Un paio di novità che penso faranno piacere a chi desidera partecipare al concorso.
Antonio Tombolini, CEO di Simplicissimus Bookfarm, mi ha contattato per offrire al vincitore un lettore di eBook COOL-ER nero da sei pollici, identico nell’hardware all’ottimo Cybook Gen3 (sono entrambi Netronix con il nome cambiato) che uso con piacere da oltre un anno. Il lettore vale 239 euro e ha l’ultima versione del firmware installata, che dovrebbe funzionare benissimo (probabilmente non ci saranno aggiornamenti firmware in futuro perché l’azienda è fallita). Io, in ogni caso, mi godevo alla grande il mio Gen3 anche quando aveva il vecchio firmware e ogni tanto si impallava (ora non si impalla più, mai mai mai, da quando ho il firmware 1.5).

Il COOL-ER è un gran bel premio: con sei pollici, se lo tenete orizzontale, potete leggere anche tanti saggi di storia e manuali di scrittura in pdf piratati. Ha pure lo schermo E Ink da otto livelli di grigio, contro i quattro del mio Gen3 (non ho il Gen3 Gold, ho il precedente) e legge anche gli RTF, che male non fa. Non ha la connessione Wi-Fi (esattamente come non l’ha il Gen3, essendo identico l’hardware, o l’Opus), ma è lo stesso un ottimo lettore e la mancanza non si sente proprio: comprare i libri al PC è meglio in ogni caso, così uno ha una copia di backup al sicuro sull’HDD. ^_^

Le specifiche del lettore.

A differenza del ciondolo, che potrei rifilare a una bella loli anche se non ci dovesse essere un racconto degno della vittoria, il lettore COOL-ER verrà dato solo al vero vincitore (assieme al ciondolo). Se non ci sarà un degno vincitore, Tombolini non regalerà niente a nessuno: il COOL-ER ve lo dovete meritare con il sudore della fronte, la qualità della scrittura e la validità delle idee (la partecipazione al concorso è GRATIS, datemi almeno queste cose in cambio… ^_^””)

Dato il valore del premio, ho deciso di fornire due mesi in più per permettere l’adeguato passaparola e il coinvolgimento di chi non era interessato a gareggiare, gratis, solo per la gloria e un ciondolo simbolico. La nuova data di consegna è: entro domenica 17 ottobre 2010. Tre mesi interi a partire da domani.

Ulteriore particolare: dato il valore del premio, e per evitare sgradevoli possibilità stile “siamo tutti amyketti come al premio Urania”, i lettori con cui ho rapporti più stretti, come Angra o Zweilawyer, se vorranno partecipare dovranno farlo “fuori concorso”: i testi potranno aspirare all’inserimento nell’eventuale antologia, ma nessuno di loro potrà vincere (se avete il dubbio di poter essere nella lista di quelli troppo amyketti per vincere, chiedete). È ingiusto, ma è meglio così. E poi io sono ingiusto: sono il Duca.

Anche eventuali famosi scrittori (pubblicati da editori cartacei) che volessero cimentarsi, come D’Andrea GL, Lara Manni, Andrea D’Angelo, Luca Tarenzi, Dante Alighieri, Isaac Asimov o Francesco Falconi, per fare i primi esempi che mi vengono in mente (se siete in dubbio, chiedete: se non so chi cazzo siete e soprattutto non ho mai visto il vostro libro in libreria, non siete famosi abbastanza. Il senso della cosa è di “non far vincere il nome famoso che dà prestigio”, chiaro?), possono farlo “fuori concorso” per lasciare la tenzone agli sfidanti meno noti. LOL. Questo potevo anche evitare di precisarlo, visto che a nessuno di loro fregherà nulla di partecipare a un concorsino secondario come questo (ma forse Alighieri…). ^_^

