Su segnalazione di Uriele, devo assolutamente mostrarvi questo video. Nemmeno una catastrofe (con la spada di Damocle di altre a venire) e la prospettiva di anni di vita dura con un’altra crisi economica che riempirà i parchi pubblici di barboni (come pochi anni fa: sono stati vittime di due gravissime crisi economiche di seguito dal 1992, uscendone solo 2006), è riuscita ad affondare la fantasia e la voglia di far divertire dei giapponesi:

 

Citando uno dei molti commenti positivi sparsi nel web:

It’s nice to see this terrible tragedy hasn’t made them any less Japanese.

Il più grande popolo del mondo si riconosce soprattutto da queste cose.
A farlo in altri paesi evoluti ci sarebbe stato un tale mostruoso coro mediatico di “Ma come osate?”, “Non è rispettoso!” e “Pensate ai bambini!” e altri belati che rientrano nel gioco “io sono pura” (o altre strutturazioni del tempo simili che non conosco/ricordo) descritto da Eric Berne nella sua teoria dell’analisi transazionale, per cui nessuno si sarebbe permesso di realizzarlo. Da loro evidentemente non è così.

Bisogna domandarsi perché vivere in una condizione che rientra nei disturbi da curare, ovvero il giustizialismo, la scusa del difendere i bambini o altre cacce alle streghe che ricordano molto il gioco “io sono pura”, dovrebbe rendere orgoglioso chi si trastulla in queste forme di alienazione mentale. Siamo un popolo che ha bisogno di uno psichiatra bravo (Berne è stato psichiatra militare durante la Seconda guerra mondiale) e i nostri colleghi eurameriCani non stanno molto meglio di noi.
Viva i giapponesi!

 

35 Replies to “I Giapponesi sono sempre i migliori”

  1. Duca, te l’appoggio. (con tutti i doppisensi che volete/potete trovarci).

    Ma per par condicio, sentiamo cos’ha da dire chi non è d’accordo: Qui.

  2. Bellissimo, è così bello che fa venir voglia di costruire centrali nucleari apposta per farle saltare in aria, solo come scusa per fare anche noi dei video così.

  3. Toccante… Ossessione per la cacca a parte (sul serio, che problema ha questa gente??) è bello vedere che l’umorismo giapponese non è svanito neanche stavolta.

  4. Ossessione per la cacca a parte (sul serio, che problema ha questa gente??)

    Lo stesso che hanno gli americani: Mr. Hankey.

    Dio, come amo questo umorismo British!

  5. mmh in pratica è un problema di influenza intestinale: bisogna stare attenti che è in giro il virus!

  6. Avevo letto sul giornale di questo cartone animato. Qui in Francia stanno facendo un sacco di chiacchiera a vanvera sulla catastrofe. Da traduzioni inventate dell’intervento imperiale (tradotto “prego per il mio paese” e, per la cronaca, Tennou-heika non usa il verbo “pregare” nemmeno una volta. Gli italiani non sono i soli a lavorare alla cazzo di cane), a battutine di dubbio gusto (un giornalista che, parlando delle cittadine devastate, commenta “non vale la pena memorizzare questi nomi strani: queste città non esistono più”), a arringhe contro la centrale troppo arretrata (troppo arretrata? Per essere ncora lì dopo il terremoto più forte del secolo e uno tsunami di quattordici metri, direi che non se la cavano male! Da altre parti è bastato meno =_=).
    I giappi sono effettivamente nella merda fino agli occhi. E i giappi ne usciranno. Magari non bene, magari non subito. Ma quelle cittadine “di cui non vale la pena ricordare il nome” saranno ricostruite. Per lo meno, questo pare essere il sentimento più difuso. “Ok, è maiala, ma possiamo venirne fuori se collaboriamo”. Una lezione che sarebbe bene imparare.

  7. E’ guardando queste cose che mi viene voglia di andare a tirare la giacchetta a Tojo e a chiedergli perché hanno perso la guerra…

    La centrale di Fukushima come un ragazzino col mal di pancia che continua a spetezzare! Ma chi è il genio che ha avuto questa idea? Gli voglio bene come se fosse mio fratello!

  8. La cosa più triste è che (a quanto ho visto in giro) è stato trasmesso in televisione, mentre da noi viene trasmesso un misto di disinformazione (“C’è rischio di fusione nucleare!”) e propaganda politica, e per avere informazioni serie si deve andare su Internet (ottimo il grafico di xkcd, ma anche gli articoli di Medbunker e altri).

