Categories: Editoria ed eBook

Tombolini: “Ebook, ecco cosa sta succedendo in Italia”

Riporto per intero le interessanti considerazioni fatte da Antonio Tombolini, Amministratore Delegato di Simplicissimus Book Farm e, credo, massimo esperto di eBook/editoria digitale in Italia.

Ebook, ecco cosa sta succedendo in Italia

January 24th, 2012


Ecco cosa sta succedendo in Italia riguardo agli ebook, almeno a giudicare dal mio personale (e interessatissimo) punto di osservazione, salvo errori ed omissioni :)

[AVVERTENZA: sto per dare i numeri, chi ritenesse di usarli (foss’anche solo per deriderli) è pregato di citarne la fonte, non vorrei mai che alcuno fosse coinvolto in valutazioni che, lo ripeto, sono esclusivamente mie.]

Straight to the point, senza troppi giri di parole:

  1. Le vendite di ebook in Italia hanno totalizzato in tutto il 2011 circa 3,7 milioni di Euro, centomila euro più centomila euro meno. Ovvero meno dello 0,3% del mercato totale dei libri trade (fiction e non-fiction). Per circa 500mila ebook venduti nel corso dell’anno. Circa 1400 di media al giorno. Poco o tanto? Tanto, fidatevi: l’argine è rotto, entro il 2015 gli ebook rappresenteranno anche in Italia almeno il 20% del mercato. E dico almeno.
  2. Fino al 30 novembre 2011 Ibs guidava incontrastata la classifica delle librerie che vendono più ebook, anche se tallonata abbastanza da vicino da Feltrinelli, in rimonta. Diciamo che Ibs pesava probabilmente, fino a quella data, almeno il 40% delle vendite ebook totali.
  3. Dal 1 dicembre 2011 non è più così: nel mese di dicembre, al suo primo mese di attività, il Kindle Store di Amazon ha raggiunto e superato le vendite di Ibs.it, praticamente facendo aumentare, in un solo colpo, del 50% il mercato totale degli ebook. Vuol dire che nel 2012 il mercato degli ebook varrà all’incirca il quadruplo del 2011. E forse di più, se gli editori si decideranno ad a) aumentare drasticamente i titoli disponibili; b) abbassare i prezzi sotto la soglia massima dei 7 euro.
  4. Apple non è ancora partita come si deve con iBooks, ma lo sta facendo già in queste prime settimane del 2012, e c’è da attendersi che questo comporti una ulteriore accelerazione per il mercato: un canale in più, e molto importante, per gli ebook standard, e un canale in più, e che canale, per gli enhanced books da produrre col nuovo tool di authoring di Apple, rilasciato due settimane fa, iBooks Author: questo apre il campo a interi settori (illustrati, reference, guide, scuola) che finora, a causa delle limitazioni dell’EPUB, non avevano potuto aggiungersi all’offerta ebook.
  5. Stesso ragionamento vale per il lancio di Kindle Fire anche in Italia, che avverrà probabilmente già in primavera.
  6. La nostra piattaforma di distribuzione STEALTH ha distribuito (all’incirca) il 30% degli ebook venduti in volume (numero di download) e il 20% circa in valore (fatturato: i libri distribuiti da STEALTH costano mediamente molto meno di quelli distribuiti dalle altre piattaforme).
  7. Feltrinelli ha condotto, e sta conducendo (disclosure: col nostro supporto) un esperimento molto interessante di integrazione hardware-ebookstore con l’ultimo modello di ebook reader della francese Bookeen, il Cybook Odyssey Feltrinelli Edition, dal touch finalmente molto performante.
  8. Stesso esperimento stiamo conducendo direttamente anche noi, col Cybook Odyssey Ultima Books Edition.
  9. Ultima Books, la nostra libreria online, ha avuto un’impennata decisa a partire da ottobre 2011, anzi, per la precisione dal 30 settembre 2011, data in cui abbiamo pubblicato online la nuova versione con gli scaffali personalizzabili ecc… Probabilmente è ora, all’incirca, la quarta o quinta libreria online, ed è in rimonta :)
  10. Narcissus sta crescendo: gli ebook autopubblicati con Narcissus (e in vendita in tutti gli store, compreso il Kindle Store) vendono complessivamente quanto un “medio editore”.

Cosa faremo noi di qui in avanti?

  • STEALTH si espanderà all’estero: distribuirà editori stranieri, e venderà quelli italiani in mercati stranieri. Insomma, come usa dire, sarà una piattaforma di distribuzione globale, in competizione con le altre piattaforme globali alla Overdrive, o alla Ingram, per capirci.
  • Ultima Books avrà presto in vendita nello store italiano titoli in altre lingue. E aprirà progressivamente bottega in altri paesi.
  • Narcissus diventerà globale anche lui: una piattaforma di self-publishing multicanale su scala globale, come si merita.
  • Ci mettiamo a fare anche gli editori, con alcune collane tematiche, affidate ciascuna alle cure di un amico esperto. La prima a debuttare, in febbraio, sarà la collana Viaggio d’inverno, diretta da Alessandro Zignani. Altre ne seguiranno. Per vedere se e come si può fare l’editore in maniera diversa ai tempi della rete. Anche per capire meglio i loro problemi quando li abbiamo come clienti.
  • E altre cosette che non sto a dirvi qui :)

[PS Qui parlo di ebook, e quindi trascuro del tutto la situazione del mercato, e le nostre attività, relativamente a quotidiani, riviste, enhanced books. E scuola, settore in cui sta per cominciare il terremoto, estote parati! Magari ne parliamo un’altra volta.]


