Breve aggiornamento per l’offerta di editing gratuito.

Sono arrivate ventotto opere da parte di ventuno autori, nettamente sopra la media a livello tecnico delle proposte che arrivano agli editori, devo dire, dopo aver visto in passato sia cosa grossomodo arriva loro sia cosa si riducono a pubblicare. Anche sopra la media del vecchio Concorso Steampunk, di cui entro pochi mesi vedrete le opere dei tre finalisti revisionate e in distribuzione gratuita, come già anticipato.

La notizia buona è che ho trovato tre opere sufficientemente interessanti da far meritare agli autori il corso di scrittura gratuito. Altri autori hanno presentato opere sufficientemente buone a livello tecnico, ma con il conflitto sotto le scarpe oppure promettenti nell’incipit e nella storia, ma con troppo lavoro di riscrittura da fare dopo. Insomma, autori promettenti con però opere che non si possono soltanto revisionare e distribuire: andrebbero riscritte da zero per risolvere problemi di architettura o di tecnica (con tutte le incognite sul fatto che possano riuscirci).

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La nostra Dea Gamberetta (ancora raffigurata come Estelle di Tales of Vesperia) mentre legge nella sua biblioteca… ma cosa sente arrivare, forse un nuovo autore italiano degno di venire letto?
O dovrà estrarre il bokken e lo spray urticante perché Duchino è riuscito a entrare?

Non posso seguire gratis tutti, devo per forza concentrarmi solo sui più meritevoli che, comunque, voglio sottolineare che sono stati parecchi: ben tre su ventuno partecipanti, ovvero un 15% circa dei partecipanti (anche se è ridicolo usare le percentuali quando non si supera nemmeno il cento). Tre su ventuno con i miei standard, il che significa che con standard più bassi (da editori italiani volenterosi e incompetenti) probabilmente il 70% circa sarebbe stato considerato adatto alla pubblicazione. Ricordiamo che al precedente Concorso Steampunk una buona metà delle opere (forse più) battevano a mani basse i Premi Urania degli ultimi anni, a livello stilistico. “Che esagerazione! Così tanti?” penserà qualcuno, ma vi ricordo che anche il brutto basta a superare lo schifo. ^__^

La notizia cattiva è che le opere sono interessanti, ma non abbastanza da poter essere pubblicate come buoni esempi (tranne una, forse, ma si vedrà in futuro). Per esempio perché una di queste non era un racconto, ma il primo capitolo di un romanzo che sta venendo progettato ora. Però regalerò lo stesso il corso perché sono sicuro che ne verrà fuori qualcosa di buono, prima o poi, con un po’ di addestramento.
Direi che in generale è andata bene e visto che ormai devo ancora leggere solo le poche opere arrivate dopo il 20 novembre 2013, vi invito a continuare a mandarmele. Non avete niente da perdere. ^_^

Il nuovo design per Gamberetta.

Gamberetta attualmente sta usando come avatar (e io per il suo box dedicato nella sidebar sinistra) Needa Schuetlitch, un personaggio proprietà intellettuale di Yamashita Shunya che è stato realizzato per la serie di figure in PVC e audiodrammi Shuraki.

Finché si tratta di usi a scopo gratuito, questo non è un problema. Però a Gamberetta non dispiacerebbe disporre anche di una immagine ufficiale da usare, per esempio, se in futuro dovrà inserire una “foto” nella biografia dentro un eBook o come autrice su dei siti. Insomma, per usi non solo gratuiti. In più non sarebbe male avere una propria raffigurazione ufficiale, senza sfruttare solo quelle di altri (anche se Needa è fantastica, secondo me le manca solo il taglio di capelli di Estelle).

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Alcune raffigurazioni usate in passato per Gamberetta.

Ho suggerito a Gamberetta l’idea di lanciare un concorso per la realizzazione di un nuovo Character Design, da usare come raffigurazione ufficiale per il 2015 e magari anche nei primi mesi del 2016, se non troverà o commissionerà (a pagamento) una nuova immagine a qualche professionista. Ok, non si vince niente se non il diritto di essere il fornitore della prima raffigurazione ufficiale dedicata della Dea, ma se uno è un fan magari può avere piacere a esserlo. ^_^

In realtà non serve un Character Design “completo”, ovvero con tutte le principali espressioni del volto e varie pose per spiegare ai futuri disegnatori come lavorare, come fanno i designer professionisti: basta una immagine a figura intera, possibilmente a colori, da cui trarre un avatar che inquadri il volto e ritagliare anche a mezza figura o al massimo in piano americano un’immagine per il mio box o per le “quarte di copertina” con le informazioni sull’autrice (per gli eBook che venderà in futuro, per esempio).

Indicazioni per l’opera.