Ricapitolando…

    1. Lettore COOL-ER e ciondolo al vincitore. Se non c’è un vincitore, forse rifilo il ciondolo alla loli più carina, ma il COOL-ER rimane a Tombolini. Per decidere il vincitore, in caso di dubbio tra testi di valore molto simile, sceglierò quello che meglio segue le regole della buona scrittura per la narrativa descritti qui e qui. Fare Literary Fiction non è una buona idea. Su questo non si discute.
    2. Scadenza spostata dal 7 Agosto 2010 al 17 Ottobre 2010.
    3. Tutti i miei amyketti (e i famosi scrittori!) se vorranno partecipare lo faranno FUORI CONCORSO, gareggiando per l’ingresso nell’eventuale antologia e non per la vittoria. Mi spiace, ma è meglio evitare possibili polemiche.
    4. Quattro.

Fate rimbalzare la notizia!

51 Replies to “Concorso Steampunk: due mesi in più e un lettore di eBook”

  1. Bello l’upgrade del concorso, Duca, è una buona notizia, specie perchè attirerà più attenzione. Avanzo un altro suggerimento: visto che è sempre gratuito e ora con un premio costoso, non sarebbe meglio limitare l’invio a UN racconto per partecipante?

  2. Chiaro, era solo una proposta. In questo caso forse ne approfitterò e con i mesi bonus ne scriverò un altro ^__^

  3. Bravo. Fanne uno in più e quando lo hai finito revisiona di nuovo il primo. E finita la revisione di quello, revisiona il secondo. E poi di nuovo il primo. E poi il secondo. E ancora. E ancora. ^_^

  4. Per decidere il vincitore, in caso di dubbio tra testi di valore molto simile, sceglierò quello che meglio segue le regole della buona scrittura per la narrativa descritti qui e qui.

    Se ci sono due racconti validi e di valore molto simile potresti usare il ciondolo come secondo premio.

  5. Secondo me l’introduzione della categoria “fuori concorso” è stata un’ottima idea. Si tratta di una regola onesta, analoga a quella usata nei tribunali per giudici e testimoni, Sei mio amiketto, perciò fuor dei cojoni, al massimo una pacca sulla spalla e un .jpeg disapproving rabbit.
    Ad ogni modo, vista l’odiosa sincerità del Duca, dubito che avrei ottenuto un qualche tipo di favoritismo.

    Ora il concorso ha un bel premio, una buona visibilità…Insomma, dovrebbero farci un pensierino tutti gli aspiranti scrittori.

  6. Sigh, non potrò ambire al lettore e-book, anche se la vocina della coscienza mi dice che alla fine è giusto così, altrimenti i soliti imbecilli di turno se ne sarebbero potuti saltare fuori con una storiella del tipo “eh, Duca, voi criticate tanto i concorsi seri e poi vi mettete a fare i servizietti agli amiketti”.

    Ora scusate, vado a prendere un lanciafiamme con il qualche incenerire la suddetta vocina.



    Anzi no, fa troppo caldo ^_^

  7. So che sembrerò un’odioso opportunista ma… che figata! Se prima avevo qualche riserva a partecipare col fatto di non avere tempo e ispirazione per colpa dell’estate e delle vacanze impellenti, ora sfrutterò l’estate per documentarmi e settembre per scrivere qualcosa *o*

  8. Cercherò di dare qualche spunto steampunk durante l’estate. So che, a furia di commenti, nel primo articolo sul Concorso tutti i possibili dubbi hanno già trovato risposta (e nel caso si può chiedere ancora o mandare mail), ma un po’ di stimoli e spunti in più non farà male.

