Da alcune settimane è aperto il sito AgenziaDuca.it, sui cui articoli ho lavorato tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Alcuni di voi lo avranno già visto, sia perché l’ho indicato in privato (ringrazio Angra, Taotor e Mauro per la segnalazione dei refusi) sia perché vi sono capitati sopra grazie al link messo da Zwei nella sua pagina dei siti consigliati.

Oggi il sito apre “ufficialmente”. Gamberetta collabora ed è disponibile a valutare offerte di lavoro inviatele da AgenziaDuca.it e, se li organizzerò e se ne avrà il tempo, per l’insegnamento in corsi online di scrittura per la Narrativa. Una libera collaborazione, in virtù delle innegabili capacità che possiede e della stima che ho per Lei come editor, critica e autrice (e Dea).

Verrà sempre indicato chi svolgerà il lavoro, fin dall’inizio. In generale io, a meno che il tempo o le competenze non me lo rendano impossibile. Se intendete affidare il lavoro solo a Gamberetta, contattatela privatamente. Tutti i contenuti del sito, citazioni e scelta della grafica inclusi, sono esclusivamente colpa mia.

EDIT 2014: la collaborazione non si è mai concretizzata, per cui nessun cliente è mai stato inviato a Gamberetta o mi ha richiesto di andare apposta da lei. Tutti i clienti di AgenziaDuca.it sono stati gestiti in prima persona da me.

AgenziaDuca.it nasce con l’obiettivo di fornire Editing di qualità per la Narrativa a un prezzo onesto. A differenza di altri siti che vendono Editing facendo capire ben poco della filosofia di fondo che applicheranno, lasciando intendere che forse nemmeno loro lo sanno, non dichiarando quali Generi sono disposti a trattare o come lavorano, AgenziaDuca.it intende fornire ai potenziali clienti tutti gli strumenti per capire dalla prima lettura del sito ciò che possono ottenere.

Nella pagine Che Genere di Narrativa? e Principi della Narrativa potete trovare informazioni sulla “nostra” visione della Narrativa. Nostra tra virgolette, visto che la Scuola di Chicago, Aristotele e gli autori Ford Madox Ford e Gustave Flaubert non li abbiamo certo inventati noi.
Non abbiamo nemmeno inventato l’idea della Narrativa come forma di Retorica: per questa scoperta straordinaria dobbiamo ringraziare Wayne Clayson Booth, uno tra i massimi critici ed esperti di Narratologia del Novecento.

Nel caso siate incerti tra le diverse tipologie di Editing, o su cosa sia in generale, abbiamo predisposto Cos’è l’Editing? e ve ne consigliamo la lettura prima di esplorare Servizi e Tariffe.

Se lo stemma in alto a sinistra e la scritta in latino vi hanno lasciati spaesati come coniglietti di notte di fronte ai fari di un’auto in avvicinamento, potete trovare in Suum Cuique una spiegazione del motivo di quel motto e di quali ideali sono alla base di AgenziaDuca.it e della nostra visione del futuro editoriale.

Nella pagina Chi Siamo sono elencati i collaboratori e i loro campi di competenza: come spiegato nella pagina sugli Editing, per un più efficace Content Editing è sempre meglio poter disporre di un editor che sia esperto nel Genere a cui appartiene il vostro romanzo e che abbia anche conoscenze ulteriori attinenti agli eventi dell’opera. Per adesso siamo pochi, ma in futuro forse saremo di più.

E anche se ho usato il pluralis maiestatis, per “voi” clienti non ci sarà alcun “noi”: saprete esattamente con chi lavorerete, nessun Editing verrà subappaltato di nascosto a persone diverse dopo che avrete scelto di lavorare con uno di noi, a differenza di quanto accade troppo spesso da altre parti. Soprattutto negli USA, come testimonia l’editor Michael Garrett (il primo con cui Stephen King lavorò).

Ci rivolgiamo a chi è interessato a Scrivere per davvero, e quindi a studiare e a investire tempo e denaro su di sé, non a chi è interessato solo ad Aver Scritto una schifezza e a essere Pubblicato con qualsiasi mezzo, per quanto disgustoso, pur di vantarsi con gli amici dell’essere uno Scrittore.
Vogliamo aiutare gli autori a migliorare le loro opere attuali e, soprattutto, insegnar loro a scrivere meglio in previsione delle opere future, fornendo le conoscenze che negli USA sono considerate alla base della buona scrittura.

