C’è un fumetto online italiano che seguo da inizio anno, Che Vita di Mecha, e che trovo molto gradevole. Non parla di editoria, ma ci si avvicina: sono le avventure di un automa, alter ego dell’autore, che si trova a gestire una fumetteria incappando nei problemi e nell’idiozia dei clienti. Più altre cose di contorno (amici dementi che lo perseguitano e la madre ritratta come Darth Vader).

Ho trovato molto utile l’indicatore di realismo (reality bar), perché certe volte riporta valori molto alti su cose così demenziali che se uno cercasse di inventarle le scarterebbe perché poco credibili. Come diceva Pirandello, certe fantasie che nessuno accetterebbe in un romanzo perché incredibili si rivelano reali nella vita.

62L’autore è Stefano Conte, “The Sparker”. L’ho scoperto tramite Francesco Durigon, l’autore di La Maschera di Bali, perché al tempo del concorso, anni fa, Sparker regalò due tavole illustrate per il racconto. Il suo sito è www.thesparker.com e lì potete trovare le strisce di Che Vita di Mecha assieme agli albi, sia gratuiti da sfogliare online che da comprare sul negozio. Gratuiti ci sono i primi tre, mentre di carta potete comprare fino al quinto appena uscito.

Ma Sparker non è solo Che Vita di Mecha! Sul sito troverete altre serie, come la parodia dell’Uomo Tigre, divenuto L’Uomo Pigro, oppure le due brevi serie di strisce Myth Clots sui Cavalieri dello Zodiaco o Noi Robot coi robottoni di Go Nagai (include un dialogo col Gundam, a tema “real robot” ^_^).

pigro_01Mi piace molto l’umorismo di Sparker, spero che possa trovare uno sbocco con un buon editore di fumetti per Che Vita di Mecha. Potete trovare i primi cinque albi di Che Vita da Mecha e il primo de L’Uomo Pigro al Lucca Comics & Games, padiglione Giglio (quello accanto al padiglione Napoleone, è il secondo più grosso per gli editori di fumetti in generale), stand E338. Qui l’annuncio sul sito di Sparker. Io li comprerò, meritano. In più L’Uomo Pigro avrà una prefazione di Doc Manhattan, quello dell’Antro Atomico.

Un secondo buon motivo per visitare Sparker allo stand è che con lui ci sarà Francesco Durigon, il T-Rex di Che Vita di Mecha che non compra niente e va nella fumetteria solo per dare fastidio. Siete autorizzati a dargli fastidio facendo finta di non aver capito il finale de La Maschera di Bali e spiegandogli come voi lo avreste fatto meglio! Però dando solo consigli sbagliati, altrimenti la cosa non funziona! Sarà felicissimo di ascoltarvi e vi ringrazierà di sicuro. Fate una buona azione per Sparker, rompete le palle al T-Rex. ^_^

C’è anche un terzo buon motivo:

composizione_segnalibro
In regalo per chi lo vuole: padiglione Giglio, stand E338!

Quest’anno Vaporteppa non sarà presente al Lucca Comics & Games: ci mancano i cartacei, sono uscite poche opere e in più la collana è nata quando ormai gli stand erano già stati venduti tutti. Forse saremo presenti il prossimo anno, la decisione è ancora da prendere. Però il segnalibro che vedete lì sopra è in regalo, basta recarsi da Sparker e Durigon allo stand e chiederne uno. A chi compra almeno un albo verrà assegnato d’ufficio, che lo voglia o meno. Non possiamo ancora vendervi la carta, lasciate almeno che ve la regaliamo… ^__^”

Io sarò a gironzolare per Lucca Comics & Games il 31 ottobre e il primo di novembre. Perlopiù nei due padiglioni principali dei fumetti, più un salto in Panini e non mi dispiacerebbe nemmeno vedere qualcosa della nuova area giapponese dall’altra parte del centro storico.
Non indosserò l’uniforme e non penso di passare nel mega padiglione Games: troppa ressa e, in più, se davvero il prossimo anno riusciremo ad avere uno stand (finché non c’è l’approvazione ufficiale dell’idea, è tutto in forse) è quasi sicuro che verrò sbattuto lì… gli Editori di Narrativa, ci noto una certa ironia, vengono collocati in Games (e ne divorano metà dello spazio, sigh!).
Per quest’anno ci sto alla larga, è stato già deprimente girarci un po’ l’anno scorso! ^_^

5 Replies to “"Che Vita di Mecha" a Lucca Comics”

  1. Molto carine, queste strip. E a proposito di strappone, ti consiglio – sempre sua – la parodia di He-Man, ovvero immen (www.thesparker.com/immen): potresti trovare gli insegnamenti impartiti da Sorceress un utile complemento alle tue lezioni di ginecologia morale. A meno che non ti faccia schifo Rat-Man: il tipo di umorismo è simile 🙂

  2. Ho iniziato a leggere Sparker e il suo “Che vita di Mecha” sulla piattaforma Shockdom, e solo dopo ho scoperto il suo sito con gli altri fumetti.

    Ho trovato molto utile l’indicatore di realismo (reality bar), perché certe volte riporta valori molto alti su cose così demenziali che se uno cercasse di inventarle le scarterebbe perché poco credibili. Come diceva Pirandello, certe fantasie che nessuno accetterebbe in un romanzo perché incredibili si rivelano reali nella vita.

    Da ex-edicolante, posso (sfortunatamente) confermare quasi il 99% delle scenette disegnate da Sparker… tragici ricordi, mi viene da piangere tutte le volte che riemergono dai meandri della mia mente. ç_ç
    P.S.: scusa, fammi capire… l’autore de “La maschera di Bali” è lo Scassasauro? Oo’

  3. Nuuu, il padiglione Giglio è uno dei pochi che nella ressa non sono riuscita a vedere… Sarà per l’anno prossimo T.T
    In compenso ho comprato un mucchio di porno strani.

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