Ritorna il fumetto delle Cronache. Evviva. Che gioia. Danziamo. Evviva.

La Panini, scartati i primi due panini imbottiti di merda stantia (che io mi sono procurato di seconda mano), ha deciso di farcirne altri due con… merda fresca fumante?
Speriamo di no!
http://www.paninicomics.it/web/guest/news?id=25630

Come vi abbiamo anticipato sulla nostra pagina Facebook, siamo lieti di potervi confermare l’attesissimo ritorno de LE CRONACHE DEL MONDO EMERSO, la cui pubblicazione avevamo sospeso alcuni mesi fa per alcune doverose verifiche.
Ci scusiamo con i nostri lettori per il disagio, e vi invitiamo a fare vostro il numero 3, scritto da Roberto Recchioni e disegnato da Massimo Dall’Oglio e Gianluca Gugliotta, già in quel di Lucca, in occasione della fiera cui speriamo parteciperete numerosi.
L’albo, dal titolo Disperazione, siamo certi sarà di vostro pieno gradimento, regalandovi una generosa e inedita (perché si tratta di qualcosa mai letto sinora all’interno dei romanzi) descrizione del passato di Nihal e dei suoi tumultuosi e contrastanti sentimenti.
Dopo l’anteprima lucchense, distribuiremo l’albo in tutte le edicole e le fumetterie a partire dal 5 novembre.

La sceMeggiatura rimane la stessa (o perlomeno lo sceneggiatore).
Quindi anche nel terzo dovremo aspettarci un riassunto incomprensibile (e inutile) se non per i Fan delle Cronache, in cui tutte le (poche) cose interessanti vengono tolte e al loro posto viene inserito un personaggio inventato per una scena di “dialogo” ricca di Simbolismo da Retard.
Nel primo volume la Paura era un Lupo, nel secondo la Rabbia era la Signora dei Corvi… e ora? La Disperazione è un Serpente? E nel quarto la Felicità è un bicchiere di vino con un Panino?

Nihal, sono io: sono Panino. Non potrai sfuggirmi per sempre.

Recchioni si è proprio sforzato per cavar fuori una sceneggiatura che fa rimpiangere l’originale. Il Lupo e la Signora dei Corvi (ovvero Bjork ricalcata, come ricorderete) sono peggio di qualsiasi cosa prodotta da Licia di cui abbia memoria.

“Recchiò, guarda qua!”
PAFF! Un tomo di mille e passa pagine si schianta sulla scrivania. In copertina c’è una fighetta coi capelli blu. Recchioni si gratta la nuca e riprende a scrivere al PC.
“Non compro enciclopedie delle disfunzioni mentali, grazie.”
“Ma che dici? Questo è un librone che ci fa fare un botto di soldi. Mi ci devi cavar fuori una sceneggiatura coi controcazzi, Recchiò!”
Recchioni interrompe la scrittura. Guarda di nuovo il volumone, che sta facendo scricchiolare la scrivania. Poi guarda Fanteria dello Spazio, poco distante. Sospiro rassegnato.
“Va bene, ci proverò…”

[Una settimana dopo]

Driiiiin! Driiiiiin!
“Signor Panini? Sono Recchioni… sì, sì… il materiale c’è. E’ una storia banalotta, senza mezza idea originale, ma si può ricavare un buon fumetto con un po’ di lavoro. Sì… sì, sì, ho capito. Uh, potremmo fare dieci o dodici al- Cosa? Quattro albettini striminziti? Ma sta scherzando? Pronto? Pronto?”
Recchioni poggia il telefono sul tavolo e fissa il vuoto per un po’. Quattro miseri albettini da quaranta pagine per trasporre un mattone fantasy: cosa pretendono che faccia, un miracolo? Bastardi.
La bottiglia comprata il giorno prima gli sorride dal mobiletto dei liquori. Grappa di pino mugo: l’ideale per trovare l’ispirazione. Quella e i suggerimenti del ragno di liquirizia rossa lungo mezzo metro che passeggia sul soffitto.
Il ragno fa “ciao” con la zampetta.

[Alcuni giorni dopo]

PAM! PAM! Il signor Panini prende a pugni la porta.
“Recchiò, allora, hai finito o no? Esci di lì!”
“Gggghhhh, quasi… manca… ggghhhh, poco!”
Panini si asciuga la fronte. Quel dannato imbrattacarte è chiuso nel cesso da ore. Fottuti artisti: non capiscono che devono sbrigarsi? Mette via il fazzoletto bagnato di sudore e sta per colpire la porta di nuovo, ma si ferma a metà del gesto. Non è che magari sta male? Forse è meglio tentare un approccio più gentile.
“Recchiò, ti serve qualcosa? Vuoi altra carta? Devo chiamare l’ambulanza?”
Silenzio. Forse è meglio chiamare davvero l’ambulanza.
Un tonfo nell’acqua: SPLOTCH!
“EUREKA!” urla Recchioni. “Ho partorito un’idea geniale: facciamo stare tutta la storia nei quattro albetti alla grande, signor Panini!”
Panini tira un sospiro di sollievo.
“Bravo Recchiò. Ma quando hai finito tutto non mettermelo sulla scrivania. Anzi, non farmelo proprio vedere: mi fido di te. E apri la finestra.”

