Oggi ho scoperto grazie a Tor.com l’esistenza di The Wars of Other Men.
È un cortometraggio indipendente di Mike Zawacki girato a Detroit, con molta passione e pochi soldi (come dichiara nel sito ufficiale). È ambientato in un pianeta Terra alternativo Steampunk/Dieselpunk, in una città devastata dalla guerra. A giudicare da quel che si vede direi molto più Dieselpunk, e quindi Steampunk in senso esteso, che non Steampunk in senso stretto. Ottimi entrambi, non sono schizzinoso.

Ambientato negli anni 1920 di un mondo alternativo devastato dalla guerra, The Wars of Other Men racconta la vicenda di un Tenente senza nome che combatte per un esercito sull’orlo della sconfitta. Il nemico domina il campo di battaglia con una nuova super arma chimica, conosciuta come “la Nebbia”. Quando i suoi superiori scoprono la posizione della fabbrica che produce la Nebbia, il Tenente riceve l’ordine di guidare una squadra attraverso la città devastata dalla guerra per catturare lo scienziato responsabile della sua creazione. Con le vite dei suoi uomini e la sorte del conflitto in bilico, il Tenente dovrà prendere una decisione: essere un bravo soldato o essere una brava persona?

A giudicare dal trailer e dalla trama puzza di idiozia e cliché allo stato brado. Quando sarà disponibile lo vedrò, anche solo perché è un prodotto di appassionati pensato per altri appassionati, ma dubito che potrò lodare qualcosa di più della buona volontà e della passione. Non c’è nulla di male: sapendo cosa mi aspetta, grazie al trailer (e senza spendere nemmeno un euro), non mi lamenterò se saranno 26 minuti buttati.

The Wars of Other Men è in post-produzione.
Per ora c’è solo il trailer disponibile, ma G. D. Falksen ha visto il film in anteprima e su Tor.com ha espresso un parere positivo. Spero che i gusti cinematografici di Falksen non siano “buoni” come la sua scrittura

17 Replies to “The Wars of Other Men – Trailer”

  1. Boh, non mi dice molto, però in generale le storie di militari qualunque che, non si sa seguendo quale senso logico, vengono mandati a distruggere l’arma segreta del nemico (che ovviamente è sempre a pochi chilometri dal confine) non mi hanno mai entusiasmato. Basta solo che non finisca nel limbo come The Marionette Unit.

  2. “What is it, Alexi?” he asked.

    “It’s time, sir,” Pavlov said. “The machine is ready.”

    Rykov’s face lit up. He leapt to his feet, knocking aside his chair.

    “Then we’ve no time to lose!” he cried, rushing to the door.

    Come, Alexi, it is time to change the world!

    Maccome!
    Queste pagine non gridano al capolavoro? °O°

  3. L’aspetto dello scienziato mi sa tanto da stereotipo, ma va bhè…
    Non sono schizzinosa con i film indipendenti o i cortometraggi perché spesso sono simpatici e più dignitosi dei blockbusteroni di Hollywood (poi arrivò Dark Resurrection… Ma questa è un’altra storia). Ci darò un occhiata anche io, come ha detto il Duca, male che va sono 26 minuti buttati ma senza spendere una lira!

  4. A chi interessasse il genere del cinema Dieselpunk e non li conoscesse, anche “Iron Sky”, “Panzer 88” e “Project Arbiter” potrebbero suscitare una scintilla di interesse.

  5. @Okamis

    però in generale le storie di militari qualunque che, non si sa seguendo quale senso logico, vengono mandati a distruggere l’arma segreta del nemico (che ovviamente è sempre a pochi chilometri dal confine) non mi hanno mai entusiasmato.

    “Quella sporca dozzina”

    Ha tutti i difetti che potrete trovare, ma io adoro quel film. L’avrò visto una ventina di volte. Non so perché e non lo voglio nemmeno sapere. xD

    Darò un occhio anche a questo, in caso chiederò i danni a… Nessuno! è gratis.

  6. Devo dire che la cosa mi ispira parecchio… Di solito l’autoproduzione sforna cose interessanti.

    A proposito di dieselpunk… QUalcuno di voi ha visto Sky Captain and the World of Tomorrow? Che ne pensate?^

  7. @ Tapiroulant

    In realtà quel passaggio è forse il meno peggio dell’intro. Uno vede scritto Tunguska 1908 all’inizio, fa uno più uno e un po’ di interesse sul tipo di disastro che si sta per scatenare c’è.

