Il Duca ha tre palle.

Ecco la terza:


Il pickelhaube con la palla, chiamato ufficialmente kugelhelm, è stato il copricapo degli artiglieri tedeschi fino alla Grande Guerra. Nel 1842 la Prussia adottò il pickelhaube, un casco di cuoio alto 38 cm (di cui 14 cm di chiodo), per tutte le unità a piedi esclusi i Cacciatori (che usavano il kepì/sciaccò). Non contento della geniale invenzione di un copricapo così alto da cascare dalla testa perfino durante le manovre d’addestramento, figurarsi nella furia del combattimento, Federico Guglielmo IV introdusse nel 1844 un nuovo pickelhaube con la “palla di cannone” in onore dell’arma più importante degli eserciti moderni, l’artiglieria.

Citazioni bipartisan franco-prussiane:

L’artiglieria dà dignità a quella che altrimenti sarebbe una volgare rissa.
(Attribuita a Federico II di Prussia)

Dio combatte al fianco di quelli con l’artiglieria migliore.
(Attribuita a Napoleone I di Francia)

E ora uno yankee perché saranno pure dei bifolchi indegni della loro ricchezza…

Non c’è bisogno che ti dica chi ha vinto la guerra. Lo sai, è stata l’artiglieria.
(Attribuita al generale George Patton)

…ma Patton si intendeva di spade da cavalleria e questo è sufficiente, anche senza contare il resto, per redimere la colpa della sua infelice nazionalità.

L’artiglieria conquista, la fanteria occupa.

Entro il 1871 tutti gli stati tedeschi adottarono il kugelhelm, meno uno. Solo la Baviera continuò a dare pickelhaube normali (col chiodo) anche agli artiglieri fino al 1916, quando passò ai kugelhelm modello 1915-1916 fatti con materiali economici. La nuova palla bavarese durò poco visto che già nel 1917 arrivarono in quantità adeguata i nuovi elmetti in acciaio. Dedicherò nei prossimi mesi un piccolo articolo alla storia dei pickelhaube.

Il mio nuovo pickelhaube d’artiglieria è una replica del modello 1894, senza le coccarde perché tanto in questi modelli venduti dagli indiani le pitturano malissimo e andrebbero sostituite con altre migliori (più difficili da trovare delle giuste dimensioni, con in più il problema di sganciare e riagganciare il sottogola per installarle).

La terza palla in cima al casco è una virile e omoerotica dichiarazione di consapevolezza: sono una testa di cazzo. Se siete d’accordo potete darmi della testa di cazzo anche voi nei commenti del post. E io mi segnerò il vostro nome per punirvi in futuro. Lo segnerò anche se non lo farete: non essere d’accordo col Duca non è permesso. ^__^

Il Duca è Severo, ma Ingiusto.

Spero di non aver turbato l’innocenza delle mie giovani lettrici con questa foto senza veli che nulla lascia all’immaginazione.

Naturale reazione di una fanciulla rispettabile di fronte alla foto.

19 Replies to “La terza palla del Duca”

  1. Anche se ho passato l’anno a lurkare, non potevo mancare nell’incoronarti monarca dei tdc.

  2. http://gifsoup.com/MjE4NDQwMA

    La mia reazione è più paragonabile a quella di Mr. Pink…
    Credo sia la naturale reazione di una fanciulla rispettabile che ha una relazione stabile e ha superato il trauma dei “gioielli” di famiglia!!!
    …oppure di un uomo che ha superato il trauma dei “gioielli” di famiglia…
    Comunque io speravo in un coniglietto fuffoso un po’ sovrappeso!

    A parte queste cazzate… Il Duca ha fatto shopping recentemente? Ha comprato altro?

  3. Magari ci fossero più teste di cazzo come te, o Duca… Invece, purtroppo, siamo circondati da filosofi di sta cippa e retard. Lunga vita alle teste di cazzo!

  4. Ho cliccato Qui ed è apparso: Quo e Qua!!! Sei una testa di cazzo gegnale! xD

    A proposito di palle e marron glacé.

    Ascolta questa.

    Ed ora leggi qui:

    In un’intervista rilasciata al quotidiano la Repubblica e durante una puntata della trasmissione di La7 Victor Victoria, Pupo ha asserito che la canzone fu scritta da Malgioglio in riferimento ad un’avventura omosessuale avuta in Tunisia con un marocchino. Inoltre Pupo ha affermato che Malgioglio non ha voluto far accreditare il suo cognome. Infatti, sul disco c’è scritto “Gelato al cioccolato, di Miozzi-Ghinazzi”. Il brano è invece depositato alla SIAE a nome di Enzo Ghinazzi, Clara Miozzi, Cristiano Malgioglio.

    Quante cose si imparano in Sardegna oltre che ad accoltellarsi.

    PS: Saluti da Alberello e Polveredighiaccio. ^_^

  5. Sei una testa di cazzo ^_^
    Comunque, posso chiederti da che manga/anime arriva la ragazza dell’immagine?

  6. Ai Nanasaki da Amagami SS.
    Anime romantico ispirato a un videogioco di genere “dating sims”. Ovviamente il Duca, ogni tanto, guarda anime di questo tipo per sottolineare la natura uominosessuale del militarismo prussiano.

  7. Duca, per stupire gli amici e fare colpo sulle donzelle, consiglieresti di presentarci a un matrimonio/pranzo di gala/party in spiaggia abbigliati di pickelhaube palluto, monocolo prussiano, stivali militari, frustino da cavallerizzo e Mauser K98 con colpo in canna?

  8. Se ti infili pure i pantaloni in grigio verde e una giubba/tunica da ufficiale (magari con spalline in metallo e frange da alta uniforme), è un’ottima idea.
    Mi manca il frustino. Mi segno di prenderne uno, può far comodo per i clienti degli editing incontrati dal vivo.

  9. Il frustino effettivamente potrebbe essere pleonastico, se si porta già il monocolo. Normalmente il buon ufficiale lo fa schioccare con nonchalance contro gli stivali lucidi, ma è una cosa più da West Point che da Imperiale Accademia di Danzica.

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