È finalmente uscito il nuovo libro di Licia Troisi (e si spera non solo “firmato Licia Troisi” come alcuni sospettano riguardo la Ragazza Drago). È il primo di una trilogia, non sia mai che “la più amata scrittrice fantasy italiana” (sigh) si faccia scappare l’occasione di produrre l’ennesimo malloppone diluito in puntate invece di fare un singolo libro bello, breve e denso di buone idee.
I libri brevi e incisivi sono cose per idioti come George Orwell e quella sua cagatina di 1984. La Troisi non si pone limiti creativi nel diluire le vicende su più libri, come farebbe un barista disonesto con gli alcolici.
Le Leggende del Mondo Emerso, Vol.1 Il Destino di Adhara |
Adhara si risveglia in un prato. Non ricorda come è arrivata in quel luogo, non riesce neppure a ricostruire in quale luogo si trovi, ma soprattutto non ricorda chi è. Muovendosi in un mondo che le è completamente sconosciuto, pian piano scopre di avere una serie di inquietanti capacità, mentre incontra AmhaI, un giovane apprendista Cavaliere di Drago dall’animo tormentato che è pronto ad aiutarla a riscoprire se stessa. Ma sul Mondo Emerso, che da cinquant’anni vive un periodo di pace e prosperità, incombe una nuova, oscura minaccia, proveniente da un passato remoto e dimenticato. Il destino di AmhaI e Adhara e di vecchie e nuove conoscenze si legherà sempre più strettamente alle forze occulte che stanno cercando di trascinare nuovamente. Età di lettura: da 11 anni.
Notate l’età di lettura: da 11 anni. Devono avere capito che se uno lo legge prima degli 11 anni gli si può bloccare la crescita o può incorrere in gravi danni neurali. Poi l’età è anche interpretabile: da 11 anni e basta o da 11 anni in su?
Se è come gli altri libri della Troisi l’età di lettura più adatta è “Mai”.
“Mamma, non voglio leggerlo: mi si blocca lo sviluppo mentale…” “E cosa vorresti leggere alla tua età???” “Voglio leggere la Fattoria degli Animali, 1984 e La Macchina del Tempo…” “No, no, NO! Poi rischi che ti venga un cervello!” “Ma perché nooo?” “Da grande devi fare la velina e sposare un calciatore così sistemi la mammina tua.” “Ma io voglio diventare un Ingegnere dei Materiali…” “Non se ne parla! Vuoi finire a lavorare per quei maiali della DuPont? Zitta e leggi la Troisi!” |
La protagonista questa volta, tanto per cambiare, ha un nome preso dalla lingua degli inculatori di cammelli (camelus dromedarius, ma non disdegnano nemmeno le bambine tra gli 8 e i 12 anni dato che è brutto che abbiano “il primo sangue nella casa del padre”).
Adhara è la seconda stella per luminosità nella costellazione del Cane Maggiore. Il suo nome ha origini arabe e significa “le vergini“.
Dopo Nihal (“dove si abbeverano i cammelli”) e Dubhe (“orso”, forse riferito al suo pube peloso), finalmente abbiamo “le vergini”. Ma non solo vergini, bensì quelle del cane! Una cagna, insomma. Evviva l’eleganza.
Leggiamo il Primo Capitolo
Il primo capitolo, sia ringraziato Gesù Cristo mangiatore di uova sode e tracannatore di aceto divino, è disponibile nel sito della Mondadori. Dà spesso 502 Proxy Error “Error reading from remote server”, probabilmente perché i server Mondadori ricevono lo stesso livello di attenzione dei romanzi. Per chi vuole bruciarsi in modo irreparabile l’area di Broca c’è anche un fantastico prologo, ma io preferisco dedicarmi al primo capitolo sacrificando i miei neuroni per il bene della Scienza.
Come detto il libro inizia con la protagonista che si sveglia in un prato e non sa chi è, nemmeno cos’è, che è successo, insomma, in sintesi, non sa un cazzo di niente. A parte l’abbondanza di avverbi inutili e parole buttate a caso, il tutto ben amalgamato in una scrittura piuttosto fiacca (in anni un po’ di sforzo per migliorare no, eh? Anzi, ha perfino perso quell’immediatezza e demenziale freschezza del primo libro!), quello che non convince fin da subito è come l’autrice presenta gli avvenimenti. Il POV non è ben piazzato nella mente del personaggio, per cui non ci si gode “la confusione”, ma si ottiene un chiaro quadro degli eventi come se stessimo guardando una persona confusa mentre sorseggiamo il té delle cinque.
“Chi sono?”
Nessuna risposta. Una stretta gelata le avvolse le tempie. Si toccò il petto, là dove il cuore batteva il tempo della sua ansia. Seni, piccoli e sodi.
“Sono una donna.”
La consapevolezza non le portò alcun sollievo. Si guardò attorno. Il cielo era di un azzurro profondo, senza neppure una nuvola. Il prato che la circondava le parve sconfinato; qua e là, il bianco di timide margherite e il rosso sfacciato di qualche papavero.
Non sa nemmeno di essere una donna, deve palparsi le tette per realizzare la cosa, eppure quando si guarda attorno non vede solo una distesa di generica erba chiazzata di fiori bianchi e rossi, ma distingue chiaramente margherite e papaveri, subito con un colpo d’occhio.
La cosa puzza, tanto per cambiare con Licia, di scarsa attenzione ai particolari dato che, subito dopo, la ragazza ha problemi perfino a riconoscere la propria cintura e a distinguere cosa sia un pugnale!
Un oggetto oblungo, piuttosto ruvido al tatto, era legato ai suoi fianchi da una striscia di un qualche materiale che non riusciva a identificare.
[…]
Con un piccolo sibilo, emerse qualcosa che luccicava al sole. Strinse gli occhi e studiò l’oggetto. Il manico era caldo, marrone, e si adattava perfettamente alla sua mano. La parte inferiore era fatta invece di un materiale diverso, lucente e freddo al tatto. Aveva un aspetto serpentino, ed era decorato con segni strani, che non riuscì a decifrare. Passò un dito sul filo della parte fredda, e sentì un immediato dolore. Lo ritrasse, e vide che era segnato da una lunga striscia rossa. Un lampo di consapevolezza illuminò la sua coscienza.
“È un pugnale.”
Fiori con tanto di nome riconosciuti all’istante, ma col pugnale deve farsi un taglio per capire cos’è. E riguardo la cintura non ha ancora capito cosa diavolo sia (ma non preoccupatevi, lo scoprirà dopo!).
Un complesso messaggio psicologico a sfondo pacifista-nudista o faciloneria e scrittura distratta? La risposta è autoevidente per tutti, tranne che per gli idioti: è ovviamente un raffinato messaggio psicologico! Credete forse che Licia sia un’incapace, uomini di poca fede?
Inutile perdere tempo sulla scrittura in sé: concentriamoci invece sugli eventi veri e propri di questa bellissima storia piena di mistero!
gambe magre, affusolate e candide, malamente coperte da una tunica macchiata.
[…]
Indossava una lunga tunica macchiata d’erba e sangue. Sotto, nient’altro.
[…]
Solo allora notò l’alone rosso che le circondava il polso. D’istinto lo sfiorò con un dito, ma si ritrasse subito. Bruciava terribilmente. Anche l’altro polso aveva lo stesso segno.
Adhara è chiaramente reduce di una Gang Bang, probabilmente con una dozzina di negri superdotati. I segni ai polsi indicano l’uso prolungato di manette o corde. Bondage-sadomaso, o forse l’avevano rapita e violentata.
La tunica macchiata “d’erba” e sangue assieme all’assenza dei pantaloni o della gonna, per non parlare della biancheria intima, è un altro evidente indizio a favore della Gang Bang. Le macchie d’erba sono molto sospette: probabilmente la base di sperma ha permesso all’erba di spiaccicarsi e incollarsi meglio di quanto sia possibile alla normale erba.
Sperma e sangue. Niente biancheria intima. Qualcuna è stata una ragazza molto cattiva, eh? O magari un gruppo di negri l’ha stuprata analmente (sangue, segni ai polsi) e poi l’ha abbandonata pensando che fosse morta.
Un oggetto oblungo, piuttosto ruvido al tatto, era legato ai suoi fianchi da una striscia di un qualche materiale che non riusciva a identificare.
