Un nuovo post della serie iniziata con Lo spezzatino del 15-18. Post intimisti, involuti, come quelli che si possono apprezzare nei blog dei veri autori italiani! Tante parole, nessun concetto utile: d’altronde che non capiscano una ceppa di scrittura è assodato.

Riflessioni sociologiche, sociali, non retribuite, precarie e anali, perché in Italia scrivere di fantasy invece che usarlo come scusa per scrivere merda (tanto è fantasy) imbottita con scemenze finto-intellettuali, è considerato osceno. Il ruolo della donna. Il corpo della donna. Il consumismo. Il consumo del corpo della donna. Il cannibalismo. Formalismo Russo. Todorov. Propp. Prot!

Qualche luogo comune misto su Parmalat o sulla debolezza intrinseca al capitalismo finanziario, ovviamente arrivando anni dopo, quando ormai lo sanno tutti e la cosa è ridotta a banali luoghi comuni. Perché quando certa gente (economisti) dieci anni fa criticava il sistema dell’indebitamento privato, i grandi figoni dell’economia banditesca (fingendo di non conoscere il caso della Corea del Sud) li additavano come socialisti statalisti e primitivi: “spendere più di quanti soldi esistano è il futuro della crescita economica, quello che è successo alla Spagna nel ‘600 o alla Corea del Sud poco fa è un Fake di 4Chan! I soldi sono infiniti! il debito non fa male a nessuno!!!!!111oneoneone”

Tutto molto bello, ma non sono stato abbastanza intimista e involuto nel rimbrottare gli autori mongoli finto-intellettuali che dicono banalità ormai banalmente accettate ORA, ché è di moda, invece di dirle anni fa quando ci si beccava insulti e accuse di idiozia retrograda e statalismo socialista.

Riflettere.
Pausa di riflessione.
Ricaricare la bombola delle scoregge?

È così difficile scrivere male come un vero scrittore…
Forse dovrei produrre prima il vuoto pneumatico nel cervello, per simulare lo stato in cui galleggiano i finti-intellettuali avvezzi alle scoregge orali. Quello che ci vorrebbe è anche un commento impegnato, che dica due righe di banalità qualunquiste se possibile, a cui rispondere con un “È proprio così, Carlo” oppure “Ecco, questo mi fa riflettere, Giulio”.
Il ruolo della donna. Il corpo della donna. Il consumismo. Il consumo del corpo della donna. Il cannibalismo. Formalismo Russo. Todorov. Propp. Prot, ma con la goccia questa volta.

Tre manti tremanti su tre monti?
E se l’ascia lascia la scia?
Allora vi lascio un video.

Riflettiamo, tutti assieme.
Riflettiamo come specchi puntati verso piramidi di sterco.

Pausa di riflessione.
Stop.
Rewind: nulla batte la distruzione dell’identità.

 

10 Replies to “Eruzione di gusto”

  1. Mah… per capire a fondo questo video dovrei essere una donna, o un uomo diversamente sessuale: è buono come le skittles lo sperma?
    No perchè alla fine il corpo della donna sfruttato dai media come simbolo della sottomissione a una società maschilista mi ricorda molto dei moti intimistico-carbonari del 1800. Ah, quante cose dobbiamo fare per migliorare questo nostro mondo che!

    (E’ abbastanza intimista? ^__^)

  2. Ho riso. Non mi è riuscito di reagire in altro modo al video. ^^
    A volte con le pubblicità progresso come questa penso “vorrei conoscere chi l’ha ideata e anche chi ha approvato l’idea e magari ha esultato saltando sulla sedia reputandola stupenda”.
    I due nel video rappresentano neo sposi? Eiaculare Skittles è una sorta di epifania da prima notte di nozze? Wow! ^_^
    Non vedo l’ora di sposarmi! LOL

  3. Proprio oggi mi si è rotto il tubo del cesso. è uscita merda da tutte le parti. Ed è allora che ho capito. Il mondo è come un enorme cesso, solo i più stronzi galleggiano e quando qualcosa si guasta, di merda ci sporchiamo tutti.

    Devo rifletterci sopra, il tubo si aggiusterà da solo.

    Firmato: L’intimista

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