Come è andato su Vaporteppa il primo anno?

Nella direzione sperata, anche se il fatturato è ancora molto minore del necessario per pareggiare. Ma le possibilità di fare bene e di costruire per il futuro (entro i prossimi 2-3 anni) un marchio sostenibile nella sua nicchia, ci sono. Il nostro grosso limite sono le poche opere in vendita, non le loro performance singole di vendita (a parte Kill Ball che per ora ingrana a fatica) che, come chi segue le classifiche su Amazon sa (o ci legge su Facebook), sono ben sopra la media del settore, con alcuni risultati molto buoni.

Stiamo inviando le ricevute agli autori per il 2014 proprio in questi giorni, così pagheremo tutto entro febbraio o al massimo marzo (in base a quando ci tornano indietro approvate e firmate). Poi quest’anno, se si riesce, passeremo dal pagare ogni 6 mesi a ogni 3 mesi… sì, lo so, gli editori tradizionali pagano in teoria ogni 12 mesi, ma noi preferiamo dare il dovuto con tempi più veloci (velocità! futurismo!).

Noi e i vecchi editori abbiamo poco in comune, a parte l’hobby dell’estinzione: loro la praticano a livello agonistico, noi li guardiamo con comodo dal divano. ^_^

Fa pensare anche a voi alla vecchia editoria?
Fa pensare anche a voi alla vecchia editoria?

Magari vi do qualche numero in futuro, se mi autorizzano. Ma non troppi, tanto quelli che pensano che la narrativa fantastica in digitale sia un settore “morto” o “non interessante come vendite” non si convinceranno mai nemmeno con i fatti nudi e crudi… e gli unici che potrebbero trarre giovamento dal sapere qualche cifra esatta sono gli editori concorrenti più intelligenti. E ovviamente aiutare la concorrenza non è una buona idea. Quindi diremo solo il minimo indispensabile, se diremo qualcosa. Chi non vorrà crederci buon per lui: non venderemo meno (o di più) solo perché non gli sta bene come funziona il mondo. ;-)

Riceviamo opere in buona quantità, ma la qualità non è ancora adeguata e per ora gli autori selezionati da seguire sono stati meno di quanti avrei voluto. Non dico che vorrei ricevere più opere, perché già così sto facendo le corse per finire di rispondere a tutti, ma di sicuro le vorrei (a parte tutte sull’indirizzo indicato su Vaporteppa o su duca@agenziaduca.it e non altrove ^__^”), ma ne vorrei ricevere di qualità migliore. Non tante di più migliori, giusto un po’, per scegliere qualche autore da seguire in più. Anche in quest’ottica, il blog di Vaporteppa interverrà per aiutare gli aspiranti scrittori da quest’anno.

Se in un settore disastrato, scegliendo di questo una nicchia difficile, si può dire che le cose stanno andando bene… beh, in fondo si potrebbe pure festeggiare! Bottiglia da aprire e brindisi? No, sfido la fortuna: per l’occasione, in onore dello splendido spot natalizio, per il compleanno di Vaporteppa ho portato in casa il panettone Tre Marie.

Se non funziona prova qui ▼

Vaporteppa non lo teme!
Fiduciosi anche, dopo anni di studio dei colleghi editori, che l’editoria sia un settore nel suo insieme così carico di sfiga da essere immune a quella esterna. E se mai qualche buontempone regalasse a certi editori il Tre Marie invitandoli a visionare lo spot, come augurio di fare altrettanto presto, sarebbe il panettone a uscirne sconfitto: la Tre Marie Ricorrenze s.r.l. porterebbe i libri in tribunale entro l’anno. Altro che ricetta milanese!

Il post intero è sul sito della collana.
Approfitto di questo post per ringraziare Filippo, un lettore di vecchia data che è venuto a trovarmi e mi ha regalato un bellissimo libro illustrato sulle invenzioni più strambe dell’Ottocento. Ne farò buon uso!

