Le Cronache del Plagio Emerso

Quando ho saputo che stava per uscire una versione a fumetti delle Cronache del Mondo Emerso, sono stato dilaniato da due sentimenti contrastanti:
 1. lo schifo per l’ennesima espansione troisiana nel mondo (dopo il videogioco nei cui screenshot sembrava di guardare i playmobil…) in una spregiudicata ricerca di lebensraum;
(Guarda la bellissima grafica del videogioco) ▼

Le primissime immagini del gioco lasciavano un po’ a desiderare…

…e pure quelle successive non è che fossero un capolavoro! ^_^

 2. il desiderio di avere nuove immagini di Nihal con cui masturbarmi da contemplare, essendo per me un feticcio erotico (il mix formato dal ritardo mentale -tratto saliente del Mondo Emerso-, dal rubinetto del pianto aperto e, naturalmente, dai capelli blu come Kaname Chidori ha un suo fascino, no?).

Rimaneva la questione di come sarebbe venuto il fumetto, soprattutto dal punto di vista grafico dato che la storia è quella che è. Quando vidi le prime tavole apparse online rimasi piacevolmente colpito: i disegni erano più che decorosi!

Scene con Nihal da giovane, disegnate da Giuseppe Ferrario
Scene con Nihal da adulta, disegnate da Gianluca Gugliotta
(qui ha gli occhi verdi, ma nella versione finale mi pare che abbiano corretto facendoli viola)

Che si potesse ricavare qualcosa di decente dalle Cronache del Mondo Emerso? Pareva proprio di sì. Magari non qualcosa di particolarmente interessante, considerando che la storia è molto carente sia per complessità che per fantasia, ma un fumetto “decente” sì. Comunque povero signor Recchioni: lui di certo si è dovuto leggere i libri (e anche con una certa attenzione) per poter produrre la sceneggiatura. Per un uomo adulto e senziente deve essere stato un’esperienza traumatica! ^_^

Peccato per il prezzo dell’opera: con 40 paginette per albo potevano pure riunire tutto in uno solo numero o due al massimo, invece di optare per quattro (a 3,50 euro l’uno!). D’altronde se lo scopo è batter cassa e se la base di pubblico c’è già nonostante il rapporto prezzo/dimensioni ridicolo, avranno pensato bene di approfittarne. Per ora sono usciti solo due numeri: per gli altri due non si sa cosa accadrà.

Come mai non si sa?
Perché due settimane fa, pochi giorni dopo l’uscita del secondo albo, una giovane fan di Licia Troisi appassionata di manga, TeaSe, ha fatto notare la somiglianza sospetta tra alcune immagini presenti nel primo numero del fumetto e due opere di Hayao Miyazaki (La Principessa Mononoke e La Città Incantata, in italiano, in particolare i personaggi di San e Chiriro).
La discussione è partita dalle prime tavole “copiate” notate da TeaSe e un po’ alla volta si è ingrandita: altri lettori hanno trovato ulteriori scopiazzature o, addirittura, veri e propri ricalchi, provati dalla perfetta sovrapposizione delle immagini originali e di quelle sospette! E la scopiazzatura delle opere di Miyazaki non è stata l’unica: il disegnatore incriminato, Giuseppe Ferrario, ha attinto anche dal manga Naruto e da un altro fumetto!
Inutile elencare ogni cosa in questo post, potete leggere la discussione e vedere tutte le immagini incriminate qui: Gli errori/copiature del mondo emerso (fumetto)

Riporto qui qualche immagine a scopo illustrativo, ma consiglio di tenere d’occhio la discussione linkata sopra per eventuali aggiornamenti e nuove eccitanti scoperte.




Chiriro e Nihal: somiglianze inquietanti tra schizzi di Miyazaki e fumetto?
Sovrapposizioni realizzate da Enrychan: altro che copia, in pratica Ferrario ha fatto un ricalco!
Non mancano riferimenti a “La Principessa Mononoke”, qui solo uno a titolo di esempio…

Giuseppe Ferrario non è l’ultimo degli Zulù, ma uno stimato professionista il cui nome dava prestigio al fumetto, tant’è che a scopo pubblicitario la Panini Comics scriveva (guardate il PDF scaricabile qui)

Ai disegni il genio di Giuseppe Ferrario (Milano Criminale, Justin Supermaxieroe), che ha lavorato per Walt Disney, Warner Bros e ha visto pubblicate le sue opere a fumetti in Francia e negli Stati Uniti per la Image affiancato dal talento emergente Gianluca Gugliotta.