[…]
Strinse gli occhi e studiò l’oggetto. Il manico era caldo, marrone, e si adattava perfettamente alla sua mano.
Cosa sarà mai, date le premesse, se non un Dildo Anale?
“È un pugnale.”
Ah, no, è solo un pugnale. Me ne ero proprio dimenticato! Forse faceva parte del gioco erotico e la presenza dell’arma cancella l’ipotesi dello stupro interraziale a favore della Gang Bang sadomaso finita male. Adhara aveva bevuto qualche bicchiere di troppo, fumato un po’ di canne per tenersi allegra, poi i bei cazzoni negri uscirono dalle mutande e lei vi ci si impalò a tre per volta con l’aiuto psicologico di qualche pasticca di LSD. La festa continuò mentre il suo ano si riduceva a un cratere sanguinante, mezza dozzina di strisce di coca per godere di più e alla trentaduesima eiaculazione interna gli si saranno ribaltati indietro gli occhi e avrà iniziato a schiumare dalla bocca. I negri, poveri Bingo Bonghi senza permesso di soggiorno, avranno abbondonato nel campo la bianca puttanella borghese per paura di inguaiarsi con la crudele polizia fascista e xenofoba.
Che ragazzaccia viziosa questa Adhara!
Qualcuno dirà: “perlomeno Adhara non piange come Nihal!”
Sbagliato. Dopo solo 1027 parole c’è già il primo pianto disperato! Evviva!
Lo sconforto la sommerse. Avvertì qualcosa di umido scenderle lungo le guance, e quando se le toccò sentì che erano bagnate. La cosa la intristì ancora di più. Spalancò la bocca e si lasciò andare alla disperazione, mentre dagli occhi grosse gocce le cadevano in grembo a disegnare sulla tunica aloni scuri perfettamente tondi. Dalla gola le uscivano solo confusi gemiti.
Si toccò le guance, e sentì che erano ricoperte da qualcosa di ruvido. Ne grattò un po’ con un’unghia e se lo mise in bocca. Era salato.
Le lacrime da sole non bastano per avere densi sedimenti sul volto, abbastanza corposi da poterli raschiare con l’unghia e mangiarli. Il sapore salato delle lacrime si è aggiunto a una precedente base di sperma secco, regalo di Ibrahim e Muhammad. O magari era muco colato durante il pianto disperato?
In ogni caso: gnam-gnam, Adhara, gnam-gnam!
Per i più perversi ecco una Ricostruzione degli eventi precedenti ▼
Qualcos’altro però la tormentava. Una specie di bruciore interno, e una sensazione di profonda secchezza che le straziava bocca e gola.
Per forza, tra l’alcool ingerito e tutta la saliva spesa nel succhiare salsicce nere è il minimo che abbia la gola secca e dolorante: trenta centimetri di pura anaconda Africana non si ingoiano come una caramellina! Poi con i fiumi di lacrime che produce, da degna erede di Nihal, avrà espulso almeno otto litri…
Infine distinse un nastro argentato che si apriva la strada fra i tronchi, gettandole negli occhi i riflessi rosati di un sole morente. Si lanciò verso il torrente e vi immerse la faccia bevendo con avidità
Altro che otto litri, ha formato un intero torrente!
Mi sbagliavo, la Troisi è migliorata: la potenza lacrimatoria dei suoi personaggi aumenta di trilogia in trilogia. In “Nihal della Terra del Vento” (prima trilogia del Mondo Emerso) dall’inizio del primo capitolo ci vogliono ben 4645 parole prima che Nihal scappi in lacrime per essere stata sconfitta da Sennar. In “La Setta degli Assassini” (seconda trilogia del Mondo Emerso) dal primo capitolo ci vogliono ben 4593 parole (un leggero miglioramento) prima che Dubhe pianga perché Gornar le tira i capelli.
In questa terza trilogia del Mondo Emerso invece bastano 1027 parole per ottenere un pianto disperato a bocca spalancata, degno di un cartone giapponese per ritardati. Straordinario!
Un consiglio per l’incipit della quarta trilogia: “Le lacrime iniziarono a rigarle le guance, poi Fathima prese a singhiozzare senza controllo.”
Copialo pure, Licia, te lo regalo!
L’Aspetto Fisico
Concentriamoci sull’aspetto fisico della protagonista, ben descritto perché la Troisi non si lascia perdere l’occasione di descriverci la sua nuova troiet… protagonista.
Carnagione e Gambe
Nel bianco, a poco a poco andò a disegnarsi il profilo di un braccio pallido appoggiato sull’erba, e di un paio di gambe magre, affusolate e candide, malamente coperte da una tunica macchiata.Il Seno
Si toccò il petto, là dove il cuore batteva il tempo della sua ansia.
Seni, piccoli e sodi.Il Volto
Capelli neri e lisci aderivano all’ovale minuto del suo capo. Qua e là, sparute ciocche di un blu intenso, lucente. Un volto allungato, magro, ma con guance tonde. Una fronte alta, intorno alla quale i capelli si aprivano come un sipario. Una bocca piccola e ben disegnata, labbra rosee e lisce che spiccavano sulla carnagione pallida. Un naso dritto e allungato, sopracciglia sottili.Gli Occhi
Tuttavia, la cosa che la colpì di più furono gli occhi. Grandi, ma dal taglio allungato, erano uno nerissimo, l’altro di un viola acceso, limpido, quasi inquietante. Non c’erano molte persone con occhi di due colori diversi: questo, per qualche ragione, lo sapeva.
La Troisi, diciamolo pure, ci ha regalato l’ennesima pornostar. Chi non ricorda la descrizione di Nihal? Io fantasticando su Nihal un po’ di seghe nel corso degli anni me le sono fatte. Bella puttanella dai capelli blu, la adoro. ^_^
Osservò i muscoli compatti delle gambe, la pancia piatta, le braccia forti, frutto degli allenamenti con la spada e delle battaglie. Si stupì che il suo corpo fosse cresciuto tanto in fretta, quasi a sua insaputa, trasformandola in una donna: aveva belle forme e un seno forse un po’ abbondante, ma ben disegnato. Si avvicinò al riflesso del suo volto. Ho gli occhi troppo grandi. Però il colore le piaceva: era intenso e profondo
È il corpo di una pornostar, con gambe forti, muscoli tondi, un bel seno e degli occhi da porca che sembrano gridare “fammi un facciale!”. Ma questa era Nihal, era il passato: ora abbiamo Adhara, dal seno piccolo e dalla pelle candida.
Ho anche trovato chi potrebbe interpretarla, è perfetta come da descrizione, anzi, ha pure una pelle candida che l’Adhara in copertina non ha (e per l’occhio viola basta una lente a contatto): Stoya.
Adhara e la pornostar Stoya: separate alla nascita? |
Come Nihal prima di lei, anche Adhara può avere una brillante carriera nel cinema, in film come questi. ▼
Non vi pare?
Forza Adhara, se fai carriera mi compro un abbonamento annuale al tuo sito!
LOL. A mio parere, un bel porno ispirato al libro sarebbe più utile di un videogioco. E smetterei subito di dire tutte quelle cattiverie sul conto del fantasy di bassa qualità. :D
Dopo aver letto questo articolo ho rapito quindici fanciulle vergini e le ho sgozzate in onore di Tyr lo Splendente perché concedesse anche a me il grande dono che ha riservato a Licia: L’Originalità!
Nihal/Sennar,
Dubhe/Lonerin,
Adhara/sfigato tormentato del Drago.
Saranno mica sempre gli stessi due delinquenti che ogni volta cambiano identità e s’infiltrano nei romanzi della povera scrittrice?
E guai se la ragazza in questione è meno che bellissima! Se fosse tonda e fruncolosa o piatta come una tavola, ciò potrebbe sconvolgere l’autostima del 99% delle adolescenti.
Io non ho nulla contro le ragazze bellissime, anzi, sarei favorevole a una politica eugenetica per la moltiplicazione delle donne più belle di ogni razza.
Per gli uomini invece solo ariani europei. ^_^
Licia Troisi mi pare avesse detto che il film sulle Cronache era in progettazione (o qualcosa di simile): dite che sono ancora in tempo a segnalare alla produzione Stoya come protagonista e Franco Trentalance nel ruolo di Ido?
Se si sdraia e si mette l’elmetto sul pisello l’altezza è giusta.
