Avviso di Spoiler

Questo articolo parla dell’episodio “The Book Job” (S23E06) dei Simpson. Non contiene comunque informazioni sugli eventi dell’ultimo terzo dell’episodio o sul finale. Un normale fan dei Simpson può leggere l’articolo anche se non ha visto l’episodio, senza rovinarsi la sorpresa. Se siete così sensibili da non poter tollerare nemmeno che si accenni al tema della puntata, non leggete l’articolo finché non avrete visto l’episodio.

Il sesto episodio della ventitreesima stagione dei Simpson, trasmesso il 20 Novembre 2011 negli USA, è stato dedicato all’editoria. Lisa Simpson scopre che la sua autrice preferita in realtà non è una scrittrice: ha solo prestato il volto per un’autrice inventata, con una vicenda umana “straordinaria” falsa e una serie di romanzi Young Adult coi maghetti progettati a tavolino dai tizi del marketing e fatti scrivere da dei ghost writer schiavizzati.

Ringrazio Uriele per avermi segnalato l’episodio.

Quando Homer Simpson scopre che bastano cinque idioti e una storia progettata a tavolino per fregare i bambocci gonzi e prendersi un milione di dollari, decide di provare anche lui. Partoriscono l’ennesima cagata scolastica incula-marmocchi (e decerebrati affini), con tanto di sport idiota incluso, ma dimenticano di inventarsi un autore che faccia da caso umano per favorire le vendite per cui vengono respinti. Se lo procurano e tornano dall’editore.

Potete trovare l’episodio intero su megavideo o tramite torrent.
Io ho visto la versione “LOL” con i sottotitoli in inglese (ma non servono perché parlano in modo molto chiaro, infatti li ho tolti dopo un po’), ma per chi vuole ci sono i sottotitoli italiani che ho usato per i due spezzoni sopra. La sincronizzazione non sempre perfetta al decimo di secondo è colpa mia.

L’episodio è molto realistico su come i grandi editori selezionino i romanzi, in particolare per il pubblico giovane (Young Adult) che viene considerato come una massa indistinta di diversamente astuti a cui fregare i soldi. Tant’è che la squadra di Homer si trova il romanzo modificato per ordine dei tizi del marketing: invece dei Troll che vanno a scuola sotto un ponte (troppo originali e non fanno eccitare le ragazzine craniolese), i protagonisti sono diventati dei Vampiri che vanno a scuola in un castello. Ah-ah!

Inutile dire che gli autori che sognano di essere pubblicati, invece di sognare di scrivere buona narrativa, e che farebbero volentieri ciò che fa Lisa, sono tutt’altro che un’invenzione dei Simpson. Guardate le porcate stampate in Italia, siamo pieni anche noi di retard con il fetish erotico di essere “uno scrittore” (poco importa se poi in pubblico dicono balle diverse, contano i fatti) che sono disposti a pubblicare qualsiasi porcata.

Gli editor vengono sommersi di schifezze e piuttosto che fare immersioni nel letame (che comunque non saprebbero valutare visto che sono una massa di cialtroni) preferiscono affidarsi all’amico di amici per scegliere il romanzo da pubblicare:

Driiiiiin! Driiiiin!
“Pronto?”
“Baccal’Ano, sono il Caccola! Non è che hai una seconda fidanzata da pubblicare?”
“No, solo quella. E sta piangendo nel cesso da quando ha riletto il romanzo…”
“E ‘sti cazzi non ce lo metti? Amici? Non troppo svegli, magari, ché ci serve solo un fantasy merdoso di quelli da vergognarsi.”
“Uhm. C’è il master di quando giocavo a D&D che se gli do due pizze in testa mi scrive della roba. Dammi tre mesi e ti porto il romanzo.”
“Dagliele forti, ci conto.”

Anzi, in questo la squadra di Homer è fin troppo seria.

Troppo impegno, troppa professionalità nel costruire l’opera a tavolino informandosi leggendo le opere precedenti (c’è perfino lo Steampunk, “qualunque cosa sia”, che ricorda un po’ la furbata di Salani con Alice di Dimitri) e troppa originalità nello scegliere i Troll come protagonisti al posto dei soliti Vampiri, scartati perché già troppo sfruttati (sbagliato: gli editori vogliono proprio la solita merda super-abusata, guai presentare qualcosa di originale!).