Chi poteva pensare che Ferrario avrebbe gettato discredito e fango sul proprio nome in un modo così stupido? Da una simile auctoritas è lecito aspettarsi professionalità: non è un novellino in cerca di facile fama!

Ferrario col “corpo del reato”?
Scena di battaglia: pose prese da un’immagine di “Ultimates” della Marvel?
E pensare che di questa vignetta in pratica se ne vantava pure sul suo blog!

Ho seguito la vicenda negli ultimi otto giorni, ma ho preferito non intervenire prima che la Panini Comics dicesse “qualcosa”. Non volevo mettermi a fare inutili polemiche perché non ho le competenze per dire qualcosa di intelligente nell’ambito dei fumetti/manga: questo articolo ha il solo scopo di diffondere la notizia e di ringraziare TeaSe e gli altri appassionati per la competenza e la capacità con cui hanno individuato i plagi. Un pubblico così serio, capace e consapevole è una bella cosa. Un po’ meno bella per chi cerca di fregarlo giocando sporco. ^_^

La questione ormai pare chiara: Licia Troisi, per quanto non si sia accorta di alcun plagio (però dichiara di essersi accorta di alcune somiglianze con lo stile di Miyazaki…), non ha colpe di per sé se non quella di essersi fidata troppo del disegnatore come non ha colpe anche lo sceneggiatore del fumetto che, in teoria, avrebbe dovuto avere l’occhio un pochino più allenato (è un professionista) e avrebbe potuto individuare i plagi che ha notato una ragazza di appena 17 anni come TeaSe!




Dopo Miyazaki e i fumetti americani della Marvel, anche Naruto?
La sovrapposizione (grazie Enrychan) Nihal-Sakura è ottima!
Certo che ne vuole mettere di “omaggi” il buon Ferrario… ^_^””

Dal sito di Licia Troisi, post di ieri a riguardo:

Ho visto le tavole prima della realizzazione dell’albo vero e proprio, ma si è trattato solo di alcuni dei disegni, e in ogni caso mi sono stati passati a scopo meramente dimostrativo. Nessuno si aspettava da me un giudizio sull’originalità o un check su eventuali plagi [quello però sarebbe stato lecito aspettarselo dai professionisti della Panini Comics. NdDuca].
[…]
L’interezza della prima storia l’ho vista sostanzialmente quando l’albo era già stato stampato. Ho detto “bello!” perché mi piaceva molto, e ho ovviamente riconosciuto il debito verso Miyazaki. E con debito intendo il fatto che ai miei occhi lo stile di Ferrario somigliava, e sottolineo somigliava, in modo evidente e scoperto, a quello di Miyazaki.
[…]
E non me n’ero accorta perché trovo non sia facilissimo farlo, anche se è ovvio che molte persone, vuoi per l’occhio più allenato del mio, vuoi per una conoscenza di Miyazaki e dei manga in generale più profonda della mia, ci sono riuscite.
[…]
Quel che mi dispiace è che un progetto in cui credevo, e a cui tenevo molto, sia finito impastoiato in una storia così brutta. Quel che mi dispiace è che il lettore sia stato comprensibilmente deluso, per ragioni oggettive e che potevano essere evitate, da un prodotto che sopra ha bello scritto il mio nome.
Mi dispiace immensamente, per voi, per tutte le persone che hanno contribuito a questo lavoro con onestà ed entusiasmo, e francamente mi spiace pure per me e per i miei personaggi, che, al di là della qualità [scarsa… e Nihal dovrebbe odiarti per questo! NdDuca] del mio lavoro di scrittrice, forse si meritavano di meglio.

Tutti concordi sul fatto che sia stato il disegnatore a sbagliare. E ormai è anche evidente, inutile nascondersi, che non ha solo “copiato un po’ troppo”, ma che si tratta di un vero e proprio plagio, che è un reato. E i lettori non sono stupidi: nemmeno quelli di 17 anni che amano la Troisi (perlomeno non tutti).


Forse l’unico omaggio al “maestro” considerabile come tale?

Riporto a titolo di esempio il commento di un appassionato di manga, Salvatore Nives:

La nostra voce è stata ascoltata, è stata stilata una lista intera di ricalchi di Miyazaki, Naruto, Shinkai e addirittura opere non manga.
Il che basta a dimostrare tutto ciò che volevamo dimostrare, compreso il fatto che il “manga” è una cosa seria, in cui ci vuole studio e personalità e che non si può “improvvisare” dalla mattina alla sera, come diceva Enry…men che meno quindi “improvvisarla barando”.