  9. beh, io ho ormai finito la prima stesura (oddio, per un racconto forse è esagerato, ma tant’è)quindi confermo che ci sarò.
    Duca, lo sai che con 3 mesi in più mi condanni a qualcosa come 5 o 6 riscritture, vero? (me le merito, me le merito…)

    A presto

  10. Bravo.
    Leggi e rileggi i due articoli di Gamberetta. Domandati sempre se sei stato generico o specifico in un elemento descritto. Domandati se tutto si vede bene e se scorre. “Mostrare” è un principio filosofico che deve pervadere l’intera scrittura, in ogni scelta, tutta ottimizzata per far accendere più cm2 possibili del cervello con stimolo visivi e sensoriali. Drammatizza! Drammatizza! Azione! Azione! No alla descrizione statica, sì al dinamismo! Tutto si muove nel mondo reale! La vita è movimento quindi la scrittura è vita solo se è movimento! Celebra la macchina, la velocità e la guerra! ^_^
    Buona fortuna.

  11. Queste sì che sono delle belle notizie che ti raggiungono non appena accendi il tuo caro RSS/Atom newsreader. Una gradita sorpresa, caro Duca. Giusto stamattina mi ero svegliato con l’intenzione di elaborare un finale degno di nota al racconto che stavo per inviarti. Ma ho ancora del tempo per pensarci sù. Articolo degno di nota, come sempre.
    Rinnovo i complimenti per il blog, diverso dai soliti blog interamente scopiazzati da wikipedia o da altri siti web (per scoprirlo, basta infatti digitare su google una frase del testo del blog “incriminato” inserito tra due belle “virgolette”) senza citarne le fonti.
    Perchè ho espresso quest’ultima critica? Forse perchè vorrei ricordare a tutti, in primis a me stesso, che scrivere non è obbligatorio.

  12. Interessante, pubblicizzerò la cosa! E cercherò di scrivere qualcosa di accettabile anche io, se mi vengono buone idee ^^.
    Ah, Duca, io conto tra gli amiketti o no?

  13. @Delemno
    No, direi di no.
    Non abbiamo contatti in msn, commenti e contatti mail sporadici come con molti altri lettori, anche minori… direi che non ci sarebbe alcuna polemica possibile se vincesse il tuo racconto.

    @Goljadkin
    Grazie Goljadkin.
    Però, c’è anche un grosso svantaggio in questo blog: anche se non copio pari-pari pezzi di Wikipedia, sono così stronzo e tirannico che al primo sospetto di trolling/polemiche da parte di un utente (si veda il mongolo Syllon coi suoi non-sense e le sue cazzate, scacciato ieri), lo prendo a calci in culo con la furia del miglior GL.
    Zwei mi ha consigliato un farmaco per limitare le crisi di violenza, ma penso che userò l’alcool come al solito… ^_^

  14. Wow… ^_^ è da anni che sogno un lettore ebook senza che nessuno me lo compri (data la mia giovane età)… Adesso che c’è questo bel premio se riesco ci provo pure io. Non mi aspetto molto, ma tentar non nuoce!
    Grazie al Duca e a Tombolini per questa bella possibilità!

  15. Salve! Sono un’amante del fantasy “cappa e spada” ma poiché mi piacciono le sfide e la sperimentazione letteraria, oserò scrivere un racconto steampunk. Ho iniziato a documentarmi, ma qualsiasi suggerimento sul blog sarà gradito! La trilogia “Queste oscure materie” di Pulman come viene intesa? Sarà un’occasione per imparare cose nuove. Bell’idea!

  16. Oh ma che splendida notizia *O*
    Più che altro per la proroga che mi fa un gran comodo vista la torrida estate che mi prosciuga la vena creativa XD
    Vado a diffondere la lieta novella 😀

  17. @polveredighiaccio
    Avevo provato a leggere, ma è scritta in modo molto noioso. Non so quanto abbia di utile per fare steampunk retrofuturistico tecnologico… o anche solo di steampunk in generale (perlomeno nell’ambito dei confini della prima generazione, molto science-fantasy).

    @Tj
    Diffondi, diffondi ^_^

  18. Ho appena sentito Dante Alighieri, mi ha detto che è in vacanza nella quarta cantica e torna dopo ferragosto. Gli mando un sms, non si sa mai cambiasse idea.
    Concorso interessante, mi sarebbe piaciuto scrivere un racconto (non un libro, per carità) steampunk. Ma ho preso la decisione di mettermi in pausa dalla scrittura. Solo idee e plot.