  9. Bello ^^
    Però mi dispiace Duca, ma qui:

    Il più grande popolo del mondo

    devo dissentire. Con tutto il rispetto per il popolo giapponese, mi duole ricordarti che non sono stati loro a inventare gli elmetti chiodati, a ideare la Blitzkrieg, o ad avere la genialata di usare i cannoni flak da 88 contro i carri v.v

  10. Il più grande popolo vivente.
    I morti sono morti e chissenefrega.

    I tedeschi di quelle invenzioni si sono estinti nel 1945 ed erano già moribondi spiritualmente dopo il 1918 (lo spirito yankee ha corrotto la peculiare mentalità tedesca, quella -per dirne una- incapace di capire cosa fosse la Propaganda vera… Hitler e i suoi sgherri sono un prodotto dell’influenza della cultura americana di cui hanno adottato la tipica spregiudicatezza, demagogia e mancanza di onestà). La vecchia nazione tedesca si è estinta con la soppressione della Prussia come entità e con la revoca per la nazione prussiana al diritto di avere una propria terra (il che li mette nella stessa situazione in cui si trovano la maggior parte dei popoli della terra: dai Tedeschi Baltichi già a inizio ‘900 -al servizio della Russia-, ai Ruteni ecc… ecc…).

    E comunque le ragazzine coi capelli rosa o verdi in divisa scolastica che guidano mech o fanno le maghette sono alla pari con pickelhaube e blitzkrieg, secondo me.

  11. Effettivamente è vero. La Prussia incorporata alla Polonia è un’aberrazione storica che grida vendetta a Dio. Come regalare un cacciatorpediniere a un criceto v.v

    Toh, a proposito di prussianità assortite: ho contattato la mia biblioteca, la quale ha contattato un archeologo con frusta e cappello, un’avvenente spadaccina dai capelli rosa, un cane parlante e un elfo rikkione. Costoro, dopo un viaggio pieno di intrighi, battaglie, tradimenti e agguati sono riusciti a penetrare in una misteriosa e pericolante biblioteca pubblica foggiana. E qui, nella stanza segreta, prima del crollo finale, sono riusciti a impossessarsi di:

    http://giotto.ibs.it/cop/copj170.asp?f=9788860736994
    http://fumettielibri.radnef.com/foto%20libri/Foto0084.jpg
    http://www.rebaldoria.com/uploads/Hans_Hellmut_Kirst___La_vittoria_finale_del_tenente_Asch___Garzanti__03_02_2010_15.47.34_359x564.JPG

    C’è voluto tipo un mese, ma alla fine ce l’hanno fatta.

    Per ora ho letto il primo della serie, e l’ho trovato, malgrado una traduzione un po’ datata, una lettura affascinante. ‘Sto romanzo è la quintessenza della prussianità. La spietata vita di caserma nella Germania del ’38 raccontata da chi ha provato sulla sua pelle i rigori della disciplina prussiana. Un romanzo ferocemente antimilitarista che, come tutti i romanzi antimilitaristi da Niente di Nuovo sul Fronte ecc ecc in poi, finisce per piacere soprattutto a noi militaristi ^^

    Qualche chicca per gradire:

    1- L’ufficiale austriaco richiamato, che in mezzo ai prussiani si sente come un pesce rosso tra gli squali.

    2- Il prussiano purosangue che va in giro con due orologi addosso, nel caso uno si fermasse o guastasse.

    3- L’altro prussiano, con la moglie allegrotta, che afferma di non avere problemi a portare le corna se la consorte va con i suoi superiori (anzi, si sente pure un po’ inorgoglito), ma ritiene la cosa disdicevole se lei la da ai parigrado, e assolutamente inconcepibile se apre le gambe agli inferiori.

