Oggi, 26 ottobre, il blog Baionette Librarie compie 11 anni. Abbiamo saltato il post per il decennale l’anno scorso perché non era successo nulla di particolarmente interessante: il manualetto gratuito doveva ancora uscire, il mio corso doveva fare il primo lancio ufficiale di vendita e la mia collana editoriale, Vaporteppa, non aveva ancora partecipato a nessuna fiera davvero grossa. Di importante avevo solo realizzato i video dedicati alla progettazione delle storie, ma mancava ancora quello finale della serie… e quei contenuti, nella versione scritta, sono confluiti mesi dopo nel manualetto gratuito di scrittura.

Dallo scorso ottobre a questo sono cambiate un bel po’ di cose. La più importante è l’uscita del manualetto, visto che si tratta del più ricco, pratico e preciso manuale di scrittura disponibile in lingua italiana, che sintetizza anni di concetti studiati e decine di manuali letti, ed è regalato. Ora chi vuole scrivere narrativa bene non ha più scuse per non farlo: c’è una soluzione pronta, certa, chiara e gratuita.

A parte quelli che proprio se ne fregano dell’idea di imparare, non è raro che chi scrive male lo faccia senza saperlo perché magari ha studiato, ma si è affidato a dei cattivi maestri che gli hanno insegnato scemenze. Non sono in tanti ad approfondire così a lungo, per passione e spirito critico, da arrivare a capire se i propri primi insegnanti erano capre. Il rischio per chi parte male “credendo di far giusto” è che poi rimanga bloccato nell’automatica pigrizia del cervello umano a rifiutare nuove spiegazioni e a rinnegare verità precedenti su cui già si è investito emotivamente “credendoci”. Al nostro cervello non piace rifare il lavoro di apprendimento: ogni volta che può segue l’approccio del “buona la prima” e rifiuta le nuove idee contrarie alle vecchie.

Abbiamo gente che vuole scrivere bene e non sa come fare perché magari nessuno dei suoi cattivi maestri ha mai affrontato la scrittura dal punto di vista della retorica e delle neuroscienze, ovvero come scrittura trasparente e immersiva. Ora chiunque può, in modo molto semplice, sapere cosa significa scrivere narrativa tenendo conto del funzionamento del cervello umano, invece che in opposizione al cervello umano. Tutto pronto, senza bisogno di studiare questi argomenti per anni come invece ho dovuto fare io per produrre il mio manualetto gratuito.

Ora anche il pubblico ha la stessa facile possibilità di sapere certe cose che “dovrebbero sapere” gli autori, e può scegliere di essere un pubblico più consapevole. È possibile valutare le scemenze dette da certi “esperti” e dare il giusto peso agli autori con l’ego ipertrofico che scrivono frasi pesantissime e finto poetiche credendo che la difficoltà di lettura le renda dense di profondi significati… o a quelli più pazzarelli che confondono la narrativa con le parole in libertà futuriste e scrivono racconti ritmati su Zang Tumb Tumb (il cui vero titolo sarebbe Zang Tumb Tuuum, come indica il frontespizio dell’epoca e non la copertina, giusto per precisare).

Per i semplici lettori questo dello studio è un passaggio facoltativo, e se uno non ne ha bisogno per hobby, perché magari scrive recensioni su un blog, o per lavoro, lo sconsiglio. D’altronde i meccanismi che rendono un testo ben fatto sono universali perché basati su come funziona la mente umana: non dipendono dal conoscerli “coscientemente”. Un buon romanzo ha uguali chance di piacere a chi non sa nulla di scrittura e a chi ha fatto il mio corso avanzato: un semplice lettore non se ne fa nulla di conoscere la teoria dietro la scrittura immersiva.

Scaricalo subito: 232 pagine, GRATIS.

Torneremo in futuro sul perché sconsiglio questo studio ai lettori che leggono per puro diletto, senza altri fini: ci sono rischi che il centinaio di autori più o meno amatoriali che ho formato nel tempo possono confermare, e se non hai seri motivi per affrontarli è inutile che ci perdi tempo… anche perché l’effetto Dunning-Kruger è sempre in agguato.