A dimostrazione poi che il manga viene studiato con passione e ricercando sempre una propria personalità e rielaborazione da molti giovani e non solo, e che manovre preconfezionate non aggradano nè i lettori nè, tantomento, i disegnatori in tale stile.

Se si tratta il pubblico come se fosse formato solo da scemi, si può avere prima o poi la brutta sorpresa di scoprire che non è così “bovino” come lo si immaginava. Figuratevi se il fumetto fosse arrivato all’estero, negli altri paesi in cui le Cronache sono state pubblicate… la questione non era se il plagio sarebbe stato scoperto, ma solo “quando”.
A meno di non pensare che i lettori siano tutti bovini consumatori lobotomizzati. ^_^
La posizione di Ferrario è indifendibile: cosa stava pensando di fare? Mah!

Ferrario a propria difesa ha scritto prima sul blog di Recchioni:

Per prima cosa vorrei chiarire che la Panini non mi ha imposto nessuno stile, sono io che ho proposto un lavoro alla Miyazaki. Mi esaltava l’idea di provare una nuova linea artistica e, forse sbagliando, ho impostato tutto sullo stile del mio idolo. Credo di aver fatto un lavoro pazzesco di ricerca di pittura e di lavoro sulle atmosfere e sul colore. Anche sui personaggi volevo avvicinarmi e in alcune pose li ho proprio copiati, ma l’ho fatto in maniera palese e rispettosa(dichiarandolo sempre) Chiunque compri un art-book di Miyazaki può trovare quei disegni. Nella mia stupida mente, non c’era l’idea di fare meno fatica, anche perchè, senza vantarmi, non credo di dover copiare nessuno, ma di tributare colui che stimo. Lungi da me fare il furbetto, non sono uno che ha paura di fare fatica e credo d’averlo dimostrato con tutto il mio lavoro.

e poi sul proprio:

La pubblicazione edita da Panini “Cronache del Mondo Emerso” è stata temporaneamente sospesa. Sono molto deluso perchè avevo riposto un sacco di speranze e di sogni in questo lavoro e lo avevo vissuto come una grande opportunità. Ho sempre dichiarato apertamente il mio desiderio di produrre un fumetto in stile giapponese rifacendomi ai grandi Maestri orientali. Sapevo di muovermi in uno stile nuovo per me, ma il mio sogno era quello di consegnare alle stampe un risultato fantastico, che avrebbe reso felice ogni lettore, dagli innumerevoli fans di Licia Troisi, ai lettori di manga, fino a chi prendeva in mano per la prima volta un fumetto. Mi sono molto documentato, ho comprato libri, ho studiato la tecnica pittorica giapponese degli scenari e ho pesato il colore per cercare l’atmosfera giusta in tutte le inquadrature. Con entusiasmo ho lavorato il doppio che se avessi impostato il tutto con il mio stile, proprio perchè dovevo guardare ad altri. Rimango molto felice del risultato, per me questo è un bellissimo fumetto.

Ma chi vuole prendere per il culo?
O ha plagiato ed è in malafede (e ha commesso un reato) oppure, se non era in malafede, è un idiota perché a tutti, una volta scoperte “le somiglianze”, è parso evidente che fosse un plagio. Cos’è, improvvisamente lui, un professionista, non ha più saputo distinguere omaggio, scopiazzatura e plagio becero? Ma non diciamo stronzate!
Citando fumettidicarta.blogspot.com:

Nel suo blog Giuseppe Ferrario ha scritto un messaggio che trovo ridicolo.

Quoto con patate. ^_^

Ha perfino rubato alcuni sfondi, altro che “omaggi”!
Ci sono almeno altri due sfondi “copiati e incollati” individuati dagli appassionati!

Lo stesso sceneggiatore, Recchioni, pur continuando a difendere la buona fede del disegnatore (ma non diciamo cretinate: e gli sfondi rubati visti sopra?) alla fine ha scritto:

Ho parlato con Ferrario: ha sbagliato ma adesso sono convinto della sua buona fede. Credeva davvero che sarebbero stati presi come omaggi e rimandi. Sia chiaro, per me sono qualcosa di più e di peggio.

Come dicevo all’inizio la Panini Comics ha deciso di sospendere momentaneamente la pubblicazione e il 22 luglio ha rilasciato questo comunicato:

A seguito di segnalazioni riguardanti il contenuto di alcune vignette disegnate da Giuseppe Ferrario ed apparse nella propria pubblicazione LE CRONACHE DEL MONDO EMERSO, Panini Comics comunica la sua decisione di sospendere temporaneamente l’uscita della pubblicazione stessa per una verifica dell’opera nella sua interezza. Scusandosi con i lettori per l’accaduto e a riprova della serietà con cui è solita operare Panini Comics valuterà attentamente nei prossimi giorni gli interventi più opportuni a propria salvaguardia, in tutte le sedi.