    4-Il maggiore prussiano che risponde sdegnoso all’ufficiale medico che lamenta di essere stato pestato da un soldato:

    “Ciò che racconta è impossibile. Un ufficiale prussiano non si lascia aggredire. Perchè, se si arriva a questo punto, o l’aggressore ci lascia le penne, o l’ufficiale è una pezza da piedi”

    Per finire con un motto che sicuramente già conosci, ma che trovo irresistibile:

    “PER DIO E PER I PRUSSIANI NON C’E’ NULLA D’IMPOSSIBILE”

    A limite ti/vi informerò sugli altri due ^^

    PS: è perfettamente inutile che ti spieghi perchè la serie è intitolata 08/15, giusto? v.v

  12. Ah, una curiosità sui nipponici letta qualche giorno addietro. I carristi giapponesi della WW2 avevano un curioso costume: se dei fanti nemici cercavano di arrenderglisi, li mitragliavano o li seppellivano sotto i cingoli senza remore di sorta, poichè per loro chi si arrendeva era alla stregua di un subumano senza spina dorsale.
    Viceversa, quando non avevano particolare fretta, i carri giapponesi tentavano di avanzare senza maciullare i cadaveri dei nemici, anche se ciò li costringeva a procedere a zig-zag. Questo perchè si supponeva che il guerriero che fosse morto facendo il suo dovere, anche se loro nemico, andasse rispettato.

    Che gente! ^^

  13. Di Kirst credo di aver letto solo La notte dei generali, preso in biblioteca anni fa assieme a quelli di Hassel (prima ancora che iniziassero a ristamparli e apparissero le nuove edizioni in libreria, lol, che vidi per la prima volta pochi anni dopo in una libreria Demetra).

    Vedo che eBay è ben fornito di libri di Kirst. Vedrò di comprare i primi tre di Asch, anche se Telegrafiste d’assalto sembra il titolo di un porno militare e questo mi tenta l’acquisto…

  14. quelli di Hassel (prima ancora che iniziassero a ristamparli e apparissero le nuove edizioni in libreria

    Anateeemaaa!!!
    I libri di Sven Hassel non devono essere stampati.
    I libri di Sven Hassel devono essere stanati, cacciati e rastrellati nei mercatini dell’usato. Piazza per piazza, bancarella per bancarella, banchetto per banchetto.
    E se non si vuole passare per froci, non si devono leggere edizioni successive al 1964 v.v

    Tra l’altro, per ora il record credo lo detenga un mio amico, che si procurò Germania Kaputt nel mercatino di un’isoletta greca (!!!).

    E comunque meglio chiudere qui il discorso: ricordiamo che la prima regola dei lettori di Sven Hassel è NON PARLARE MAI DI SVEN HASSEL.

    anche se Telegrafiste d’assalto sembra il titolo di un porno militare e questo mi tenta l’acquisto…

    Ho pensato la stessa identica cosa xD
    Tra l’altro, ho cercato un minimo di trama sull’internetzweb, ma in italiano non ho trovato niente, e con la lingua angla non ho voglia di sbattermi. Ma se hai info gradirei saperne qualcosa.

  15. Quello che mi aveva colpito del video, oltre all’immediata genialità del tutto, era come tutto sommato fossero riusciti a raccontare l’incidente in modo chiaro anche per un bambino e a fare un video del genere a pochi giorni dall’incidente e in mezzo a una crisi nazionale: hai 10000 dispersi o giù di lì; 300 morti per il terremoto, l’inondazione e il crollo delle dighe; stai lavorando per fermare possibili reazioni sovracritiche, per raffreddare il reattore e le vasche di combustibile, per evacuare l’area a 20Km e cordinare la logistica e i soccorsi nella parte nord del Giappone. Tuttavia, hai tempo anche di fare un video del genere.

    SEI.UN.POPOLO.SUPERIORE.

    PS: Di buona divulgazione sull’argomento ce n’è, se non si guardano i giornali italiani:

    1) il sito dell’IAEA tiene aggiornati in tempo reale sull’argomento ed è pieno di rimandi agli articoli esplicativi sulla scala INES, sulla definizione di attività (quando si parla MBq/m^2) e su quella di dose (mSv per definire gli effetti della dose sui tessuti biologici o mSv/h per definire la dose assorbibile in una certa zona se ci stai per molto tempo)

    2) Il sito World Nuclear News (http://www.world-nuclear-news.org/) ha coperto in modo abbastanza esaustivo l’argomento

    3) L’articolo del Dr.Josef Oehmen, ricercatore del MIT, sul incidente è uno dei più interessanti che si possano trovare in giro (http://bravenewclimate.com/2011/03/13/fukushima-simple-explanation/) ed è stato editato ed aggiornato sul sito del dipartimento di Nuclear Science and Engineering (http://mitnse.com/2011/03/13/modified-version-of-original-post/)

