Ritorno da Ebook Lab Italia 2011

Come avevo annunciato, sono stato a Ebook Lab Italia 2011.
Sono partito per Rimini il 2 marzo e sono tornato ieri. L’evento è stato molto bello, ben curato da ogni punto di vista, incluso l’eccellente buffet. Nella sala si stava bene, ma lo spazio abbondante garantito dai tavoli attorno a cui erano disposte le sedie ha avuto per contro che qualcuno si è sempre trovato in piedi. Pochi, ma qualcuno sì. Era una bella sala, c’era parecchia gente (sufficiente per dire che Ebook Lab Italia – un evento di nicchia – è stato un successo), ma se fosse stato possibile usare la Sala Neri del nuovo palacongressi, come si pensava all’inizio, sarebbe stato meglio. Comunque la scelta di avere grossi tavoli tra cui muoversi senza eccessive difficoltà, invece di file di poltroncine serrate, ha reso il tutto molto più comodo (e se bisogna stare in un posto dalle 9 di mattina alle 18 di sera, conta anche questo!). Comunque, per motivi non dipesi dagli organizzatori, non è stato possibile usare la Sala Neri.

In fondo alla sala c’era uno schermo su cui venivano proiettati i tweet marchiati #ebooklab che arrivavano in tempo reale. Alcuni erano inviati da blogger, giornalisti ecc… presenti nella sala, mentre molti altri da osservatori esterni. Non lo sapevo quando sono partito il 2 marzo (magari l’ho sentito e subito dimenticato perché sono stato per giorni sepolto da cose da fare e nervoso per il fatto di dover parlare in pubblico), ma tutti gli interventi sono stati trasmessi in diretta sul sito di Ebook Lab Italia.

Un tale si era lamentato che i professionisti dell’editoria a cui l’evento era dedicato dovessero pagare dai 149 ai 399 euro (in base allo sconto e al numero di giorni), senza cogliere il concetto di “evento per professionisti dell’editoria”, ovvero evento dove contava essere presenti soprattutto per stringere accordi sul posto e costruire contatti spendibili in futuro con professionisti e aziende. Per questi soggetti l’aspetto formativo degli interventi era una scusa, uno spunto da cui partire, non lo scopo in sé (anche se poter parlare coi relatori anche dopo gli interventi permetteva di togliersi dubbi). Per quelli che invece volevano solo ascoltare e vedere gli interventi, era TUTTO gratis.

Tutto gratis per il popolo.
Nella mente degli pseudo-marxisti modaioli si affolla subito la consapevolezza che anche questo è un modo di sfruttare e schiavizzare i lavoratori! Circa. >_>

Avevo già accennato tempo fa che tutto sarebbe stato disponibile gratis online, ma qui si è fatto ancora di più: era tutto disponibile subito, in diretta con streaming di bassa qualità. A saperlo/ricordarlo, lo avrei detto su Baionette. Fortunatamente i miei lettori lo hanno scoperto da soli in qualche modo e la stessa Gamberetta mi ha scritto di aver visto parte del mio intervento (e la cosa mi rende felicissimo).
Il popolo ha avuto gratis ciò che i professionisti hanno pagato. Cosa c’è da lamentarsi quando chi ha paga per donare gratis a chi non ha?

I partecipanti via web sono stati ancora di più, complessivamente, di quelli presenti in fiera. Alla chiusura del terzo giorno è stato comunicato che ci sono stati 5.000 tweet (raccolti qui in tre formati), 200.000 visitatori nei tre giorni sul sito (con 2,4 milioni di pagine viste), e il servizio di streaming video che non ha avuto alcuna difficoltà a servire tutti nonostante si trovasse spesso con oltre 100 visitatori connessi. Un successo gratuito e online pur partendo da un evento offline a pagamento: i paralleli con il mondo degli eBook e il modo in cui cambierà il mercato e la percezione del libro, sono più che evidenti. È già stato confermato che si farà un seconda edizione di Ebook Lab Italia (1-3 marzo 2012).