Una conoscenza modesta di un argomento può trasformarsi in un vortice di ignoranza apocalittica causata dalla sopravvalutazione del poco imparato, mentre senza sapere nulla, e sapendo di non saperlo, uno può evitare perlomeno di cadere in grossolani errori. Si possono ridurre i danni causati dall’apprendimento iniziale mal digerito, ma richiede autocontrollo e un certo approccio all’apprendimento, e in futuro vedremo come fare per lo studio della scrittura o delle storie.

L’effetto Dunning-Kruger è una di quelle cose che a me suonano nostalgiche perché la prima volta ne ho sentito parlare su Gamberi Fantasy nel 2008 e io stesso ne ho parlato spesso su Baionette Librarie fin dal 2010, al tempo del mio concorso per racconti Steampunk (altra nostalgia!). All’epoca non era così di moda parlarne e non c’erano video e articoli ovunque sul web a spiegare questo fenomeno. Spesso però ne parlano in modo superficiale, e non specificatamente legato alla scrittura, per cui ci torneremo di sicuro pure noi. Male non fa ritornare su certi concetti fondamentali, ogni tanto.

Passiamo al corso di scrittura.

Il primo lancio del corso avanzato a pagamento, a fine giugno, è andato molto bene. Il prezzo era di favore, solo 299 euro per il Primo Modulo, che al momento attuale è formato da articoli per 78mila parole e un po’ meno di sei ore di video, più un Bonus di oltre 22mila parole dedicato solo a come scrivere di più e con più felicità sfruttando diversi meccanismi psicologici e trucchetti di produttività. In parecchi hanno ricevuto pure la possibilità di ricevere in anteprima gratuita l’accesso al Secondo Modulo (la seconda parte del corso, l’ultima vera e propria, che sto scrivendo ora) e solo quando sarà finito decideranno se comprarlo al prezzo stracciato di appena 100 euro. Avevo anche messo il diritto di rimborso totale sul corso in 30 giorni, senza bisogno di alcuna motivazione.

Mi aspettavo di fare dai 10 ai 20 iscritti, con un 15 come obiettivo credibile. Ne ho fatti 49. Mi aspettavo un fisiologico 2-5% di rimborsi (quindi 1 o 2), gente che si spara tutto il corso e poi si fa ridare i soldi perché alla fine 299 euro non sono noccioline. Ho avuto 0 richieste di rimborso (e circa metà dei clienti ha chiesto di rinunciare al rimborso per accedere al Bonus già nella prima settimana).

Il corso è stato preso d’assalto e diversi iscritti si sono sparati tutti i video e gli articoli disponibili nei primi due o tre giorni. Il record va a Francesco che se lo è fatto tutto, tranne l’esercizio finale e il Bonus, dalle quattro del mattino a mezzogiorno e mezzo del primo giorno. L’entusiasmo tra i corsisti non è mancato, a giudicare dalle mail arrivate nel primo mese. :-)

L’esempio della ricerca in biblioteca mi ha fatto applaudire per com’era costruito e reso coinvolgente. L’ho mostrato a un amico che non era convinto avessi fatto un buon acquisto e, indovina un po’? Si è dovuto ricredere.

– Jacopo

Dal 14 al 21 novembre ci sarà il nuovo lancio del corso, secondo e ultimo dell’anno, e avrà un’offerta molto conveniente che non si ripeterà nel 2019. L’accesso questa volta sarà a numero chiuso: accetterò solo 15 iscritti, al massimo.

Per partecipare al lancio bisogna iscriversi alla mailing list e ricevere il manualetto gratuito di scrittura, la cui lettura è un prerequisito per poter procedere con il corso avanzato a pagamento. Proprio perché voglio dare tempo al potenziale corsista di leggere il manualetto, manderò le mail del lancio del corso solo a chi si sarà iscritto alla mailing list entro il 7 novembre. Tutti gli iscritti successivi potranno partecipare al primo lancio del 2019, che sarà collocato tra gennaio e marzo.