Fine dell’articolo di Antonio Tombolini. Ora qualche mia considerazione.
Sulle cifre, la realtà vista da Tombolini, che ha volumi di vendita e conoscenze a sufficienza per dare una stima molto autorevole, si scontra con l’ottimismo numerico partorito tra febbraio e luglio 2011 dalla ricerca condotta da A.T. Kearney per Bookrepublic (avevo riportato alcuni dati qui).

«Certo, si parte da un mercato esiguo, attualmente lo 0,3-0,4 per cento di quello complessivo del libro» chiarisce Giovanni Bonfanti, curatore della ricerca. «Ma si può prevedere che queste percentuali raddoppieranno di anno in anno».
Più in dettaglio, lo studio ipotizza che il mercato del libro elettronico possa spingersi all’inizio del 2012 fino all’1 per cento, toccando un giro d’affari di 12 milioni di euro, contro i 500 mila del 2010. Condizioni essenziali: più dispositivi di lettura (ereader e tablet) in circolazione, un maggior numero di titoli in italiano e il loro ingresso — finora non avvenuto — nelle librerie online di Apple, Amazon e Google. «Tutti eventi molto probabili» spiega ancora Bonfanti. «E anche nel peggiore dei casi, prevediamo comunque che entro gennaio saranno venduti almeno 900 mila ebook».

Tra una stima fatta con molti mesi di anticipo, e non suportata da dati successivi (più simili a quelli di Tombolini), e le considerazioni fatte coi dati reali, mi fido delle seconde. D’altronde già all’epoca, pur usandoli come base di riflessione, avevo detto questo delle considerazioni di A.T. Kearney:

Numeri al lotto, per quel che importano.
L’importante è sapere che il mercato crescerà in fretta. Fine. Non la cifra esatta, d’altronde pure con gli USA non abbiamo mai saputo le cifre esatte, solo stime più o meno farlocche basate su un ridotto numero di grandi editori. Eppure le cifre crescevano di continuo e il mercato reale ancora di più.

Invece di partire con 0,3-0,4% del mercato (trade) e aspettarsi crescite fino ad arrivare a punte dell’1% come base di avvio del 2012, abbiamo una media finale di quasi 0,3% (3,7 milioni di euro complessivi su TUTTO il 2011).
Non sono un matematico, ma sospetto che qualcosa non andasse nei conti di A.T. Kearney se ORA dopo una robusta crescita (incluso il +50% causato da Amazon a dicembre) ci troviamo a sfiorare appena lo 0,3% mentre loro, prima della robusta crescita, pensavano fosse già quasi allo 0,4%. Ah-ah, cioè, e li hanno anche pagati per questo?

Un modo migliore di usare i soldi.
Visto che non verranno mai usati per addestrare editor competenti e quindi non vale nemmeno la pena di suggerire questa alternativa “fantascientifica”…

Citando la AIE:

le previsioni per dicembre 2011 dicono infatti che il mercato dovrebbe raggiungere i circa 3 milioni di euro (circa lo 0,1% del mercato complessivo del libro), più del doppio, quasi il triplo, rispetto alla fine del 2010 (quando si attestava sullo 0,04%)

I cui conti però non tengono conto di Amazon, essendo arrivata solo a dicembre con il Kindle (l’articolo è di agosto). E loro parlano di mercato complessivo, non di mercato trade (quello che si compra tipicamente in libreria, il mercato dei saggi di consumo e della narrativa).

Il mercato trade nel 2010 valeva circa 1,5 miliardi (inclusi grande distribuzione, librerie fisiche, librerie online, libri venduti in edicola e altre vendite al dettaglio, esclusi i remainders e, non essendo trade, la scolastica) contro i 3,4 miliardi del mercato complessivo (+4,2% di crescita rispetto al 2009). Dati AIE riportati nella sintesi del Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2011.

Peccato che nel 2011 (passando dalle vendite alla lettura, che comunque è collegata) sia arrivato un picco negativo, con circa 700.000 lettori in meno. Il che forse può far capire come mai si può arrivare a quasi lo 0,3% con 3,7 milioni: che il trade complessivo sia stato più vicino agli 1,4 miliardi del 2007 o del 2008 che non agli 1,5 miliardi del 2010?