Magari i nostri autori di immondizia fantasy si impegnassero così tanto! Se cominciassero a informarsi sui romanzi del genere in cui vogliono scrivere prima di produrre boiate, sarebbe meglio per tutti.


Gli editori dominati dai ritardati del marketing già da anni hanno fatto nascere la battuta sul fatto che riguardo al fantasy si cerchino solo due generi di opere: “tipo Twilight” e “tipo Harry Potter”. La squadra di Homer fabbrica un’opera “tipo Harry Potter”.

Sul bisogno di avere un autore che venda di per sé, sostituendo la qualità dell’opera con la particolarità dell’autore, già abbiamo visto dal 2008 il cosiddetto Baby Boom, ovvero gli editori che facevano a gara a pubblicare il minorenne più giovane di tutti. Patetico.

Quando trovano un caso umano più interessante, come un boscaiolo barbuto, una mucca parlante o altri fenomeni da circo, ci si buttano subito e gli pubblicherebbero pure la lista della spesa.
Si veda il caso di Amanda, finta ragazzina cieca il cui libro era molto interessante e adatto alla pubblicazione finché Amanda non rivelò di essere un ingegnere di 40 anni. Seguì l’arrampicata sugli specchi per giustificare il cambio di idea senza svelare il segreto: “non sappiamo valutare un romanzo decente, infatti abbiamo spinto un sacco di merda, ci interessa solo che l’autore sia vendibile in sé e stimoli la curiosità del pubblico.”

E una ragazzina cieca è molto meglio di una coppia di fidanzati, giusto? ^_^
Grazie fondamentale filtro editoriale che garantisce la Qualità!

Mi immagino come venne presentato un certo horror per bambini che pare parlasse dell’economia mondiale. Opera definita “il mio fallimento” dall’editor di narrativa che la spinse. Per conservarne l’anonimato chiameremo l’editor San Drone da Zieri.

San Drone: “E in conclusione questo libro spacca!”
Editore: “Come se ci fregasse cosa c’è scritto: abbiamo un gruppo di scimmie incatenate che sta scrivendo la nuova serie di Felicia! Porta via questo obbrobrio.”
Scaglia il manoscritto contro Sandrone.
San Drone: “Aspetti! Non ha visto l’autore.”
La porta dell’ufficio si apre. Entra l’autore.
Editore: “Incredibile…”
L’Editore si avvicina all’Autore e lo accarezza sul viso.
Editore: “Un bambino tisico con la muffa in faccia. Meraviglioso. Lo pubblicheremo!”
Autore: “Eccellenza, io ho più di trent’a- AHIO! San Drone, pure le gomitate ora?”

San Drone da Zieri:
distruggerà con precisione chirurgica il cervello delle nuove generazioni.
Grazie per questi sette anni di italiani lobotomizzati dal fantasy.

39 Replies to “The Book Job: i Simpson spiegano l’editoria”

  1. LOL! Un bel quadretto esaustivo. L’unica differenza tra qui e il mercato anglosassone è che là almeno il loro sporco lavoro lo sanno fare. Anni fa mi ero convinto che Drone, con i suoi sofisticatissimi sensori, avesse un gran fiuto per la “merda che vende” nel settore YA, invece quando ha ritentato il colpaccio è risultato più che altro che quella precedente era stata una gran botta di culo.

    *****

    A scanso di accuse di politically uncorrect verso le minoranze opprimenti oppresse, meglio precisare che la coppia di fidanzati era fatta da un maschio e da una una femmina proprio come comanda Nostro Signore.

  2. Odio fare quello col ditino alzato, ma i link ai due video vengono visualizzati come testo… per il resto aricolo molto apprezzabile

  3. Non ci sono link a due video.
    Ci sono due video con un lettore flash, visibili a chiunque abbia un browser in grado di vedere i video flash stile Youtube.

    Verificato con IE 9, FF 8.0 e Chrome 15.0

  4. Ho risolto un problema col JWPlayer.
    Gli idioti che lo sotto-sviluppano nell’ultimo upgrade hanno fatto una modifica per cui, una volta aggiornato, veniva impostato con un nuovo sistema di menù che ne impediva la chiamata in Home, Categoria, Tag e Search.
    Geniale.

