Quest’anno per la sfilata a Roma c’erano parecchi capi di stato e rappresentanti esteri. Più del solito. Bella sfilata: un sacco di uniformi storiche per via dei 150 anni dalla nascita del Regno d’Italia (Regno, non Repubblica), molto migliore di quella dedicata alle missioni di pace (la guerra è pace, la libertà è schiavitù… -_-“) di un anno fa. Peccato che Gheddafi non sia potuto venire a vederla. Lui ama molto le uniformi storiche, ma è occupato a farsi bombardare per gli interessi petroliferi anglo-francesi. Ovviamente un bombardamento di pace. Canaglie.

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Visto come è stata la Repubblica e come è adesso l’Italia, forse non c’era tanto da festeggiare per la cacciata anche se i Savoia Vittoriani erano dei ritardati da far pisciare sangue e qualsiasi cosa sembrava meglio di loro (pure il dito medio di Stalin nel culo). E con i brogli sul referendum nemmeno sono stati cacciati onestamente…
Comunque abbasso Vittorio Emanuale. Abbasso i Savoia Vittoriani. Canaglie!
Viva i Savoia Aostani. Viva Amedeo, Duca di Savoia e Vero Re d’Italia.
Viva Sua Altezza Reale Aimone, sesto Duca d’Aosta e futuro Re d’Italia!
I troll repubblicani e i traditori che ancora appoggiano Vittorio Emanuele di Savoia possono andare a mangiare la propria cacca e a baciare il culo di BerlusProdi, come si conviene loro, metastasi avvizzite dei coprofili fan Apple che finanziano le bombe americane sui civili “un iPad alla volta”. Canaglie.
E comunque, anche se non si potessero avere i Savoia-Aosta, qualsiasi cosa è meglio di un degenerato sistema di Presidenti che non sono sopra le parti, ma vengono da decenni di lavaggio del cervello delle rispettive ideologie. Garanti di questo cazzo, non come i Re presenti nelle Vere Nazioni Civili (la Spagna, ad esempio, tanto amata dalla sinistra italiana nei primi anni di Zapatero, è una Monarchia… ma neanche i Re possono nulla contro l’idiozia delle democrazie).
Io consiglierei la Garanzia per eccellenza: il Coniglio.
Nessun legame coi partiti. Perfettamente giusto e onesto.

Batuffolino Buffacoda I, l’Impiccatore.
(Rappresentazione di fantasia del possibile monarca. Il risultato reale può variare.)

 

37 Replies to “Festa della Repubblica”

  1. Queste sono le cose che mi fanno venire voglia di riprendere in mano un libro di storia…

  2. Vittorio Emanuele ha anche il “merito” di aver sparato, causandone la morte, al figlio di un certo Hamer, medico tedesco, che poi inventò la Nuova Medicina Germanica. Una accozzaglia di autentiche idiozie.
    Magari alla fine è vera la storia di Vittorio Emanuele III figlio di un macellaio e non del re. Spiegherebbe questo “andare alla deriva” della famigghia
    Il coniglio è un animale saggio. L’IImpiccatore non permetterebbe mai a suo figlio o suo nipote di andare a ballare sul ghiaccio o cantare a san remo.

  3. Propongo di indire un referendum per abrogare la Repubblica e tornare alla Monarchia 😉

  4. Finalmente! Cosi’ il coniglio tornera’ ad avere fra le sue zampe sia il potere temporale che quello spirituale (come e’ giusto che sia).

  5. Aimone ha la barba ridicola, ma sembra sapere il fatto suo. Futuro re d’Italia perché l’ha vaticinato padre pio?

  6. non so se sia meglio tornare alla monarchia (bisogna vedere chi ti ritrovi come Re) o rimanere in questa malconcia repubblica: di sicuro il coniglio incoronato della foto, potrebbe benissimo sostituire (in meglio!) un nutrito numero di parlamentari, ed una discreta quantità di politici….. sing!