Se vi piacciono gli articoli del nuovo sito vi invito a condividerli su Facebook e Twitter o a segnalarli via mail, con l’apposito box a tendina di invio (arrivato con WordPress 3.3) che potete trovare in fondo a tutte le pagine pagine (anche qui sotto).

62 Replies to “Apre AgenziaDuca.it”

  1. Il Duca che osa fare il lavoro di chi già ottiene ottimi risultati nel bel paese e pure con prezzi nettamente inferiori? Ovvove!

    Scherzi a parte (tanto sai già a chi mi riferisco e pure la mia opinione sui suddetti soggetti), ottima iniziativa e anche ottima realizzazione del sito. L’unica cosa che aggiungerei, è una pagina contatti (magari con form), in quanto il contatto nel footer o come link generico nelle altre pagine del sito rischia di non balzare subito all’occhio.

  2. Mi aspetto grandi cose da voi! : )
    Ti lancio un’idea, se non è già stata pensata: corsi per editor! :Q________

    In bocca al lupo! ^__^

  3. Segnalo refuso nella pagina “Cos’è l’Editing”

    Talvolta imponendo un Line Editing con le tariffe (molto inferiori, meno della metà, di norma) del blando Copyediting.

  4. Gran bella notizia Duca! :)
    Al momento non ho niente da sottoporre di sensato, ma sapervi al lavoro mi da un sacco di prospettiva.
    Nel senso che tante volte mi è capitato di pensare :”vabbeh mo scrivo ‘sta cosa e magari tento anche il mercato degli ebook, ma da chi posso andare per avere una valutazione seria se il tutto ha senso?”
    Appena avrò bisogno di voi, saprò dove trovarvi!! :)
    Nel frattempo BUON LAVORO!!!

    Edy

  5. Una iniziativa coraggiosa, Duca!
    Mi rivolgerò a voi quando: 1) avrò qualcosa di abbastanza decente da poter essere definito un racconto
    2) avrò bisogno di un parere diverso da quello di mamma/amica del cuore/moroso ( che, per quanto animati da buone intenzioni, tendono ad essere un pochino di parte..)

  6. Ottimo, aspettavo l’apertura; in bocca al lupo.
    Intanto, segnalo che il feed per i commenti iscrive comunque a quello per gli articoli (almeno, dal bottoncino feed nella barra dell’indirizzo di Firefox e di Chrome, e da quest’ultimo li riconosce come iscrizioni diverse).

  7. Yeeeeee! :D
    Finalmente la mia divorante curiosità in merito al sito di prossima apertura è stata appagata. ^_^
    Spero che gli “affari” ti/vi vadano a gonfie vele! Primo, perchè mi farebbe piacere che persone qualificate, volenterose e con certe idee e convinzioni avessero il successo che meritano; secondo perchè significherebbe che un numero sempre maggiore di aspiranti scrittori decide di avvalersi di consulenze professionali degne di tale nome, senza accontentarsi di un editing scadente o, peggio, di un editing fai-da-te.
    Per quanto riguarda me, invece…beh, spero di avere presto la possibilità di avvalermi dei tuoi servigi! :D

    (Che bello tornare sul web dopo una lunga assenza, ci sono sempre cose nuove e interessanti da vedere/leggere. ^^)

  8. Goduria! *_*

    Bellissimi gli articoli che hai indicati e quello sul motto/stemma del sito!
    Anche se io sono più per la cara vecchia Austria-Ungheria. :-)

  9. Avevo già visto il sito e ne sono entusiasta :)
    E’ un ottima iniziativa che merita pubblicità!

  10. In bocca al lupo e complimenti.
    Consiglio di aggiornare le pagine “siti consigliati”, “chiedilo al Duca” “Informazioni sul sito” e il box a destra “il Duca” con i link e le info sul nuovo sito.
    Difffondere i link, se non sbaglio, avvantaggia anche il posizionamento nei motori di ricerca.

  11. Ottima iniziativa!
    Certo, i prezzi sono un po’ altini, ma per il lavoro da svolgere perfettamente giustificati. E poi è inutile spendere 400 euro per un editing fatto male. Tanto vale spenderne di più, ma per gente sicuramente più competente come te.
    Penso che, una volta completato il mio romanzo, te lo manderò, Duca. Sono nelle fasi finali, quindi penso fra due mesetti.
    Intanto cercherò di racimolare i denari. Dovrò dire addio al corso di solfeggio, ma amen: la scrittura è più importante.

    P.S. il 25 uscirà il primo numero della rivista letteraria “Fralerighe”, scaricabile gratis in ebook. Ci saranno due miei articoli: uno su new weird e bizarro fiction, l’altro sullo steampunk.