Cosa succederà ora? Guai alla Panini Comics e/o al Disegnatore per la violazione del copyright? Forse sì e forse no, ma qualcuno suggerisce che potrebbe accadere altro. Lo scopriremo in futuro. E quel “gli interventi più opportuni a propria salvaguardia, in tutte le sedi” per quanto sia una formula standard fa pensare che la Panini Comics tema qualcosa (vendetta, tremenda vendetta?).

Nel frattempo la vicenda, dopo esser rimbalzata anche fuori dall’Italia, approda su Repubblica in un articolo di Loredana Lipperin da cui prelevo questo estratto:

Nel frattempo, in rete è accaduto molto: scambi di accuse tra fumettisti italiani e lettori, una mail di Ferrario a TeaSe dove l’autore ammetterebbe di aver “copiato di brutto”. Poi, la sospensione. “Un gesto di trasparenza per evitare brutte figure”, racconta Alex Bertani, marketing manager di Panini. “Ora procederemo a verifiche fatte da esperti per capire se in questa pesante ispirazione ci sia dolo o meno. Ci riteniamo parte lesa, e ci riserviamo di tutelare i diritti di immagine nelle sedi opportune”. Non meno desolato è lo sceneggiatore Roberto Recchioni: “Una parte di colpa è anche nostra: io sono esperto di fumetti e non me ne sono accorto, così come non se ne sono accorti i supervisori della Panini. Mi dispiace moltissimo, perché Ferrario è un ottimo professionista: ma questa volta, temo, ha commesso un’ingenuità di proporzioni enormi”.

È una brutta faccenda e mi dispiace per Licia Troisi.
Sì, è vero, Licia sta facendo barche di soldi scrivendo stronzate a nastro e senza nemmeno il buon gusto di voler migliorare o di tentare di produrre qualcosa di originale, secondo la spregevole filosofia per cui “se il mio pubblico è formato da gonzi che non sanno distinguere un buon prodotto da uno dozzinale, perché faticare dieci volte tanto per darglielo buono e avere un incremento di pubblico minimo? Meglio scrivere dieci libri!” ecc… ecc… però mi dispiace perché, almeno questa volta, non è colpa sua. Per la spazzatura libraria prodotta invece non ha alcuna scusante, anche se l’avidità di cavalcare l’onda e mettere soldi da parte in un periodo di crisi è comprensibile. ^_^

Io leggerò i due numeri del fumetto usciti solo se li dovessi reperire di seconda mano o trovare gratis in altro modo: ho visto l’anteprima online e l’inizio del primo numero è una sottospecie malcagata di riassunto, sigh, ma usare più di 40 pagine e farlo decentemente proprio no?

 
I link utili per saperne di più
Gli errori/copiature del mondo emerso (fumetto)
Recensione del primo numero del fumetto (voto: 2 su 5)
La risposta dello sceneggiatore Recchioni
(del 17 luglio, alcuni giorni prima della dichiarazione riportata sopra)
La sceneggiatura di Recchioni (postata per mostrare che non ha mai ordinato a Ferrario di scopiazzare qualcosa)
La comunicazione ufficiale della Panini Comics
Un primo post sul blog di Licia e un secondo post
L’articolo su Comicus.it
Scan dell’Articolo del 24 luglio su Repubblica (e post sul blog di Loredana Lipperini)
Lo schifo varca i confini nazionali: articolo in un sito americano
Giuseppe Ferrario si dichiara dispiaciuto, ma non ammette l’evidente colpa in modo esplicito (forse per via dei futuri, e sempre più plausibili, strascichi legali?)
Fuckantastic – ma il mondo emerso se ne frega (contiene le interessanti reazioni da “Casta” dei fumettari scandalizzati che un lettore -orrore!!!- possa criticarli quando truffano la gente)
Recchioni su Comicus, bello incazzato con Ferrario che non ammette le colpe (e fa notare che potrebbe esplodere una vagonata di merda a causa degli impegni della Panini con la Mondadori e con altri editori)

Il Duca di Baionette

Sono appassionato di storia, neuroscienze e storytelling. Per lavoro gestisco corsi, online e dal vivo, di scrittura creativa e progettazione delle storie. Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa. Nel gennaio 2017 ho avviato un canale YouTube.

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