Oggi è il 4 maggio (QUATTRO, non è un caso), giornata internazionale contro i DRM.
Se non sapete ancora cosa sono i DRM, qui c’è un articolo di spiegazione per neofiti.
Se già sapete cosa sono i DRM e/o se volete toglierli dai libri che avete comprato, qui c’è la mia guida.

Tre pareri tratti dalla pagina sulla prima giornata internazionale contro i DRM (4 maggio 2010):

I DRM attaccano la nostra libertà su due livelli. Il loro scopo è quello di attaccare la nostra libertà limitando l’utilizzo di copie di opere pubblicate. Ciò significa forzarci a usare software proprietario e questo comporta che noi non abbiamo il controllo di ciò che questo fa. Quando le aziende si organizzano per progettare prodotti che ci limitano, allora noi dobbiamo organizzarci per sconfiggerli.
(Richard Stallman, presidente della Free Software Foundation)

Richard Stallman è famoso anche per le sue abitudini alimentari alternative:

Due commenti da YouTube:
“typical free software developer. making use of the free food from his feet.”
“what normal human being DOESN’T chew on their peeled off calluses?”
Buongustaio.

I DRM sono un disastro per gli usi legittimi di musica, film e libri. Sono progettati per bloccare le persone sull’uso di particolari dispositivi e programmi, distruggendo il nostro diritto di usare la libertà di parola per criticare, educare e discutere. DRM significa perdere il controllo ed essere alla mercé dei venditori.
(Jim Killock, direttore esecutivo dell’Open Rights Group)

I tecnici e gli attivisti più informati hanno contribuito a far conoscere i pericoli dei DRM quando la maggior parte di questi non erano che dei sistemi anticopia. Ma ora i DRM si stanno evolvendo di pari passo col cercare di limitare, da parte delle aziende, molto di più che la sola libertà degli utenti di copiare file. La giornata internazionale contro i DRM è una nuova occasione per essere, ancora una volta, all’altezza della sfida e lottare per la libertà della tecnologia.
(Richard Esguerra, Electronic Frontier Foundation)

Ringrazio Hubert Phava per avermi ricordato che giorno è.
Tra pulizie degli scaffali, selezione dei voluminosi romanzi cartacei retard da buttare (perché merdosi o perché tanto ho l’ebook piratato gne gne e sono troppo ingombranti -ma quelli di Licia Troisi li ho conservati tutti, provo una forma di demenziale affetto verso le sue prime puttanate-) e inscatolamenti dei sopravvissuti e delle vecchie annate di Flex per l’invio in cantina, mi ero dimenticato che giorno fosse.

 

9 Replies to “Giornata Internazionale contro i DRM”

  1. Hahahah!!! XD
    Avevo letto il post di HP (cavolo, abbreviato sembra Harry Potter O.o) tipo mezz’ora fa e ora ecco pronto l’articolo! Che tempismo Duca! 😀
    Stallman è un personaggio meraviglioso, non che dove abito io ne siamo privi, ma lui merita un poster gigante.
    Per gusti alimentari alternativi intendi che i DRM “tolti” dagli ebook li mangia lui? >.<

  2. L’immagine dello “smoccolamento” piedi sto cercando di rimuoverla dalla mia memoria ma è difficile.
    La prossima volta accarezza l’idea di un video con solo audio se il contenuto è così splatter!
    Piedi callosi versus DRM. Dura lotta.

  3. Ma io non lo so…………….. un uomo che mangia la pellicina dei propri piedi davanti alle telecamere parlando seriamente con tutta questa nonchalance!

    Non so se è un mito o un pazzo! Potrebbe essere un mito pazzo! La cosa mi ha lasciato tra il disgustato e l’ammirato, sono allibito. O.o

    Questa lotta tra DRM e il resto del mondo è troppo appassionante, non vedo l’ora di scoprire come va a finire!

  4. alla fine lo sanno tutti che il cibo che si gusta di più è quello che ci si prepara da soli.

  5. Da un punto di vista darwiniano è ovvio che tra ciò che autolimita la propria diffusione e ciò che invece favorisce la propria replicazione non c’è match. Forse è questo senso di ineluttabilità che provoca negli editori stridere di dentini. Certo avere tutti quei soldi e amicizie e dover sottostare ugualmente alle leggi di natura è seccante, possibile che non vi si possa porre rimedio? Mi aspetto di tutto nei prossimi anni: tasse sugli ebook, anche quelli in distribuzione gratuita. Tutte cose inapplicabili ovviamente, perché chi legifera su questi temi tipicamente è gente come Fioroni o la Carlucci. Ci sarà da ridere.

  6. 1)Ciò significa forzarci a usare software proprietario e questo comporta che noi non abbiamo il controllo di ciò che questo fa

    2)sono progettati per bloccare le persone sull’uso di particolari dispositivi e programmi, distruggendo il nostro diritto di usare la libertà di parola per criticare, educare e discutere. DRM significa perdere il controllo ed essere alla mercé dei venditori.

    Mmmm… questi DRM sembrano fatti apposta per l’utenza Apple: perche’ capire e scegliere quanto tutto e’ magical?

  7. Per fortuna non tutti gli editori sono rincoglioniti, alcuni capiscono che i DRM sono una cazzata e non li mettono. Il mio, per esempio, dice che tanto sono una roba inutile perché se uno si vuol piratare il libro non sarà il DRM a fermarlo, e che l’unico argine alla pirateria è il prezzo di copertina basso dell’ebook (infatti ha messo il mio ultimo libro a 14,90 in cartaceo e a 4,99 in ebook). Secondo me i DRM si stanno già suicidando.

Comments are closed.