  12. Gli autori sono notori squattrinati.

    Ahimè, Zwei ha ragione, credo che d’ora in avanti metterò da parte i soldi per quando avrò scritto il romanzo.

    Il sito l’avevo già visitato e lo avevo già consigliato ad alcune persone. Ora metto un link a questo articolo e al sito sul Vascello

    Le pagine sui principi della narrativa le ho lette col Sense of Wonder negli occhi…

  13. In bocca al lupo nel far decollare l’agenzia. Come già detto gli autori sono squattrinati e questo è un periodo di vacche magre.

    Idea random mentre leggevo il post: realizzare qualcosa di simile agli open projects di Blender. Si cerca di raccogliere fondi per poi realizzare un breve progetto di qualità professionale, stimolante ed educativo, che faccia da pubblicità alle persone coinvolte nonché alla narrativa propugnata in questi lidi.

    In pratica raccolti i fondi necessari per pagare autore, editor, illustratore, ecc., si procede nel realizzare un racconto breve come Assault Fairies e pubblicato gratuitamente sotto Creative Commons. A questa edizione se ne affianca una a pagamento contenente anche le varie stesure con le note dell’editor più articoli e tutorial sulla realizzazione del progetto.

    Parafrasando gli obbiettivi degli open projects:

    * Stimolare lo sviluppo e l’avanzamento della narrativa di genere in Italia.
    * Validazione, ulteriore, dei principi della narrativa di genere tramite un lavoro svolto in modo professionale.
    * Uso e miglioramento di una linea di produzione editoriale basata sulla qualità e il rispetto del lettore
    * Buona pubblicità e PR per editor e autori coinvolti
    * Creare una presentazione e materiale educativo utili in CC
    * Offrire una esperienza divertente e ispiratrice per tutti

    Il bilancio degli open projects proviene da prevendite, alcune permettono di avere il proprio nome nei crediti, sponsor e le vendite dei progetti precedenti. Ecco cosa sono riusciti a realizzare seguendo questo metodo e filosofia di produzione.

    Credo di aver farneticato abbastanza per tutto il 2012. Mi scuso se ho scritto delle emerite scemenze, sulla carta, analogica e digitale, potrebbe essere una buona idea, ma mi rendo conto che metterla in pratica è tutt’altra cosa. Questa volta non sono riuscito a trattenere la logorrea di pensieri. XD

  14. @Charblaze: C’e’ gia’, si chiama Kickstarter (ed e’ una discreta figata per quanto riguarda giochi e fumetti).

    @Duca: bel progetto, pero’ editando attenendoti alle “regole” castri l’estro creativo dello scrittore italiano, il migliore del mondo!1!1!1!!1

  15. La questione prezzo credo che invece sia solo un vantaggio, sia per il Duca (e relativi collaboratori) sia per i futuri clienti. Prezzi bassi attirerebbero infatti frotte di mocciosi a cui in verità non gliene frega niente del corretto scrivere. Cominciamo allora a fare una bella selezione sin dalle fondamenta con prezzi che comunque sono più che corretti (non sono per nulla alti a mio avviso; tutt’al più sono gli altri “operatori del settore” a svendere questa attività a scapito della qualità). Inoltre il cliente, già immaginando che non saranno in molti a richiedere un simile servizio, parte sapendo che alla sua opera sarà dedicata l’attenzione dovuta. 1.500€ (butto un prezzo a caso) non sono spesi mali se rappresentano un investimento per il futuro. 400€ spesi invece per un editing alla cazzo di cane che si limita a correggere la punteggiatura e a qualche nota generica su trama e personaggi, beh, quelli sì che sono soldi buttati nel cesso.

  16. Premesso che devo ancora esplorare a dovere il sito, ecco la prima parola che mi è venuta leggendo il solo titolo dell’articolo: “Boom!”
    Con la speranza che questo mio pensiero divenga effettivamente realtà.

  17. Riporto il commento che ho lasciato presso la bella segnalazione di sudareinchiostro.it, visto che può dare l’idea di cosa mi aspetto. Ovvero pochi soldi.

    ==========================

    Facendo una rapida stima in base al tipo di pubblico a cui mi rivolgo, scrittori disposti a investire per migliorare la propria abilità, piuttosto che interessati alla sola pubblicazione in sé, e dato che per gli autopubblicati (intendendo i veri appassionati che investono su di sé) il mercato eBook italiano è ancora piccolo in modo ridicolo, ho valutato che se venderò un singolo editing sopra i 1000 euro in tutto il 2012 potrò ritenermi soddisfatto. Il resto saranno valutazioni sottopagate (rispetto alla fatica per farle) e mini-editing di racconti.