Interessante anche l’approccio di FM, come al solito, che scrive:

Apprendiamo dal sito della Panini Comics che, dopo la sospensione a seguito delle polemiche per le accuse di presunto plagio

A parte che non c’è alcun presunto plagio, ma il plagio è dimostrato e la sospensione non dipende solo dalle polemiche, ma dal REATO commesso. Le polemiche sono ciò che ha costretto la Panini a dover affrontare la questione e quindi a sospendere gli albi e a cambiare i disegnatori perché c’era un REATO reso pubblico e in grado di sputtanare l’azienda. UN REATO. Ripetiamolo: REATO CON PROVE EVIDENTISSIME. Se fossero state polemiche e basta, senza alcun reato chiaramente commesso, ad esempio accuse sulla sfumatura di blu dei capelli di Nihal o sul pessimo studio dei personaggi, pensate che lo avrebbero fatto?

Ma se anche, drogati dall’ipocrisia vigente, volessimo dichiarare che il palese plagio fosse una ipotesi di plagio (come quando uno tira fuori una pistola, spara in testa a un tizio di fronte a cinquecento testimoni e dodici telecamere accese, ma è solo “presunto colpevole di omicidio”), l’affermazione di FM rimarrebbe sballata ugualmente: le accuse rivolte sono di “plagio” e non di “presunto plagio”.
Il plagio potrà pure rimanere presunto fino alla dimostrazione del reato in Tribunale, ma l’accusa non è di “presunzione di plagio”, bensì di “plagio”.

Speriamo che i disegni dei prossimi due albi siano decenti.
Il nuovo disegnatore delle sequenze con la Nihal “giovane”, Massimo Dall’Oglio, dicono che sappia già disegnare in stile manga e quindi non dovrebbe scopiazzare nessuno.

Io speravo che fossero decenti anche i disegni dei primi due, nonostante il plagio, ma non è stato così. Speravo che un lettore casuale avesse più difficoltà ad accorgersi del “problema” rispetto a un appassionato di fumetti e invece no. Perfino io che, essendo un fan di Hatsukoi Limited, ho sfogliato un po’ 100% Fragola in passato, mi sono subito accorto che le espressioni di sorpresa di Nihal sono degne di una scolaretta che ha appena mostrato uno scorcio di mutandine in pubblico!

Il volto di Nihal cambia in modo così radicale, dimensioni e forma degli occhi e della bocca, tutto, che diventa VERAMENTE DIFFICILE poter dire che la Nihal d’azione (la Nihal-Naruto/Sakura) sia la Nihal spaventata. Solo i vestiti e il colore dei capelli permette di riconoscerla. Ricostruzione facciale totale da una vignetta all’altra. Fa veramente vomitare la cosa se un n00b qualsiasi come me può accorgersene così tanto da provare grave fastidio.

Era davvero tanto difficile, da Otaku-fanatico-schizzato-asociale-che-vive-solo-di-manga, come più o meno sono stati definiti gli “accusatori” nei primi giorni, accorgersi che la faccia di Nihal cambia ogni poche vignette? Non dico di individuare la fonte (quello è difficile), ma solo che la faccia di Nihal CAMBIA e che questo NON è normale. È davvero tanto difficile? A me pare che solo un subnormale o un cieco non potrebbe accorgersene…

E Licia Troisi, che aveva visionato le tavole, non aveva avuto nemmeno mezzo dubbio (e fin qui posso capire).

E neanche gli altri (e già qui comincio a capire meno…).

Nemmeno Recchioni, che coi fumetti di lavora… e qui NON è più accettabile!

Che squallore.

A proposito, ricordate che nella prima battaglia di Nihal gli aspiranti cavalieri del drago indossavano sgargianti corpetti colorati per essere facilmente individuati?

A ciascuno di loro sarebbe stato dato un corpetto a colori sgargianti, che permettesse di identificarli come allievi dell’Accademia. In quel modo per il supervisore sarebbe stato più facile controllare il comportamento dei ragazzi in battaglia.

Ecco: nel secondo numero, forse per pietà nei confronti dell’intelletto dei lettori, i corpetti colorati sono diventati canottiere di un bel khaki-sabbia mimetico, adatto anche per le uniformi dell’Afrika Korps (ultima vignetta qua sopra).

ATTENZIONE: correte subito QUI per una vignetta inquietante di un fumetto erotico sceneggiato da Recchioni che potrebbe contenere una “profezia” o essere solo “un caso”… oppure essere una parziale ammissione del fatto che fosse a conoscenza che qualcosa non andava nei disegni. Roba che mi ha stupefatto! *___*

Il Duca di Baionette

Sono appassionato di storia, neuroscienze e storytelling. Per lavoro gestisco corsi, online e dal vivo, di scrittura creativa e progettazione delle storie. Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa. Nel gennaio 2017 ho avviato un canale YouTube.

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