Ricordate come sono stati i due precedenti San Valentino?
Qui quello del 2014: Altarino alla nostra dolce Dea, Gamberetta. Bottiglia di spumante rosé. Il Suo amore che ci giunge in risposta dal mondo fatato. Giusto?

San Valentino è un’ottima occasione per adorare la Dea, per tramutare una sciocca festicciola commerciale che celebra la vacuità delle relazioni mordi e fuggi, in qualcosa dedicato al Vero Amore che ognuno di noi (femmine soprattutto) deve nutrire per la nostra dolce Dea Gamberetta, perfetta incarnazione assieme della vera giustizia, quella senza sconti, e della gentilezza più soave. Uno spirito di ferro ammantato di misericordia.

Prima ancora di San Valentino, abbiamo adorato Gamberetta per l’Ada Lovelace Day. Nel 2012 avevo fatto lo sciabolamento per la dolce, amata, Hime-sama. E fino al 2012 abbiamo cantato le lodi della più pura delle vergini, la nostra giusta e adorata Dea. rammentando il giorno della nascita di Gamberi Fantasy (qui l’articolo del 2011).

Prima di continuare, vi lascio al video…

Se non funziona prova qui ▼

… ma dopo due anniversari del sito, tre Ada Lovelace Day e due San Valentino, è per me il momento di cambiare di nuovo il giorno in cui festeggiare! Ogni giorno naturalmente penso all’importanza di Gamberetta e ogni giorno le sono grato per la sua esistenza, in fondo non serve un giorno speciale per ricordarla, ma se proprio ne serve uno… quale sarebbe migliore del giorno più sacro? Il quattro quattro, il 4 aprile. ^_^

Il mio post di sola adorazione annuale e brindisi si sposta al prossimo quattro aprile!

11 Replies to “San Valentino 2015”

  1. Molto bello e 100% etero! Non ho riconosciuto la musica alla fine, ma immagino che anche quella fosse 100% etero.

  2. trascinarmi sulla via della uominosessualità!

    Al contrario, eri tu che da muscle bear hai tentato di sedurmi! Poi ora ti sei sposato per ingannare il mondo, come un novello Oscar Wilde, ma un muscle bear rimane sempre un muscle bear. ^___^

    la dea decaduta

    Gamberetta non è più tra noi, ha lasciato questo mondo ed è tornata in quello fatato, ma ella ci osserva e ci disapprova protegge da laggiù. È una Dea. ^.^

  3. Tacete Empi!
    E non nominate la Dea invano! Non perdete il vostro tempo in quisquilie sentimentalpornografiche!
    Dobbiamo reimerci e cominciare a spargere il verbo della Dea, diffondendo avventure vapporteppose in questo italico paese, disastrato e penoso.
    Altrimenti Ella potrebbe irritarsi, lasciare il mondo fatato e ritornare alla guida di un esercito di batuffoli pelosi e dalle orecchie lunghe, ben addestrato, armato pesantemente e dotato di Pickelhaube d’ordinanza.
    Che ci invaderà per sterminarci tutti. Cominciando dagli editori di fantasytrash.
    E così, forse, l’editoria itaGliana potrebbe salvarsi…

  4. Ora che la Dea non è più tra noi, che ci ha lasciati per un mondo migliore, dobbiamo rimanere fedeli al suo insegnamento come Lei vorrebbe. Che, tipo, si riassume nei concetti di logica, metodo scientifico e responsabilità individuale: per molti occidentali orrori ben peggiori dell’integralismo islamico. o_O

  5. Hey, ma a questo punto la mancata osservazione dei Suoi precetti potrebbe essere visto come un pretesto per far tornare tra noi la Dea, opportunamente munita di ascia bipenne. Quindi pubblicare libri demmerda è in realtà un gesto nobile e ispirato dai più alti ideali. O meglio, questa è la scusa che tengo in serbo nel caso in cui quei due poveri cristi che hanno comprato il mio libro si presentassero sotto casa mia con torce e forconi (prego notare il minuscolo per “cristi”, non sia mai che sprechi il mio rispetto per una divinità pagana).

  6. Sei nato nel giorno sacro! Come anche alcune mie lettrici o Antonio Tombolini. Questo sito tende ad attirare i quattroquattri. Io, con modestia, ho preferito distanziarmi dal sacro numero di un mese e un giorno perché non mi sentivo degno: 5/5.

  7. Siamo nella terza fase del Culto, quello in cui la Divinità ha interrotto ogni contatto con i fedeli, e sono i sacerdoti a inventare interpretare la Sua volontà per il presente attraverso lo studio dei testi sacri.

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