    Buona iniziativa, comunque.

  19. Se Dante è in vacanza, si può contattare la sua aiutante, Licia Troisi: piloti di corazzate terrestri che si affrontano a sciabolate, sporgendosi dalle botole!
    O Robert Heinlein, che tanto siamo lì.
    Buona pausa.
    ^_^

  20. Ehi! Tombolini mi ha plagiata, pure io regalo un lettore di eBook con un concorso ç_ç
    Faccio rimbalzare sì la notizia, ma prima mangio ^____^

  21. Ok, ho buttato giù 5 cartelle ma NON MI PIACCIONO, non sono certa siano molto steam… Ho pure cercato i libri suggeriti e non li trovo, meno male che hai dilatato i tempi… Non è il mio genere ma non voglio rinunciare a scrivere il racconto! Sarò tenace! O almeno ci provo…

  22. La formula “fuori concorso” per gli amyketti è sacrosanta, credo che sia anche l’unico caso in Italia ^___^

    ********

    Se Dante è in vacanza, si può contattare la sua aiutante, Licia Troisi: piloti di corazzate terrestri che si affrontano a sciabolate, sporgendosi dalle botole!

    E se piove?

  23. Certo che quel premio invoglia, Duca. 🙂
    (Mi piacerebbe. Se riesco a tirare fuori la testa da quel che sto scrivendo adesso, provo. Lo so, lo so, fuori concorso).

  24. Grazie a tutti e buon lavoro!
    Fornirò altri spunti oltre a quelli già forniti. Se siete in dubbio sui possibili contenuti Steampunk Retrofuturistici del vostro racconto, mandatemi una mail e cercherò di aiutarvi a capire meglio come orientarvi.

    Ricordate che potete inserire anche elementi fantasy o da mix science-fantasy, come era tanto Steampunk della prima generazione (Le Porte di Anubis, che a me piace poco, è un ottimo science-fantasy steampunk però senza alcun retrofuturismo, il che fa storcere il naso a molti -me incluso-), basta che ci sia anche uno spiccato Retrofuturismo o nello sfondo dell’ambientazione o negli elementi centrali della storia.
    Con la passione del periodo per il sovrannaturale, l’occulto, lo spiritismo, le religioni orientali ecc… sia in Inghilterra che in Russia (prendendo due nazioni molto diverse), è quasi naturale combinare Supertecnologie e ricerca pseudo-scientifica dell’occulto.
    Un mix simile c’è in un fumetto che voglio segnalare a breve, The Five Fists of Science.

    Come già detto il Retrofuturismo può sia coinvolgere l’intera tecnologia della società mostrata (ispirandosi alla fantascienza di Robida) che essere il macchinario del genio/cattivo di turno inserito in un contesto storicamente credibile (ispirandosi al romanzo-scientifico di Verne).
    Come preferite. A me piacciono entrambi, anche se ho una predilezione per il primo condito con forti elementi fantastico-sovrannaturali. E poi ho il mio fetish dell’esplorazione spaziale ottocentesca, con le primitive giungle di Venere e i resti tecnologici di un Marte decaduto nella barbarie… ma questo è solo un mio fetish (come pure le fatine), ignoratelo pure.