    4) Il sito del NSE del MIT sta facendo della buona divulgazione, spiegando concetti come il tempo di dimezzamento dei prodotti di fusione e seguendo da vicino gli sviluppi

  16. Anateeemaaa!!!
    I libri di Sven Hassel non devono essere stampati.
    I libri di Sven Hassel devono essere stanati, cacciati e rastrellati nei mercatini dell’usato. Piazza per piazza, bancarella per bancarella, banchetto per banchetto.
    E se non si vuole passare per froci, non si devono leggere edizioni successive al 1964 v.v

    Tra l’altro, per ora il record credo lo detenga un mio amico, che si procurò Germania Kaputt nel mercatino di un’isoletta greca (!!!).

    E comunque meglio chiudere qui il discorso: ricordiamo che la prima regola dei lettori di Sven Hassel è NON PARLARE MAI DI SVEN HASSEL.

    Ho comprato le edizioni successive al 1964 ma sono una ragazza.
    Sono gay lo stesso?
    Ho visto Wheels of Terror e sono sopravvissuta seppur con estrema fatica.
    DagoRed, ho avuto una cotta adolescenziale per il tuo avatar… (FORSE NON SONO GAY!).

    C’è molto da dire per quanto riguarda il comportamento dei soldati giapponesi durante la WW2 e infatti ci sto scrivendo la tesi di laurea.
    Si comincia con Sven Hassel e si arriva a questo tema.
    La mela non cade mai lontana dall’albero!

    Tornando a bomba sull’articolo… I giapponesi hanno tanti pregi ma anche tanti difetti (come OGNI popolo della Terra) ma questo resta sempre un buon esempio di un pregio giapponese: mai abbattersi.

  17. UNA RAGAZZA CHE LEGGE SVEN HASSEL!!!!!

    Cioè, Alina, io non sono un tipo che prende decisioni avventate ma…

    VUOI SPOSARMI? *__*

    Eventualmente celebreremo la cerimonia a Konisberg, e la faremo ufficiare dal Duca, in virtù dei poteri conferitigli dal generale Ludendorff.

    No, dai scherzo. In realtà è chiaro che sei un fake. Una donna che leggesse Sven Hassel sarebbe come un cannibale che cucinasse insalate. Cioè, non sono anche sicuro che la cosa sia possibile “scientificamente”. Una volta seppi di una donna incinta che incautamente era arrivata a pagina 16 di Gli Sporchi Dannati di Monte Cassino. Ma poi aveva abortito.

    Però bel tentativo, caro Mario/Rocco/Alfedo. Mi hai rasserenato la giornata ^_^

    Toh, permettimi di sdebitarmi proprio con una citazione del caro Joseph Porta, caporal maggiore per grazia di Dio nel glorioso esercito di Adolfo Hitler:

    “Ricordate le mie parole” disse il soldato “l’intera quarta armata andrà all’inferno proprio in questo lurido buco”
    Porta rise forte.
    “Ebbene, perché no? Prima o dopo andremo tutti all’inferno. E saluteremo il demonio secondo il regolamento militare: “Heil Hitler. Fronte rosso!”

  18. UNA RAGAZZA CHE LEGGE SVEN HASSEL!!!!!

    Cioè, Alina, io non sono un tipo che prende decisioni avventate ma…

    VUOI SPOSARMI? *__*

    Eventualmente celebreremo la cerimonia a Konisberg, e la faremo ufficiare dal Duca, in virtù dei poteri conferitigli dal generale Ludendorff.

    L’idea di un rito officiato dal Duca mi elettrizza! Ma sono costretta a rifiutare perché temo che il mio ragazzo non la prenderebbe bene!
    E’ stato lui a farmi conoscere Sven Hassel, utilizzandolo biecamente per rimorchiarmi…

    E no, non sono un fake.

  19. E comunque io preferisco celebrare matrimoni omosessuali, secondo ciò che il pickelhaube rappresenta.
    Quindi DagoRed può sposare il ragazzo di AlinaSama. Credo che sia la soluzione ideale per tutti.

  20. *___*

    Per il tuo ragazzo non ci sono problemi: ce la vedremo da uomo a uomo, alla maniera dei libri di Sven Hassel. Digli che possiamo risolverla a colpi di mosin-nagant, o se preferisce con un paio di coltelli siberiani.