    1. Uno stile fumettoso, verso il manga/anime, come negli esempi dei personaggi precedenti è preferito, ma non è vincolante: se l’immagine sarà bella e piacerà a Gamberetta, andrà bene anche uno stile completamente diverso.
    2. Capelli rosa. Vanno bene rosa pastello chiaro oppure rosa più scuri o perfino tinte tra il violaceo e il rosa. Il rosa è obbligatorio.
    3. Lunghezza capelli preferibilmente non oltre la linea delle spalle, ma si accettano anche chiome fluenti. Non capelli troppo corti/mascolini.
    4. Quattro. No, non nel senso che debba esserci: è solo per la lista!
    5. Occhi verdi. Non è vincolante, ma il verde è preferito: scuro, chiaro, verde-azzurro, grigio-verde. Ripeto che è fortemente gradito, ma non è vincolante: se una bella immagine avrà occhi blu o azzurri o nocciola, non si rinuncerà solo per quel dettaglio.
    6. Espressione. Seria, severa, altera, va bene anche arrabbiata come Taiga di Toradora (un personaggio tsundere è ok). Non espressioni troppo dolci, amorevoli o facce da ritardate.
    7. Corpo. Non troppo bassa e non alta. L’ideale è tra i 160 e i 170 cm, grossomodo. Carnagione rosea, chiara, ma non pallore cadaverico (non come duchino). Non troppo magra (non uno scricciolo come Taiga di Toradora) e nemmeno sovrappeso: normale come Estelle, che poi in stile “manga” sembra spesso più magro, o un normale-atletico (non energumene) come la Deunan del manga Appleseed.
    8. Seno da piccolo a medio-grande, da una seconda a una quarta. Niente delicious flat chest e niente maggiorate.
    9. Vestito. Va bene un po’ di tutto: t-shirt o maglioncino e jeans casual, tailleur, un abito ottocentesco, Steampunk, un’uniforme che ricorda la Seconda Guerra Mondiale, un vestito da principessa, un kimono, la tuta da pilota di Mech (ma non TROPPO attillata in certi posti, vedi punto successivo), uniforme da studentessa giapponese ecc. Se volete andare sullo storico, uniformi militari o abiti tra 1880 e 1950 sono preferiti (non roba medioevale). Occhiali o accessori vari, fate voi. Nel caso serva, le armi preferite da Gamberetta sono il bokken, la katana, la sciabola da cavalleria europea e il trombone alla Zio Paperone caricato a sale (per roba ottocentesca con una vena comica extra).
    10. Aspetto generale. Niente pose, ammiccamenti, azioni o suggestioni troppo sexy, volgari o erotiche incluse inquadrature da maniaci e scollature da svergognate. Gamberetta deve emanare fascino e serietà: una bellezza semplice, da Dea, senza tonnellate di trucco.

Se poi vorrete fornire anche altre immagini o espressioni del volto, magari dopo aver vinto, certamente Gamberetta ne avrà piacere e farà in modo di mostrarle (e di usarle quando possibile negli articoli). In futuro non è da escludere che Gamberetta possa commissionare a pagamento (e con tariffe di mercato accettabili) al proprio illustratore di fiducia illustrazioni di copertina o illustrazioni interne per le opere.

Anche io potrei avere bisogno di commissionare qualcosa per il mio sito o per delle illustrazioni di copertina (pensiamo anche solo ai racconti che dovrò distribuire gratis), e avere qualcuno a cui affidarsi per un servizio a pagamento è meglio che andare alla cieca su DeviantArt.

La selezione durerà due mesi (scadenza invii: 4 febbraio 2014) e vi sarà un vincitore solo se verrà trovata un’opera adeguata per i gusti di Gamberetta. Inviate le vostre opere a gamberifantasy@gmail.com. Vi rimando per dubbi, aggiornamenti e per le domande (usate i commenti) all’articolo ufficiale su Gamberi Fantasy. Buona fortuna!

3 Replies to “Racconti arrivati e nuovo design per Gamberetta”

  1. …devo ancora leggere solo le poche opere arrivate dopo il 20 novembre 2013, vi invito a continuare a mandarmele. Non avete niente da perdere. ^_^

    Carissimo Duca

    Leggo con piacere che il suo duro lavoro contro la pessima editoria nostrana prosegue senza sosta. Questo Le fa onore, tutti noi ne siamo orgogliosi e la Nostra Dea, dai capelli rosa, ne sarà sicuramente felice.
    Noi, che siamo umili lettori, non possiamo però esimerci da Aiutarla in questo nobile intento. Dobbiamo scendere in trincea, con pickelhaube in testa, e fare tutto ciò che è nelle nostre capacità per la causa! Fosse anche solo non comprare libri di fantasy itaGliano.
    Io, nel mio piccolo e, devo dire, con una certa arroganza, sto rileggendo e risistemando un racconto steam-punk, cercando di renderlo almeno passabile agli occhi, non dico della nostra Dea, ma almeno del suo sommo ammiratore e nostro Duca.
    Appena finirò l’ardua impresa le spedirò il plico, vista la sua esplicita richiesta.

    Un umile quattroso saluto a tutti

  2. Dal punto di vista della tecnica di esecuzione esistono delle particolari restrizioni? È richiesto un linework netto perfettamente pulito con eventuali campiture monocrome omogenee stile pantone (coerentemente con l’immaginario della tipica tavola di fumetto), o sono ammesse più in generale tecniche di illustrazione, come acquerello, tratteggio libero a matita, sfumature estemporanee, inchiostri, o tablet work?

  3. Fai come vuoi.
    Se è chiaro, bello, ben delineato e di conseguenza il volto esprime con chiarezza linee, colori ed espressione se ridotto ad avatar da 60-100 pixel (indicazione data: avatar), va bene. Se l’avatar diventa impossibile da trarre perché la riduzione del volto diventa una macchia, non va bene.

    Se il risultato è ottenuto tutto va bene (credo): il come non è rilevante.

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