Mi fa sempre piacere quando i miei vecchi lettori vengono a trovarmi: un giorno potrete portarmi le arance in carcere, magari. Vero che non dispiacerebbe a qualcuno che mi legge spesso, eh? ^__^

 

19 Replies to “Primo anniversario di Vaporteppa”

  1. Continuate così, c’è bisogno di temerari in mezzo ad un oceano di mediocrità!

    Saluti

  2. Mi fa piacere che Vaporteppa stia ingranando – e non solo perché spero in futuro di essere uno scrittore abbastanza decente da poterti importunare :P per ora sono scarso – al momento ho gustato solo i gratuiti e mi sono piaciuti molto, conto di provare qualche titolo non a scrocco a breve :)
    I miei migliori auguri, e buon lavoro ;)

  3. Avanti verso il futuro!
    Quanto posto c’è sul carro del vincitore trainato dal trattore del Duca?
    A me piacerebbe conoscere i numeri, più che altro per curiosità personale e per sapere che Vaporteppa procede spedita (o spedito?).
    Secondo me potresti usare le percentuali o indici se non vuoi usare numeri puntuali.

    Tra l’altro (ma questa è forse una domanda troppo personale), c’è un rientro sufficiente a mantenere il Duca e i suoi costosi vizi (vini pregiati e fatine)?
    O la narrativa è davvero un lavoro che puoi fare solo come hobby, o solo se sei ricco, o solo se accumuli altre cariche.
    Un po’ come la politica insomma.

  4. Tra l’altro (ma questa è forse una domanda troppo personale), c’è un rientro sufficiente a mantenere il Duca e i suoi costosi vizi (vini pregiati e fatine)?

    Come scritto nell’articolo sul blog di Vaporteppa, linkato in questo articolo (leggilo, contiene di sicuro informazioni utili), al momento non c’è alcun margine positivo: i costi superano ciò che arriva dalle vendite. Il costo maggiore è il mio, anche se prendo poco (ma è comunque molto di più di quanto ho letto venga tipicamente dato dai piccoli editori ai collaboratori stipendiati).

    L’idea è di aumentare sempre di più i guadagni e quindi anche quanto incasso io (e far avanzare sempre più roba anche per l’editore in sé), ed evidentemente se il progetto è questo significa che si ritiene che la possibilità di ottenerlo ci sia, ma penso che non ci sia bisogno che lo si dica esplicitamente.
    Se il progetto era fallire non si faceva nemmeno la collana.

    La differenza principale tra questo progetto e il tipico progetto editoriale italiano, digitale o tradizionale, è proprio che qui ci sono prospettive e si ragiona su come ottenere più guadagni con meno spese possibili. Nel normali progetti spendono a caso (10 persone per fare il lavoro che io faccio da solo, traduzioni ecc.), si fa i gradassi vantandosi dei soldi che si possono investire, si fanno proclami ecc. fino a quando le banche capiscono che è un buco nero, smettono di finanziare e gli editori fanno bancarotta. :-)

    O la narrativa è davvero un lavoro che puoi fare solo come hobby, o solo se sei ricco, o solo se accumuli altre cariche.
    Un po’ come la politica insomma.

    Come la faceva la vecchia piccola editoria, sì, quasi sempre così. Ma come facevano loro non è come vogliamo fare noi, altrimenti avremmo evitato di farlo. Poi non è detto che ci si possa riuscire, ma i piccoli editori di solito nemmeno ci provano. :-)

  5. Per ora ho preso le opere lunghe, e ne sono stato entusiasta! A breve affronterò le opere più contenute. Spero davvero che questo progetto possa divenire una realtà concreta e duratura, ci voleva proprio!Avanti tutta!!!

  6. Sono contento che ti siano piaciute.
    Stavo riflettendo con i miei autori di concentrarci su opere di almeno 20mila parole, il più possibile. Il progetto inizialmente prevedeva di concentrarsi, anche per far numero, su opere di 10-12mila parole a 1,99 euro… ma come avrete notato solo 1 racconto a 1,99 euro è uscito (12.500 parole).

    Mi è un po’ dispiaciuto dover mettere i 2,99 euro a opere sotto le 20mila parole, come “Il Ninja Morbosamente Obeso” o “Puttana da Guerra”, che entravano nella soglia minima che avevo deciso per i 2,99 per un pelo (sono entrambi un po’ più di 16mila parole). Non dico che il prezzo non sia giusto, lo è, e le vendite testimoniano che ha funzionato visto che sono andate decisamente bene nonostante il genere così di nicchia, ma a me piace dare DI PIU’ del minimo indicato per una certa cifra. :-)
    E infatti “Il Villaggio delle Sirene”, opera di cui sono particolarmente soddisfatto, è lunga quasi 30mila parole pur costando solo 2,99 euro!

