Ancora Lord Cockswain

Avevo già parlato di Lord Cockswain nell’ottobre 2009, presentando le poche informazioni raccattate come scusa per mostrare due video molto belli, intitolati Venus is Doomed.

Da un anno ci sono due versioni in qualità maggiore di quei video e da poco tempo anche un terzo video. Ho deciso di fare un re-post aggiornato con tutti e tre i video perché Lord Cockswain merita: baffoni-basettoni alla Kaiser (o alla tedesca), uniforme, pipa e trombone a raggi (The Unnatural Selector) con cui massacra qualsiasi forma di vita aliena gli capiti sotto tiro, soprattutto se intelligente, scambiando forse la qualifica di naturalista per quella di genocida.
Ma è questo il bello di Lord Cockswain, naturalista.

E ora il nuovo video:

Venus, beautiful Venus – the pearl of the solar system. Only thing is it seems to be blighted with thousands of bloody Venusians and they all seem to have an opinion on what’s good for them. Churlish savages!

Dr. Grordbort urges you to join Lord Cockswain in his effort to bring table manners, good plumbing and cricket pitches to Earths latest colony.

Per quelli a cui i video non sono bastati, a questa pagina possono trovare una brevissima storia illustrata (M’Gulu in Peril), in cui Lord Cockswain soccorre il fidato servitore indigeno rapito da feroci canaglie aliene.

Fondamentalmente questa roba serve a spingere i prodotti artigianali del Dr. Grordbort, pistole giocattolo a raggi e tromboni. C’è, tra le cose meno costose, la pistola a raggi Righteous Bison: appena 99 dollari usa (la descrizione merita).
Passando al demenziale più spinto, roba che fa sembrare il successo di Angry Birds pienamente meritato, possiamo trovare il trombone di Lord Cockswain che costava uno sproposito (dai 7900 ai 4500 dollari), ma ormai li hanno venduti tutti. Facendo due conti i clienti hanno speso 239.600 dollari solo in quella stronzata di trombone.

Tutto molto bello, insomma. Giocattoli per soddisfare tutti gli steampunkettari, da quelli senza troppi fondi ai ricconi schifosi con le mani bucate e un Q.I. a due cifre.
Per le signorine in età da marito invece è sempre disponibile l’ottimo Little Death Ray di Lady Clankington.

Oltre ai giocattoloni, sono disponibili due cataloghi con incluse illustrazioni (pubblicità di robot, armi e attrezzature che esistono solo nel mondo narrativo di Lord Cockswain) e fumetti: Dr Grordbort’s Contrapulatronic Dingus Directory e Victory. Il secondo in particolare è formato da propaganda colonialista dell’universo narrativo di Lord Cockswain, diretta a un pubblico di giovanissimi (questo penso di comprarlo).

Scientific Adventure Violence for Young Men and Literate Women
Filled to the brim with first hand tales of exploration and progress from the great heroes of our time, picture strips of unimaginable escapades on the frontier, never-seen-before portraits of dazzling damsels and monstrous villains, and laudable accounts of man and robot pitted against our greatest enemy (the uncivilized world), Victory is an onslaught of action-packed scientific adventure in full-spectrum color – containing facts that every boy and literate girl should know.

“Join the armed forces and give our ethnic friends a little ethnic cleanse”
Sento un’incredibile affinità intellettuale con quest’uomo…

Anche se all’autore, Broadmore, l’etichetta Steampunk non piace (preferisce il più generico “fantascienza retrò”), la sua opera rientra pienamente nello Steampunk e nella definizione di “punk nello Steampunk” data da Jess Nevins nel suo ottimo articolo apparso nell’antologia Steampunk a cura della coppia VanderMeer. Il passato colonialista è criticato tramite la rappresentazione più becera che se ne possa fare: Lord Cockswain è un colonialista, ma è grottesco, comico, uno spaccone razzista che disprezza i nativi alieni.

Non è vera esaltazione del colonialismo, ma rappresentazione propagandistica dello stesso che, per il lettore esterno al mondo di Lord Cockswain, equivale a una critica (spassosa) dell’intero periodo coloniale e permette di simpatizzare con gli alieni (o gli africani, riportando il tutto nel mondo reale). Questo è buon “punk nello Steampunk”, non le lezioncine pseudo-comuniste ecologiste del cazzo fatte da chi fallisce nei meccanismi di base della trasmissione delle idee nella narrativa: se il mondo passato fa schifo, lo si rappresenti con i protagonisti che pensano che è “giusto così” e il lettore lo vedrà da solo che non è giusto nemmeno per sbaglio.

“[Cockswain is] like Homer Simpson – he’s not aspirational. He’s an object of ridicule. He’s the great white hunter, the white male superhero who can conquer the world. It’s a love/hate thing. He represents everything awesome about being a man, and everything that’s retarded as well. […] He has a very human-centric view of the universe. He’s a classic colonizer. […] Venus for Cockswain is what Africa was for the English.”

Lord Cockswain infatti si rifiuta perfino di chiamare i venusiani con i loro nomi e quando ne incontra uno gli appioppa un nomignolo insultante invece di preoccuparsi di ricordare il nome corretto.

“I wanted to satirize pulp fiction that spans the era from the 1890s to the 1940s,” he said. “People call this steampunk, but that’s not what it is. Nothing is steam-powered here. It’s all radio and atomics.” It’s not that Broadmore is splitting hairs – as long as people like his work, he doesn’t care what they call it. But he doesn’t consider himself to be in a steampunk tradition. “I just call it retro scifi,” he said.

Qui si aggiunge quel tocco di becera ignoranza tipica di moltissimi soggetti che parlano di Steampunk (in questo caso l’autore è parzialmente scusato dal fatto che a lui del resto dello Steampunk non gliene frega niente). Il vapore c’entra ben poco con lo Steampunk, anche se fa piacere la sua presenza. Come dimostrato da Anti-Ice (motori antimateria) o dalla fantascienza di fine ‘800 che immaginava talvolta mondi interamente dominati dall’elettricità (il sogno di Tesla della corrente teletrasmessa, ad esempio), il motore a vapore non è veramente fondamentale e insostituibile. E alla fine, siamo chiari, un bollitore scaldato con un fuoco al kerosene o al carbone e un bollitore che utilizza del combustibile nucleare per mettere l’acqua in pressione, sempre si riduce alla fine a un cazzo di bollitore a cui collegare turbine a vapore e quant’altro.

Altre immagini prese dal sito: Lord Cockswain che guida la nave spaziale, Moon Mistress vs Metal Men (action pin up), Lord Cockswain in posa per la foto e il Goliathon 800.

Steampunk e spazio: cazzatone retrofuturiste (demenziali), come piacciono a me.
Becera virilità colonialista come ai bei vecchi tempi, quando un negro ubriaco non era ancora diventato una vittima del razzismo istituzionalizzato e delle minori possibilità di lavoro per le persone di colore a basso reddito, ma era ancora soltanto un negro ubriaco. E c’erano i selvaggi torturati con la corrente elettrica dalla Disney!

EDIT 12/11/2011: aggiunte citazioni di Broadmore e spiegazioni del “punk” nello Steampunk di Lord Cockswain.

 

Il Duca di Baionette

Sono appassionato di storia, neuroscienze e storytelling. Per lavoro gestisco corsi, online e dal vivo, di scrittura creativa e progettazione delle storie. Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa. Nel gennaio 2017 ho avviato un canale YouTube.

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