    In pratica si vedeva solo stando sul post vero e proprio. Non lo sapevo perché non lo uso mai: mi serve solo quando devo abbinare i SUB (2 volte da quando ho il blog), altrimenti uso un FLV Player creato da gente senza il cromosoma in più.

    Ho sistemato le opzioni.

    Rimane il mistero di come mai non avesse funzionato con bancho che pure era dentro il post e ha pure commentato.
    Mi viene da pensare che fosse solo un errore del server o del browser momentaneo.

  5. Diavolo, battuto sul tempo! Volevo scrivere un articolo “I Simpson e l’editoria” proprio domani… Adesso farò la figura del copione! :p
    Però il San Drone è un tocco di classe che non mi sarebbe mai venuto in mente. Chapeau, Duca.

  6. Duca, ho appena visto l’episodio intero, e mi sono praticamente defecato nelle mutande dalle risate xD

    Sul serio, credo sia uno degli episodi più spassosi ma al contempo più spietatamente caustici delle ultime -fiacchissime- stagioni.

    Il problema è che ho appena segnalato l’episodio nel blog di gamberetta, e ora crederan tutti che l’ho scoperto qui da te e che come una carogna non mi sono degnato di citarti neanche di striscio “=_=

  7. Ah, ok, leggo che Goblin ha avuto la mia stessa ventura. Chapeau anche per me, Duca. C’hai ninjato con la velocità di un blitzkrieg del 40 ^_^

  8. Non sarebbe meglio puntare direttamente su Tapimosca, visto il tempo perso grazie all’alleato alberellITAno?? In fondo è lì che sono tutte le riserve di boobs del partito Shobanista.

    Ma che cazzo scrivo? “=_=

    Cmq è stupendandamente da precisare:

    Un ciccione analfabeta col QI di un tostapane
    Un brocco della terza elementare
    Un 50enne mammone
    Una casalinga disperata
    Un fetido barista-troll
    Un nerd occhialuto

    Hanno scritto un fEntasy di livello ancora troppo alto rispetto ai gusti del mercato v.v

  9. Non so, questo episodio mi ricorda un editore italiano, quello che chiese a una ragazza di scrivere la storia di un demone clown e di un frocio emo (ormai era pronto il baraccone pubblicitario).

  10. Estasiata! *______*
    Le illusioni infrante di Lisa sono troppo vere, mi spiace tanto per lei (e per noi!).
    Quando verrà trasmesso in lingua italiana non lo capirà nessuno. Sigh ç___________ç

  11. Visto ieri, pure io su segnalazione di Uriele (sempre sia lodato!). Giusto per rimanere in tema, va ricordato anche il mini sketch dei Griffin con Stephen King:

    http://www.youtube.com/watch?v=prNpAe-Y2SM

    PS: ultimamente Groening e compagni sembrano essersi ricordati come si scrivono le battute, dopo alcune stagioni che definire sottotono sarebbe fare loro un complimento.

  12. Ho l’icona di San Drone da Zieri, protettore degli autori retard, sul mio segnalibro in radica di noce. La scritta sottostante recita: “Leggi piano, pensa a me”.

    Rimane uno dei miei miti personali. Ha distrutto la vita di un tizio che voleva diventare scrittore e se ne esce con un:

    Sono stato io a fare questo?

    Con tanto di risate e applausi del pubblico.

    Onole e glolia al nostlo nuovo eloe, Dlone-san.

  13. Non ci posso credere… non ci posso credere…

    Mi hai rivelato un episodio dei Simpson!

    A parte le cazzate, davvero, non ho mai amato Groening come in questo momento.

    La mia ignoranza però mi fa di nuovo ciao con la manina: chi è San Drone? O meglio, a chi allude lo pseudonimo?

    P.s: Polveredighiaccio, secondo me non lo faranno nemmeno in italiano, sono troppo furbi…

  14. No, sì, quello l’avevo capito. Il problema è che non so chi sia lui.

    E questo ti fa capire perché seguo Blog come Gamberi Fantasy, Baionette, Zweilawyer e altri. Per tentare disperatamente di colmare la mia ignoranza.