    Nel 2013-2014 forse il mercato sarà cambiato abbastanza da rendere necessario agli autori l’editing per sistemare romanzi di qualità inadeguata ed evitare così danni di immagine (l’autore mette a rischio il proprio “marchio” proprio come un editore che pubblica schifezze).

    Nel 2015 spero che il settore sia a regime e che la qualità venga premiata abbastanza da far avvicinare all’editing anche quegli autori che ragionano in termini di investimento sul singolo libro, come fanno ora gli editori (sbagliando), invece che di miglioramento professionale (addestramento) da reinvestire nei decenni successivi spalmandolo su molte opere.

  18. Duca, non so se l’hai già messo da qualche parte (probabile, visto che non trovo nemmeno i miei calzini la mattina), ma se non lo hai fatto, credo sarebbe utile mettere il link all’Agenzia, come diceva Flaza, nei siti consigliati o persino in uno dei riquadri a lato, come nella tua descrizione.

    Darebbe pubblicità e sarebbe utile sia per te che per i possibili scrittori che potrebbero perdersi questo articolo.

    :D

  19. Complimenti per l’iniziativa.

    Se scrivessi un romanzo, sono quasi certa che ne farei uso. Sarebbe molto utile e soddisfacente.
    Sai già che mi piace come lavori :)

  20. Ottima iniziativa, anche se temo i ricavi saranno scarsi. Sono pochi coloro che sanno di cosa parlano in termini di narrativa, quindi pochi che possono giudicare onestamente il prezzo di un editing ben fatto. Per gli altri sembrerà troppo costoso, soprattutto per i tantissimi scrittori della domenica che vogliono un editing del loro capolavoro/un corso di scrittura a massimo 50 euro perché “il mio libro è già bellissimo”/”tanto cosa ci vuole ad imparare a scrivere decentemente”.
    Servirebbe un contratto con le case editrici, che mancano di una professionalità specifica in tal senso. Il problema è che:
    – hanno già chi lo fa (va tu a dire agli editor di Mondadori che il loro lavoro fa schifo e devono essere licenziati)
    – non gli interessa, soprattutto per il pubblico young adult basta il marketing e personaggi fighi nei quali gli adolescenti possano immedesimarsi

  21. letto quasi tutto il sito e mi sento di farti i miei più sentiti complimenti.
    dubito che avrai un mercato fiorente anche se te lo auguro.

  22. Quello non saprei farlo, ma se sono a tema Ursino e d’avventura, non solo erotici e basta, l’editing lo farei volentieri.

    Tempo fa avevo avuto un’idea carina su un mondo post-apocalittico di soli guerrieri panzuti e pelosi, tutti froci, in cui non esistono donne (o meglio loro non pensano che esistano). Ad Angra era piaciuta.

  23. Tempo fa avevo avuto un’idea carina su un mondo post-apocalittico di soli guerrieri panzuti e pelosi, tutti froci, in cui non esistono donne (o meglio loro non pensano che esistano). Ad Angra era piaciuta.

    Duont!

    Duca, ma se arrivasse l’apocallise, lo spread salirebbe o scenderebbe?

  24. Duca, il 10 gennaio qui ti ho scritto:

    Fin che la barca va, lasciala andare!

    Vi auguro ottimi affari.

    E giusto 3 giorni dopo, venerdì 13, la nave da crociera Concordia affonda e porta con sè un disastro finanziario.

    Meno male che non vi ho augurato in culo alla balena o a quest’ora eravamo sommersi da feci di cetaceo fino al collo.