Forse il mercato è partito nel 2011 da meno dello 0,1% ed è arrivato quasi allo 0,3% grazie a una crescita costante, con impennata finale grazie ad Amazon, il cui picco massimo mensile sarà stato del… 0,4-0,5%? Non penso di più. Una base di partenza dello 0,5%, secondo me, per gennaio 2012.

Ora, forse sarò pessimista, ma dubito che col gennaio 2012 possa raggiungere i 12 milioni, come sosteneva invece A.T. Kearney. Mancano alla conta più di 8 milioni di euro, pari a più di due volte tutto il 2011. Da fare durante questo mese. Sono scettico. Come sono scettico che dai 500.000 eBook venduti nel 2011 si passi, entro questo mese, ai fantomatici 900.000-1.500.000 eBook di cui parlava A.T. Kearney alcuni mesi fa. Più probabile che complessivamente tutto il 2012 arrivi a 15 milioni e più, quadruplicando i 3,7 milioni del 2011, come sostiene Tombolini.

Insomma un 1-1,2% circa nel 2012: bisogna vedere se il mercato scenderà di valore complessivo per via della crisi e dell’eventuale scarsità di Bestseller già vista nel 2011 (1-1,2% complessivo, con picco finale del 1,8-2% a far media con una partenza allo 0,5%?).

Davvero non lo avete ancora letto?

Ma come sempre sono numeri al lotto, anche se un pochino più coi piedi per terra. E, che siate autori o editori, i numeri esatti non vi interessano comunque: sapete già di dover lavorare duramente per produrre e vendere Narrativa decente. Dovrete forse lavorare di meno se il mercato crescerà di tre volte invece che di quattro? E se invece crescesse di sei volte, quando avverrà e voi NON avrete lavorato bene perché aspettavate gli eventi, cosa pensate di fare? Appunto.

Quindi autori invece di guardare numeri inutili usate il vostro tempo per studiare la scrittura e per scrivere. Quando il mercato sarà finalmente interessante (3% e più) e deciderete finalmente di autopubblicarvi, il vostro romanzo non si sarà scritto da solo se voi non lo avrete scritto prima, quando il mercato era ancora troppo piccolo.

E voi editori usate parte della giornata lavorativa dei vostri editor per costringerli a studiare i manuali. Mi sento fesso a dirlo, ma questo dovrebbe fare parte della formazione di base e dell’aggiornamento interno all’azienda necessario a renderli in grado di selezionare davvero i testi che arrivano e a lavorare sui testi scelti.

Non è possibile che ancora oggi abbiate editor che non sanno cosa sia il Punto di Vista, cosa significhi Mostrare o su quale Principio si regga la Narrativa. E che sbattono gli occhioni, meravigliati dalle stupende trovate moderne per scrivere meglio, se gli dite due cose pescate dallo Strunk del 1918. E già nel 1918 era roba vecchia!

Sono degli ultracentenari che in un secolo non hanno mai avuto tempo di aggiornarsi o forse assumete gonzi senza alcuna formazione di base spendibile per l’editing?
Rifletteteci, cari editori. E se quelle cose tecniche non le conoscete nemmeno voi, domandatevi perché diavolo volete fare gli editori di narrativa se non ne sapete niente!

Senza contare, horribile visu, quelli che centrano il testo su Word cliccando tot volte la barra spaziatrice e invece dell’interruzione di pagina premono Invio fino a far iniziare il capitolo in una nuova pagina. Seriamente, non potete continuare a lavorare così. Non se avete un po’ di dignità e di rispetto per voi stessi.

Rivolgetevi a me se proprio non avete un editor decente interno o se dovete esternalizzare del lavoro: agenziaduca.it. (EDIT 2020: non fornisco più servizi di editing, solo corsi di formazione e consulenze private)

Piccolo Box di Aggiornamento per l’Odyssey
Odyssey ora ha un firmware nuovo e gestisce vocabolari in più lingue.
Ci sono i Beta Test aperti per quelli inclusi:
http://bookeen.com/blog/dictionary-beta-tests-go/
Consiglio di comprarlo su Ultima Books, dove è disponibile già il dizionario inglese-italiano per leggere al meglio gli eBook in inglese piratati di tanta fantascienza ormai fuori mercato comprati legalmente sui negozi online!
Con 149 euro, di cui 20 euro di buoni acquisto sul negozio, Odyssey è forse il migliore lettore in circolazione (e solo 30 euro più costoso dei due più economici, Kindle e Biblet Onda).

Anche se ho già il Nook e mi trovo benissimo, sono tentato di comprarlo lo stesso (un lettore in più in casa male non fa) e lasciare al Nook il ruolo di lettore per i manga (con la App apposita), per i libri di Amazon (con la Kindle 4 Android installato) e come lettore di scorta da portare in viaggio data la custodia molto robusta che gli ho abbinato.

 

Il Duca di Baionette

Sono appassionato di storia, neuroscienze e storytelling. Per lavoro gestisco corsi, online e dal vivo, di scrittura creativa e progettazione delle storie. Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa. Nel gennaio 2017 ho avviato un canale YouTube.

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