^__^
C’è un film in progettazione? Chi è il produttore?
La fanciulla, Stoya, è effettivamente il ritratto della protagonista. E se hanno già trovato un’attricetta… Bah, non è un problema, possono perderla altrettanto alla svelta.
Tra l’altro, è un’impressione mia o Adhara, pur notando subito margherite e papaveri, nota un torrente solo dopo un po’?
Forse c’è una spiegazione logica, non condanniamola. Forse faceva la fioraia, prima di essere sfiancata dai tre numidi. Per questo riconosce subito i fiori.
Puoi preservare qualche orientale per la sottoscritta? Per ogni giovine belloccio con gli occhi a mandorla ti consegno tre fanciulle con tanto di manette (è facile acchiapparle, basta mettere come esca una recensione negativa di Twilight e arrivano a stormi).
Ti preservo il giapponese Ito, un amico mio: ha sessant’anni, ma è pieno di soldi e dice che le donne sono vecchie dai 25 anni in su. ^_^
No, ok, i giapponesi si possono preservare, mi piacciono. Ma niente cinesi o coreani o altre scimmie gialle, solo i giappo.
L’importante, alla fine, è che il dottor Mengele abbia gemelli a sufficienza per svelare all’umanità i segreti dell’eugenetica applicata!
Licia Troisi a Lucca: faremo un film
Se la cultura cinematografica fantasy è un film su Nihal, spero che l’ignoranza trionfi :D
In un così difficile periodo di crisi economica non troveranno i fondi proprio per un film del genere, no?
Ad ogni modo, ho l’impressione che l’onda del successo della Troisi si stia spompando progressivamente. Mi sembra un’operazione azzardata farne un film. Ma forse è solo una mia impressione.
Quanto al nostro commercio, io preferisco i mongoli, sono più simpatici :)
Eccone uno
Dove sono le mie fanciulle in manette? ^_^
PS: mi pare di aver letto nei commenti su Gamberi che stai scrivendo qualcosa. Se ti va di passarmi l’incipit per ricevere un parere da uno sconosciuto sono disponibile.
Ahem, io intendevo quelli con le mandire di cavallucci bassi e tarchiati (e occasionalmente buoni da mangiare) ^_^”
Per le fanciulle, butto l’esca sul blog e appena arriva il banco getto le reti. Hai preferenze per le manette? Coperte di pelo rosa? Con le borchie affilate (verso l’interno)?
Grazie mille per la proposta, ma quella storia non è ancora pronta (sono più o meno al settimo mese, diciamo). Appena è presentabile mi sarebbe enormemente utile una lettura crudele :) Spero che per allora sarai sempre disponibile.
Ok, ci sentiamo in futuro per il romanzo allora. ^__^
Prima o poi devo fare quell’articolo da maniaco in cui invito le Giuovani Scrittrici Fantasy a mandarmi incipit, foto di nudo frontale e mutandine usate per una completa valutazione del lavoro.
Ma credo che non sortirebbe alcun effetto utile.
.___.
Guarda te se alle due di notte, dopo aver appena finito di tradurre non so quante pagine della Pro Celio per un odioso esame di latino dovevo bruciarmi i pochi neuroni rimasti con “l’aulica favella della divina poetessa di siffatti giorni tormentati, meglio nota come Licia Troisi”. Vabbé, vado a dormire che è meglio. Tanto già lo so che avrò gli incubi dopo questa “appassionante” lettura.
Ho riso come una iena ^_^
Vorrei fare anche una domanda seria, magari passa di qui qualcuno che mi sa rispondere.
Premessa (da “I mestieri del libro”, di Oliviero Ponte di Pino, direttore editoriale Garzanti):
– dei libri pubblicati, tre titoli su quattro vendono meno di tre copie
– nove autori esordienti su dieci non trovano un editore disposto a pubblicargli un secondo libro (immagino sia perché hanno venduto meno di tre copie del primo)
– non è possibile prevedere un best seller
Domanda: com’è possibile che ci siano editori (Mondadori, Curcio, …) che pubblicano il primo volume di una trilogia di un esordiente, implicitamente impegnandosi a pubblicare anche gli altri due? Parlo ovviamente della prima trilogia della Troisi ma anche di Lothar Basler per Curcio. Il rischio che il primo volume non venda una copia c’è sempre, e tu ti sei già impegnato a pubblicarli tutti e tre?
Altro dato interessante: la tiratura media di un volume pubblicato in Italia è di 4500-5000 copie, e ci sono dentro anche i best seller che tirano su la media. Le prime 9000 copie del primo libro della Troisi che Dazieri vorrebbe far passare come un esperimento in sordina sarebbero quindi già più del doppio di quelle che si tirano in totale per un titolo a caso.
De Judicibus, partito con Armenia che avviava la sua nuova trilogia fantasy, è finito con un solo libro pubblicato. Ha venduto troppo poco e l’Armenia ha fatto dietrofront.
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6330300
Consideriamo che aveva finito di scrivere il secondo volume già nel 2006 e aveva preso a scrivere il terzo. A gennaio 2008 diceva di aver trovato (forse) un editore interessato.
L’Armenia lo ha scaricato.
L’idea di “assicurare” che vi saranno i seguiti. La mossa iniziale Mondadori per le Cronache prevedeva l’assicurazione che sarebbe stati pubblicati nel giro di pochi mesi anche i due successivi (che era un cosa palesemente impossibile perché illogica, troppo ravvicinate le uscite del secondo e del terzo libro per sfruttarne appieno la potenza, avevano sparato i mesi solo per spararli: infatti poi hanno spostato di alcuni mesi l’uscita del terzo!) fa parte dei meccanismi psicologici per costruire un successo prima ancore che abbia venduto anche solo una frazione delle copie necessarie.
Se già sono disponibili a pubblicare pure i due successivi deve essere bello! Un po’ come la fascetta coi dati di vendita sui libri: a furia di scrivere che “i Troll” ha venduto un milione di copie forse prima o poi le venderà davvero. Profezie autoavveranti. ^__^
Una sorta di “iniezione di fiducia nei mercati”.
E’ facile che gli editori siano disposti a un certo livello di rischio, consapevoli comunque di non avere perdite eccessive (in fondo il fantasy vende), per inseguire la speranza del Successo Inspiegabile stile Troisi o altri.
Scommettere su un successo di vendite da 50-100mila copie con un manuale di “Studio della metallurgia delle armature italiane” in Italia è follia, nessuno si lancerebbe nell’impresa perché il mercato di possibili lettori è troppo ristretto, ma con un libro fantasy in pieno boom del fantasy che occhieggi alle masse di ragazzini/ragazzi è diverso.
Non continuo il post spiegando la mia teoria sulla Troisi come fenomeno di Culo (ovvero rischio ben calcolato, ma senza garanzie di automatico successo) reso possibile dal peso della Mondadori perché preferisco lasciare il materiale per l’articolo su Nihal.
^__^
Certo, immagino anch’io che se il primo libro non vende ti puoi scordare che pubblichino gli altri. Però ci saranno quei due o tre
poveri stronzirispettabili lettori a cui il primo libro è piaciuto, e a quelli ti puoi scordare di vendergli altre “trilogie”. Vabbe’, se son pochi chissenefrega…L’Armenia credo che non si sia posta il problema anche perché è abituata a vendere libri “sicuri” (nel senso che grossomodo, tra uno che vende un po’ meno e l’altro che vende abbastanza, le tendenza è di guadagno) come quelli legati alle ambientazioni di D&D.
Il suo pubblico tradizionale non è ferito dal fallimento dell’esperimento De Judicibus.
Falconi, dopo i due Estasia con la Armando Curcio (il primo pare abbia avuto buone vendite), si è trovato a dover piazzare il suo nuovo romanzo “Prodigium: i figli degli elementi” da Asengard.
Asengard non è Il Filo, eh, ma non è nemmeno la stessa cosa di Curcio!