  25. “Non va per niente bene” pensai reclinando la sedia e distogliendo lo sguardo dal monitor
    “Che c’è fighetta, stomaco debole?” la luce bluastra dello schermo illuminava la bruttissima faccia da negro del mio collega, sorrideva, il coglione.
    “No è che… mi chiedo se non dovremmo intervenire” dissi iniziando a picchettare con le dita la superficie della mia scrivania
    “Intervenire? E perchè? Lascia che i ragazzi si divertano un po’, gli stanno solo dando il benvenuto”.
    Raccogliendo il coraggio a due mani trovai la forza di guardare ancora il monitor, la telecamera di sorveglianza mostrava l’interno di una cella. Due uomini avevano immobilizzato un terzo contro il muro costringendolo a stare girato di spalle mentre un altro detenuto gli stava slacciando i pantaloni.
    “Cos’ha fatto per finire qui dentro?”
    “L’editor di romanzi fantasy”
    “Sul serio?”
    “Essì” il suo sorriso diventò più largo di prima.
    Fu come se mi avessero levato un peso dallo stomaco, tutto sommato quel bastardo stava per avere ciò che si meritava.
    Premetti il pulsante del microfono per poter comunicare con le stanze interne:
    “Benvenuto nell’Agenzia del Duca, centro di riabilitazione per editor ed autori indisponenti! Mi auguro che la permanenza qui sia di tuo gradimento caro detenuto 30953586” sorrisi alle grida d’approvazione degli altri detenuti.
    Tutto sommato quel lavoro non era poi così male.

    Consideralo come un buona fortuna da parte di un semianalfabeta che probabilmente in futuro farà uso dei tuoi servizi, ora torno a studiare

  26. Ciao duca, premetto che sono un tuo fan ed appoggio il tuo pensiero in Toto sull’editoria. Spero che non mi caccerai dal sito, ma vorrei farti delle domande volutamente un Po provocatorie: sono appassionatissimo di letteratura fantasy,e va da se che se decidessi di fare lo scrittore avrei due motivi per farlo: guadagnarci sopra, e a questo punto se per essere pubblicati bisogna fare il contrario di quello che si dovrebbe , chi me lo da fare di investire sulla mia formazione?( vedi capolavori stile Licia e affini). E se scrivo per me stesso, posso anche fottermene di chi mi apprezza, e allora perché dovrei investire sulla mia formazione? Detto questo spero di non averti fatto incazzare! ( anche perché quasi sicuramente, nonostante tutto potresti avermi come cliente)

  27. @Max 70
    Se uno ama davvero la scrittura e ha rispetto per sé stesso, vuole migliorare. Come vuole migliorare anche chi disegna per passione o fa altre attività, perlomeno fino a un livello di decenza. Se uno non ha rispetto per sé stesso, non è compito mio inculcargliene. E non mi interessa nemmeno che mi dia i suoi soldi. Ergo non è un problema che mi riguardi.

    In più, come già spiegato molte volte, raggiungere la quota minima di decenza serve per vendere meglio a un pubblico che in futuro si baserà sempre di più sull’anteprima del libro per decidere l’acquisto e dovrà navigare in una selezione enorme di testi. I pochi forti lettori leggono assieme più di quanto legga la marea di lettori da un libro all’anno: quelli da un libro l’anno se li giocano gli editori coi Bestseller (e coi libri scritti dai personaggi famosi), quindi non contano, e rimane solo la nicchia mediamente un po’ più educata (i forti lettori) agli autopubblicati e a chi non è stato prescelto dall’editore per essere il Bestseller del momento (Licia Troisi, sul Fantasy).

    Se lo scopo è ottenere poche migliaia di euro di anticipo per vendere immondizia ai decerebrati, ovviamente scrivere bene non serve: basta un amico nella Casa Editrice che decida di pubblicare l’opera.

    Ma visto che marea di fallimenti hanno prodotto in anni di simili pratiche criminali, è facile che presto smetteranno con la spazzatura Fantasy.

    “Guadagnarci sopra” nell’editoria italiana significa che se anche ti pubblica un grande editore prendi poche migliaia di euro di anticipo e, probabilmente, non vedrai mai le royalties perché 1. non ne maturerai mai rispetto ai 3-5mila euro che ti avrà dato il Grande Editore e 2. non saprai mai quanto hai davvero venduto e l’editore probabilmente mentirà per non darti le roayalties.

    Se due spiccioli in cambio della proprià dignità come essere umano (come moltissimi hanno fatto a partire dal BabyBoom Fantasy del 2008) cambiano la vita, ovvero se uno vive alla soglia della povertà e sa di avere un amico nella C.E. che può ragionevolmente riuscire a farlo pubblicare, consiglio di provare coi vampiri innamorati o altro paranormal romance, invece che col Fantasy.