  7. io dal coniglio mi sentirei tutelato. fiero, buffo, ma a suo modo anche austero e giusto

  8. In fondo Sciaboletta non era così male. Certo, era un po’ caghetta, specie nei confronti di Benito, ma era un re ritenuto abbastanza colto e lungimirante.

  9. Duca, secondo te, come (in)capacità media di governo, son stati peggio i Savoia italiani o i Borboni spagnoli?

  10. Un patriota può rispondere solo che anche il peggior Savoia è meglio di un laido Borbone.
    E ora fila a combattere una intelligentissima e fattibilissima guerra aggressiva in alta montagna contro gli austriaci: il tuo Re lo vuole!

  11. Beh, però a diferrenza dei suoi colleghi spagnoli Sciaboletta è stato anche imperatore…per 7 anni ^^

  12. Che tempi! Non che oggi il mondo abbondi di leader fikissimi!
    Comunque conservo ancora una medaglia donata a mio nonno materno. Ha la scritta “Vitt Em III Re D’Italia Imp Di Etiopia”, e sul rovescio “Africa Orientale – Molti nemici molto onore”.
    Sulla bustina in carta povera c’è scritto a penna 31-5-39 e un codice. La realizzazione fu opera delle gioiellerie D. Cravanzola.
    Poiché è mancato quando ero molto piccola, non ho avuto occasione di domandargli che impressioni avesse avuto di quel periodo. Chissà che direbbe oggi dei Savoia. ^_^

  13. Beh, dai, non bisogna essere ingenerosi. Vero che Benito ha conquistato l’impero più sminchiato della storia (negri e sabbia, per lo più), però, cazzo, almeno lui c’ha provato.

  14. Dago che c’entra? ^^
    Anche gli scrittori italiani provano a scrivere fantasy. Se bastassero gli intenti non ci sarebbe più senso critico. Tutti a pacche sulle spalle.
    “Almeno lui c’ha provato” è una giustificazione.
    😛
    Ora vado a conquistare il fortino delle formiche in giardino. O almeno ci provo! XD

  15. Beh, dai, non bisogna essere ingenerosi. Vero che Benito ha conquistato l’impero più sminchiato della storia (negri e sabbia, per lo più), però, cazzo, almeno lui c’ha provato.

    Si comincia così e si finisce a giustificare opere come Bryan Di Boscoquieto.
    NEIN, NEIN, NEIN!

  16. Dago che c’entra? ^^
    Anche gli scrittori italiani provano a scrivere fantasy. Se bastassero gli intenti non ci sarebbe più senso critico. Tutti a pacche sulle spalle.
    “Almeno lui c’ha provato” è una giustificazione.
    😛
    Ora vado a conquistare il fortino delle formiche in giardino. O almeno ci provo! XD

    Uffa, senti, non era colpa sua se nel 36 di sbombardabile e gasabile c’era rimasta solo l’Etiopia. E a prendersi gli imperi coloniali degli altri c’ha provato, ma non gli è andata un granchè bene.
    E poi in realtà ha conquistato pure l’Albania. Mica poco ^^

  17. > non so se sia meglio tornare alla monarchia (bisogna vedere chi ti ritrovi come Re) o rimanere in questa malconcia repubblica
    L’infimo tra i re dell’infima delle monarchie garantisce un sistema migliore del miglior governo repubblicano. Ennò?

  18. Uffa, senti, non era colpa sua se nel 36 di sbombardabile e gasabile c’era rimasta solo l’Etiopia. E a prendersi gli imperi coloniali degli altri c’ha provato, ma non gli è andata un granchè bene.

    Sì, guarda, mi immagino la scena.
    Francia & Inghilterra: “Avete poche colonie e fanno pure schifo!”
    “Ah sì? Vi faccio vedere io! Conquisterò nientemeno che l’Etiopia!!”.
    Sfigato.
    Non c’è alcun merito in una missione cretina.