Come mai il suo nuovo libro, dopo la prova riuscita del primo Estasia, non si è guadagnato la fiducia dell’editore? Forse era troppo diverso dai precedenti per potersi fidare? Possibile che non potesse rientrare in nessuna collana esistente? Mah, non ne ho proprio idea! Ho letto solo il primo Estasia (gratis)…
Ho letto il capitolo, devo dire che questa volta almeno la Troisi ha scoperto un errore nuovo, quello che in gergo è chiamato “sindrome della stanza bianca”. È quando il protagonista senza nome si sveglia in una stanza bianca, indistinta, senza ricordare chi è o come sia finito lì. La Troisi, come da manuale:
In effetti una stanza con il soffitto azzurro e le pareti verdi. Questa “sindrome” non è un errore in sé, ci possono essere usi legittimi per la stanza bianca e il suo occupante, diventa errore quando è chiaro che la stanza bianca è solo l’autore che cerca di mettere assieme qualche pagina in tempo per la consegna, sfruttando come “storia” la propria stessa mancanza d’idee. Il progressivo ricordare del protagonista e il suo progressivo descrivere il mondo è in realtà l’autore che si sta inventando la storia “in diretta”, nel frattempo sprecando inchiostro…
Infatti è deprimente vedere usate 4.500 parole / più di 25.000 battute solo per una tizia che si sveglia in un prato e va a mangiarsi una zuppa in un’osteria. D’altra parte questo non è un difetto solo della Troisi, sembra che gli scrittori fantasy facciano a gara a riempire pagine e pagine di aria fritta.
Ne vengo adesso dalla libreria, dove ho sfogliato (tutto) “Le creature del mondo emerso”, rilegato cartaceo che non saprei come classificare. Dovrebbe essere un libro di illustrazioni, ma quelle complete a colori sono una ogni 6 pagine (anche meno), e non tutte interessanti: ci sono anche torri qualunque in mezzo a pianure qualunque, e così via. Il resto è roba scritta a caratteri molto grossi con sfondo di similpergamena e bozzetti a matita. Diciamo che l’acquisto può aver senso solo per chi ama talmente Licia Troisi da sentire il dovere morale di regalarle dei soldi.
al solito. il tuo difetto è solo che posti troppo poco (mi sono spanzato dal ridere), ma, checcazzo, c’avrai una vita pure tu, fuori dal blog.
a presto
Ci sono immagini di nudo di Nihal? Di Ido?
C’è qualcosa per solleticare le mie fantasie erotiche?
No ^_^
È una rivelazione che mi rende così triste che non riesco a esprimere tutta la mia tristezza con le sole parole.
Userò quindi una foto:
Stavo pensando a quanto scritto da Gamberetta prima:
E ricollegandolo con quanto detto pochi giorni fa da Sandrone Dazieri (una riconferma di quanto già detto più volte da Licia Troisi stessa, che si descrive come molto meticolosa nel fare tot pagine al giorno) ha tutto perfettamente senso.
Doveva scrivere? Ha scritto.
Mi lascia interdetto la cosa dell’editing: se queste porcate (aldilà delle storie, parlo proprio di come sono scritte) sono frutto del massimo impegno di Licia Troisi in fatto di revisione, allora la signora ha dei problemi piuttosto gravi ad apprendere la scrittura.
O probabilmente nemmeno ci prova a imparare: gli errori tecnici sono così banali che una qualsiasi persona normodotata potrebbe imparare a togliergli leggendo un libro di scrittura (o delle spiegazioni raccattate da qualche altra parte) e applicandosi per qualche mese (leggendo criticamente o scrivendo). Come ha fatto Taotor. O forse Taotor è speciale/magico perché ci è riuscito? Boh, magari lo è…
Comunque basta sparare a zero sulla Troisi: un sacco di scrittori amatoriali che la criticano scrivono molto peggio. La Troisi, per quanto scriva male, è ben lontana dall’essere il fondo del barile, anzi! Ma perlomeno questi altri hanno il buon gusto di non farsi etichettare come “Re/regine del Fantasy italiano”. ^__^
Ho letto il prologo: la scrittura è davvero pessima. Perché non le fanno almeno un po’ di editing? Ok, vende lo stesso, ma porcatroia, un po’ di senso civico…
Alla Mondadori gli editor sono democratici, liberali e antifascisti: avranno pensato che “si comincia eliminando le parole peggiori a favore di quelle migliori, ma poi si finisce eliminando le razze inferiori a favore di quelle superiori“.
Nel loro alto spirito democratico (ogni parola è degna di esprimersi!) ed egualitario (nessuna parola è superiore alle altre!) hanno sacrificato la qualità del romanzo pur di non sottomettersi a crudeli ragionamenti eugenetici e razzisti.
Quale lodevole spirito! Li stimo! Li stimo!
^__^
Forse dovrebbero prendere editor migliori, meno egualitari. C’era questo tizio bravissimo in queste cose, come si chiamava… mmmhhh… vabbé lascio la foto:
(dite che è un Grammar Nazi?)
Non ho molto da aggiungere al simpatico articolo di Carraronan (qualcosa a proposito della signora Troisi l’ho scritta anch’io nel mio blog) se non che il mio sconforto aumenta sempre più…!
Ciò che più mi sbigottisce e mi sgomenta del prologo non è la bruttezza della prosa o la noia della vicenda (un incappucciato delinquente che circola silenzioso per le strade di notte, capperi! E persino “ombra tra le ombre”! Ho già detto che questa donna la invidio?), quanto la selva di commenti melassosi di gente che si sdilinquisce in ammirati gridolini.
Fosse una fanfic direi che nella rete è finito un banco di amykette.
Vorrei citare solo questa frase. Non esagero se dico che non avevo mai letto niente di simile sino ad ora (esclusa forse qualche fanfiction).
Come può piacere una cosa simile?
Non me ne capacito…
Il Prologo è bbbbello in modo commoventre (prot!). È così bello che mi pare di vedere ogni singola immagine della scena: sento le sirene d’allarme che suonano in tutta l’area di Broca, mentre i neuroni fuggono dalle loro case e si rintanano nei rifugi a prova di Licia.
Sarebbe interessante fare l’editing al prologo di Licia, visto che nessuno lo ha fatto sul serio, ma credo che avrei una crisi di nervi e ne farei uno a “linea rossa singola” (di traverso sul foglio). ^___^
Anche a voler fare l’editing codardo di cui si vantano gli editor delle Case Editrici, quello dove fai dei ritocchini timidissimi conservando anche il peggio dello stile dell’autore, ma…
..la ripetizione cantilenante del “qualche” quale raffinato senso artistico ha? E’ davvero così necessaria?
Non si poteva proprio correggerlo con una timidissima modifica tipo “Aveva fatto dei sopralluoghi, qualche giorno prima”?
Troppa violenza allo stile di Licia!
L’arroganza di un simile editing è degno solo della brutalità degli editor nazisti. ^___^
A parte l’ineleganza di quell’avverbio, ma che cazzo di senso ha? Capisco un soffitto basso o molto basso, ma cosa è un soffitto tanto basso da essere assurdo?
È forse così basso da stare più in basso del soffitto del piano di sotto? Questo sarebbe assurdo!
O perlomeno se fosse tanto basso da costringere a procedere carponi (si, Licia, so che ami questa cosa! ^__^ godi, godi vaginalmente: c’è gente carponi e sono rapidi come furetti mentre procedono spediti con l’agilità di gatti!!! ^____^) in un luogo in cui ci si aspetterebbe di poter stare in piedi.
Ma non è questo il caso: il tipo sta in piedi e combatte pure con la spada!
Siiiii, Licia ammoremmioraccontamitutto, non mostrarmi nemmeno un pochino del combattimento!!!
Non fa nemmeno finta di avere imparato qualcosa in anni di scrittura e centinaia di pagine imbrattate, continua a defecare minchiate come quattro anni fa! È offensivo verso i suoi fan un simile atteggiamento. Ma in fondo che gliene frega a lei finché i fessi comprano e la lodano tra mille gridolini eccitati?
^____^
Che bello! Stai osservando la scena in cui l’Uomo in nero si avventa sui nemici quando…
L’adorabile autrice si para davanti e comincia a raccontarti gli affaracci del tizio in nero, tu provi a torcere il collo per continuare a seguire la scena, ma niente, lei è inevitabile!
Chi era che diceva che la via dell’Inferno è lastricata di avverbi? E’ assurdamente vero :)
Adhara è proprio una gran porcellona!
Nonostante abbia appena finito di decapitarsi l’intestino sulle mazze degli Zulù già addocchia gli omaccioni sudati ai tavoli!