  28. Come ti dicevo la domanda era provocatoria, inutile dire che concordo su tutto. Resta da sperare che il futuro sia quello che dici tu, il che significa spazzare via il pattume che viene pubblicato oggi. Puoi darmi delle ragionevoli speranze? Perché lor signori l’ego e il rispetto per loro stessi non lo hanno certo perso, anzi! Si sono già sistemati con case acquistate in contanti e situazione economica se non altro bella stabile. Per quanto mi riguarda metto al primo posto l’amore per la scrittura, altrimenti non seguirei questo sito, uno dei pochi posti, se non l’unico, dove si impara qualcosa. Pero’ a vedere tutto questo un Po’ di travaso di bile mi viene

  29. esta da sperare che il futuro sia quello che dici tu, il che significa spazzare via il pattume che viene pubblicato oggi. Puoi darmi delle ragionevoli speranze?

    No, il mio discorso non riguarda spazzare via il pattume. Quello rimarrà finché rimarrà un pubblio poco educato e dai gusti poco raffinati, mantenuto ad arte dagli editori per somministrargli spazzatura seguendo la Moda.
    Faranno di tutto per mantenere il pubblico lobotomizzato che hanno costruito, con dedizione e fatica, per oltre mezzo secolo.

    La differenza è che i forti lettori con un minimo di gusto o di esigenze “di nicchia” (che non sono tutti i forti lettori, ma sono comunque una quota di cui tenere conto) potranno accedere a dei libri che prima non erano disponibili. Una differenza enorme è quella tra poter leggere e NON poter leggere.

    Vedi questo commento:
    http://sudareinchiostro.it/2012/01/12/la-nobile-ducale-arte-dell%E2%80%99editing/#comment-445

  30. Gentile e fulvo Duca, ;-) seguo da tanto tempo il tuo blog e non ho mai commentato fino ad ora solo per timidezza pigrizia. Vorrei inaugurare la mia entrata con una spiata fatta a scopo puramente comico: girovagando in rete ho trovato un tizio che, vantandosi dei suoi 4 (si… ha profanato il 4!) sudatissimi anni di esperienza ha commentato così la tua agenzia di editing: http://senzaeroi.blogspot.it/2012/03/editoria-facile-come-guadagnare-sugli.html
    la cosa mi ha fatto molto ridere perchè è un esempio lampante di come si possano scrivere idiozie quando non ci si documenta attentamente prima di toccare la testiera del pc!

    Un inchino

    -Raminga-

  31. Eh, eh, lo conoscevo già!
    Quando sono così scemotti fanno proprio tenerezza.
    Non mi ha fatto arrabbiare per nulla, è stato come ammirare un bimbo idrocefalo che mangia il fango: una risata amara perché unita alla preoccupazione per la sua salute. ^_^

    Pensa che tutto orgoglioso per il post, che tenerezza che mi ha fatto, mi ha subito scritto una mail per dirmelo.
    Non contiene informazioni private o riservate, sono tutte cose già note, per cui la pubblico:

    Gentile Sig. Marco Carrara, le scrivo per informarla che ho parlato del suo “servizio di editing” nel mio blog (http://senzaeroi.blogspot.com/2012/03/editoria-facile-come-guadagnare-sugli.html).
    Le chiarisco subito che non è agiografia, ma critica all’atteggiamento dilettantistico ostentato.
    Cordiali saluti.

    L’ho ignorato come si ignora il bambino che mangia il fango, per evitare che tutto orgoglioso passi a mangiare i chiodi arrugginiti… ^_^””

  32. In effetti il bimbo ha fatto molta tenerezza anche a me… e pensare che io ho l’istinto materno di una verdesca! Pure il termine “agiografia” ha usato! :-D
    Non c’è che dire… è un dotto!

    Ti faccio i miei complimenti per il blog sempre divertente e con articoli intelligenti e originali, inoltre ho riso fino alle lacrime per la storia della povera Adhara ;-)

  33. ho riso fino alle lacrime per la storia della povera Adhara ;-)

    Di quelle storiacce sozze sono pentito. Sono diseducative. Sozzerie immorali! Fornicazione!

    D’ora in poi voglio che una signorina per bene, con l’abito abbottonato fino al collo, posso entrare su Baionette e leggere i nuovi articoli senza andare oltre un lieve rossore delle gote!
    ^_^

  34. ah ah ah ah ah ah!!
    Rossore sulle gote?? NON è il mio caso! ^__^
    Mai stata una signorina “abbottonata”, adoro il politicamnete scorretto!

  35. NOOOOOOO, E’ DI GENOVAAAAAAA!!!!!!

    SIGNORE NOOOO!!!!!

    AVEVAMO GIA’ TANTE DISGRAZIE IN QUESTA CITTA’ DI MERDA, ANCHE QUESTA CI VOLEVA, PERCHE’ SIGNORE, PERCHE’…

  36. D’ora in poi voglio che una signorina per bene, con l’abito abbottonato fino al collo, posso entrare su Baionette e leggere i nuovi articoli senza andare oltre un lieve rossore delle gote!