    Duca, mi raccomando per il buffet: non mi invitare tutta la Beretta al completo v.v

    Però ora devo saperlo: come si rimorchia una fanciulla con Sven Hassel?? *__*

    Leggendo ad alta voce:

    Carri armati inglesi salivano dondolandosi. Fanti scozzesi erano appesi alle botole come grappoli d’uva. Il fuoco di una mitragliatrice li spazzò via.
    Il generale Freyberg giurò sulla Bibbia che avrebbe preso l’abbazia. A qualunque costo.
    Si formavano altre unità. Scozzesi, gallesi, texani, australiani, montanari marocchini, indiani, negri del Congo, nippo-americani. In testa marciava una divisione polacca.
    Piangevano, urlavano, imprecavano. Cadevano sotto il tiro delle mitragliatrici. Non esistevano più posizioni, e tuttavia ci si batteva.
    […]
    Una torretta cadde in mezzo a noi; la metà del suo comandante era restata nella botola. Il cannone girò. Altre briciole umane.
    Si fece avanti Mike, una pistola in una mano e una sciabola da samurai nell’altra.
    “Dietro di me” urlò “Serrate”
    Paracadutisti, fanti, granatieri, artiglieri, infermieri e un cappellano seguivano un ufficiale tedesco che bestemmiava brandendo una sciabola da samurai.
    […]
    Battaglioni, reggimenti, scomparivano. Dei nuovi li sostituivano. Nessuno di noi era indenne, ma soltanto i feriti gravi venivano curati altrove. Il caporale Knuth si presentò al posto di soccorso con tre dita amputate, e fu respinto dall’ufficiale medico: bisognava che ci mancasse almeno un braccio, perché qualcuno si occupasse di noi.
    […]
    Eravamo stati uomini per un breve momento. Era tutto dimenticato.
    “Uccidi, camerata, uccidi! Muori, soldato, soldato! La morte per la patria è bella, bella! Anche in una buca piena di fango sul fronte fetente di Montecassino.”

    ???

  21. E comunque io preferisco celebrare matrimoni omosessuali, secondo ciò che il pickelhaube rappresenta.

    Come si fa a non amare quest’uomo? Cioè quando leggo queste cose i miei neuroni brindano con lo champagne.

    Quindi DagoRed può sposare il ragazzo di AlinaSama. Credo che sia la soluzione ideale per tutti.

    Salomone al confronto era un poppante.

  22. E comunque io preferisco celebrare matrimoni omosessuali, secondo ciò che il pickelhaube rappresenta.
    Quindi DagoRed può sposare il ragazzo di AlinaSama. Credo che sia la soluzione ideale per tutti.

    E io posso fare da damigella in versione Kaiser-Loli.
    Perfetto, abbiamo risolto tutto! Abbiamo un matrimonio officiato dal Duca al quale posso assistere!

    Padre Maronno ha ragione, altro che Salomone!

  23. Però cacchio Duca, mi aspetterei un po’ più di solidarietà
    *___*

    Te come ti sentiresti se scoprissi una bellissima fanciulla dal crine rosa amante dei fucili bolt-action e dei manga coi mecha, incazzosa come Gamberetta e bisbisbisnipote della regina Vittoria?

    E’ la stessa cosa per me *___*
    Io fino a qualche ora fa “ragazza lettrice di Sven Hassel” non la consideravo neanche una categoria del pensiero. Cioè, era proprio un concetto al di là del bene e del male, come diceva quel coprofago tedesco.

    Di modo che, adesso che faccio per conquistarla? *___*

    Le faccio una serenata cantandole Panzerlied?
    Per scherzo le esplodo qualche colpo di Luger vicino alle orecchie?
    Le scrivo sul muro di casa “Alina, io e te tre metri uber alles”?
    Oppure dimagrisco di 60 kili, mi cavo un po’ di denti e capelli (tanto sono già rosso), e mi presento da lei con tuba gialla, monocolo e divisa della wermacht?

    *___*

  24. Padre Maronno ha ragione

    Per questo mi hanno appioppato la santità, non è cosa da tutti dire cose ovvie, reali ed Oggettive.

    La pioggia cade dall’alto verso il basso.
    I coniglietti sono belli.