  19. Eh, una sega. Fina a prova contraria quella contro l’Etiopia fu, tra tutte le guerre coloniali, la più tosta. L’Etiopia era un vero e proprio impero, certo non all’altezza di un qualsiasi stato occidentale, ma comunque capace di mobilitare uno sberlengo di guerrieri. E non tutti erano armati di frecce con punte di selce. Una parte consistente delle forze bunga gunga era costituito da un esercito regolare armato all’occidentale e, da quello che ho letto, abbastanza ben addestrato da istruttori appositamente venuti dall’estero (soprattutto dalla Russia).
    Non erano la Wermacht, mica dico questo, ma di certo non erano gente meno incazzosa di maori, congolesi, marocchini o altri colorati assortiti.
    Poi, se vogliamo parlare dei costi/benefici della conquista, allora ok, ma quello è un altro discorso.

  20. Dago, il problema è che da qui sono partiti armati solo della loro “figaggine”, convinti che “Yeah, siamo il meglio, ora vedrete come conquistiamo un Impero anche noi”. Manco fosse una gara di popolarità internazionale…
    Ah, scusate, lo era.
    Solo che le guerre non le vinci solo perché un emerito idiota ti dice che sei Fikissimo e quindi puoi avere tutto.
    Gli italiani si sono persuasi con la Pnl e infatti hanno fatto ca…
    Altro esempio che mostra come non basti credere di fare bene una cosa per ottenere un buon risultato.

  21. Dago, vennero inviati gli Alpini nel deserto.
    Quanto bisogna essere retard per inviare truppe abituate ed addestrate per un certo tipo di terreno a svolgere una guerra in un terreno praticamente opposto? Dal freddo al caldo, dall’alto rilievo al bassopiano, dalle scalate in verticale alle marce orizzontali, dal terreno duro e roccioso alle sabbie insidiose e cedevoli, da un terreno che offre ripari e nascondigli improvvisati ad un campo totalmente aperto.
    Non importa quanto fosse forte o tenace o ben addestrato il nemico, di base hanno cannato tutto. Non c’è onore nel mandare al massacro truppe sbagliate nel posto sbagliato, manchi di rispetto alle basilari regole strategiche e alle loro vite.
    Era un suicidio preannunciato. “Armatevi, partite e torneremo vincitori”.

  22. Ma guardate che in Etiopia abbiamo vinto, eh. E anche in modo abbastanza rapido, considerate le grandi estensioni di spazio.
    Quella sulla ww2 è un altro discorso.

  23. Ma non me ne frega niente se abbiamo vinto. Io valuto le condizioni strategiche e le scelte.
    1. Hai mandato truppe sbagliate sul terreno sbagliato.
    2. Vuoi conquistare un posto solo perchè “fa figo” e non per la sua importanza strategica/economica.
    3. Nel farlo usi perfino mezzi vigliacchi.
    Ci mancava solo che perdessimo! E la giustificazione del tipo: “Eh, ma loro erano forti!”

    Come quando un tizio perde nella lotta uno contro uno e al ritorno racconta che erano mille uomini fortissimi. Dai, siamo ai livelli dei film con Bud Spencer, solo che lì c’è da ridere.
    Per me resta una vittoria di Pirro. Non è servita a niente, non andava combattuta ed è comunque stata fatta nel peggiore dei modi. Possiamo trovare tutte le qualità che vuoi al caro Benito, ma non tiriamo fuori che era un grande stratega, perchè si rivoltano nella tomba tutti i comandanti delle varie epoche.

  24. Duca, rispondo solo una volta, giuro, così da non mettere alla prova il tuo shittometro steampunk ^_^

    1. Hai mandato truppe sbagliate sul terreno sbagliato.

    Finchè si vince, e si vince perdendo 3500 uomini e ammazzandone al nemico 275.000, non mi pare sussista il problema. Che poi, sarebbe un po’ come dire che i paracadutisti dovrebbero essere usati solo come truppe aviotrasportate, sennò non vale.