    Piccola spiegazione per un ignorante? :(

  15. @Okamis: che poi l’idea della lampada assassina sarebbe un passo avanti, Stephen King e Presto Studio sono dietro a F13, uno dei videogiochi su commissione piu’ brutti della storia (tre minigame e un racconto orrendo del Re, Everything’s Eventual). Il trailerprobabilmente e’ la cosa migliore…

    Se sei uno studio specializzato in avventure grafiche e un decennio dopo monkey island fai un gioco “horror”, lo chiami F13 e speri di essere preso sul serio… beh… sei idiota a prescindere (poi vabbe’, all’epoca Presto Studio era con l’acqua alla gola, ma a quel punto e’ meglio cercare di mantenere un barlume di dignita’)

  16. Mi unisco alle richieste di Cercavoce.
    So chi è Sandrone Dazieri (scrittore, sicuramente, di gialli, mi pare), ho anche visto La Cura del Gorilla con Bisio…che tra l’altro non mi è neanche dispiaciuto. ^^”
    Però non conosco altri retroscena sulla sua figura… Delucidazioni? °_°

  17. Cercavoce secondo me lo faranno perché non capiranno di cosa si tratta. Sono troppo stupidi! ^___^
    Dai! Unisci le sillabe del nome e digita su google, è facile! Anche troppo. Ma sappi che dopo non potrai aspirare a essere scoperto e pubblicato. U.U
    Adesso avrei proprio bisogno di un coniglietto. ç___ç

  18. Ha promosso sua signoria L. T. alla (im)Mondadori, descrivendo il suo libro come un capolavoro. E ciò basta e avanza.

  19. Il problema non è chi sia Sandrone Dazieri, ma piuttosto cosa abbia fatto per meritarsi le sonore prese per il culo del Duca & co.

    Esatto. è quello che non capisco. Andare su Google l’avevo già fatto, ma è capire cos’ha fatto lui il difficile

  20. Ha promosso sua signoria L. T. alla (im)Mondadori, descrivendo il suo libro come un capolavoro. E ciò basta e avanza.

    Ah

    Ok, ho capito.

  21. Qui ci sarebbe da rispiegare il concetto che gli scherzi non si spiegano, o uno capisce subito il riferimento o non lo troverebbe divertente comunque. Discorso già fatto da Zwei.

    Come si faccia a non sapere chi è San Drone quando sono ANNI che lo si prende per il culo appena capita l’occasione per i suoi scalcagnatissimi autori (una di grande successo e l’altro con la muffa in faccia), rimane un mistero.
    Ma non leggete Zwei e Gamberi Fantasy?
    O Baionette Librarie?
    O Massacri Fantasy?
    O decine di altri siti in cui si è accennato alla cosa?

    Qui trovate Sandrone in video che dice delle Coliche del Mongoloide Perso:

    “un mondo fantasy che si distaccava tantissimo da tutto il fantasy che avevo letto finora”

    http://fantasy.gamberi.org/2008/01/23/recensioni-romanzo-la-missione-di-sennar/

    Per chi invece non ha capito chi è il bimbo con la muffa in faccia, ecco l’ABC di come si usa un Motore di Ricerca (no perché sono una tale novità….): cercare il nome Sandrone e aggiungere il quote noto fornito “il mio fallimento”.

    Sandrone “il mio fallimento”

    Faaaaatto o serve altra colla vinilica?
    Questa volta senza sniffarla ché i risultati si vedono…
    ^__^

  22. Resta da capire se quello è stato il fallimento, o se quello prima è stata la botta di culo che può capitare anche usando come criterio “lasciamo la scimmietta libera di girare per la redazione e pubblichiamo i manoscritti su cui fa la cacca” ^___^

  23. Ma non leggete Zwei e Gamberi Fantasy?
    O Baionette Librarie?

    Sì, sì e ancora sì, ma più che informarmi sul caos del mondo editoriale, ho sempre preferito:

    Gamberi Fantasy per imparare qualcosa sulle Tecniche Narrative

    Zweilawyer per gli articoli su armi e storia

    Baionette Librarie per i coniglietti, gli articoli sugli ebook e, in primis, su armi e armature et simila. ^_^

  24. Per svelare il personaggio dietro il nome fittizio che ne preserva l’anonimato, unisci la quattro parti del suo nome a due a due.

    Sono molto in dubbio e neanch’io riesco a comprendere di chi stiamo parlando.