    @DagoRed
    Basta con questa profusione di ormoni virtuali! D’accordo che siamo in primavera, ma mi hai sporcato di sperma il monitor del pc! xD

  25. O forse, posso cercare di mettermi in mostra con qualche consiglio letterario, tentando anche di ritornare IT in zona cesarini v.v
    Alina, sull’argomento della tua tesi non posso consigliarti saggi specifici, però posso segnalarti un romanzo bellerrimo che, proprio perchè tale, naturalmente non viene più pubblicato (ma si dovrebbe trovare credo su ebay). Parlo di:

    http://www.fantascienza.com/catalogo/Cov/04/04077.jpg

    Mi copincollo da un’altro sito:

    Ho finito adesso di leggere un coinvolgente romanzo di storia (quasi) alternativa: “La Montagna in Fiamme”, di Alfred Coppel.

    L’autore, un ex aviatore della WW2, immagina che nel ’45, per un incidente del tutto casuale, l’esperimento della bomba atomica nel Nuovo Messico fallisca, provocando una posticipazione dell’utilizzo di questa nuova terribile arma.

    Ciò obbliga gli USA, nel Marzo del ’46, ad invadere in forze il Giappone.
    Il libro si sviluppa secondo un canovaccio che segue le storie di aviatori, marinai e soldati di entrambi gli schieramenti, andando dai semplici soldati fino a grandi personalità quali Truman, Hirohito, Mcarthur, Tojo.
    Ottima è IMHO la cura dell’autore nel riportare nomi di unità, veicoli, armi e navi dell’epoca.
    Ma ciò che sconvolge di più di questa apprezzabile ricostruzione storica sono sicuramente i capitoli in cui si seguono le vicende dei soldati del Sol Levante.
    Affamati, stanchi, con nessuna speranza di vittoria contro una massa d’assalto enormemente superiore per mezzi e potenza, combattono comunque con una caparbietà e un senso d’onore sconcertanti, come sconcertanti sono le loro extrema ratio per tentare di difendere il suolo della madre-patria.
    Barchini suicidi, aerei kamikaze, minisommergibili esplosivi e assalti alla baionetta senza alcuna speranza di esito, in un confine labile tra coraggio puro, senso del dovere, e fanatismo criminale.

    Due momenti sconvolgenti del libro:

    – Un battaglione di ranger entra di notte in una città giapponese, trovandola deserta. Ma all’improvviso scatta una carica giapponese di migliaia di uomini. Ma non sono soldati, sono civili: migliaia di donne, vecchi e bambini che armati di lancie di bambu (lance di bambu!!) assaltano le forze americane fino a farle ripiegare, prima di essere definitivamente trucidati dai carri armati americani.

    -Altro passaggio tragico, quando una squadra dei marines vede uscire da un povero rifugio quello che sembra un macilento professore, accompagnato da un’intera classe di altrettanto macilenti bambini. I soldati si avvicinano per dare un po’ di cibo ai ragazzini, e troppo tardi si accorgono che ogn’uno di loro porta nelle larghe camicie una grossa protuberanza da cui pende una cordicella.
    All’improvviso il professore grida Tenno Banzai!! e l’intera scolaresta si butta addosso ai marines facendosi saltare in aria con delle mine. I soldati non possono far altro che aprire il fuoco ed ammazzare fino all’ultimo bambino.

    L’intreccio principale, infine, si dipana seguendo l’avvincente conflitto interiore di due ufficiali dei marines.
    Da una parte Tanaka, nato negli USA e giapponese in pratica solo per provenienza. Egli disprezza profondamente la società gerarchicà e autoritaria da cui suo padre è fuggito, e considera il Giappone un paese “innamorato della morte, dove da 2000 anni la gente non fa altro che tagliarsi pance e teste”.
    Dall’altro lato c’è Seaver, biondo e con gli occhi azzurri ma nato e cresciuto in Giappone, soprannominato “il samurai bianco”, molto più Giapponese lui di Tanaka stesso.
    Seaver sarà attanagliato da dubbi angoscianti, poichè lo invieranno a conquistare una collina su cui sorge la villa della sua infanzia, dove da bambino giocava con i suoi amichetti del cuore, i fratelli Maeda. Kantaro, un giovane aristocratico ufficiale, dovrà affrontare il vecchio amico ora avversario nell’ultimo scontro sulla collina.
    Katsuko, la sorella, si unirà a Kantaro e a Seaver nel loro tragico destino.