    2. Vuoi conquistare un posto solo perchè “fa figo” e non per la sua importanza strategica/economica.

    Si e no. La conquista dell’Etiopia faceva parte del grande bluff di Benito. Bluff che per un po’ è anche riuscito, finchè Crapa Pelata non è stato costretto a rilanciare oltre le sue possibilità.

    3. Nel farlo usi perfino mezzi vigliacchi.

    Ancora con la storia dei gas?? Che du’ coglioni.
    Senti, lo dico eccezzionalmente qui da Carraronan, dove per fortuna il politicamente corretto è messo al bando: non esistono mezzi vigliacchi per condurre una guerra. Esistono solo mezzi efficaci e mezzi inefficaci. E quando un mezzo è efficace, lo si usa.
    C’est la guerre.
    (Tra l’altro, leggi un po’ in giro cosa facevano i poveri abissini quando catturavano i nostri. Ti do’ solo un indizio: se anche sopravvivevano, di figli non ne facevano più)

  25. Ammetto la mia ignoranza sull’argomento, basata esclusivamente su ricordi scolastici. Chiedo scusa per l’accanimento, evidentemente mostrato per non simpatizzante nei confronti di una certa ideologia.
    Mi ritiro nella stanza delle torture ad autofustigarmi con il gatto a nove code!

  26. Ma guardate che in Etiopia abbiamo vinto, eh. E anche in modo abbastanza rapido, considerate le grandi estensioni di spazio.

    Ci sarebbe da questionare sull’ “abbastanza rapido”, ma mi limito a ricordare che la gloriosa impresa aveva già avuto un precedente ben poco edificante.

    Quanto bisogna essere retard per inviare truppe abituate ed addestrate per un certo tipo di terreno a svolgere una guerra in un terreno praticamente opposto? Dal freddo al caldo, dall’alto rilievo al bassopiano, dalle scalate in verticale alle marce orizzontali, dal terreno duro e roccioso alle sabbie insidiose e cedevoli, da un terreno che offre ripari e nascondigli improvvisati ad un campo totalmente aperto.

    Beh, in verità il territorio etiope offre una discreta varietà di ambienti e condizioni climatiche, con abbondante presenza di valli, rilievi e massicci che possono anche arrivare a 2 o 3mila metri di altitudine (con quel che ne consegue).

  27. @ Padre Maronno: una piccola nota sui mezzi vigliacchi… sai cos’e’ un Firestorm? Ho sempre sentito parlare dei gas cattivoni a scuola (almeno in quella italiana) o delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, ma mai una volta che avessero parlato dei firestorm creati dalle forze aeree inglesi e americane (RAF e USAAF).
    Poi vabbe’, come idea il firestorm e’ una figata, ma non e’ che sia un mezzo poco “vigliacco” per vincere una guerra…

  28. Ci sarebbe da questionare sull’ “abbastanza rapido”

    Aver conquistato un milione rotti di km quadrati in sette mesi non mi pare male come risultato. Non tutti possono permettersi le cavalcate dei tedeschi in Polonia.

    mi limito a ricordare che la gloriosa impresa aveva già avuto un precedente ben poco edificante.

    Quindi?

  29. Quindi?

    Il tema discusso negli ultimi messaggi, più o meno contenusticamente corretti, verte sul vero o presunto velleitarismo della politica coloniale del Regno d’Italia.
    Secondo la mia trascurabile opinione, tenere conto anche dei precedenti insuccessi, sia militari che diplomatici (vedasi per esempio la questione tunisina con la Francia), di detta politica aiuterebbe a inquadrarla in una prospettiva più completa anzichè limitarsi a discutere se la singola campagna del ’36-’36 sia stato uno sfolgorante successo estero su uno stato sovrano rispettabile oppure un risultato da sfigati con le pezze al culo e complessi di inferiorità contro quattro straccioni negri armati di bonghi.

  30. Duca, leggo che il nanetto ha osato toccare il Re di Spagna. Adesso secondo te lo garotteranno?

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