    Il problema viene prima: descrizione della natura che si risveglia in siberia (raccontata) = interesse suscitato 0%.

    Per il trailer del film: meh.

    @ Gerardo Psicopompo

    L’ho visto anni fa e non mi era dispiaciuto. Mi ricordava alla lontana i cartoni anni 40 di superman.

    Poi l’ho rivisto qualche anno dopo e mi è parso lento.

  8. Ma… quella che si vede nel trailer è la bandiera danese?
    Porsi dei perché sulla scelta della sceneggiatura di basarsi gloriose forze armate del Regno di Danimarca, neutrale durante la Grande Guerra, immagino sia inutile, vero?

    Brillante anche mettere una donna ufficiale. D’altronde si sa che i conflitti portano al potenziamento dei diritti civili e politici. ._.

  9. Stiamo pur sempre parlando di un mondo alternativo. Il trailer non ispirerà certo chissà quale capolavoro di film, ma attaccarsi a particolari quali la presenza di donne ufficiali o paesi non più neutrali mi sembra una forzatura. Siamo pur sempre di fronte a un trailer, non all’opera completa.

  10. Sembra sceneggiato un pò a cane :D

    In compenso mi piacciono le macchinozze digitali che ci hanno messo… fanno molto Kyashan .

    Potevano scurirlo un pò, o farlo più scuro, così si integravano meglio le parti digitali, però non c’è male.

  11. Più che la bandiera danese o la donna ufficiale, a me salta all’occhio l’impeccabile ufficialetto di Sua Graziosa Maestà Britannica che comanda una soldataglia vestita mezza da NVA( gl’elmetti M1956) e mezza da Waffen SS… senza contare, poi, che per lo scienziato pazzo hanno usato un modello ben preciso!
    * lmao *
    Comunque, quoto Okamis, Alberello e gli altri: il taglio è quello che è, ma c’è in ogni caso un’inventiva che ad Hollywood se la sognano…!

  12. @???:

    In realtà quel passaggio è forse il meno peggio dell’intro.

    Sì, ma il resto dell’intro è brutto e noioso, almeno quel pezzo era brutto in modo divertente.

  13. Tecnicamente sembra decisamente meglio del Dracula di Dario Argento (che a sua volta sembra peggio dei video di maccio capatonda registrati con il telefonino e caricati su youtube).

    Comunque considera che il livello dei film amatoriali di guerra italiani e’ tre discariche piu’ in basso, se escludiamo MGS:Philantropy e (anche se ho visto solo i trailer) City in the Sky. Ad esempio, guarda la pioggia di meteoriti a 0.58

  14. Lo scienziato del trailer (0:32) non sembra il gemello separato in culla di Zio Fester ?
    Oltre l’aspetto, anche la professione è la stessa.
    Mi associo al dubbio di AlinaSama:

    L’aspetto dello scienziato mi sa tanto da stereotipo, ma va bhè…

    Citazione o trito clichè?
    Vedremo il film quando disponibile.

  15. @Tapirulant

    Sì, ma il resto dell’intro è brutto e noioso, almeno quel pezzo era brutto in modo divertente.

    Su questo non ci piove. Diventa brutto e divertente proprio perché il resto è noia spinta. Se il resto fosse meglio ci potrebbe anche stare il “cambiamo il mondo!”. (^_^)

  16. Il nemico domina il campo di battaglia con una nuova super arma chimica, conosciuta come “la Nebbia”.

    Uau. Mi ricorda tanto i Simpson, la parte finale di una puntata di Halloween.

    Vero, il trailer profetizza una cagata pazzesca.
    ‘Sta roba indipendente fa molto hipster ma in senso negativo. Cosa c’è peggio del mainstream? Questo.
    Non ricordo il nome, ma tempo fa vidi (cioè, cominciai a vedere) un film a basso budget, indipendente, post-apocalittico, sci-fi/fantasy. Qualcosa come una nave aliena sepolta ma risvegliata da una guerra o qualcosa di simile.
    Non era la qualità degli effetti speciali, quanto tutto il resto che faceva schifo. Sceneggiatura, cliché vari, dialoghi davvero beceri.

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