Chi vorrà potrà iscriversi lo stesso tra il 14 e il 21 novembre anche senza aver ricevuto le mail apposite del lancio, se sarà davvero sicuro di volerlo comprare. Tutto chiaro?

Corso dal vivo a Pescara.

Dal 23 al 25 novembre si terrà il mio primo corso di scrittura e progettazione storie dal vivo, nel contesto del primo workshop di scrittura creativa tenuto da Scripta. Saranno tre mattinate (12 ore, pause accademiche incluse) in cui parleremo di diversi argomenti, alcuni molto basilari e presenti anche nel manualetto gratuito, e altri più avanzati e ispirati a quelli del corso a pagamento. Sceglieremo sul momento alcuni argomenti in base alle richieste del pubblico. A tutti gli iscritti fornirò un buono sconto pari al prezzo dell’intero workshop per acquistare il mio corso avanzato.

Nei tre pomeriggi ci saranno eventi a cura dei membri di Scripta, con ospiti che hanno pubblicato in modalità differenti, e pure una lezione tenuta dal drammaturgo e attore Alessandro Felisi. Tante cose diverse, insomma, per un inquadramento generale su come scrivere e come pubblicare rivolto ad aspiranti scrittori. In pratica le tre mattine farò lezione io, e nei pomeriggi mi unirò agli iscritti per partecipare alle altre attività.

Questa è la prima volta che tengo un corso su più giorni. La mia prima conferenza è stata nel 2011, nel contesto di Ebook Lab Italia a Rimini, e nel 2013 ho curato l’intera selezione delle conferenze proposte a SteamCamp, un evento steampunk su due giornate ideato e curato da Maurizio Galluzzo, ma un ciclo di lezioni dal vivo articolate su più giorni non l’ho mai fatto. Una delle tante “prime volte” da aggiungere alla lista. Sarà interessante. :-)

Analisi delle storie, worldbuilding e fantasy.

Ho parecchie idee sviluppate dall’anno scorso, principalmente legate all’uso della teoria sulla progettazione delle storie per commentare elementi qua e là presi da film, fumetti, serie o videogiochi. Sui film e sui cartoni ho parecchie analisi preparate nel 2017-2018 da sfruttare per fare articoli, ma devo capire in che modo usarle qui in pubblico e in che modo usarle nel corso a pagamento come Bonus per il Secondo Modulo. Non è facile valutare.

Come avevo detto tempo fa vorrei portare anche dei ragionamenti di “sensatezza” e coerenza nei fantasy. Spunti vari su magia, alchimia e tecnologia. Per me gli aspetti interessanti principali da trattare sono due: il primo è la costruzione di fantasy che recuperino e reinterpretino meglio, in modo anche più fedele storicamente, il folklore e la visione del mondo di chi viveva nel Medioevo o nella Prima Età Moderna; il secondo è la costruzione storica credibile di un’ambientazione, soprattutto in senso sociale ed economico, sfruttando quanto conosciamo e usando la parte fantasy aggiuntiva per ipotizzare le differenze rispetto ai nostri periodi storici di “ispirazione”.

Devo ancora capire come sfruttare gli argomenti fantastici e di cosa parlare, anche perché durante il 2019 vorrei realizzare un corso dedicato al worldbuilding e vorrei prima capire quanto conviene darne gratis sul blog per promuovere il resto e di questo “resto” cosa farne… mi attira l’idea di realizzare un corso da vendere, ma allo stesso tempo questo sarà fattibile solo se le dimensioni e l’approfondimento raggiungeranno i miei standard (e lo scoprirò a metà del lavoro circa). Non ci tengo particolarmente a venderlo: la mia attività monetizzabile principale rimane l’insegnamento delle tecniche di scrittura e progettazione delle storie, non altro.