    Con tutti i fuori concorso possibili, potremmo arrivare alla fine ad avere l’antologia dei migliori racconti (spero) senza però avere il vincitore del lettore di eBook. Sarebbe una cosa bizzarra… ^__^

  25. Sto realizzando che il mio problema è il linguaggio tecnico, l’assenza di mentalità scientifica. Questo mi blocca e al tempo stesso vorrei superare il limite. Ho trovato nozioni su macchine a vapore e tecnologia analogica su google, ma non trovo molto sulle armi. Ho carenze culturali sul genere, è come se dovessi imparare un linguaggio nuovo, anzi è davvero così! Riderai ma la Londra vittoriana io la conosco solo attraverso Dickens e altri del filone, e impiantarci una dose di retrofuturismo sarà un macello! Ho trovato la recensione di “Leviathan” on line. Letto? C’azzecca? Comunque ho cancellato quello che avevo già scritto, meglio rifare tutto da zero che correggere una cosa che non mi ispira. 🙁

  26. “Leviathan” è un po’ buttato come tipologia di Steampunk, nel senso che sceglie due tipi di Retrofuturismo separati e messi a convivere: il primo non è molto a tema (ingegneria genetica cono conoscenze dichiarate molto al di sopra di quelle accettabili per mantenere un ponte “storico” -la scoperta di Miescher nel 1869 non è sufficiente con simili implicazioni-… era meglio inventarsi altre giustificazioni meno moderne, anche per evitare l’incoerenza interna alla storia: l’assenza di armi batteriologiche) e il secondo è Steam, ma è banale e gettato di mala grazia (veicoli con gambe invece di ruote o cingoli perché sì… ok, si può accettare, è negli elementi tipici del genere, ma se è SOLO questo il retrofuturismo è un po’ pochino come Steampunk!).

    L’ulteriore problema è che i due retrofuturismi non si mischiano, come se sviluppi tecnologici così opposti, ed entrambi basati su conoscenze scientifiche e non su Magia o altro (che una delle due parti potrebbe non avere), fosse credibile che possano non incrociarsi mai nelle stesse nazioni.
    Semplicemente ridicolo, alla luce di come davvero funziona e funzionava il progresso e la registrazione dei brevetti.
    Ma si può sopportare anche questo, in fondo non è una incoerenza grande come quella interna alla gestione dell’ingegneria genetica dei Darwinisti, se ipotizziamo che i Darwnisti siano dei tali fanatici schifosi (come pare) da non tollerare motori o altre diavolerie meccaniche… peccato che, come fa notare Gamberetta nella recensione, i motori diesel li usano eccome sul mostruoso Leviathan! Quindi non sono così tanto fanatici, allora!
    Come mai le tecnologie dei Clanker e dei Darwinisti si incrociano SOLO quando fa comodo all’autore perché è troppo pigro per essere più ingegnoso? ^__^

    Come stile di scrittura invece è decente, molto al di sopra delle tipiche produzioni italiane. Può non piacere la storia sempliciotta, young adults in senso negativo, ma nella qualità della scrittura si vede la mano del professionista che mette quel “minimo” di sforzo e tecnica per non sentirsi uno stronzo truffatore (come anche in Mortal Engines di Reeve).
    Qui la recensione di Gamberetta.

    Per le armi lunghe di ordinanza militare, consiglio o di scegliere armi a polvere infume in stile Grande Guerra (fruga nei siti dedicati per mitragliatrici, fucili bolt-action, primissime pistole-mitragliatrici, revolver e semiautomatiche) oppure armi a polvere nera in stile 1870-1888 (grossi calibri -11 mm-, armi a colpo singolo o con serbatoi tubulari sotto la canna, mitragliatrici tipo Gatling o Hotchkiss con lo scatolone di colpi sopra o le prime Maxim da 11 mm con il nastro -tutte pesanti e difensive, non da far avanzare nel pieno dell’assalto-).
    Trovi tutti i fucili che vuoi qui:
    http://www.militaryrifles.com/MAINIndx.htm (polvere nera, grossi calibri da 10-11 mm)
    http://www.exordinanza.net/ (parecchi a polvere infume, piccoli calibri post-1886)

    Queste armi lunghe mantengono il legame storico con il lungo XIX secolo da rappresentare, ma non sono le uniche possibilità: la conoscenza nell’ambito dell’elettromagnetismo di Tesla e della manipolazione dell’etere possono avere creato ogni sorta di portentosa arma alternativa, in grado di sparare fulmini o raggi mortali.