    Di volta in volta vedremo, in base anche alla sceneggiatura complessiva, quale sarà la lunghezza ideale di un’opera. Ci saranno certamente ancora opere di 10-12mila parole, ma a priori punteremo ad averne più di quante ipotizzato inizialmente tra le 20-25mila parole. Nessuno vuole allungare inutilmente storie, non vogliamo rovinarle per far “peso”, sia chiaro. :-)

    A 1,99 euro vorrei portare invece opere prime di autori nuovi. Opere che nell’insieme, considerando le sole dimensioni, andrebbero a 2,99 euro. Magari con un’offerta lancio a 1,99 euro oppure tenendo il prezzo così vari mesi finché l’autore non sarà più conosciuto e apprezzato dai lettori, giusto per rompere il ghiaccio. Pensavo a raccolte di 2-3 racconti o singoli romanzi brevi. Così, per invogliarvi a conoscere autori nuovi senza spendere la tariffa intera (non nascondo che per noi, a cui le copertine costano la stessa cifra, sia un problema vendere a 1,99 ciò che potremmo vendere a 2,99 euro, ma penso che alla fine questo approccio ci premierà sul medio e lungo periodo). :-)

  7. Duca,
    ho letto la prima parte dell’intervista a iyezine dove dicevi:

    Appurata la qualità, mi interessa che la storia abbia un qualche elemento fantastico interessante. Non serve nulla di geniale o incredibile, non lo pretendo: basta che sia fantasioso a sufficienza. Una bella rielaborazione personale di elementi presenti in altre opere, per dare un tocco di originalità, una nuova visione personale, è sufficiente … ma questo in fondo è il criterio di tutta la narrativa fantastica di qualità, non solo nostra! Non facciamo nulla di speciale su questo fronte!

    ma una guerra mondiale con creature fantasy tradizionali sarebbe un elemento fantastico interessante-originale? E soprattutto è un esempio di What if corretto?

  8. Dipende. Vale sempre la solita regola: se l’elemento fantastico è fondamentale e senza la sua presenza non potrebbe esistere la storia, sì. Altrimenti no.

    Se è solo la Seconda Guerra Mondiale con razze fantasy a caso, probabilmente non è nemmeno fantasy per davvero. È solo estetica. Se la presenza di massicci elementi fantasy rende completamente diversa la vicenda e non è possibile immaginare la storia così com’è senza per forza quegli elementi fantasy, allora è fantasy.

  9. non sono sicuro di aver capito al 100%
    non pensavo ad una ucronia, ma ad un mondo alternativo, magari con una fonte di energia alternativa.
    Ma deve esserci un elemento fantastico al centro della trama (ad es cercare il device magico che salva il mondo )?
    Oppure può esserci una lotta per il potere con l’uso di elementi fantastici?

  10. @ new-reno:
    “Fantastico” non significa necessariamente “fantasy”.
    Prendi per esempio “20.000 leghe sotto i mari” di Verne: lì l’elemento fantastico è la presenza di un sottomarino (per di più alimentato ad energia elettrica, invece che con un motore a combustione interna!) molto prima che queste unità diventassero di uso comune.
    O, sulla stessa falsariga, sempre di Verne c’è “Dalla Terra alla Luna”, che descrive un viaggio spaziale (per di più in modo quasi esatto, a parte piccoli dettagli) con oltre un secolo di anticipo!

  11. Fa sempre piacere quando ingegno e intraprendenza vengono ricompensati. Spero che Vaporteppa ingrani sempre più!

    PS: ne approfitto per chiedere una cosa che non c’entra nulla, ma che mi ha incuriosito. Qual è il titolo del libro che ti è stato regalato? :)

  12. In una delle scene del filmato introduttivo c’è anche il Duca che passa dietro ai due innamorati!

  13. È anche incredibilmente più affascinante del capellone all’inizio.
    Confesso che anche io ho lo stesso successo, ma invece di sfoderare monocoli o protezioni alternative per altre attività, fulmino la svergognata con uno sguardo e le consegno un manualetto di moralità per signorine (con incluse appendici illustrative dei massaggi preventivi per l’isteria) certificato dalla Regia Società Ginecologici Morali accompagnandolo con il monito “E non pensa, signorina, che in questo modo potrebbe non conseguire mai un onesto matrimonio?”
    ^.^

  14. Su quali libri Tutti?
    Perchè ho visitato amazon prima di scrivere ma non l’avevo visto.
    quando ho scritto -costa troppo- intendevo dire se Amazon chiedeva troppi soldi per attivare il servizio.
    Comunque è un’ottima notizia :)

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