Galia, che nonostante l’abbia appena conosciuta ha già capito quanto sia arrapata, subito commenta che ha bisogno di un “po’ di carne” e quindi le fa avere “un paio di salsicce” (una paio, come il numero di omaccioni! LOL).
Immagino Licia che progetta la scena:
“Uhhmmm, la mia Addy cosa può mangiare mentre guarda gli omaccioni sudati? Vediamo… una bella, grossa banana tutta da leccare e mordere… no, fa troppo film sexy anni ’70. Qualcosa di meno esplicito… ma certo: salsicce! Sono un genio!”
Un consiglio erotico-culinario per i prossimi scritti di Licia, visto che ormai naviga nei doppi sensi (porcellina, così mi piaci! ^__^):
Big Sausage Pizza con Mindy (porno) ▼
Ma come, Carraronan, non capisci? Poche settimane fa ti lamentavi dell’assenza di fanfic erotic-bondage-sado-ecc. sui libri della Troisi, e ora che proprio lei decide di soddisfare queste tue voglie ti accanisci contro tali pagine? Eh no, non si fa XD Guarda che ha passato un intero pomeriggio a scrivere questo romanzo solo per te (perché non credo occorra più di un pomeriggio per scrivere una simile “poesia”). E’ il segno che anche lei ti ama! Apri gli occhietti belli e corri da lei :)
La scoperta che Licia mi ama mi rende così felice che devo usare una nuova foto per esprimere tutta la mia gioia:
PS: un pomeriggio perché ha fatto un editing piuttosto massiccio! Lei ci tiene a riscrivere e migliorare: è molto puntigliosa e perfezionista su queste cose! ^_^
OT: poi un giorno mi dovrai dire dove le peschi queste foto :)
Il coniglio era più espressivo.
I conigli sono sempre migliori.
Mi annoto di dover scrivere in futuro un articolo sui conigli. Non smetterei mai di guardare video e foto di conigli. Sono molto meglio del porno tradizionale.
Oggi ho mangiato un coniglio. Ma non era granché. La carne era un po’ troppo secca, e il grasso aveva un sapore strano.
Oggi tu hai mangiato un coniglio, domani un coniglio potrebbe mangiare te.
E’ la legge degli sfinterici orecchiuti.
Il sapore strano può dipendere dai veleni che i conigli ingurgitano prima di offrirsi al martirio: saturando la propria carne di sostanze tossiche i conigli ritengono di poter indebolire a sufficienza il genere umano per poterlo sconfiggere e soppiantare nel governo del pianeta nei secoli a venire.
Mai fidarsi di un coniglio. O di un francese.
E’ inquietante come prospettiva… O_O E io chepensavo che la prossima razza dominanta sarebbe stata quella degli stercorari!
D’ora in poi mangerò solo lepre, è più sicuro…
Aggiungerei “specie se è parigino” :)
licia troisi sa che questo articolo esiste
Buon per lei, ho lasciato il link pulito apposta così poteva vedere l’articolo nei refer del suo wordpress. ^__^ Spero segua il suggerimento della Big Sausage Pizza e quello per il prossimo incipit.
Sarebbe carino se venisse a lasciare un commento o un saluto.
Intanto aspetto che gli uomini in nero dell’Immonda Dori vengano a prendermi all’alba.
@ioma: la differenza fra un autore da 1.000.000 di copie e uno da 100 copie è che il primo delle critiche se ne sbatte allegramente (motivate o meno, costruttive o no). Credo abbia a che fare con l’arroganza del conto in banca: il successo mi dà ragione, punto e basta, chi sei tu per venirmi a criticare? Un invidioso, un frustrato, uno che ha studiato tanto ma ha le pezze al culo.
Mi rendo conto di essere stato ambiguo: non è che gli autori da 100 copie siano in genere ben disposti verso le critiche, anzi, magari si mettono a litigare con i lettori ^_^ proprio perché gli manca quell’assoluta certezza che li fa sentire al di sopra.
Io ho letto il prologo… certo che la Troisi scrive dialoghi (e pensieri) così orrendi e scontati che non si trova di peggio manco nei film di serie Z degli anni ’70… bah, ma come fa il pubblico a farsi piacere ‘sta roba?? “E allora non ti fermerai finché non l’avrai trovato, e non permetterai a niente e a nessuno di mettersi tra te e il tuo obiettivo”… cioè, ma almeno un piccolo sforzo per rendere queste frasi un pò più originali no, eh? Forse bisognerebbe regalare alla Troisi qualche libro di Martin o Welsh, oppure qualche film di Tarantino per farle capire cosa sono dei dialoghi degni di questo nome…
come fa a farsi piacere ?
esiste un popolo di cretinette affamate di fantasy insipido con graziose eroine, che ovviamente sono letali combattenti e delle vere e proprie maschiacce
tipo fantaghirò insomma (o anche xena)
poi a quanto pare la qualità scatuisce atavici terrori, prendiamo ad esempio la storia del fumetto italiano, abbiamo avuto scuole fumettistiche di altissima levatura, autori come: Pazienza, Liberatore, Manara(che però mi ha rotto), Palumbo, Toppi, gli autori di un qualche valore devono emigrare in Francia per vivere del proprio talento (vedi Frezzato) perchè il lettore italiano che legge italiano si inocula quelle troiate della bonelli o di chi le imita (lo so che ogni tanto esce un dylandog che si avvicina al leggibile ma non è sufficente), prendiamo a esempio il neonato bonelli David Murfy 911 con dialoghi scopiazzati (svergognatamente) da Tarantino, disegni orridi (ok la copertina è stata fatta da uno bravo e le vignette stando agli standard bonelli saranno state fatte a un ritmo di 10 tavole al giorno pagate 4 euro l’una) e una trama degna di walker texas ranger.
Come gli viene in mente di investire in una simile stronzata?
Impossibile credere che non gliene vengano proposte di migliori!
Eppure…
Vendono
altri esempi di incognite cosmiche:
buffy l’ammazzavampiri
eragon
dungeons and dragons
la totalità degli shojo manga
una volta quando ho consigliato a una ragazza di leggere dei manga diversi dal suo solito shojo – Kia Asamia proponendogli dei classici tipo Otomo, Myazaki, Shirow
mi rispose “noo poi dopo li devo leggere troppe volte”
brrr
Beh, almeno Fantaghirò godeva di una certa ironia e non arrivava ai livelli di buonismo di Miss T ;) Considerando che si trattava di un prodotto esplicitamente rivolto a un pubblico di bambini non lo trovavo nemmeno tanto malvagio.
Ciao, è la prima volta che scrivo ma è da un po’ che seguo questo blog (e la barca dei gamberi as well).
Questo post mi ha fatto “sganasciare” dalle risate nonostante porti anche ad amare conclusioni.
Insomma, la Troisi sarà anche incapace di scrivere, i suoi “editor” saranno degli emeriti imbecilli, ma fatto sta che ESSA pubblica e vende, quando altri autori decisamente molto più in gamba non vedono una lira bucata.
Anch’io mi sto cimentando in una storia fantasy. Oh, premesso: è ambientata in un mondo immaginario in un tempo simile al nostro medioevo ma niente elfi debosciati, orchi, troll, comunisti, ecc…
Dopo ANNI che ci lavoro, nella difficle impresa di creare qualcosa di (più o meno) diverso dal solito, scopro i vostri blog e realizzo di aver scritto solo monnezza.
Potevo fregarmene e andare avanti per la mia strada, invece ho deciso di riscrivere tutto da capo, tant’è che sono ancora ferma al primo capitolo!
Ora, io non nutro la minima speranza che la Merdadori un giorno mi chiamerà a casa per dirmi che mi pubblicano la mia “opera” sulla fiducia, ma continuo imperterrita a cercare di migliorare.
Ma perchè allora certe ciofeche umane vengono pubblicate e pubblicizzate? Solo per colpa di bimbominkie lobotomizzate?
O c’è sotto qualcosa di molto più sinistro?
Comincio a credere alla teoria del complotto! Forse la Troisi e compagnia sono rettiliane, chissà. Tutto avrebbe più un senso!
Ciao Leliel ^__^
Io nutro qualche speranza che la Dori (tramite i suoi avvocati) prima o poi mi telefoni (o mi mandi una lettera, più probabile) imponendomi di terminare qualunque attività lesiva del suo prestigio e di cancellare ogni articolo che parli poco bene dei libri della Troisi (tipo quello che ho in mente di fare in futuro sulle Cronache).