Ho incontrato un po’ dei miei lettori (in particolare lettrici: forse perché i maschi li tratto di merda?), soprattutto il primo giorno, e il secondo sono invece stato assaltato da chi aveva bisogno di dati ulteriori su Konrath o sulle vendite negli USA, per cui ho collezionato un bel mazzetto di biglietti da visita con cui fare una collana come quelle che i selvaggi diversamente civilizzati fanno con le orecchie umane. Ho inviato i dati richiesti a tutti quelli di cui mi sono ricordato mentre gli altri, se hanno urgenza di ricevere il testo del discorso (che sarà disponibile sul sito di Ebook Lab prossimamente, assieme ai video e alle slide di tutti gli interventi), è meglio che mi mandino una mail di promemoria all’indirizzo presente sul biglietto da visita, come da accordo.

E, soprattutto, ho potuto incontrare le persone che volevo incontrare. Gino Roncaglia, ad esempio. O l’assessore alla scuola e università, Samuele Zerbini, che è un soggetto simpaticissimo (e dal modo di parlare hanno detto che sembriamo gemelli, lol).
Il primo giorno, nel pieno della nevicata che stava investendo Rimini, mi sono trovato in auto con Gino Roncaglia grazie al passaggio offerto da Cristina Mussinelli della AIE. Ero seduto proprio dietro a Gino Roncaglia che per me è un po’ come una rockstar per una 15enne decerebrata… ma ho trattenuto i gridolini di gioia. È stato difficile, ma li ho trattenuti! Due giorni dopo ho potuto anche scambiarci un paio di parole durante la pausa caffè del pomeriggio. Incontrare Gino Roncaglia, che adoro da quando ho letto La Quarta Rivoluzione, era uno dei motivi principali per cui volevo essere a Ebook Lab Italia.

Trovate il libro di Roncaglia a 4,99 euro in eBook qui.

Mi sarebbe piaciuto scambiare qualche idea con Antonio Tombolini, ma anche se eravamo quasi sempre a 30 cm di distanza (allo stesso tavolo in prima fila) era sempre sommerso dal lavoro. Mi piacciono le persone che si ammazzano di lavoro, è un atteggiamento professionale.

Nei tre giorni trascorsi presso quel tavolo (sempre lo stesso, sono abitudinario) ho potuto apprezzare la compagnia di Alessandro Cunietti, amministratore delegato de Il Saggiatore, con cui ho scambiato qualche commento sugli interventi, e ho potuto conoscere Alberto Gaffi, l’editore romano, con cui è scattata una simpatia reciproca fin dalla mattinata del primo giorno. Mi ha anche aiutato nel corso del mio intervento, quando non mi ricordavo il nome dell’editor maltrattato da Fazi e allora ho guardato verso di lui e Gaffi me lo ha urlato. LOL! Peccato che non sia stato presente anche sabato, mi sarebbe piaciuto scambiare due idee a tema eBook e difesa del marchio editoriale.

Sono molto felice anche di aver potuto conoscere un professionista del livello di Angelo Schwarz, dell’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino. Mi ha rassicurato prima del discorso, dicendomi che non mi dovevo preoccupare e che se avessi dimenticato qualcosa bastava tirare dritto e proseguire. Sono ancora più felice per il fatto che il mio intervento, seppure incompleto, gli sia piaciuto: la cosa mi ha stupito visto che era molto esigente (giustamente) nei confronti dei relatori. Quando ricapiterà l’occasione seguirò il suo consiglio e cercherò di camminare meno, per evitare l’effetto del coniglietto psicotico in gabbia (che è kawaii, ma fa venire il mal di mare agli spettatori).

Un coniglietto fotografo! Perché sì!

E sono felice di aver potuto incontrare tante altre persone, come Luke, Marco Croella, Ciccio Rigoli, Marco Barulli, Letizia Perazzini e tanti altri, tra cui Vladimir Carrer con cui ho passato il sabato sera bevendo birra e facendo belle discussioni attorno agli enhanced ebook, al concetto di libro, alle politiche energetiche e alle armi moderne. Auguro a Carrer il successo nel suo ambito, la programmazione, perché se lo merita e perché è una di quelle persone che pensano che se uno non ha i soldi per pagare un programma (fossero anche solo 10 dollari), sia allora giusto darglielo gratis. Studenti programmatori indiani oppure del suo paese, la Macedonia, ad esempio.