    L’unica cosa che mi rincresce è che probabilmente voi non potrete mai leggerete questo bel libro.
    Il vecchio tomo Rizzoli in mio possesso data infatti al 1985, e l’ho scovato nella mia solita libreria dell’usato sepolto sotto una montagna di vecchie riviste.
    350 pagine di ottima narrazzione semi-ucronica pagate 5 euro.
    Ditemi voi se non è un affare.

    Qui qualche info in più:
    http://en.wikipedia.org/wiki/The_Burning_Mountain

    @DagoRed
    Basta con questa profusione di ormoni virtuali! D’accordo che siamo in primavera, ma mi hai sporcato di sperma il monitor del pc! xD

    Non accetto imposizioni dal clero

  26. Non è permesso usare la funzione javscript spoiler nei commenti. E soprattutto non ha senso usare spoiler dentro spoiler.

    Se volevi citare un commento da un altro posto esiste il “blockquote” che fornisce proprio il senso della citazione. Oppure mettere una righetta di ==== prima e una dopo. Ti ho messo il blockquote.

  27. Ottimo. Normalmente uso gli spoiler per non affaticare la vista di chi legge (e anche perchè frequento forum in cui se posti più di 4 righe consecutive ti sommergono di tl:dr). Lo spoiler centrale invece l’avevo messo (o ci avevo provato) per non svelare obbligatoriamente alcuni colpi di scena ^^

    E adesso dritti nel magazzino v.v

  28. In questi giorni mi è capitato ogni tanto di fare una partita a Team Fortress 2.

    Quel videogioco essendo online ha una chat, anche se spesso viene usata per parlare del più e del meno e non per il gioco in sè.

    Ero su un server stanziato nella West Coast americana (preferisco giocare con gli americani che con gli europei perchè si incazzano meno quando perdono xD) e ad un certo punto è uscito il discorso del terremoto in Giappone anche perchè la Valve ha messo in vendita dei contenuti per il gioco, cappelli stile giapponese appunto, ed il ricavato di tale vendita è stato devoluto per aiutare la popolazione di Fukushima. Il risultato mi è parso buono.

    Durante la partita in questione moltissimi americani in chat lodavano i Giapponesi per la loro tenacia nonostante il disastro ecc. Poi hanno fatto paragoni con disastri come quello a New Orleans e il terremoto in Italia in Abruzzo. Finchè se ne esce uno dicendo: “Sapete che ora il presidente italiano è andato con una minorenne?”
    E giù le risate e gli sfottò.

    A prescindere dal fatto che gli americani siano stronzi o meno, quello che ci tenevo a dire è che un paese che si prende sul serio come il nostro, viene deriso all’estero. Un paese che sa ridere di se stesso come il Giappone viene preso seriamente all’estero. Scegliete voi cosa sia meglio. ^^

  29. Ahimè, codesti sono tempi duri per gli amanti del Popolo Superiore. Persino gli studiosi di nipponica lingua, per non essere bollati su internet come “giappominkia”, si affannano a infamare qualunque cosa riguardi la loro materia di studio e il meraviglioso Paese di cui studiano l’idioma.
    A sentir loro, non v’è di peggio di un giapponese. Tante ne ho sentite, ah, quante…!
    Verrebbe da chiedersi il motivo per cui studiare giapponese, se tanto ti disgustano i nipponici.
    Una volta pensavo che i peggiori fossero i disinformati, quelli che confondono Cina e Giappone, quelli per cui “i cinesi friggono tutto” e “i giapponesi mangiano i gatti”, ma oggi ho capito che l’ignoranza può essere superata solo dalla mancanza di spina dorsale.
    Ti piace il Giappone? Ti piacciono i giapponesi? Vai pazzo per i kimono? Daresti il culo a Mishima se fosse ancora vivo?
    DILLO! Dillo! Urlalo fieramente al mondo! Cos’è sta storia che per pochi sciocchini superficialmente amanti del Giappone e indubbiamente ignoranti, dobbiamo nascondere la nostra ardente passione?
    Ormai definirli il popolo superiore è bestemmia, e questo perché qualche ignorante admin di qualche pagina di Facebook è pronto a bollarti come Giappominkia.
    Bene, io sono dotata della spina dorsale dei popoli di cui sto imparando le lingue (Germania e Giappone), quindi lo urlo a pieni polmoni: Giappominkia? Sì, e fiera di esserlo!

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