Oggi consiglio la visione di una piccola serie animata: Prostitute Mickey.
L’autore è Jonny Ethco e la serie è composta al momento da sei episodi, di cui l’ultimo uscito ormai un anno fa. In italiano ne sono stati doppiati cinque, per ora.

Mickey al lavoro. dopo aver fatto uno "Steamboat Willie" per appena 6 dollari...
Mickey al lavoro. dopo aver fatto uno “Steamboat Willie” per appena 6 dollari…

Perché vedere Prostitute Mickey?
Ecco sette buoni motivi che vi faranno capire il tono dell’opera:

  • Mickey è in crisi perché la Disney non lo valorizza più e preferiscono fare film in CGI o lanciare popstar adolescenti di merda. Senza soldi e senza prospettive, finisce a prostituirsi con clienti omosessuali.
  • Minnie è un’obesa rincoglionita perennemente in poltrona nell’orrendo appartamento di Mickey, dove vive con il cane Pluto che ha bisogno di un nuovo rene.
  • Paperino, in sedia a rotelle dopo la perdita delle gambe, può parlare solo usando una elettrolaringe (avrà avuto un tumore alla gola?).
  • Quattro.
  • Pippo è un tossisco schizzato che vive di carità e rapine, con qualche omicidio per futili motivi a condire il tutto. Con Mickey, scopriamo, va ogni tanto a rapinare i pakistani.
  • Ebenezer, che sarebbe Zio Paperone, gode a pagare pochi dollari i poveracci per convincerli a subire umiliazioni, come farsi urinare addosso.
  • Nel sesto episodio Mickey viene coinvolto, contro la sua volontà, nella realizzazione di un film porno.

Ci sarebbe anche un ottavo motivo, ovvero che questa è un merda di articolo che inizia con un numero e quindi non potete resistere. Sentite come trasuda di disagio quel bel “Sette” a inizio titolo. Forte, eh? Lo dicono i massimi esperti del web, è irresistibile. Accettatelo.

Winnie the Pooh, un alcolizzato sempre stravaccato all'ingresso del condominio in cui vive Mickey.
Winnie the Pooh, un alcolizzato sempre stravaccato all’ingresso del condominio in cui vive Mickey.

Il primo episodio ha un ritmo molto lento, è il peggiore dei sei. Se non vi piace passate al secondo, ma non smettete di guardare solo per quello. Se volete saltarlo, vi basti sapere che l’unico umano che apparirà nella serie negli episodi successivi è un cliente abituale di Mickey.
Ho adorato l’episodio 5, lo speciale natalizio. ^__^

Qui sotto le playlist degli episodi in italiano e in inglese. La playlist del doppiatore italiano, per motivi che non capisco, è stata realizzata alla rovescia: dovete manualmente scegliere gli episodi ogni volta per vederli dal primo al quinto invece che al contrario (click sul menù in alto a sinistra).

Buona visione!

P.S. Le playlist sono embed da Youtube: se non si caricano refresha la pagina. ^_^

8 Replies to “Sette motivi per vedere Topolino Prostituta”

  1. Non ne ho idea! C’è in giro da anni in inglese e forse non se ne sono accorti… o lo hanno ignorato per non fare figura peggiore dandogli addosso…

    Dimenticavo nel post: grazie a Davide Alberici che mi ha fatto scoprire questo cartone geniale! ^^

  2. Sarebbe da vedere quante visualizzazioni ha fatto fin’ora: è probabile che ancora non se ne siano accorti come è probabile (ma lo escludo) che vogliano evitare l’effetto Streisand.

  3. Molto molto bello ^_^
    Non geniale come i cartoni di FatPie, ma pur sempre notevole!
    Comunque Duca, intitolare un articolo “[Numero] motivi per”? Gamberetta sarebbe molto indispettita.

  4. Prima c’è stato il cartone (della Disney) in cui Topolino finiva per scambiarsi il cervello con Gambadilegno.

    Poi c’è stato il Topolino drogato di vignette di Andrea Pazienza.

    Poi c’è stata la storiella (un webcomic di cui non ricordo l’autore) in cui Minni scappa, assieme al suo vero amore Pippo, da un Topolino alcolizzato e disoccupato (giuro, esiste sul serio, non me lo sono sognato… non sono abbastanza pazzo e/o geniale per essermelo inventato io).

    Questi filmati sono solo la naturale evoluzione della decadenza di Topolino, reo di aver rubato la scena al vero eroe della Disney, il coniglio Oswald.
    Se Walt avesse continuato ad usare Oswald come personaggio principale, ora la Disney governerebbe il mondo. ;)

Comments are closed.