A dare gratis qualcosa a chi non può permetterselo non si perde niente, non c’è nessun mancato acquisto perché non poteva esserci un acquisto, e si diffonde la propria opera. E queste norme di buona convivenza e civiltà, donare agli altri ciò che si può quando questi non possono pagare, certi scrittorucoli itagliani ossessionati dal fatto che la lettura sia “un privilegio e non un diritto” e come tale “vada pagato” dovrebbero farselo entrare in testa (se c’è spazio nella massa di cialtroneria e di meschini egoismi che li domina). Qualunque bestia può essere governata dagli istinti e dall’egoismo del bandito arraffatore, ma un essere umano degno dovrebbe potersi distinguere da uno sciacallo o da una iena propria per la generosità e la voglia di fare il bene dell’intera società. Impara da Carrer, piccolo scrittore itagliano (so che mi leggi).

Concludo questo post con due filmati del mio intervento. Il primo lo ha fatto Samantha Baldin, che ho potuto conoscere dal vivo e mi ha stupito per il suo desiderio di imparare e migliorare nell’ambito della narrativa, mettendo anche in discussione ogni cosa fatta se necessario (per un autore non è così banale avere la giusta mentalità che sarebbe scontata in altri ambiti lavorativi o artistici). Il secondo è stato preso con iPhone e caricato online da Simplicissimus: 7 minuti e mezzo del mio intervento di oltre mezz’ora.

Nonostante abbia sforato di alcuni minuti non sono riuscito a svilupparlo tutto e ho dovuto tirare fuori i dati più significativi dalla parte mancante e sintetizzarli, per dare un senso al discorso, lasciando completamente da parte tutti gli approfondimenti e gli esempi ottocenteschi. Comunque il testo del mio discorso (nella forma dell’articolo-guida che avevo fatto per aiutarmi a parlare senza scordare le cose), le slide e il video completo saranno disponibili prossimamente sul sito di Ebook Lab Italia. Magari li pubblicherò anche in un articolo apposito qui su Baionette. Nonostante tutto è piaciuto molto al pubblico per cui, uhm, per questa volta mi devo accontentare del casino che ho fatto e sperare vada meglio in futuro… ^_^””

Notate l’esempio del Condominio, in onore dell’adorata Gamberetta.
Stavo per fare un esempio con il venditore di patate al fianco di quello di libri, ma poi ho pensato a Lei (sono già passati cinque minuti?) e ho scelto l’esempio a tema di autopubblicazioni che Lei aveva fatto parecchio tempo fa. ^_^

Il tweet di cui sono più contento (li potete trovare tutti nella raccolta in tre formati indicata prima) me lo ha dedicato Apogeo Online su quello che è il punto cardine del mio discorso, ancora più del prezzo, per poter dare un senso agli editori e salvare in modo utile per tutti il ruolo del marchio editoriale:

E naturalmente ringrazio ancora Antonio Tombolini per aver twittato i miei Coniglietti del Venerdì assieme ai complimenti. ^_^

Ora che Ebook Lab Italia 2011 è passato, potrò riprendere a breve a occuparmi del concorso Steampunk, avviando i contatti con alcuni dei partecipanti migliori. E imparare a usare Sigil per fare la raccolta dei racconti arrivati. E magari anche un articoletto a tema eBook prima di venerdì, se possibile.

 

Il Duca di Baionette

Sono appassionato di storia, neuroscienze e storytelling. Per lavoro gestisco corsi, online e dal vivo, di scrittura creativa e progettazione delle storie. Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa. Nel gennaio 2017 ho avviato un canale YouTube.

Recent Posts

Acheron Books ospita Vaporteppa

Acheron Books ha fatto a Vaporteppa un'offerta che non si può rifiutare: tutte le migliori…

5 anni ago

Adrian la serie: il ritardato è tornato (e ha portato un amico)

La trasmissione di Adrian la serie è proseguita nelle ultime due settimane, come previsto. Nessuna…

5 anni ago

Adrian: Celentano e gli ormoni impazziti da rinfanciullito

Adrian di Celentano è un'opera strana. Ero un po' combattuto se parlarne o meno perché…

5 anni ago

Ralph spacca Internet: analisi del film

Nuovo anno e nuova analisi: Ralph spacca Internet. Questa volta si tratta di un film…

5 anni ago

Bumblebee: un buon film dei Transformers

Bumblebee è un film della serie Transformers anomalo perché è fatto bene. Non benissimo, neanche…

5 anni ago

Macchine Mortali: la cicatrice fantasma

Ho visto Macchine Mortali al cinema e mi sono venuti in mente degli spunti di…

5 anni ago