    Ma Duca, erano articoli molto istruttivi! Una ragazza impara un sacco di cose su questo blog. Per esempio, prima di passare di qua non conoscevo il film Forbidden Tales!

  37. E quando lo hai scoperto, hai potuto evitarlo salvandoti così da imbarazzanti visioni che avrebbero potuto urtare la tua delicata sensibilità virginale fino a farti perdere il sonno, giusto?

  38. E quando lo hai scoperto, hai potuto evitarlo salvandoti così da imbarazzanti visioni che avrebbero potuto urtare la tua delicata sensibilità virginale fino a farti perdere il sonno, giusto?

    No. La curiosità è donna, Duca. Adesso sono a conoscenza dei fatti della vita, e mia madre non ha mai smesso di piangere da quando ho cliccato per la prima volta sul tuo sito.

  39. Sono un MOSTRO.
    Ho STUPRATO lo sguardo innocente di una fanciulla!

    Per colpa mia hai iniziato a usare le spade, indossare armature e hai perso interesse a contrarre un giusto matrimonio per realizzare la più grande aspirazione femminile, avere dei figli (quella, o pilotare mech in combattimento).

    ç___ç

  40. Esatto, Duca. Da quel giorno mio fratello ti cerca. Intende sfidarti a duello per vendicare l’onore della famiglia. Come sfidato, hai diritto alla scelta delle armi.
    Io ti consiglierei qualcosa di micidiale. Tipo l’opera omnia di Proust. O l’Aiace del Foscolo.

  41. A quanto ricordo dal Codice Cavalleresco di Iacopo Gelli, avendo io offeso e danneggiato la vostra innocenza, offesa massima temo nella scala delle offese possibili, e se non si riuscisse a ottenere reciproca soddisfazione alla corte d’onore, ovvero se le mie scuse e i miei attestati di stima nei vostri confronti venissero trovati inadeguati dalla vostra famiglia, come parte offesa vostro fratello avrebbe diritto a chiedere la riparazione sul terreno, scegliendo lui l’arma tra sciabola, spada e pistola.

    ART. 107 (159, 160, 161)
    Le leggi d’onore e quelle penali (art. 243, 20 C.P.) sono concordi nello statuire che non si possa duellare con armi diverse dalla spada, dalla sciabola e dalla pistola.
    I duelli fatti con altre armi sono considerati fuori dalle leggi cavalleresche e, perciò, come mancanza contro l’onore. Se proposti, devono essere rifiutati.

    ART. 108 (167)
    La scelta delle armi spetta sempre all’offeso, anche se sfidato (Corte d’onore, Firenze, in vertenza Corsi Sorcinelli).

    Conosco una buona fetta dei contenuti del Codice a memoria, ma nel dubbio da quando ho lo smartphone me lo sono caricato sopra. Non si sa mai quando può servire.

  42. Coff coff. Scusi esimio Duca. Ma volendo avere io stesso l’onore di duellare per la difesa della pulzellità e purezza della dolce fanciulla, mi toccherebbe prima sfidare lo sfidante, cioè il di lei fratello?
    Purtroppo sul manuale di Processuale Civile questa parte invero mancava.

  43. Questione interessante.
    Cito dal Codice:

    ART. 157 (260 bis)
    Malgrado la concessione del voto politico e amministrativo, e malgrado tutti i riconoscimenti giuridici fatti alla donna, essa è riconosciuta inabile al duello e quindi, qualunque offesa che le viene lanciata, non la colpisce; ma ferisce bensì il suo protettore naturale, a cui spetta il diritto di tutela.
    Essa, la donna, gode, nella nostra società di una considerazione e di una prerogativa estesissima.
    I più nobili e i più delicati sentimenti del cuore, la riflessione, frutto di una educazione squisita, l’esperienza, costringono a non dover abusare mai della donna, poiché: La femme la mieux louée est celle dont il n’est jarnais parlé. Di conseguenza:

    ART. 158 (261)
    L’offesa diretta ad una donna con atti, con scritti, con parole, anche in seguito a sua provocazione, sarà fatta propria
    a) dallo sposo, se maritata;
    b) se nubile, vedova o maritata, ma il marito della quale sia assente dal luogo ove risiede, dal fratello, dal padre, dal nipote, dallo zio o dal cognato;
    […taglio…]
    e) dal cavaliere che le porgeva il braccio, ed a questi spetta la precedenza anche sui parenti presenti al fatto.