    Per le armi corte dei civili, vanno benissimo i revolver. Le innocue velodog usate dai ciclisti contro i cani randagi (che facevano graffi ridicoli alle bestie, ma le mandavano in fuga col botto), i revolver stile Bulldog che seguivano la filosofia del “proiettile antiuomo lento e pesante” invece di “piccolo e veloce” ecc…
    Armi come la deliziosa Mauser C96, la molto peggiore Borchardt C93 (troppa usura con l’uso che porta a guasti) o l’ottima Luger P08, sono più costose e rare da vedere in ambito civile di quanto lo sia il classico revolver da tasca simile al Bulldog: letale a distanza ravvicinata, facile da portare, molto diffuso.

    Dovrò fare un articoletto breve per orientare ai diversi tipi di revolver dell’epoca, soprattutto dal punto di vista più interessante per un autore: come cavolo si ricaricavano?
    Tra una Bodeo italiana e un Webley inglese c’è una grossa differenza. Per chi non è avvezzo possono rivelare un po’ di sorprese.

  27. Uuuhm… il mio problema principale è inserire abbastanza elementi in così poche parole. Ok, l’Inghilterra Vittoriana ce l’ho, la storia anche, ma mi risulta complesso inserire abbastanza elementi senza fare infodump, lasciandoli quindi di sfondo-sfondo-sfondo.
    Avessi 150 pagine non dubito che riuscirei ad inserire un numero adeguato di diavolerie anacronistiche, ma così risulterei addirittura forzato >w<

  28. Ecco una risposta argomentata! Eh sì, lo studio pre scrittura in questo caso è necessario se non voglio scrivere boiate. Comunque l’articolo sui revolver è gradito, così da farmi un’idea. Ho letto la recensione di Gamberetta. Eviterò di comprare un libro che non mi serve per avvicinarmi alle atmosfere steampunk, cercherò in biblioteca qualche classico di Verne o Wells. Prevedo complicazioni ma spero di superarle. In caso di dubbi busserò ancora alla tua porta! Però, scene di battaglia senza spade, elfi e magia … Che incredibile sfida!

  29. Verne lo trovo regolarmente noioso, anche quando parla di gente che viaggia per l’India su un elefante a vapore. Robida con la sua sci-fi piena di intuizioni satiriche (rivelatesi vere un secolo dopo, lol) fa sorridere, ma in inglese si trova solo il primo della trilogia sul ventesimo secolo. Wells spacca, la Guerra dei Mondi è un capolavoro.
    Se vuoi trovare un po’ di ispirazione per un’avventura spaziale sulla luna, con tanto di materiale antigravitazionale in stile Space 1889:
    http://it.wikipedia.org/wiki/I_primi_uomini_sulla_Luna
    http://en.wikipedia.org/wiki/The_First_Men_in_the_Moon

    ^_^

  30. Ok. Grazie davvero! Parto dal nulla quindi se leggo o guardo le cose sbagliate mi rimane l’imprinting! Guardo i siti e vediamo che mi passa per la testa. Certo che i viaggi sulla luna… io sono un’archeologa laureata e seria! XD

  31. Evvai, cosí potró partecipare anch’io!
    (torno in italia ad agosto, cosí potró finalmente riprendere a scrivere in italiano!)
    Sono venuto dalla gioia :D.

    Domande:
    – Paul di Filippo é steampunk?
    – I mostri geneticamente modificati, in stile Leviathan, bisogna quindi evitarli? Oppure dei mostri ibridi (stile Anharra), fatti di metallo e carne, con armi incorporate (mi immagino il dolore atroce ogni volta che il fucile innestato nell’avambraccio rincula,LOL), sarebbero steampunk?
    – Macchine digitali sono del tutto proibite in favore di quelle analitiche, o possono esserci?

  32. – Paul di Filippo é steampunk?