    Forse il Duca intende Sanzieri Dadrone.

    Dadrone, vissuto nel 250 AC (Avanti al Cazzo), proviene da una nazione che confina a nord con la Russia e a sud con la Cina.
    All’inizio era un comune raccoglitore di escrementi di elefanti. Ma la sua particolare capacità fu notata dal grande signore delle tribù Mondador Khan.
    Pochi anni dopo Sanzieri, salito al grado di Araldo, raccolse niente di meno che la famosissima principessa Felicia, poi destinata a diventare regina.

    Mondador Khan, grazie a questi alleati, ha dominato per molti anni la nazione selvaggia del fentasimadeinita, instillando nelle deboli menti del popolo la forza e la fede nella Vera Arte (al prezzo di poche decine di euri ciascuno).
    Purtroppo la gloria di Dadrone Sanzieri è terminata a causa di una indigestione causata dall’aver provato a ingoiare una crostacea troppo coriacea.

    Ma forse il Duca intendeva il Dasan Zieridrone, un enzima, da assumere come supposta via rettale, che aiuta lo stomaco a digerire libri fentasi moderni.
    E’ un’enigma.

  25. Grandi lol.
    Vorrei ricordare che, durante il boom di Harry Potter, se non sbaglio in Russia o da quelle parti un’altra scrittrice ebbe un grosso successo con una versione scopiazzata: una streghetta su una scopa volante, o qualcosa di simile.
    Mi riesce difficile credere all’esistenza di ghost writer per autori italiani, però. E anche il gruppo di lavoro affiatato – come ha fatto notare il Duca – sembra fantascienza per l’Italia, perché a quanto pare nessun editor controlla il manoscritto ripulito dal correttore di bozze (neolaureato e non pagato).
    Da questo punto di vista l’America è anni luce davanti a noi anche in ciò in cui siamo più bravi (fottere).

  26. Taotor:

    a quanto pare nessun editor controlla il manoscritto ripulito dal correttore di bozze (neolaureato e non pagato)

    Se c’è o se è capace: a vedere il numero di errori (comprese parole mancanti, cambi di soggetto a metà frase, ecc.) rimasti in L’Ultima Profezia, mi viene da chiedere che sorta di correzione sia stata fatta (e com’era scritto prima, visto che la De Mari ha detto che il correttore ha tolto il 90% degli errori).

  27. Con un po’ di ritardo, ho visto anche io la puntata.

    La cosa che salta subito all’occhio è che, nel totale, la regia dei Simpson ha sbagliato, non tanto sul mondo dell’editoria, ma su quello degli scrittori di fantatrash. La squadra di Homer non solo si impegna (cosa già denunciata nell’articolo) e si informa (idem), ma fa quella piccola cosa che si chiama “smuovere il cervello”. Basta la semplice idea che la scuola sia sotto il ponte: a chi sarebbe venuta mai in mente di inserirla? Infatti l’editore prontamente modifica, e ciò è (per la logica) giusto. Però si impegnano troppo :\

    Comunque gli Inglesi sono troppo PRO. Scrivono e Pubblicano libri a tavolino. Noi invece prendiamo libri non scritti a tavolino, ma che assurdamente sarebbe stato meglio lo fossero.

  28. Sulla questione ghost-writer, autori (autrici) diciassettenni da sbandierare per via delle tette grosse, e sul mondo dell’editoria, invito a leggere anche il primo libro di 1Q84 di Murakami. Poi lasciate pure perdere, perche’ il libro e’ una vaccata immonda.

  29. Duca, cosa ne pensi?
    Di per sé non mi convince il discorso dell’aumento di costi, che magari è giusto per prodotti con molti contenuti multimediali, ma per un eBook di narrativa le considerazioni fatte mi sembrano cadere; sarebbe quindi da differenziare.
    Per esempio al momento a me non interessa avere un baraccone con dentro video, audio, ecc., ma normali eBook di narrativa. E, anche quando trovassi qualcosa di multimediale che m’interessi, comunque resterei interessato agli eBook normali.
    Inoltre, non condivido granché che il mestiere dell’editore sia “creare e vendere contenuti e trasformare il mondo con idee e valori”: l’editore non crea contenuti, li seleziona (o dovrebbe farlo).

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