^__^
Perché, giustamente, visto che mi piace il rischio questo è l’unico sito che possiedo in cui i miei dati personali sono a disposizione di eventuali avvocati/magistrati/altre tipologie di suini: e lo uso, da bravo genio, per scrivere cose al limite della diffamazione. ^__^
Leliel se ti va mi farebbe piacerebbe dare un’occhiata al tuo lavoro, per fornirti un parere sul primo capitolo o darti qualsiasi tipo di suggerimento ti possa servire (chessò, cose oplologico-storiche per l’ambientazione magari).
La mia mail la trovi in questa pagina: se hai bisogno di qualcosa io ci sono. ;-)
Oddio, quando ho letto dell’oggetto oblungo di fianco a lei l’ho pensata malissimo. Non venderà granchè come libro perchè la tizia è troppo vestita, in copertina.
Però è emo, chissà.
Comunque l’inizio è di una banalità da fare cascare le braccia.
Ben pornata, Dele! ^_^
Ieri in libreria ho visto una bella pila de Il Destino di Adhara. E alla Feltrinelli dell’Orio Center quasi metà della zona fantasy è Troisi. Altra grande pila di Adhara (ma in pareggio dimensionale con Brisingr) l’ho vista in un’altra libreria di cui non ricordo il nome (ma forse era una Feltrinelli pure quella, boh), in un centro commerciale in cui ero capitato solo per andare nel ristorante giapponese interno (ottimo, con vero cuoco giapponese, amico del buon Ito, che ci ha inviato antipasti misti gratis ^_^).
Che dire…
Ke bllo!!! Sennar t amo!!! Forza Licia!!!
(ah, già, vediamo se su eMule dopo Forza Chiara da Perugia appare anche Forza Licia da Roma…)
Che voglia di rogo dei libri che viene. Grande Licia! ^_^
Salve a lei! Sono stata occupata a scrivere il racconto e ad ammirare i Gorgoroth dal vivo con tanto di modelli e modelle nudi crocefissi.
Si, anche io ne ho visti quantitativi industriali di quei libri, speriamo restino invenduti.
Se vuoi gareggiare in una bella competizione di narrativa domani pubblicherò un bando che ti potrà interessare: nuova gara letteraria del Ducato del Porno a cui chiunque può partecipare (anche Licia Troisi in incognito: proteggeremo la sua privacy!).
Grazie Duca, terrò presente.
Non appena avrò finito di “editare” l’ultimo paragrafo, ti invio il primo capitolo che ho scritto. Almeno, se giudicata una ciofeca, non rischio di andare e accumulare monnezza stile Napoli! ^____^
Io alla Feltrinelli in centro Duomo a Milano ho notato con orrore che i libri di Troisi e simili stanno “fagocitando” sempre più spazio sugli scaffali fantasy, tanto che perfino i libri del Prof Tolkien sono sempre più relegati in un cantuccio, OMG!
Duca, ora ti faccio felice: con solo 75$ di sovrapprezzo è possibile ordinare una RealDoll coi capelli blu. ^_^
Mi piacerebbe averne una. Sono quasi 7000 dollari solo la versione base, ma ad avere i soldi la prenderei di sicuro con le orecchie da elfa e i capelli blu. ^__^
Sono arrivato dal blog dei Gamberi, in crisi di astinenza da recensioni Troisiane.
Penso che il termine migliore per definire questo post sia “Geniale” xD
NOOOO, NON INSULTATEMI XENA E FANTAGHIRO’! ç_________ç
Ok, la pianto…Concordo con Tanabrus, ma devo dire che preferisco lo stile di Gamberetta v.v
Non ti preoccupare, è normale. ^__^
Io sono un porco, un monarchico, un razzista ecc… ecc… per cui punto in modo ottimizzato (ma non ottimale) a un target di pubblico più di nicchia rispetto a quello di Gamberetta.
Per fare felici grandi e piccini prima di Natale ci sarà un articolo sul sistema di accensione a boccetta di profumo di Alexander Forsyth. ^__^
Meglio la Troisi che Cicciolina!
Da notare che anche Nihal e Dubhe l’hanno data più volte!
C’è una frase nel Talismano del potere che mi non poco perplesso lascia perplesso:
E il ponte verso il suo intimo divenne solido.
Cosa vorrà mai dire?
Di solito non amo le critiche eccessivamente feroci o eccessivamente bonarie,sono per il giusto mezzo…tuttavia questa volta non ho resistito a dire che si,Licia Troisi ha scritto l ennesima porcheria. E ne ha avuto di coraggio!
Non sono falsa,ammetto di essermi sentita sempre affascinata dai personaggi delle Cronache all inizio.Poi subentrava qualcosa,andando avanti,che non riuscivo ad identificare bene.Un misto di noia e di insoddisfazione,con una punta di fastidio spesso acuto.Sentivo che i contenuti erano buoni di per se,che la ragazza aveva del talento,ma quello che aveva costruito non si reggeva in piedi da solo.Da allora,ho sperato migliorasse.Ho letto Le Guerre,ma niente da fare.Poi ho visto Le leggende,e sono stata tentata dalla vecchia speranza.Ho letto il primo capitolo sul sito della Mondadori,e in un primo momento ho visto dei miglioramenti,soprattutto nelle descrizioni.Ma poi mi sono accorta che non solo l amnesia era tutta una falsa,ma anche che Adhara non era stereotipata almeno quanto lo erano Nihal e Dubhe.E allora ho giurato,per il mio bene,niente Troisi fino a che campo.Il che per me costituisce una cosa positiva,dato che rimbambita di meno da schifezze scrivo molto e bene.
Scusate se ripesco un post un po’ vecchiotto ma devo segnalare una chicca di comico squallore su FantasyMagazine ^_^
Nella home page, indice delle recensioni, ce ne sono due una di seguito all’altra su “Le leggende del mondo emerso”. La prima (8 gennaio) di Pia Ferrara (68 recensioni all’attivo) le assegna solo 2 stellette. Orrore! Lesa Mestà! Infatti arriva quattro giorni dopo a fare ammenda la recensione di Leonardo Nolé (1 recensione all’attivo: sì, questa è la prima!) che di stellette gliene dà ben 4. ROTFL!!!
sei davvero un emerito cretino, su twilight e saga puoi scrivere quello che ti pare….
ma su questo no!
twilight è davvero una stronzata ma questo no!
la troisi scrive benissimo, e ti farebbe bene leggere i suoi libri perchè forse tu non ti sei mai acculturato, e non è affatto vero che non è alla pari con i classici, sei tu che sei un inetto e le tue funzioni celebrali sono 0
Hai capito, Duca? Non puoi scrivere quello che ti pare! ^_^
Una domanda: ma che c’entra Twilight? Nella recensione non viene nemmeno nominato.
L’avrà confuso con Gamberetta, lol.
E poi scusa, il duca avrà tanti difetti ma non puoi dire che non si documenti.
Ho dei difetti? Io? Il Duca? O__O
Credevo che i difetti fossero ciò che rende diversi dal Duca… :-/
Eccellentissimo Duca,
ti (Vi?) devo fare i complimenti perché stanotte, per la prima volta in quasi ventiquattr’anni che vivo, ho letto un commento disperatamente idiota ad un qualsiasi blog, e invece di imbufalirmi e farmi salire la pressione ho riso di gusto.
glisso su quale sia questo commento idiota, tanto si capisce, è l’unico idiota (grazie ancora).
soltanto una sottolineatura: alla fine della prima riga quattro puntini di sospensione, tre giustamente identificati e trasformati nel carattere apposito, il quarto lì triste e solo a chiudere il discorso su tutto ciò che lo circonda. certe cose non hanno prezzo.
splendido lavoro (non sta a me dire “continua così”)
Ciao Duca,
sono un grandissimo appassionato di fantasy, sf e fumetti. Ho scoperto questo blog di recente tramite gamberi fantasy. Per cui sto recuperando vecchi articoli e le relative discussioni poco alla volta.
Ma veniamo al dunque. Tempo fa, incuriosito dal fenomeno commerciale Troisi, gli imponenti cartelloni nelle librerie, le pile di volumi in bella mostra ecc.. mi sono finalmente deciso a provare un suo romanzo. Ogni volta andavo alla cassa con un libro diverso, ma alla fine ho ceduto alla curiosità.