    No, è una persona. E nemmeno troppo sveglia. ^____^

    Però ha scritto il libro “Steampunk” (perché in mancanza di fantasia fare il cialtrone con nomi inventati da altri è sempre un tocco di classe!) che contiene un racconto steampunk in stile prima generazione (la Regina Vittoria sostituita da una copia ninfomane), un secondo racconto che nemmeno ricordo (ma pure lui in stile prima generazione) e un terzo racconto che non c’entra un cazzo nemmeno per sbaglio, ma il mentecatto si era accorto che solo le due robe precedenti buttate a cavolo così non bastavano per finire il libro…

    – I mostri geneticamente modificati, in stile Leviathan, bisogna quindi evitarli? Oppure dei mostri ibridi (stile Anharra), fatti di metallo e carne, con armi incorporate (mi immagino il dolore atroce ogni volta che il fucile innestato nell’avambraccio rincula,LOL), sarebbero steampunk?

    E’ una domanda a cui non è possibile dare risposta.
    La domanda è: sai fare in modo che siano un elemento RETROFUTURISTA? Se sì, lo sono. Se no, no, e rimangono solo elementi fantastici “generici”. Fine.
    Con un po’ di dettagli ben piazzati e nomi ottocenteschi qua e là, può diventarlo facilmente.

    Ti faccio un paio di esempi.
    I viaggi nello spazio in sé non sono Steampunk. I viaggi nello spazio fatti come li immaginavano nell’Ottocento, possono essere Steampunk.
    Colonizzare Marte non è Steampunk. Colonizzare Marte come la immaginavano nell’Ottocento e con tecnologie e riferimenti storico-culturali pesantemente ottocenteschi, è Steampunk. C’è una certa differenza tra Total Recall e Martian Dreams… ^_^

    – Macchine digitali sono del tutto proibite in favore di quelle analitiche, o possono esserci?

    Se non rovinano l’effetto complessivo, possono esserci. Il singolo elemento è irrilevante, conta solo il quadro complessivo che appare. Il telefonoscopio di Robida è piatto come un LCD con la videochiamata e si comporta come una tv LCD con la videochiamata: se è l’unico elemento retrofuturistico, NON basta. È tecnologia nascosta, roba asettica che non si vede, che non si muove… le abbiamo già NOI la televisione LCD e le videochiamate, non suona davvero “di un’altra epoca” o “fatto come se venisse dal passato” (retrofuturismo: il futuro/presente con gli occhi del passato, non il presente con gli occhi del presente).
    Però tutto il mondo attorno è profondamente retrofuturistico, essendo il 1950 immaginato da un uomo del 1880, quindi nell’insieme non sarebbe male come ambientazione per fare Steampunk.

    Tra i testi che avevo segnalato, mi pare, c’era anche Victorian Technology. Contiene parecchie indicazioni per capire l’approccio vittoriano alla tecnologia, oltre a farsi qualche idea sulla tecnologia in sé.

    Cito da quel libro, pagina 3, dove c’è un accenno all’estetica della meccanica, alla bellezza in sé dei marchingegni in movimento (contrapposta alla disumanità della tecnologia “invisibile” usa-e-getta):

    And the age celebrated the new beauty seen in these inventions—the sleek forms of the engines, the power of the locomotive, the dance of the pistons.

    Più chiaro?

  33. io purtroppo non sono un amiketto del duca (ma la loli nel mio petto lo vorrebbe tanto)e l’aver scoperto il complotto coniglio che si cela sul vertice del suo pikelhauben mi espone a tutta una serie di rischi nell’incontrarlo di persona

    quindi nulla si interpone tra me e il concorso, avevo quasi deciso di rinunciare a partecipare per difficoltà logistiche, ma questo premio è sugoso… troppo!

  34. @Duca

    Grazie dei chiarimenti. Per Paul di Filippo intendevo le sue opere, non la sua persona.. credo sia anche una figura retorica (come “bevi un bicchiere”), in ogni caso, se il Duca dice che non é Steam, daró fuoco ai suoi eBook.