Se avrò dei dubbi che il corso non sia abbastanza pratico e spendibile, probabilmente sceglierò di regalarlo ai corsisti che hanno già fatto il mio corso di scrittura, oppure a tutti. In fondo non sarebbe un corso solo per scrittori, ma per appassionati in generale di narrativa fantastica a cui interessano certi temi. Sicuramente sarebbe utile ai giocatori e ai master di giochi di ruolo classici in cui si progetta in anticipo l’ambientazione: i giochi tradizionali in stile Dungeons & Dragons, che alla fine in Italia sono usati dalla grande maggioranza dei giocatori, non quelli leggeri e incentivati alla costruzione collaborativa come Dungeon World.

Potrei regalarlo anche se mi sembrerà molto figo, pratico e promettente: male non farebbe come regalino per avvicinare ulteriore pubblico al mio corso di scrittura e di progettazione delle storie. Magari farò così: ho già delle idee su come ripensare la cosa…

Konosuba X Darkest Dungeon: i crossover belli.

Contenuti extra e Live.

Chi è iscritto alla mailing list ha già ricevuto un primo contenuto extra questa estate, un articolo dedicato all’utilizzo sbagliato, ripetitivo, del “che” nei testi di narrativa, tipico delle traduzioni un po’ dozzinali dall’inglese. Per accedere a questo articolo di espansione del manualetto e ai prossimi, basta iscriversi alla mailing list.

Nei prossimi mesi vorrei provare a fare delle live dedicate solo agli iscritti alla mailing list, quindi pensati per procedere “oltre il manualetto” e applicare quanto lì indicato per commentare dei brani scritti, magari tratti da romanzi famosi, o per rispondere alle domande di chi ha letto il manualetto gratuito. Chi è nella mailing list verrà avvisato con alcuni giorni di anticipo quando ne farò.

Mi piacerebbe però fare anche delle live aperte a tutti, dopo che avrò ripreso con un po’ di video sul canale YouTube, però vorrei farle incentrate sul discutere e rispondere ai dubbi del pubblico… ma come fare? I commenti durante le live su YouTube sono molto limitati, appena 200 caratteri l’uno, in pratica meno dei messaggi attuali su Twitter. Cosa potrei usare per ricevere commenti meno “primitivi” e come potrei organizzare gli argomenti della live?

Usare come spunto un romanzo letto sul momento non ha molto senso se il pubblico non conosce già il manualetto di scrittura, perché non avrebbe idea del motivo per cui vengano indicati certi errori e le spiegazioni sarebbero troppo stringate per capire la teoria sottostante al volo. Vorrei tenere queste letture solo per la mailing list.

Mi piacerebbe per esempio discutere la sceneggiatura di film, visto che i video sulla struttura delle storie sono pubblici. Si può magari scegliere un titolo con un paio di settimane di anticipo, così chi vuole partecipare può guardarlo prima della live, e poi parlarne. Fare domande su quale sia il difetto fatale, la posta in gioco, su altri dettagli, e commentare le risposte del pubblico prima di dare la mia. Può interessare? E come farlo visto che i commenti durante le live sono troppo corti?

Non ho mai fatto live su YouTube e accetto proposte. Ditemi voi cosa si potrebbe fare, sia per quelle pubbliche aperte a tutti che nelle live private per la mailing list.

Ciao e alla prossima!

 

3 Replies to “Undici anni di Baionette Librarie”

  1. Non vedo l’ora! Era da un po’ che mi chiedevo quando avresti pubblicato un nuovo video, ma le idee che bollono in pentola sono tante e una migliore dell’altra! Quella delle live, soprattutto, è interessantissima e non mi pare trova eguali né in Italia né altrove.

    P.S. spinto dai tuoi consigli nel manualetto ho acquistato il libro della Marks, che spero di leggere il prima possibile. :)

  2. Perdonami Duca, leggo solo ora la tua risposta!
    Tra gli argomenti che mi interesserebbe seguire in live ci sono il bias cognitivo nel giudicare un’opera e i motivi che rendono opere oggettivamente poco valide un successo commerciale. Anche un discorso sulla literary fiction non mi dispiacerebbe per nulla.

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