Senza necessariamente partire dall’inizio del suo ciclo, ho acquistato pieno di aspettative Le due guerriere. Il risultato? Per la prima volta nella mia vita ho lasciato un libro fantasy a metà. Mai successo prima.
Incuriosito dal crescente consenso, mi sono deciso a fare qualche indagine sul web, e con somma sorpresa ho scoperto due fatti che mi hanno lasciato perplesso:
1) In giro per la rete (anche sul suo vecchio blog http://www.fracieloeterra.splinder.com/) l’autrice ha espresso dei pareri critici negativi verso alcuni famosi scrittori fantasy. E considerando che, in base al bon ton, non si dovrebbe mai parlar male dei colleghi quando si è dei professionisti, la cosa mi è sembrata poco elegante. Una sensazione sgradevole amplificata dai limiti della suddetta scrittrice che (secondo me) deve tutto alla potenza della Mondadori. Piccola digressione: solo recentemente ho letto i commenti di Dazieri sul blog di gamberetta, e nonostante lui abbia minimizzato il marketing iniziale, mi domando: quanti esordienti nostrani hanno avuto un cartellone maestoso e ben disegnato al loro esordio in circa 3000 librerie? Vi pare una cosa da poco?
Seconda perplessità. Sui siti specializzati mi sarei aspettato una critica rigorosa nei confronti della Troisi. Considerando che parliamo di magazine online che esistono da anni, gestiti da appassionati che in teoria ne dovrebbero capire, mi sarei aspettato un approccio rigoroso. E invece il nulla o quasi. Solo piccoli appunti che affogano in un mare di complimenti.
Per cui mi domando: che diavolo sta succedendo alla critica fantasy in Italia?
Come è possibile che solo un piccolo gruppo di coraggiosi appassionati, al di fuori dei grandi circuiti dedicati all’informazione e all’approfondimento del genere, evidenzino i limiti di questa autrice? Possibile che in Italia le webzine storiche non siano in grado di analizzare con un apparato critico degno di questo nome, i numerosi limiti artistici di Licia Troisi? Oppure se uno vende bene diventa automaticamente un artista insindacabile?
Io non mi scandalizzo se i film di Christian De Sica hanno un buon riscontro. Evidentemente se vendono esiste qualcuno che quei film li va a vedere. Ma certo i più autorevoli critici cinematografici non osano paragonare Vacanze di Natale 75 ad un capolavoro degno del Leone D’oro. Allo stesso tempo (a mio parere), i libri della Troisi sono paragonabili per tutta una serie di motivi ai cinepanettoni. E qualcuno, nei luoghi dedicati all’approfondimento, luoghi in cui il venduto non è tutto, dovrebbe sottolinearlo.
Tralasciando i complimenti d’obbligo per il coraggio e la coerenza (questo blog e quello di gamberetta sono notevoli) lancio un sasso nello stagno: perché non unite le forze per creare un unico grande portale che faccia da contraltare all’attuale critica fantasy? Mi piacerebbe conoscere anche il parere di gamberetta (se ci legge).
@Alexander: il mondo è pieno di lecchini, molti per hobby e molti di professione. Alcuni di quelli che hanno criticato la Troisi degli esordi oggi ti diranno che è molto migliorata (balle, semmai è vero il contrario), magari perché nel frattempo sono arrivati gli investimenti pubblicitari della Mondadori e allora sai, mica si sputa nel piatto dove si mangia…
Come ha sottolineato Angra è pieno di lecchini. Tanti che si interessano di fantasy tanto da scrivere recensioni sono anche persone che covano, più o meno in segreto, il desiderio di essere pubblicati e vogliono avere tanti amiketti per evitare possibili guai e magari ottenere un aiuto in futuro.
Ci sono anche i recensori semplicemente ignoranti: non hanno conoscenze del settore, non sanno cosa sia il fantasy e vivono di frasi fatte e coglionate, baciando le sacre chiappe di Hickman a ogni libro nuovo e pensando che il fantasy sia solo “spada, drago, culo” (cit. il mio amico Moloch).
Al più si leggono il low-low-low fantasy che è così low che in pratica è rimasto di “Speculative fiction” solo il mondo alternativo di G.R.R. Martin (che a me piace, non nell’ultimo libro -due in Italia- ma nei primi si, però non è certo il miglior esempio possibile di “fantasy”).
Si bevono ogni troiata che esce con l’etichetta Fantasy e gioiscono (o perlomeno non si lamentano).
Nel frattempo ignorano bellamente Swanwick, Campbell (che fa un interessante fantasy New Weird), Melville ecc… in attesa del prossimo libro di R.A. Salvatore.
E infine ci sono i recensori timidi: sanno di non avere competenze in materia e sono ossessionati dal “in fondo può piacere a tanti” oppure “mica voglio offendere nessuno dicendo che ciò che gli piace fa schifo” oppure “e comunque chi sono io per dire che è brutto se lo hanno pubblicato: io mica ho pubblicato niente…” eccetera eccetera.
È legittimo non voler prendere posizioni troppo nette se si è confusi e pieni di dubbi, ma allora è meglio non scrivere proprio recensioni fino a quando non ci si è chiariti le idee e si è in grado di fornire un servizio che sia davvero utile al lettore.
Ah, nel caso a qualcuno venga il dubbio: questa non è una recensione.
È un articolo dedicato al primo capitolo di Adhara, per puro divertimento e spirito trollesco, senza alcun intento di fare una recensione del libro. Se ne avessi letto abbastanza da poterlo recensire forse avrei da dire cose molto peggiori. ^__^
Prima di tutto sono qui per colpa di Gamberetta (ma mi ha fatto veramente piacere leggere questo post XD) e se devo essere sincera non avevo dubbi sulla presenza dell’ennesima Mary Sue in un libro della Troisi… occhi di colore diverso – primo sintomo –, capelli bicolori – anche normali nel mondo d’oggi, ma è il secondo sintomo –, corpo da favola(?) – terzo sintomo.
Quando ho letto la trama di questo nuovo(?) avvincente(??) romanzo(???) mi sono chiesta se la Troisi avesse plagiato oltre a innumerevoli autori che hanno fatto perdere la memoria ai loro personaggi, anche a Cecilia Dart-Thornton che, guarda caso, ha scritto un’intera trilogia su una ragazza che ha perso la memoria, è sfigurata e muta, che poi alla fine del primo libro mi pare (lo devo ancora finire) venga risanata negli ultimi due casi.
Per curiosità, tempo fa, ho letto il prologo e mi sono messa le mani nei capelli (mia madre ha fatto lo stesso, quando gliel’ho fatto leggere) e non aggiungo altro perché rischio di essere veramente offensiva u.u
Comunque sono disposta a betare prologo e primo capitolo del libro(?), in questi giorni sto abbastanza male, quindi stando per la maggior parte del tempo distesa a letto, sarebbe un ottimo passatempo.
Già, Gamberetta è stata così gentile da linkare di nuovo il mio trollesco articolo.
Ora che è uscito il libro in pdf potrei anche provare a leggerlo: non ne verrà fuori una recensione degna di Gamberetta, ma magari scoprirò qualcosa di spassoso da citare in un nuovo articolo trollesco. O magari no.
Ormai ne ho stampato già una bella fetta (non ho ancora un lettore di ebook) per cui una decina di capitoli almeno li leggerò.
^__^
I riferimenti sessuali/pornografici erano eccessivi o andavano bene?
Non saprei: per passare il tempo non è meglio farsi salassi con mignatte e rasoi, accompagnati da salutari piaghe, piuttosto che leggere la Troisi? Anche se un tale potente emetico può avere utilità terapeutica…
Erano giustificati… oltre ad essere la parte più spassosa dell’articolo XD
Odio tagliarmi, quindi la Troisi è un po’ più innocua e se sto male non posso essere tanto acida XD
@Annaf
Quel libro di Cecilia Dart-Thornton a cui accennavi, come si intitola? È bello? Com’è lo stile?
Per caso, così mi tolgo il dubbio, tu scrivi fantasy magari indossando completini sexy da scolaretta?
