Il blog cambia pelle: la grafica ha adottato i nuovi colori e il nuovo avatar che sto usando già altrove per essere più coerente. E anche per diventare più leggero, meno puntato verso l’estetica Steampunk. Ormai sono anni che non è più un argomento dominante e ancora c’erano dei rimasugli nel precedente tema adottato nel marzo 2014, come l’effetto carta vecchia di sfondo e i rivetti in ottone che appesantivano decoravano i titoli dei box nella sidebar.
Questo è il terzo cambio di pelle. Ricordate il primo tema, quello usato da ottobre 2007 a dicembre 2009? Aveva la sidebar con i post-it e il motivo a righe colorate come sfondo ai lati del corpo del blog.
Dal dicembre 2009 al marzo 2014 siamo passati a un tema molto fortemente votato allo Steampunk. C’erano tubi decorativi ovunque su tre colonne, carta, legno e rivetti. Era un gran casino di tema, totalmente inadatto ai dispositivi mobili (ma nel 2009 importava ancora poco). Rispecchiava quello stile di temi molto graficamente pesanti che si usavano agli albori. Nel 2009 ricordiamo che l’apice di importanza dei blog comunque era già passato e Facebook stava creando un nuovo standard di uso del web anche in Italia.
Nel marzo 2014 è arrivato l’ultimo tema: un po’ più moderno, un pochino più adatto ai dispositivi mobili e con molto meno codice vecchio e deprecato, ma era ancora privo di reattività alle dimensioni dello schermo. Era un tema già vecchio alla nascita e negli ultimi due annetti ormai era un po’ troppo obsoleto. Il nuovo tema è ancora Graphene, ma è la nuova versione… ed è un tema veloce e reattivo, pensato per gli standard attuali richiesti dai lettori e (ben di più) da Google.
Il blog cambia pelle, ma non è solo un cambio di grafica. Avete già visto nell’ultimo anno di forte attività, il 2017, il cambio netto di argomenti trattati. Non ci sono più vuote polemiche editoriali da oltre un anno e mezzo perché voglio proporre uno stile costruttivo di discussione. Voglio fornire soluzioni e fare analisi utili, e fare rant naturalmente non è costruttivo e non è un’analisi utile. Addirittura la scorsa primavera avevo rimosso qualche vecchia polemica ormai superata da anni.
Nel 2018 sono stato poco attivo per diversi motivi, anche se in ottica dei lettori davvero interessati alla scrittura creativa e allo storytelling, alla sceneggiatura di una buona storia, insomma, è stato forse un anno perfino migliore del 2017 perché ho rilasciato gratis per tutti il mio manuale di scrittura creativa… e ho lanciato il mio corso a giugno, con notevole successo di vendite e gradimento.
Per completare la transizione non mi resta che modificare un po’ di articoli per migliorare l’integrazione con la nuova grafica e per migliorare un po’ la qualità del codice, visto che alcuni dei più vecchi (ma ancora molto visitati!) sono davvero invecchiati male.
Ci sarà da buttare diversi Tag e Categorie inutili, poco usati o ridondanti, per fare pulizia delle complessità inutili e disporre gli articoli in modo più sensato. Gli articoli rimarranno al loro posto, ma saranno organizzati meglio. Sarà un bel po’ di lavoro da qui a fine gennaio.
C’è anche da riprendere con i video, visto che col blog ormai ho ripreso, seppure a ritmo ridotto, già da ottobre. Non ti sei perso i miei articoli sulla procrastinazione, sulle birre doppio malto e sul cambiamento “in peggio” di un personaggio, vero?
Farò dei cambiamenti sui video rispetto a prima: non saranno più la copia dell’articolo originale, e delegherò al testo scritto gli approfondimenti ulteriori che stonerebbero in un video e a cui non voglio rinunciare nell’articolo.
Il dominio non è cambiato: mi piace il nome Steamfantasy, che richiama assieme Steampunk e Fantasy, e non è fuori tema perché parleremo spesso in futuro di narrativa fantastica. Certo, faremo esempi con Rambo, con Up, con Macbeth, con Il Padrino… ma al di fuori degli argomenti generali di analisi “mainstream” il mio interesse principale nella narrativa rimane quella fantastica.
Parleremo di fantasy ben più di quanto ne abbiamo parlato negli anni precedenti, e ne parleremo come merita: come qualcosa degno di un approccio serio. Ma l’ho già detto nei mesi scorsi. Quando si parla di storia o di stranezze è facile fonderle con l’aspetto “fantasy” del nostro stesso mondo (storia della magia e alchimia), o usarli come stimolo per ragionare sul fantasy con rigore. Chi vuole una discussione sullo scarso pericolo dell’armata a cavallo dothraki se khal Drogo non fosse morto e fossero sbarcati davvero sul continente con lui e Daenerys?
Parleremo anche di “psicologia” e ho riassunto con questa parola il concetto nel nuovo header: apprendimento, bias cognitivi, neuroestetica e qualche accenno di psicologia cognitivo-comportamentale. Ho letto diversi libri da cui trarre ispirazione per degli articoli, e ho notato che questi argomenti incuriosivano parecchio i corsisti del workshop a Pescara.
D’altronde la mente umana è la base da cui partire per imparare a imparare e la nostra mente è l’unica arma che abbiamo per affrontare la sfida della conoscenza. Un’arma che senza la giusta manutenzione risulta smussata e arrugginita: sei pronto ad affilare la tua mente un libro alla volta?
Benvenuto su Baionette Librarie! :-)
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