    In tal caso è il fratello a cui vuoi sostituirti, perché non eri il suo cavaliere quando avvenne la mutazione offensiva dell’onore della dolce Clio.
    Non essendovi un legame di parentela dovrebbe ricadere nelle sostituzioni tra amici:

    ART. 155 (259).
    Un amico può sostituire l’amico sotto speciali condizioni che sono
    a) che l’amico minorenne sia stato offeso da un maggiorenne;
    b) che l’amico, toccato nell’onore, sia nell’impossibilità materiale di vendicare l’ingiuria da se stesso e sia privo di padre e di fratello, capaci di sostituirlo;
    c) che il legame di amicizia del sostituito verso l’offeso, incapace di chiedere ragione dell’insulto ricevuto, non sia piuttosto che vero attaccamento, un atto di intempestiva generosità.

    Essendo l’amicizia un legame imponderabile, è necessario che i padrini, prima di concedere la sostituzione, si accertino che veramente esistono legami di lunga e sincera amicizia tra l’offeso e il sostituto; o se invece, non sia un’occasione qualunque, di cui questi tenti approfittare per dar sfogo a vecchi rancori contro
    l’offensore.

    d) Per non derogare dal principio formulato, per quanto concerne la personalità dell’ingiuria, è indispensabile che i testimoni esigano dall’aggressore una dichiarazione scritta, per la quale accetta questa sostituzione e che gli è gradita.

    Tale dichiarazione è necessaria; per conservare al sostituto gli stessi diritti spettanti all’amico offeso, poiché è prescritto dalle consuetudini d’onore.

    Temo che, mancando il vincolo di lunga e sincera amicizia, non sia fattibile.

    Concordo con il Gelli che storicamente sono avvenuti duelli tra donne e che le donne possono benissimo combattere, ma l’abitudine era questa e in teoria non è permesso.
    Forse al giorno d’oggi il Codice potrebbe essere aggiornato, ma, anche se non faccio fatica a immaginare Gamberetta mentre mozza il naso di Eleas o di Imp.Bianco con una Sciabola Masiello, l’idea che una fanciulla possa ferirsi con il ferro mi riempe di orrore.
    Ritengo che forse, tra donne, potrebbe essere possibile, ma che un gentiluomo se è tale debba rifiutare di duellare con una donna o venire squalificato nell’onore se accetta.

    E in casi come quelli di Eleas (al secolo Gianrico Gambino) o Imp.Bianco (noto agli ufficiali di pubblica sicurezza come Francesco Roghi), essendo sudici villici che hanno minacciato di morte e di stupro una signorina di buona estrazione, non c’è nemmeno da pensare alla riparazione: c’è da legarli seduta stante a braccia aperte e fornir loro due dozzine di frustate che lascino il sangue sulla pelle, come si fa per educare le bestie più nobili di loro.

    O infilzarli sul posto, secondo la pratica degli ufficiali tedeschi a fine ‘800 che di fronte all’offesa di un incivile rispondevano all’istante con la sciabola, anche mortalmente.

  44. Domanda per mademoiselle Clio.
    In questa frase di Gelli

    La femme la mieux louée est celle dont il n’est jarnais parlé

    non riesco proprio a capire “jarnais”. Che sia un errore di OCR nella resa digitale e sia invece “jamais”, così avrebbe senso?

    Volevo curare un’edizione epub del Codice e correggere gli errori. Ma è un lavoro lungo e avrei bisogno dell’aiuto di Mori, facendomi passare il testo in doc o rtf al posto dell’attuale pdf.

  45. Credo che sia “jamais”, “mai”. “Jarnais” è una parola che non ho mai incontrato in nessuna delle quattro lingue che pratico ?_?

  46. l’errore tra jamais e jarnais è uno degli errori tipici degli OCR, una “m” non vista intera e confusa con una specie di “r” e una “n”. Quello che mi stupisce un poco, e non dà credito alla qualità dell’OCR usato, è che jarnais non mi sembra esistere in francese, e quindi non avrebbe dovuto essere accettata come parola, in favore di una molto simile jamais
    Misteri dei software (non) troppo intelligenti

  47. Vero, vero, e ci sono anche degli errori in italiano. Pochi, accettabili anche se fosse un’edizione reale e non una versione digitale fatta amatorialmente, ma ci sono.
    Cercherò di scovarne il più possibile quando farò l’ePub… a fine anno, tempo permettendo.

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