Così, per curiosità: mi piace leggere testi inediti di aspiranti spogliar… accomp… scrittrici di fantasy. ^__^
Il primo libro della Dart-Thornton si intitola “La ragazza della torre”, io lo sto leggendo in italiano, ma sono sicura che in inglese sia mille volte meglio. È perlopiù descrittivo, cioè ci sono pochissimi dialoghi, ma le pagine volano via in poco… anche se i capitoli sono lunghi anche 60-70 pagine. Lo stile? Non sono molto esperta di queste cose, ma è scritto in modo semplice.
Per quanto riguarda me, tento di scrivere fantasy e probabilmente non ci riesco come vorrei proprio perché non mi vesto da scolaretta sexy (XD). Appena riuscirò a mettere insieme qualcosa di decente (al di là delle fanfiction su Harry Potter) ti invierò molto volentieri quello che scrivo^^
Ok, ho il pdf fornito da Hyps. Dopo “Adhara” proverò a leggerlo.
Vestirsi da scolaretta sexy (per le femmine) è fondamentale per scrivere bene. Alternativamente ci si può conciare da goth in lingerie. I maschi invece dovrebbero mettersi camicie hawaiane o perlomeno indossare strani copricapi militari (shakò, colbacchi o elmetti di metallo).
Un ottimo esercizio per la scrittura si può fare senza scrivere: quando si va in bagno a urinare bisogna gridare bestemmie per tutta la durata della minzione.
Aiuta. Molto.
PS: appena avrai pronto qualcosa di decente o vorrai discutere delle idee che ti sono venute, contattami via mail ( carraronan@gmail.com ). ;-)
Commento originale di Luca
Chiedo scusa ma volevo solo chiederti se era essenziale offendere Gesù Cristo in questa recensione.
Ciao, il tuo intervento mi piace moltissimo, sono d’accordo al 100% con te e adoro il tuo modo di esprimere le idee.
Sento che potrei seriamente innamorarmi di te; spero che verrai a trovarmi su http://www.spiaggiadeldragone.com.
Un bacio,
Emile
@Emile
Allora ci ficchiamo la lingua in culo sotto la doccia?
^__^
Certo che la tua storiella fa ridere, ma di certo c’è qualcosa di un tantino esagerato, non credi?
A me più che altro la Troisi sembra… come dire… ripetitiva.
Ma se proprio vi viene il ma di mare a leggere i suoi libri, invece di fumarvi i neuroni per la comunità, statevene a casa, che il cervello serve.
Grazie. ^_^
Sì, forse sì: il dettaglio della schiuma dalla bocca alla trentaduesima eiaculazione potevo evitarlo.
Ho rinunciato a leggere i due della ragazza drago e non penso che leggerò mai il seguito di Adhara. E’ inutile perderci tempo. E anche l’idea di sfottere le Cronache per spasso (ho ancora tutti gli appunti da parte) ha perso attrattiva dopo il fioccare di siti di criticoni uno più scadente dell’altro (e quindi lontani anni luce dall’ottimo e ineguagliato originale della fanciulla dalla rosea chioma).
Due giorni fa mi sono imbattuto in un sito in cui si criticava questo libro, Adhara, per via della presenza di una sedia a rotelle. Sigh. Secondo il geniale autore dell’articolo era un dettaglio incompatibile con l’atmosfera (pseudo)medievaleggiante. Sigh.
Naturalmente l’autore del geniale commento non si è minimamente preoccupato di informarsi sulle sedie a rotelle, già prodotte in Cina nel VI secolo (e sicuramente presenti anche prima).
Filippo II di Spagna nel 1595 è stato ritratto seduto su una sedia con delle piccole ruote (ma che richiede di essere spinta da un servitore, mentre quella di Neor può essere spinta anche a braccia).
Quando leggo le “critiche” di certi commentatori che invece di fare il loro lavoro in modo intelligente (con la correttezza, la puntualità e la precisione che contraddistingue la fanciulla dalla rosea chioma), preferiscono sparare minchiate (che potrebbero evitare con 5 minuti di uso di Google… e poi vanno a criticare Licia perché non si informa? Che fighi!), mi viene da vomitare.
Le critiche sceme sono peggio che inutili: danneggiano anche chi fa critiche motivate e intelligenti, perché i detrattori potranno sempre usare le critiche sbagliate come esempio di “malafede/stupidità” per farne di “tutte le erbe un fascio” e criticare così anche l’operato di chi fa critiche giuste e sensate (e per questo inattaccabili direttamente, essendo esatte e dimostrate)
Trucchi della dialettica eristica del tipo più banale (ma sempre ben funzionanti sul volgo abituato a essere plagiato dai media e dai politici).
Chi fa critiche stupide, per ignoranza o incapacità poco importa, offre armi al “nemico” e quindi danneggia chi lavora duro per farne di intelligenti (l’emulo sputtana l’originale, in sintesi).
non saprei..per me è una parte fondamentale della narrazione..
cioè,crea quel giusto pathos che ti fa venir voglia di continuare a leggere :)
sopravviverà la nostra piccola protagonista alla terribile ordalia?
Posso approvare la digressione sullo stile scadente della Troisi, non approvo il linguaggio sboccato e volgare della recensione. Capisco l’intento parodistico, ma personalmente preferisco leggere qualcosa che non sia di richiamo ai titoli di un carnaccio.
Forse non è un bel libro-che poi non si puo’ certo giudicare da un capitolo-, ma questa recensione fa schifo-di certo più del libro!XD
@atno
Di certo non è una recensione. Ti pare una recensione? Oggettivamente disponendo di un cervello più che sub-umano non può apparire tale. È un articolo dedicato al primo capitolo di Adhara, per puro divertimento e spirito porno-trollesco, senza alcun intento di fare una recensione del libro in sé (che infatti non viene fatta).
Un intero libro di X capitoli di certo non si può giudicare integralmente da 1 capitolo (lasciando fuori X-1 capitoli), ma il singolo capitolo (in particolare quando si tratta dei primi capitoli) può essere valutato.
Ma considerando che non ti eri nemmeno accorto che non era una recensione e che di conseguenza hai giudicato quanto letto in virtù della tua ignoranza in ciò che leggevi (equivalente ingegneristico: criticare un nastro di salsicce non per il sapore, ma per la resistenza alla compressione come materiale edilizio), immagino che spiegare queste cose sia del tutto inutile.
Lascia perdere, Duca, sono in pochi a capire il sacro valore della pornografia e della volgarità. Infedeli.
Via, non siamo razzisti. I tre ragazzoni che si sono divertiti con la smemorata potevano anche essere vichinghi…
“Punto fisso i disegni di Paolo Barbieri”. Bravo, eh, chi dice di no. Ma che palle! Prego un qualsiasi possessore di programma grafico di processare le copertine del suddetto mettendole in bianco e nero. Se riesce a distinguere una
putteroina dall’altra vuol dire che ha l’occhio molto allenato o che si è studiato le copertine a memoria. Immagino che per trovaremaialattrici adatte dovranno cercare nel reparto “video per adulti”, non c’è personaggio femminile che sfugga.Ho avuto un momento di inquietudine e mi sto chiedendo se nella mia adolescenza non abbia avuto a che fare con la Troisi, perché a 14 anni ho scritto l’inizio di una “roba” più o meno simile (uguale, diciamo la verità) e me ne vergogno ancora immensamente e ho nascosto le prove (a parte la zoccolaggine della protagonista, però il resto coincide).
Però mi turba che dieci anni fa io abbia scritto una cosa uguale a questa.
Poi per fortuna ho smesso e sono passata a droghe più sane.
Gentile Duca… da troppo poco L’ho scoperta e sono giorni che La leggo e sto ancora cercando di smettere di ridere…
Le voglio porre i miei più umili ma sentiti complimenti per la Sua truce ma necessaria opera di analisi stilistica, condividendone gli ideali di ricerca del sublime…
‘nsomma, mi sto a spancia’ dalle risate.
… e complimenti per i coniglioli anche se, mi spiace farLe notare, i criceti sono l’essere superiore che con i loro occhioni dolci da teneri pelosilli divoratori di mondi stanno prendendo possesso delle nostre miserrime vite!
Se ti piacciono gli articoli sul fantatrash (cit. Zweilawyer) ti consiglio questo appena uscito:
http://zweilawyer.com/2010/08/19/la-profezia-di-arsalon-la-caporetto-del-fantasy-i/
Figo, hai scoperto la fonte di ispirazione di Paolo Barbieri. :D
E sono d’accordo.