allievo di Ishii ‘sto chirurgo?), lei che subito dopo cammina senza problemi, e il tutto senza lasciare il minimo livido (le “vittime” vere avevano gli occhi pesti per giorni!). Nah, a Dolly non si rovina nemmeno il trucco. Anche il makeup feroce della parte reale mi ha dato fastidio. Va bene nel bordello, ma un che si trucca per dopo aver assassinato la orellina perché deve andare in manicomio? Mah…
    E la dottoressa che gestisce la clinica? O è cretina, o c’è un gap logico. Possibile che le lobotomizzassero così le pazienti, senza che si ponesse delle domande? “Salve doc, sono venuto perché TU hai richiesto una lobotomia” “Oh, davvero? Che strano, eppure io sono conro la lobotomia…” WTF?
    In definitiva, lo consiglierei solo agli apassionati di tamarrate e fanciulle svestite.

  45. @Clio
    Guardi agli errori sbagliati. Quelli che a te sembrano errori importanti sono conseguenze del macro errore progettuale autoevidente indicato nel commento precedente.
    Se un ponte è progettato strutturalmente male e vibra, trema, è sul punto di rompersi, il vero problema è nel progetto non nella vernice che si scrosta o nei rivetti che saltano: quelli sono solo le conseguenze dell’errore primario.

  46. Il punto debole di tutto l’ambaradan rimane, IMHO, il fatto che Snyder butti giù ogni due per tre la famosa quarta parete, cosa che giustamente i Giappi evitano… cioé, che palla mostruosa sarebbe un Full Metal Alchemist in cui si scopre fin dall’inizio che tutte le avventure vissute da Elric non sono altro che le fantasie d’un povero mutilato orfano di mamma ?!
    La mazzata finale, poi, è l’ambientazione anni ’50-’60: una ragazzina di quell’epoca si sarebbe immaginata i krukki come glieli raccontava nonno davanti al caminetto, o i draghi come quello della “Bella Addormentata”, mentre cose come “Harry Potter e il Calice di Fuoco”( 2000) o “Return to Castle Wolfenstein” ( 2001) le avrebbero detto un po’ poco.
    E se proprio Snyder voleva mantenere la sottotrama della lobotomia, bé, poteva mantenere tutto ai giorni nostri, visto che non è che farsi chimicamente a pezzi il cervello col Ritalin od il Prozac siano tanto meglio di farselo chirurgicamente a pezzi…

  47. @Doc: grazie per avermi spoilerato Full Metal Alchemist che ho iniziato a vedere in questi giorni. Magari aver messo uno *SPOLIER ALERT* sarebbe stato carino…

    Su Sucker Punch: è un film trash, io ho apprezzato anche il fatto che le ragazze usino fucili moderni quando sono le uniche ad averli. ^__^ Le trash puor le trash!

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