    Ultimo dubbio (spoiler e parecchio LOL sul mio racconto): tempo fá, in preda ai deliri in una fumeria d’oppio, avevo inserito in un mio racconto una roba chiamata “motore di Murphy”.
    Un motore funzionante con l’energia orgonica derivata dal magnetismo animale dei gatti: il burro faceva da catalizzatore dell’energia suddetta.
    É steampunk tecnologico, science fantasy o semplicemente una cazzata?
    Essendo basato su pseudoscienze ottocentesche potrebbe essere valido? O rientra piú nel bizarro fiction?

  35. Mi andava di sfotterti un po’ (anche perché Paul di Filippo ha scritto varie cose e, se ricordo giusto, solo quell’aborto di finta trilogia è steampunk). ^_^

    Il motore a gatto imburrato è sempre bello da vedere, ma l’energia orgonica temo sia diventata interessante un po’ tardi per essere un buon riferimento storico: è con Reich e gli esperimenti negli anni ’30 che si diffonde, no?

    Meglio ripiegare su altri nomi usati per la “forza vitale”, sulle menate da società teosofica o sul classico etere.

  36. Per gli dei dell’Olimpo, più leggo ‘sta rubrica più mi rendo conto che devo farmela passare l’idea di scrivere steampunk, non ce la posso fare! 🙁

  37. Uh, posso partecipare con più di un racconto? Perché mi è appena venuta una nuova idea… lisergica, piuttostoanzichenò… e ne ho già steso il treatmeant…

    Inoltre sto frust… ehmm… persuadendo due valorosi e (davvero) talentuosi amici a partecipare!

  38. Quindi il motore a gatto imburrato va bene?

    Magari pure con prototipi a coniglio imburrato.. oh, momento, quello non é burro… OMG!

  39. Robot a generazione animale, wood gear di fine di mondo, amenità a vapore e rinascimentali: l’ultima puntata di futurama potrebbe dare qualche spunto weird per il concorso (tenete conto che Leonardo è del 1400-1500, ma il pianeta dei Leonardi ha degli elementi steampunk)

  40. Mi piace molto il punto quattro del nuovo concorso.
    Grazie per l’estensione della consegna, altrimenti avrei saltato ^^
    Duca for president! ehmm… no, ok… Duca for Duke-ness.

  41. Un colpo di fortuna, finalmente, giacché non avrei potuto mandare il racconto in tempo e già mi preoccupavo di aver perso quel bel ciondolo che ecco viene già sostituito da altro.

    Non che il premio non valga la candela, ma il fascino di quegli ingranaggi dal cuore freddo, metallico e lucido è irresistibile.

    Non essendo abbastanza loli, troppo vecchia, per ripagare il Duca come si deve di avermi iniziato, suo malgrado, allo Steampunk mi accontenterò di mandare un racconto sperando di risollevarlo dal suo pessimismo verso il fantasy italiano.

    In alternativa potrei sempre adottare un coniglio di nome Wanda.
    Parteciperò.

  42. Il concorso scade tra un mese e dieci giorni, 41 giorni incluso oggi e incluso l’ultimissimo giorno (il 17 ottobre, valido fino alle 23:59). Metterò un promemoria il 17 settembre, quando mancherà un mese esatto.

    E’ un sacco di tempo. Ce la potete fare.
    Il Duca conta su di voi.

    Partecipare è la scelta migliore, come ci ricorda questo poster:

    ripagare il Duca come si deve di avermi iniziato, suo malgrado, allo Steampunk

    Peccato che non sei una loli, era lo spirito giusto. Il Duca apprezza il pensiero.

    L’idea di aver “iniziato delle loli” allo Steampunk mi richiama alla mente questo:

    Gente col pickelhaube: lolicon dal 1914.
    ^_^

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